• Consiglio Direttivo

    Ciao Nicobonetti.
    Purtroppo continuo a non capire di quale regime fiscale stiamo parlando, tenuto conto che è in corso anche questa discussione analoga, che provvedo a chiudere. 🙂

    Il regime agevolato per le nuove iniziative ed il regime dei contribuenti minimi hanno caratteristiche differenti che sintetizzo:

    Regime agevolato:

    • assoggettato ad iva
    • non superare i ? 30.987,41 di compensi o ricavi
    • nessun tetto inerente le spese
    • assoggettato agli studi di settore

    Regime dei minimi:

    • non assoggettato ad iva
    • non superare i ? 30.000,00 di compensi o ricavi
    • non superare le ? 15000,00 di spese in tre anni
    • non assoggettato agli studi di settore

    In entrambi i casi devi considerare i compensi o ricavi per il calcolo del tetto massimo dei 30000 euro (o dei 30987,41, a seconda del regime che scegli), e non la differenza tra compensi o ricavi e le spese sostenute. 🙂
    Quindi anche se tu dichiarassi più spese per arrivare ad un reddito inferiore ai 30000 euro, la situazione non cambierebbe, visto che per il calcolo del tetto devi considerare i compensi o ricavi, e non il reddito


  • User

    Io mi riferivo al regime dei minimi.

    Quindi 30mila max di compensi...

    Mi è venuto un dubbio:
    ma essendo io lavoratore dipendente e quindi già guadagnando Xeuro annui come da CUD.
    La eventuale attività extra con PIVA con relativa contabilità del regime dei minimi viaggia comunque a parte? Ho sempre 30 mila a disposizione?
    O c'è qualche ulteriore tetto poichè io gia percepisco un reddito dipendente?


  • Consiglio Direttivo

    Il tetto dei 30000 euro riguarda esclusivamente l'attività con partita iva; gli altri redditi irpef (tipo quello da dipendente, da fabbricati, ecc) non vengono considerati.
    Infatti il reddito da dipendente genera l'irpef, tassata a scaglioni a seconda dell'ammontare del reddito; il reddito da partita iva agevolata (e parliamo in questo caso sia del regime agevolato che di quello dei minimi) genera un imposta sostitutiva dell'irpef. Quindi hai a disposizione tutti i 30000 euro.

    Ps: come spero avrai notato, nei tuoi post sono presenti degli edit in rosso, con le corrispettive motivazioni nelle note di modifica. Ti prego, come previsto dal regolamento, di scrivere correttamente i testi. Grazie per la collaborazione. 🙂


  • User

    @lorenzo-74 said:

    [***]

    Avevo fatto caso alle lettere rosse, ma non avevo notato che erano gli edit dei moderatori. Mi scuso per la pigrizia di correggermi la battitura. Non succederà più.

    Un ultimo punto, quindi il tetto di 15000 euro di spese viene fissato
    non per limitare il guadagno... ma per limitare la cifra che a fine anno sarà esente dal pagamento delle tasse.

    Poichè se per esempio fatturo 25000 e spendo 5000, a fine anno, pagherò il 20% IVA su 20.000. (se non ci fosse il tetto di spesa).

    Giusto?


  • User

    @lorenzo-74 said:

    Il tetto dei 30000 euro riguarda esclusivamente l'attività con partita iva; gli altri redditi irpef (tipo quello da dipendente, da fabbricati, ecc) non vengono considerati.
    Infatti il reddito da dipendente genera l'irpef, tassata a scaglioni a seconda dell'ammontare del reddito; il reddito da partita iva agevolata (e parliamo in questo caso sia del regime agevolato che di quello dei minimi) genera un imposta sostitutiva dell'irpef. Quindi hai a disposizione tutti i 30000 euro.

    Ps: come spero avrai notato, nei tuoi post sono presenti degli edit in rosso, con le corrispettive motivazioni nelle note di modifica. Ti prego, come previsto dal regolamento, di scrivere correttamente i testi. Grazie per la collaborazione. 🙂

    Ma sarebbe possibile aprire 2 PIVA come "regime dei minimi" e ricavare cosi 25000euro per singola PIVA?
    In questo modo si rimarrebbe nei minimi....

    Mi sembra una fesseria però non vedo che è "negato" farlo...

    Un'altra domanda:
    se incassiamo 30000, poi il 20% va come imposta sostitutiva quindi incasseremo realmente 30000-20%=24000.
    Il tetto è sempre sui 30000 (imposta inclusa) o su 30000 (imposta esclusa)?
    grazie


  • Consiglio Direttivo

    @nicobonetti said:

    Avevo fatto caso alle lettere rosse, ma non avevo notato che erano gli edit dei moderatori. Mi scuso per la pigrizia di correggermi la battitura. Non succederà più.

    🙂

    @nicobonetti said:

    Un ultimo punto, quindi il tetto di 15000 euro di spese viene fissato
    non per limitare il guadagno... ma per limitare la cifra che a fine anno sarà esente dal pagamento delle tasse.
    Poichè se per esempio fatturo 25000 e spendo 5000, a fine anno, pagherò il 20% IVA su 20.000. (se non ci fosse il tetto di spesa).
    Giusto?

    Giusto! 🙂

    @elmarculin said:

    Ma sarebbe possibile aprire 2 PIVA come "regime dei minimi" e ricavare cosi 25000euro per singola PIVA?
    In questo modo si rimarrebbe nei minimi....
    Mi sembra una fesseria però non vedo che è "negato" farlo...

