• User Attivo

    Esperimento di marketing lato seo

    Salve,

    non sapevo se postare in questa sezione, in quella del marketing o anche in quella Facebook, perché tutto questo riassume diverse questioni.

    Per caso mi sono imbattuto in questa sorta di esperimento che mi sembra quantomeno "bizzarro":

    http://www.andreamucciolo.com/libri_in_regalo.html

    in pratica questo Andrea Mucciolo (che da quanto ho visto sembrerebbe essere un seo, web copywriter e anche scrittore - per quanto io non l'abbia mai sentito prima d'ora) sta tentando di aumentare la popolarità e il posizionamento nel completamento automatico di Google della combinazione: frasi di andrea mucciolo, invitando le persone a cercare questa frase.

    Come? Mettendo su una specie di concorso dove si vincono alcuni suoi libri (che non c'entrano nulla con web e col seo). In pratica gli utenti devono cercare su Google - frasi di andrea mucciolo - trovare una parola e postarla sulla sua bacheca. Insomma un giochino veramente elementare, nulla di che.

    Per quanto ho visto, sembrerebbe essere già riuscito ad aumentare il posizionamento, poiché il suo nome viene dato già quando si digita: frasi di andre, assieme a dei Big come De Carlo, Pazienza, Camilleri, quindi chi cerca: frasi di andrea de carlo, vede comunque anche il nome di questa persona.

    Però io non posso sapere qualhe posizionamento avesse prima di questa iniziativa, quindi può anche essere che quanto sta accadendo non c'entri nulla.

    Quindi vi chiedo: secondo voi una cosa del genere potrebbe funzionare? E quante persone dovrebbero digitare questa combinazione di Keyword?

    Francamente ho i miei dubbi, e al massimo penso che questo tizio abbia messo su questa iniziativa per portate più Fan alla sua pagina di scrittore, cosa che comunque è interessante, anche se ha un costo, ovvero quello di queste copie omaggio (ma magari lui non le paga, non so...).

    C'è da dire che la sua pagina FB ha oltre duemila iscritti, quindi comunque aveva un certo bacino di utenza per fare questo esperimento.

    E l'altro mio dubbio è questo: come si controlla se delle persone non vengano avvertite prima circa la parola che verrà postata? Non voglio calunniare nessuno né alludere a nulla, mi sto solo chiedendo come si possa controllare la regolarità del tutto; visto, poi, che conta la velocità con cui si posta la parola vincente, se qualcuno sapesse in anticipo di quale parola si trattasse...

    Comunque ribadisco che a me interessa soprattutto parlare dell'influenza di tutto ciò sul Google Suggest, grazie 🙂


  • Moderatore

    Ciao Web Hunter.

    Lato marketing l'iniziativa mi pare abbastanza simile a molte altre, comunque se hai seguito la sua pagina su Facebook in questo periodo hai un buon quadro sulle variazioni dei numeri che è riuscito a creare.
    Se poi vuoi approfondire questo aspetto puoi tranquillamente aprire altri post specifici nelle altre sezioni.

    Passiamo all'aspetto che credo interessi di più a te come ad altri che visitano questa sezione: influenzare Google Suggest.

    Credo che il metodo proposto dal tuo post possa funzionare. Non c'è ragione per pensare che Google non utilizzi la frequenza delle ricerche per decidere quale serp consigliare: sarei molto stupito del contrario. Ci sono almeno un paio di case history (che cito in fondo al post) dove questo sembra essere riuscito.

    Non credo però che la frequenza sia l'unico parametro utilizzato.
    Un aumento dell'associazione di due termini trai documenti scansionati da Google può, in qualche maniera, aiutare l'associazione anche nel Suggest.
    In poche parole, penso che anche in questo ambito tanto sia fatto partendo da basi semantiche (e non solo per la correzione degli errori): uno dei compiti dello strumento è quello di aiutare l'utente ad espandere la sua ricerca in modo più preciso ed in una direzione che egli stesso probabilmente non aveva ancora messo a fuoco mentre iniziava a digitare.

    Qualche influenza poi potrebbero avere i trend: insomma, potrebbero valere più le variazioni trai valori che i numeri assoluti (picchi di ricerche o picchi di "associazioni semantiche").

