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Ma la politica è davvero tutta sporca?
Nonostante tutto, io non ne sono convinto. La politica, secondo me, non è per assioma né bella né brutta, ma dipende dalle persone che la fanno: se queste sono approfittatrici e pensano di utilizzarla solo per interessi propri o di parte, la politica è il più squallido dei mestieri; se esse, invece, sono serie, corrette e possibilmente anche capaci, allora la politica diventa la più nobile delle arti.
L'arte della politica permette di risolvere, dopo averli conosciuti e ben valutati, i problemi dei cittadini; e questa possibilità quando si concretizza in risultati diventa per chi la fa, almeno dal mio punto di vista, motivo di enorme soddisfazione e gratificazione morale.
E se è indispensabile l'onestà del politico, è necessaria anche la sua capacità. Non è per niente facile, infatti, risolvere i problemi, dando nel contempo anche la giusta soddisfazione ai cittadini.
Premesso, dunque, che non è possibile accontentare tutte le aspettative, il politico corretto e capace deve saper amalgamare e sintetizzare le richieste e le esigenze e trovare la migliore delle soluzioni anche a prescindere dal proprio vantaggio elettoralistico.
Ho scritto questo perché in questi giorni ho deciso di candidarmi nella lista del mio partito alle elezioni provinciali. Dopo oltre venti anni di amministrazione del mio comune capoluogo, dopo sette anni e mezzo di ruolo prestigioso in giunta, dopo averne viste di cotte e di crude, dopo aver rotto col sindaco dimettendomi da un incarico ben indennizzato, dopo essere rimasto fortemente deluso da un certo modo di fare politica, dopo aver pensato seriamente di abbandonarla per sempre, oggi ho deciso di rimanere in politica.
Poiché ho sempre combattuto l'abuso in politica, ho deciso di rimanerci per non lasciare la politica nelle mani di chi abusa (ho scritto sull'argomento anche una breve poesia).
Domenico Riccio
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Post di esordio un po' political-autopromozionale
Il problema della politica, quello VERO, è che tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare. In cuor loro, la MAGGIOR parte dei politici sono animati dalle più nobili intenzioni: pace, equità, rispetto di quel contratto non-scritto che stipulano con i loro elettori.
In fin dei conti poi non cambia mai nulla.
Il potere, quello vero, non è gestito dal Parlamento o dalle realtà politiche locali, ma altrove: nei mercati finanziari (soprattutto), nei rendez-vous pseudomassonici, dagli organi di informazione (e non dite: opinione pubblica).
In bocca al lupo, comunque.
Stu