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Quando mettere il CHE dopo la parola DOPO.
Non so se qualcuno in questo forum possa aiutarmi. Non riesco a trovare la regola nella lingua italiana che giustifichi un utilizzo piuttosto che un altro. Faccio un esempio:
posso dire "dovo aver cenato, siamo usciti"
oppure: "dopo che abbiamo cenato, siamo usciti".
Sono entrambe corrette, credo. Ma quando si utlizza il che, e quando direttamente il verbo? Grazie mille
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Ciao Ekojni e Benvenuto nel Forum GT.
Provo a rispondere alla tua domanda, anche se in realtà tu stesso hai già intravisto la soluzione.
Entrambe le forme sono infatti corrette: la parola "dopo" - con funzione di congiunzione - introduce le proposizioni subordinate temporali sia implicite (verbo all'infinito) che esplicite (verbo all'indicativo, al congiuntivo, al condizionale, sempre preceduto dal "che").
Non esiste una regola ferrea che prescrive di scegliere obbligatoriamente, in alcuni contesti, una forma rispetto all'altra; per lo più è una questione di gusto e di stile.
Mi viene in mente un unico caso in cui è però nettamente preferibile (o addirittura inevitabile) usare il "che", cioè quando i soggetti della principale e della dipendente sono diversi.
Mi spiego con degli esempi:
- Stesso soggetto per principale e subordinata. In questo caso scriveremo non solo:
"Ne riparleremo dopo aver meglio esaminato la questione."
ma anche, indifferentemente:
"Ne riparleremo dopo che avremo esaminato meglio la questione."
(siamo sempre "noi" che esaminiamo e poi parliamo).
- Soggetti diversi per principale e subordinata. Partendo da una frase come:
"Dopo che le signore si furono allontanate oltre il patio, i gentiluomini si ritirarono nella sala da fumo."
(le signore se ne vanno e gli uomini si muovono). Orbene, si vede subito che non è semplice rendere la frase usando l'infinito, dal momento che essa comincerebbe con qualcosa del genere:
"Dopo essersi allontanate,..."
Ma in questo modo quello che segue sembra riguardare le signore (cioè il soggetto della subordinata), mentre noi sappiamo che la proposizione principale riguarda un altro soggetto - i gentiluomini.
Pertanto, quando non si ha identità di soggetto tra principale e subordinata, si è praticamente obbligati a lasciare il "che" e il modo finito; nell'altro caso, è indifferente.
Alla prossima!
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Grazie mille! Tutto chiarissimo e la risposta rapidissima.
Veramente grata
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È stato un piacere.