• User

    Salve a tutti,
    ho notato questa discussione e allora ne approfitto per scrivere la mia domanda qui senza aprire un altro topic.

    Allora.
    Ho emesso una ricevuta d'acconto per una prestazione occasionale che ho fatto, con data 30.12.2009.
    La ricevuta mi è stata pagata in data 12.01.2010.

    La certificazione della ritenuta è di quest'anno o del prossimo?
    Fa fede la data della ricevuta o del pagamento?

    Se fa fede la data del pagamento, (cosa che secondo me non ha molto senso, visto che io invio la ricevuta nel 2009 e mi possono pagare anche nel 2013) come si fanno a documentare i 5.000 euro annuali che non si possono superare con questo metodo di pagamento? (non ho la partita iva e fatturo con codice fiscale)

    Vi ringrazio.
    Ho diversi dubbi su questo.


  • User Newbie

    Chi è così gentile da rispondere alla mia ignoranza? Grazie

    Ho partita iva e una ritenuta di acconto di circa 120 euro al mese,
    per 10 mesi. Dove vanno a finire questi 1200 euro? Quanto di questi
    soldi farà parte della mia pensione? E perché, versando questi 1200
    euro di acconto, mi ritrovo che in sede di dichiarazione devo pagare
    ancora una prima rata di 1000 euro (310 a luglio, 310 ad agosto, 310 a settembre) e ancora 400 euro come seconda rata a novembre?
    Quei 1200 euro di acconto non servono ad ammortizzare la dichiarazione?

    Grazie veramente a tutti coloro che avranno voglia e tempo di
    risolvere il guazzabuglio :smile5:


    @OEJ said:

    Hai sollevato parecchie questioni...vediamo di darti qualche risposta!

    Chi effettua una ritenuta è poi obbligato a riversarla allo Stato e a inviarti entro il febbraio dell'anno successivo una certificazione da cui risultano le somme lorde e le ritenute operate.

    Te lo consiglio anche se non raggiungi la soglia di ? 4.800: in questo caso non saresti obbligato ma ti consiglio di presentarla ugualmente.
    Dov'è il vantaggio? E' semplice, metti (indico cifre a caso) che hai svolto lavori per ? 5.000, ti hanno fatto ritenute del 20% (quindi ? 1.000) e quindi hai incassato al netto ? 4.000.
    Ora, bisognerebbe fare tutti i conti ma ti dò per certo che la tua IRPEF dell'anno sia molto inferiore a ? 1.000, anzi è probabile che sia zero.


  • User Newbie

    @criceto said:

    La ritenuta di acconto è appunto un "acconto" sull'IRPEF dovuta in sede di dichiarazione.
    Per introiti che non siano risibili non è sufficiente a neutralizzare la dichiarazione o a portare la stessa a credito.

    Grazie!


  • User Newbie

    Faccio parte di un gruppo di amici che suonano occasionalmente.Per una prestazione musicale sono stato pagato dopo che ho compilato un modello di ritenuta d'acconto a rappresentanza di tutti gli altri con un assegno in cui era compresa anche la ritenuta d'acconto. Chi deve pagare la ritenuta?Se tocca a me come fare?
    Io pensavo 20% della ritenuta che mi hanno dato in piu' avrebbe dovuta essere trattenuta e pagata dalla societa' che ci ha ingaggiato! Spero di essermi espresso chiaramente. Grazie, Tarico


  • User Newbie

    Mi inserisco anche io qui per la mia domanda: sono un redattore che sta tentando di gestirsi autonomamente la (poca) contabilità di partita iva con regime dei minimi. Ho appena fatto un corso di aggiornamento e ho già pagato la fattura. Sulla stessa c'è scalata la ritenuta d'acconto del 20% che se capisco bene devo versare io entro il 16 del prossimo mese.

    Ma come la verso? On line? All'Agenzia delle Entrate presentandomi con la fattura?
    Oppure semplicemente si versa all'atto della dichiarazione dei redditi? E nella dichiarazione poi tale versamente sarà aggiunto alle mie "spese compiute", e quindi lo potrò dedurre, è corretto?

    Grazie in anticipo della risposta!


  • User Newbie

    Grazie della risposta: il versamento va fatto entro il 16 del mese successivo al pagamento della fattura? E' corretto?


  • User Attivo

    Si, è corretto. Tieni conto che in qualità di sostituto d'imposta sarai tenuto entro il mese di febbraio a emettere al "sostituito" una certificazione delle ritenute effettuate, e dovrai poi presentare la dichiarazione 770.


  • User Newbie

    buongiorno, e scusate la mia intromissione improvvisa. Mi chiedevo invece se ci fosse un limite di reddito prodotto al di sotto del quale non è necessario calcolare nel pagamento di una prestazione occasionale la ritenuta d'acconto del 20%. Da una ricerca da me effettuata ho letto che, specificamente nel caso di associazioni non riconosciute, al di sotto (o al limite) dei 25,82 ? non v'è obbligo di calcolare il 20% suddetto. E' corretto? Vale solo per le associazioni di cui sopra o è sempre valido, nel caso sia corretto?
    grazie in anticipo!


  • Super User

    Per le prestazioni occasionali, non c'è ritenuta se l'importo non supera € 25,82.