    Visto che l'argomento è abbastanza attuale ed è stato parecchio sperimentato in questi mesi, credo sia utile citare qualche caso reale trovato nel web.

    • Al SMX West un relatore spiega di aver manipolato Google Suggest convincendo persone ad eseguire query su Google. Un dipendente del motore di ricerca gli fa notare che qualsiasi tecnica volta a manipolare lo strumento è contro i termini di servizio... Trovate qua e qua due testimonianze dell'intervento di Avi Wilenski; su Search Engine Lands invece vanno oltre proponendo tecniche di manipolazione "white hat".
    • Qualcuno si è già preso un ban (o comunque così pensa) per aver tentato di modificare i suggerimenti di Google a suo piacere pagando persone per effettuare le ricerche. Nel post al prossimo punto troverete anche un'immagine che dimostra come il metodo abbia in realtà funzionato: scrivete nel Google americano [brent payne m].
    • Qua Google Suggest è stato manipolato immettendo in rete parecchi documenti (in questo caso tweet) che associassero le parole che si volevano far visualizzare trai consigli da Google.
    • L'opinione di Nicola Briani e le sue slide portate al Symposium gt del 2009.
    • Altra lettura che mi permetto di consigliare è quella riguardante la progettazione di un bot allo scopo di manipolare Google Suggest. Un progetto molto interessante di Enrico Altavilla, tra le altre cose storico membro del Forum.

  • User Attivo

    Grazie, LaBussola, per il tuo intervento come sempre molto preciso e interessante. Ho lette molte delle cose che hai linkato, e procedo con due osservazioni:

    la prima, è che il concetto di manipolazione è, a mio avviso, molto "ampio" e "aleatorio". Mi spiego: mettiamo che una persona, diciamo un attore, vada sulle Tv nazionali e dica: io uso sempre lo shampoo capellopiù. Ebbene: c'è da pensare che da lì a poche ore migliaia di persone digiteranno su Google - shampoo capellopiù. Non è questa una manipolazione? E non è, forse, una manipolazione maggiore (e soprattutto molto più evidente) quella dello scambio link? Se io ti offro un mio link in cambio del tuo, stiamo manipolando le serp, cosa che se il sito A linka il B e il B linka A Google la trova subito. Eppure, per uno scambio link tra siti puliti nessuno è stato mai bannato.

    La seconda osservazione è questa: se molte persone cercano, anche su richiesta, una certa key associata ad un personaggio, non vuol dire comunque che questo stesso sia popolare? Mi spiego: dovessi fare io una cosa del genere, non avrebbe senso: ho 223 amici su FB e una pagina con 456 iscritti. Non ho alcun potere mediatico.

    Se questa cosa la facesse Sabrina Ferilli, l'avrebbe tutto. E allora: se delle persone ti seguono, che c'è di male a farle cercare qualcosa di tuo? Anche la pubblicità manipola: se una grande azienda acquista banner su migliaia di siti, è probabile che una parte di questi utenti che hanno cliccato sul banner poi cerchino il nome della compagnia su Google, magari - cellulari chiamataplus.

    Quindi: se una persona cerca qualcosa associato al tuo brand, devi per forza essere popolare, altriementi non potresti arrivare a tanto. Se non sei popolare, neanche riesci a manipolare.

    Non credi che possa essere accaduto che un grande evento mediatico abbia prodotto, in maniera spontanea, migliaia di ricerche per una key + nome marca o personaggio? Quindi Google, nell'arco di pochi giorni, avrà avuti picchi di ricerca molto poco naturali.

    Comunque quel tizio ha aumentato di 60 iscritti la sua pagina, ma nel Google Suggest lo vedo ancora fermo.

    Grazie per i tuoi link, hai trovato certamente dei casi molto interessanti 🙂


  • User Attivo

    Un piccolo contributo anche da me. Senza volerlo e senza averne una prova scientifica sono riuscito a far entrare la key "tour di praga in italiano" nel Suggest. Dalla mia piccola esperienza basta scrivere degli articoli a tema e creare un po' di link con anchor text specifico.
    Invece non mi sembra che le key presenti nel Suggest sono influenzate SOLO dalle persone che effettuano quella ricerca. Anche perche nel mio caso il numero di ricerche al giorno non e alto e crea solo 2-3 accessi al giorno occupando la 2° posizione su google.it.