    No, Assolutamente; ogni persona può avere una ed una sola partita iva individuale. 🙂

    @elmarculin said:

    Un'altra domanda:
    se incassiamo 30000, poi il 20% va come imposta sostitutiva quindi incasseremo realmente 30000-20%=24000.
    Il tetto è sempre sui 30000 (imposta inclusa) o su 30000 (imposta esclusa)?
    grazie

    Il tetto è 30000 al lordo della ritenuta d'acconto, che poi non è altro che la somma degli imponibili delle tue fatture. 🙂


  • User

    Massimo 24mila netti quindi... :bho:


  • User

    @nicobonetti said:

    Massimo 24mila netti quindi... :bho:
    Esatto però ricordati che devi contare quelli REALMENTE INCASSATI e non quelli fatturati!


  • User

    Si certo, ma a proposito di questo:
    immagino che chi faccia i controlli poi si basi quindi non tanto sulle fatture ma sui soldi percepiti (incasso). Credo che sia per questo motivo che viene chiesto di usare un c/c bancario dove vengono versati e prelevati i soldi per incasso fatture e spese.

    Ma, a questo punto, mi sorgono delle domande:

    1. che succede se uno viene pagato o paga in contanti? (fors enon può farlo?)

    2. questo cc bancario destinato alla piccola impresa... può essere usato per percepire altri redditi? O meglio tenerlo separato altrimenti poi bisogna giustificare tutte le transazioni? O averne uno intestato all' impresa e uno personale comunque è la stessa cosa poichè comunque investigheranno anche su quello personale e quindi tanto vale tenere un solo cc bancario?


  • User

    Ciao a tutti, ho dei dubbi su quello che è stato scritto.
    In riferimento a quanto scritto da Lorenzo-74 riguardo "Esiste un altro vincolo, stavolta legato alle spese sostenute - ed indipendente dai compensi percepiti - che non devono superare le 15000 euro in tre anni.", la condizione è "Acquisti nel triennio di beni strumentali
    [LEFT]che eccedono i 15.000 euro" che è diverso dal totale delle spese sostenute in cui rientrano anche spese di rappresentanza, consumi, cellulare etc... O mi sbaglio?[/LEFT]


  • User

    @elmarculin said:

    Buongiorno,
    supponendo di aver aperto la PIVA il 1/1/2009 e aver fatturato fino ad oggi 29000 euro.

    Se ora mi ritrovo a fare una fattura di 2000 euro (pertanto arriverei a 31000e) cosa succede?
    Esco dal regime e devo modificare tutte le fatture fatte fino ad oggi ed esco dal regime dei minimi oppure sarà SOLO dal prossimo anno che devo cambiare regime?

    Grazie

    Si tratta di soldi incassati cioè della somma delle fatture emesse se stai sopra i 30k ma sotto i 45k tutto rimane come è, ma il prossimo anno torni nell'ordinario.

    A questo punto ti conviene posticipare l'emissione di una fattura.


  • Consiglio Direttivo

    Ciao Thedave.
    Grazie per aver puntualizzato. In effetti ricordavo male. 🙂
    A questo punto la domanda mi sorge spontanea: come fa l'Agenzia delle entrate a verificare l'effettivo superamento dei 15000 euro, visto che nel quadro CM non sono distinte le spese per i beni strumentali dalle altre spese? 🙂

    Si fidano dell'onestà del contribuente? 🙂


  • User Attivo

    Ciao Lorenzo.
    La stessa domanda dovrebbe valere anche per tutti gli altri contribuenti e per chiunque faccia la dichiarazione.
    Prima o poi, qualcuno sarà controllato direttamente e verificheranno dai documenti fiscali in possesso le condizioni per l'accesso ovvero per il mantenimento del regime.
    Non sarebbe, comunque, conveniente fare il furbo.
    Ciao.:ciauz:


  • Consiglio Direttivo

    Ciao Serdep. 🙂
    Per lo meno, per tutti gli altri contribuenti la dichiarazione prevede di riempire più quadri, e gli stessi sono meno sintetici del quadro CM. E non dimentichiamo che tutti, tranne i minimi, sono soggetti agli studi di settore (con l'obbligo di riempire altri quadri). 🙂

    Concordo con te che non sarebbe conveniente fare il furbo, ci mancherebbe! 😉


  • User

    @thedave said:

    Ciao a tutti, ho dei dubbi su quello che è stato scritto.
    la condizione è "Acquisti nel triennio di beni strumentali
    [LEFT]che eccedono i 15.000 euro" che è diverso dal totale delle spese sostenute in cui rientrano anche spese di rappresentanza, consumi, cellulare etc... O mi sbaglio?[/LEFT]

    Esatto.

    I beni strumentali sono una cosa le spese un'altra, una stampante è un B.S., la carta l'inchiostro, ecc sono spese.


  • User

    Chiedo conferma, quindi se ho capito bene sono 15mila max solo per BS. Le spese che non riguardano beni strumentali sono a parte... giusto?


  • User Attivo

    E' così.:ciauz:


  • User

    Nei BS rientrano anche canoni di affitto immobile; se l'affitto oltre che sede della tua attività è anche abitazione principale allora puoi scaricare come BS il 50% dell'importo.


  • User

    @elmarculin said:

    Esatto però ricordati che devi contare quelli REALMENTE INCASSATI e non quelli fatturati!

    Intendi dire che oltre a quelli fatturati con la partita iva, concorrono al raggiungimento della soglia dei 30000 anche i compensi derivanti da altre attività quali potrebbero essere, ad esempio, delle collaborazioni occasionali?
    Grazie