  • User Newbie

    Grazie.
    La domanda mi era stata rivolta a proposito di un'associazione culturale. Qualcuno aveva loro riferito che il proprio commercialista sosteneva che per importi inferiori a 5.000 euro non era obbligatorio versare la ritenuta. Quindi il soggetto che mi ha posto il problema se lo poneva in termini di versamento/uscita monetaria (che si voleva risparmiare, in pratica).
    A volte riescono a mettere in crisi le conoscenze, per quanto mi riguarda.
    Grazie ancora.


  • User Newbie

    Salve sono nuovo del forum, mi permetto di fare una domanda sulla relativa ritenuta d'acconto:
    Sono un fotografo
    regime contabile dei minimi
    ho eseguito un lacvoro per un società, mi hanno fatto la fattura e pagato il lordo, mi chiedono di preoccuparmi io di versare la relativa ritenuta.
    Chiaramente non posso rifiuttare il lavoro se la condizione è quella di versare io la ritenuta d'acconto e quindi sostituirmi a mia volta al sostituto d'imposta.
    Ora come risolvo il problema??
    Prendo f24 vi chiedo quale sia il codice tributo e quali dati inserire la mia ragione sociale o la sua??
    Ringrazio anticipatamente per la risposta


  • User Newbie

    nessuno conosce la risposta?? chiedo cortesemente aiuto


  • User Newbie

    Ciao, certo se ne sentono di cose strane.
    Il codice che devi utilizzare è 1040, ma la ragione sociale non può essere la tua. Ammesso e non concesso che ti sostituisca al sostituto d'imposta solo per canale bancario attraverso cui passa la ritenuta - il tuo c/c - non può essere che il committente a versare la ritenuta. Dal punto di vista del compenso percepito, insomma, tu avresti sempre il netto (dato che ti impegni a versare la tua ritenuta). Non capisco perché ti abbiano chiesto questa cosa. Nel momento in cui emetti la fattura nei confronti della società e questa ti viene pagata - e nella fattura figura la R.A. - la società ha l'obbligo di operare il versamento. Sarà comunque tenuto a presentare la dichiarazione dei sostituti d'imposta (il 770). Quindi a che pro?


  • User Newbie

    tante grazie per aver risposto, il perchè della cosa è stata giustificata dicendo che non avevano tempo, in ogni caso non perdo un lavoro per una questione del genere...fatti loro. Da quanto gentilmente risposto devo utilizzare la loro ragione sociale per fare il versamento?? però che casino...
    eppure se lui è il sostituto dìimposta se io mi sostituisco a lui utilizzando i miei dati non dovrebbe accadere nulla, per lo Stato l'importante è che si versi....


  • User Newbie

    Salve, ho da poco costituito un cooperativa sociale insieme ad altri sette soci. L'importo pattuito con lo studio notarile per la costituzione è stato di 800 euro. Il versamento di tale somma è avvenuto il giorno stesso della costituzione una volta ultimata la costituzione, in contanti presso lo studio del notaio. Oggi ho ricevuto la fattura, in cui mi viene indicato di effettuare il versamento della ritenuta d'acconto quale sostituto d'imposta. Fin qui mi è tutto chiaro.
    Ciò che non mi torno e che a mio avviso la ritenuta d'acconto doveva essere compresa nella somma già versata, poiché mi era stato detto di 800 euro complessivi, ma aldilà della parola, che formalmente lascia il tempo che trova, da ignorante, questo mi da l'impressione che emerga anche dalla fattura, anche se sinceramente la trovo di non semplice lettura, non ritrovandomi nei saldi, riporto qui di seguito il contenuto della fattura:

    DESCRIZIONE---------------ANTICIPAZIONI------------DIRITTI E COMPETENZE

    Anticipazioni ex art. 15 €------- 211,70
    dp3 633/72

    Diritti e competenze---------- € 582,47

    TOT. parziali----------------- € 211,70----------------------- € 582,47

    Iva 21% su 582,47------------------------------------------- € 122,32

    Ritenuta d'accinto 20% su € 582,47--------------------------- € 116,49
    -------------------------------------------------------------_________
    TOTALE FATTURA-------------------------------------------- € 800,00

    NETTO DA PAGARE------------------------------------------- € 800,00

    Ho usato i trattini in modo da poter mantenere l'allineamento dei dati sotto le relative voci, lasciando lo spazio si sarebbe perso l'allineamento.

    Ringrazio molto chiunque sia in grado di darmi delucidazioni in merito.


  • User Newbie

    Ciao Man,
    considera due punti:
    il primo è che la base imponibile per il calcolo dell'iva e della ritenuta d'acconto è sempre e solo la voce "diritti e competenze", e dunque € 582,47.
    Il secondo è che, come conseguenza del discorso di cui sopra, le anticipazioni non conocorrono a formare né la base imponibile iva né quella per il calcolo della ritenuta d'acconto.
    Infine, nel calcolo della ritenuta d'acconto non va compreso l'importo dell'iva (e lo vedi nei righi 5 e 6, appunto).
    Quindi somma 582,47 (competenze) + 122,32 (iva su 582,47) + 211,70 (anticipazioni ex art.15) ed ottieni un totale di € 916,49.
    Su questo totale devi togliere € 116,49 di ritenuta d'acconto, che come ti dicevo nel primo punto si basa solo sulle competenze di € 582,47. La differenza (582,47-116,49) fa appunto €800,00.
    Forse quando ti diceva che avresti pagato ottocento euro (e ti assicuro che ti è andata bene perché dalle mie parti, per la stessa tipologia di costituzione, un mio cliente ha pagato molto di più) si riferiva all'importo già al netto della ritenuta.