• User Newbie

    Ingegnere - Contratto a progetto o Partita Iva

    Ciao a tutti, ho letto ampiamente nel forum e su internet ma non sono molto esperta in materia fiscale e ho una marea di dubbi.
    Vi sarai estremamente grata se mi aiutaste un attimo a capire cosa convenga fare nella mia situazione.

    Sono un ingegnere edile neolaureata e iscritta all'albo.
    Devo lavorare in uno studio part time per 400 netti.
    Mi è stato chiesto di scegliere se essere pagata con contratto a progetto o a fattura previa apertura di partita Iva e iscrizione a Inarcassa.

    Considerando che oltre a questi 400 mensili dello studio potrei fare qualche piccolo introito(essendo appena all'inizio della professione) cosa mi conviene fare?

    Nel caso di contratto a progetto avrei 400 netti(4800 annui).
    A questo punto non potrei rilasciare fatture per prestazioni occasionali essendo il limite di 5000 euro giusto?

    Nel caso di apertura di partita Iva mi pare di capire che convenga il regime agevolato "Contribuenti minimi"
    A questo punto dovrei pagare se ho capito bene il 20% di tasse come prima più il 2% a inarcassa più infine la quota minima di iscrizione ad inarcassa che per i primi 3 anni dovrebbe essere intorno ai 500.
    In questo modo potrei fatturare senza problemi oltre i 5000 euro fino a 30 mila se non sbaglio. Inoltre potrei scaricare il 40% di tutta la benzina o sbaglio?

    Un consiglio o qualche correzione se ho scritto inesattezze?


  • Super User

    Ciao,
    prima di tutto va tralasciato il discorso dell'occasionalità che non si basa solo sul limite dei 5.000 euro (che in realta fa solo da spartiacque tra iscrizione o meno all'INPS) ma soprattutto sull'effettiva occasionalità della prestazione che nel tuo caso mi sembra non sussista.

    Ti resta la scelta tra progetto e partita iva.
    Alla fine non dovrebbe esserci una gran differenza tra una scelta e l'altra ma i conti si potranno fare solo alla fine, la partita iva ti da' possibilità di fare anche qualche altro lavoretto per cui potrebbe convenirti.

    Confermo che i regimi agevolati hanno il limite di fatturato di 30.000 e che potrai scaricare parte della benzina (anche altri costi) la percetuale varia in base al regime fiscale scelto (ad esempio nel regime dei minimi scarichi il 50%).

    Fabrizio


  • User Newbie

    @fab75 said:

    [***]

    Ciao, ti ringrazio per l'interessamento.
    In questi giorni ho continuato a informarmi sulle diverse strade percorribili.
    In che senso pensi che la occasionalità della prestazione non sussista?
    Io penso che oltre i circa 5000 del contratto a progetto, in un anno fatturerei sicuramente meno di 5000 euro di prestazioni occasionali, che ho saputo essere il limite oltre il quale sarebbe obbligatorio aprire partita iva.
    A questo punto mi chiedo quali potrebbero essere i motivi per il quale divenga conveniente iscriversi a inarcasa con apertura di partita iva. Dovrebbero esserci solo dei costi aggiuntivi.


  • Super User

    Il concetto di occasionalità fa riferimento a prestazioni di lavoro sporadiche, non continuative ecc...
    Il limite dei 5.000 euro è il limite oltre al quale chi percepisce un compenso occasionale è tenuto ad iscriversi all'INPS.
    In sostanza i primi 5.000 euro sono esenti da contributi INPS.

    Un lavoro continuativo part-time (immagino 5 giorni a settimana per 4 ore al giorno) non è occasionale, in caso di controllo si è esposti a contestazioni. Quindi per questo devi valutare se inquadrarlo a progetto o con partita iva.

    Per gli altri lavori che ti possono capitare puoi gestirli come occasionali ma non esiste un limite oltre al quale si è tenuti ad aprire partita iva.


  • User Newbie

    Non capisco il collegamento tra contratto a progetto ed eventuali fatture fatte ai committenti. Il contratto a progetto non dovrebbe avere niente a che fare con le prestazioni occasionali o sbaglio?


  • Super User

    Dal tuo primo post sembrava volessi gestire anche il rapporto part-time come occasionale.


  • User Newbie

    Forse mi sono spiegata male.
    Dunque sono orientata con contratto a progetto nello studio con eventuali prestazioni occasionali che non supereranno i 5000 annui.
    Nell'eventualità di dover fatturare di più, apertura di partita iva.
    Giusto?


  • Super User

    Va tutto bene quello che hai scritto però il limite dei 5.000 euro non definisce quando un'attività è occasionale o meno o quando va aperta partita iva.
    Piuttosto prendi come riferimento il numero di lavori extra (oltre al contratto a progetto) che farai dichiamo che sopra i 4-5 lavori l'anno dovresti prendere in considerazione la partita iva.
    Purtroppo non esiste un limite definito che stabilisca quando finisce l'occasionalità.

    Fabrizio


  • User Newbie

    Ti ringrazio ancora per tutte le informazioni