    Ripeto, la mia e un'esperienza ad hoc. Mi sembrava interessante condividerla ma non posso offrire una vera prova.


  • Moderatore

    Grazie PragueSeeing per aver condiviso la tua esperienza.
    Personalmente la colgo come un'ulteriore conferma della forte correlazione tra l'aumento dei documenti indicizzati contenenti una certa frase e la rilevanza in suggest della frase stessa.

    Questo, a quelle che ho notato, vale soprattutto se l'insieme di parole compare nel titolo dei documenti.

    Nonostante questo, mi è difficile pensare che le ricerche degli utenti non influiscano anche alla luce di questo paragrafo, pubblicato da Google per spiegare il funzionamento di Suggest:

    Mentre digiti, l'algoritmo di Google prevede e visualizza le query di ricerca in base alle attività di ricerca degli altri utenti. Queste query vengono determinate in modo algoritmico in base a una serie di fattori assolutamente oggettivi (come la popolarità dei termini di ricerca), senza alcun intervento umano. Tutte le query previste visualizzate sono state digitate in precedenza da utenti Google.Provo anche a dire la mia sulle due osservazioni di WebHunter.
    Il concetto di manipolazione è, a mio avviso, molto "ampio" e "aleatorio". Mi spiego: mettiamo che una persona, diciamo un attore, vada sulle Tv nazionali e dica: io uso sempre lo shampoo capellopiù. Ebbene: c'è da pensare che da lì a poche ore migliaia di persone digiteranno su Google - shampoo capellopiù. Non è questa una manipolazione? E non è, forse, una manipolazione maggiore (e soprattutto molto più evidente) quella dello scambio link? Se io ti offro un mio link in cambio del tuo, stiamo manipolando le serp, cosa che se il sito A linka il B e il B linka A Google la trova subito. Eppure, per uno scambio link tra siti puliti nessuno è stato mai bannato.Seguo sul tuo esempio. Google per fornire un buon servizio dovrà restituire in prima posizione il sito ufficiale di capellopiù per la corrispondente ricerca, e se tanta gente lo cerca, dovrà anche facilitare gli utenti inserendo le parole in Suggest per garantire loro una migliore esperienza di navigazione.
    Tra le molte persone che raggiungeranno il sito, poi, qualcuna lo linkerà pure, altre cliccheranno su "Mi piace" e porteranno ancora altro pubblico...per finire con un probabile miglioramento generale del posizionamento.
    Ma questo mi pare perfettamente normale: lo scopo di Google è dare agli utenti quello che cercano, premiando le risorse più apprezzate e popolari. Lo scopo della pubblicità è far in modo che gli utenti cerchino un determinato prodotto, facendolo diventare popolare ed apprezzato.
    Agire direttamente sull'algoritmo, con una condotta dichiaratamente fraudolenta come lo scambio link che non segue il mercato ma tenta di deviarlo (portando visite a chi non dovrebbe, simulando una popolarità che non c'è) è, secondo me, tutto un altro discorso.

    Riguardo la tua seconda considerazione, la mia idea di base non cambia di molto: se in qualche maniera (perché organizzi un evento di successo, perché sei una bella attrice, perché hai soldi per pagarti la pubblicità) hai modo di diventare popolare, allora è giusto che questa popolarità venga riflessa nel motore di ricerca che ha come fine la soddisfazione dell'utente.
    Se agisci per influenzare il motore di ricerca, sperando poi che l'utente apprezzi il tuo prodotto, allora è giusto che Google tenti di metterti i bastoni fra le ruote. Nei post citati, ad esempio, si parlava di una persona che ha pagato sconosciuti attraverso Mechanical Turk solo per cercare una determinata frase.

    Che poi vi siano molti modi, più o meno leciti, per tradurre la popolarità offline in benefici seo penso sia vero. In quest'ottica hai ragione a dire che il concetto di manipolazione, come il confine tra white e black hat, aggiungerei io, diventano molto confusi.


  • User Attivo

    Io ho sperimentato un altro metodo, basta creare un po di link con url che richiede una ricerca su google. Questi link devono ricevete certamente un po di click. Quindi è importante l'invito all'azione.