• User Attivo

    Legalità acconto INPS anno successivo.

    Scusate non voglio aprire ne flame ne polemiche... però non capisco una cosa.

    Prendo spunto da:
    http://www.giorgiotave.it/forum/sfoghi-piagnistei-lagnanze/143499-tasse-italia.html

    Ora già c'è la "batosta" che si chiama imposta sostitutiva dell'IRPEF che, almeno personalmente, la "sento" poco perchè grazie alle ritenute d'acconto la pagano i clienti.

    Poi arriva per appunto l' INPS che , alla faccia della "previdenza" è più un incubo con il suo ormai 25% e passa che pretende dal lavoratore autonomo.

    Ma come visto NON è finita! 😮
    C'è quelloche maggiormente detesto: l'acconto per l'anno successivo.

    Non un acconto come in qualsiasi comrpavendita di circa il 10% ma una tremenda "sberla" dell' 80% !!!!!

    La nostra costituzione prevede:

    Art. 4

    La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro** e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. **

    Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.

    DOVE questo avviene????

    Mi chiedevo quindi c'è qualche modo (referendum? assalto al parlamento? rivolta popolare? :giggle:) per far rendere INCOSTITUZIONALE come mi pare sia la tassazione Italiana e nella fattispecie il maledetto acconto INPS???

    Che ne pensate?

    "Sviluppiamo" qualcosa? 🙂

    p.s chi è il "folle" che ha "inventato" il discorso dell'acconto? :frust:


  • Consiglio Direttivo

    Sono d'accordo con te per quanto riguarda la politica degli acconti, sia inps sia sulle tasse; un ennesimo modo di complicare le cose che potrebbero essere più semplici.

    Non sono d'accordo però su questa frase:

    Ora già c'è la "batosta" che si chiama imposta sostitutiva dell'IRPEF che, almeno personalmente, la "sento" poco perchè grazie alle ritenute d'acconto la pagano i clienti.

    Sono anni che vado sistematicamente a credito e quindi posso vantare con gli anni migliaia di euro di credito che chissà quando mi verranno restituiti, visto che non ho possibilità di compensarli.
    Preferirei pagare in fase di dichiarazione dei redditi il dovuto, e non essere soggetto a dover scontare la ritenuta che porta sistematicamente lo Stato ad incassare più soldi del dovuto.

    Ciao


  • User Attivo

    Beh scusa non puoi compensarli sul pagamento inps ? :wink3:


  • Consiglio Direttivo

    No caro... la fregatura è che non ho l'inps ma inarcassa; con le casse private non è permessa la compensazione. 😞


  • User Attivo

    Uhm.... si risparmia almeno???

    Oppure anche con inarcassa si paga uguale? (acconto,ecc)

    p.s mi autoedito.... non posso accedere anche volendo 😞


  • Consiglio Direttivo

    Onestamente parlando il peso contributivo è inferiore; noi siamo se non erro al 12,5% di contributo soggettivo e al 4% di contributo integrativo.
    No, noi non abbiamo acconti sull'anno successivo; paghiamo due acconti fissi (nell'anno) a giugno e a settembre, che rappresentano i minimi inderogabili, e il conguaglio a dicembre.

    Ps: che intendi con "non posso accedere anche volendo"?


  • User Attivo

    Non è "riservato" agli ingegneri?


  • Consiglio Direttivo

    Si, certo. Ingegneri ed Architetti.

    Immagino che tu sia iscritto alla gestione separata. In tal caso quello che puoi eventualmente valutare con il tuo commercialista è la convenienza di passare da professionista a impresa individuale.
    La gestione inps artigiani e commercianti se non ricordo male è al 20%, anche se prevede il pagamento di contributi minimi. Sono oltre sei punti percentuali in meno della gestione separata.