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I pericoli: malware installato con un clic, pedopornografia, adescamento, phishing...
In questo bel post Clip ci ricorda i pericoli per la loro stessa incolumità che gli adolescenti di 11-12 anni debbono imparare a riconoscere e a sapersi difendere: malware installati nel PC con un clic e pedopornografia, adescamento e phishing, e poi gli attacchi al computer (ed al portafoglio dei genitori) come spyware, dialer, trojan e virus ecc...
Clip dice giustamente che se fino a 8-9 anni è relativamente semplice difendere i ragazzi con schermature varie parental control ed una costante presenza dei genitori, dopo appare indispensabile che i ragazzi abbiano acquisito una sufficiente conoscenza da sapersi difendere da sè, in quanto stiamo pur certi che è proprio in quelle aree che prima o poi finiranno.
Così come ci finiscono quotidianamente centinaia di adulti inadeguatamente preparati.
Come preparare i nostri ragazzi?
Non regalare il motorino ad un quattordicenne che lo desidera disperatamente significa che prima o poi *proverà *quello dell'amico, che non saprà usare, senza nessuna esperienza di traffico, segnaletica ecc. e con una probabilità altissima di incidente.
Molto meglio istruirlo al meglio sulla segnaletica e la guida nel traffico, mostrargli un buon numero di filmati di incidenti e delle ferite da essi causate, poi munirlo di un buon casco ed un giubbotto adeguatamente protettivo ed infine di un ciclomotore sufficientemente sicuro.In caso di ragazzi particolarmente esuberanti e vivaci, ottimi risultati si possono ottenere regalando loro una piccola moto da fuoristrada, (è possibile reperirle usate a prezzi modesti), accompagnarli in pista ed assisterli nei vari step d'apprendimento.
Tutta l'esuberanza verrebbe sfogata là, fuori dal traffico, dai pali e dai pedoni (e con efficienti protezioni) e ben raramente vedremmo poi quel ragazzo compiere impennate o manovre spericolate con lo scooter davanti alla scuola.Credo che lo stesso procedimento possa essere seguito per i pericoli della rete.
Innanzitutto dobbiamo conoscerli noi, e molto bene.
Poi studiare questi rischi assieme a loro, comprendere i vari sotterfugi usati, imparare a riconoscere le tante trappole e cosa induce l'utente in genere e gli adolescenti in particolare a cascare in queste trappole, e poi nello specifico tutti i rischi da chat, come personaggi istrionici possono facilmente apparire loro come figure da stimare e seguire, ed imparare a riconoscerli e smascherarli.I ragazzi sono inizialmente più inesperti di noi ma estremamente recettivi ed in grado di apprendere molto in fretta queste situazioni.
E' un impegno duro per il genitore ma sempre molto breve, che in poche settimane saranno i ragazzi stessi a spiegarci cose che non sapevamo ancora e che invece essi avranno già compreso benissimo.
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@Andrez said:
Credo che lo stesso procedimento possa essere seguito per i pericoli della rete.
Innanzitutto dobbiamo conoscerli noi, e molto bene.Molti genitori sono ancora molto lontani purtroppo da tutto questo.
In internet si trovano varie discussioni e documenti in merito, tutte concordi sull'importanza della prevenzione, basata su tutte quelle strategie che un genitore deve aver ben chiare gia negli anni precedenti l'adolescenza dei figli. Il tempo da dedicargli, il dialogo e l'apertura sono quindi gli elementi di base. Ma anche e appunto la conoscenza dei pericoli.In questa struttura, solo chi sa gia navigare può trovare facilmente gli aiuti per imparare a guidare meglio i figli (ed in questo caso troverà qualcosa che gia sa, almeno in grandi linee).
Comprendo logicamente che non si può imporre a nessuno questa logica e quindi gli sforzi per rendersi adeguati ma anche che a livello governativo non si fa molto per sensibilizzare le persone a e a come risolvere il problema.
Le persone vengono terrorizzate e consapevolizzate sui pericoli ma gli stessi sforzi economici non vengono fatti per spronarli, aiutarli o insegnargli a difendersi (e così potersi sentire e diventare delle guide -a loro volta- in famiglia).
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Pur essendo un ragazzo, i posts di questa sezione mi interessano molto.
Devo dire che mi posso ritenere fortunato, in quanto i miei gentori mi hanno insegnato a stare lontano da questo genere di cose.
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Ciao Digital Hack :),
è proprio perchè sei un ragazzo che ci fa ancora più piacere che ti interessino questi argomenti.
Inoltre le tue parole sembrano dare ragione ai fatti fin qui raccolti tra cui spicca l'importanza del ruolo-guida dei genitori/educatori per un sano approccio alla rete da parte dei più giovani.Sentiti libero di commentare e farci conoscere sempre la tua opinione o i tuoi dubbi in merito anche aprendo nuove discussioni.
Ascoltare e condividere esperienze dirette, è la strada migliore per aiutarci a vicenda.