• User

    Considerando che se regolarizzassi il sito e aprissi partita iva (con le leggi fiscali che vigono in Italia) dopo una settimana potrei chiudere per fallimento perché l'INPS non impiega un minuto per mandarmi sotto un ponte, ho pensato ad una soluzione alternativa.

    Mi sono informato sulla prestazione occasionale. Secondo la legge se con un committente non si hanno più di 30gg lavorativi e non si raggiungono più di 5000,00 € annui, la p.iva non è da ritenersi necessaria. Dunque, se io facessi prestazioni occasionali a 300 committenti, per una durata massima di 30gg ciascuno, per un guadagno massimo di 5000,00 € ciascuno, a rigor di logica dovrei rientrare nel regime occasionale. O l'INPS trova la scusa per farmi fallire?


  • ModSenior

    @studionicola said:

    Purtroppo se** l'attività non ha il carattere dell'occasionalità** è necessario aprire partita iva con tutte le conseguenze fiscali e contributive che ne derivano.
    Vedi sviluppatoreweb, avere un sito web tramite il quale vendi servizi configura la tua attività come continuativa e organizzata.
    Continuativa perché non è che il sito web sta su un paio di ore e poi lo stacchi per alcune settimane, è sempre on line.
    Organizzata perché hai impiegato tempo e risorse per allestirlo e altrettanto tempo dovrai dedicare per tenerlo efficiente, aggiornare i contenuti, applicare le patch di sicurezza, ecc. ecc.

    Queste non sono mie opinioni, è il parere dell'Ade.

    Un consiglio: cerca di riprogettare la tua idea in modo che sia remunerativa e che possa non solo pagare i costi fissi imposti dal fisco ma che possa rappresentare un vero e proprio lavoro per te. Con 100 Euro, anche se fossero esentasse, non ci campi.

    Valerio Notarfrancesco


  • User

    Non posso riprogettare la mia idea, ma per un motivo semplice: è un portale a scopo informativo e culturale e il suo utilizzo è quasi gratuito. Si vendono solo alcuni servizi e solo in specifiche occasioni, e se guadagnassi per esempio 300 euro in un anno, l'INPS mi porterebbe via i 300 euro con gli interessi, e non potrei mai permettermelo. Può anche darsi che io guadagni 5000,00 € in un anno, ma è una ipotesi davvero remota.

    Forse in tempi diversi l'avrei fatto, ma con la crisi che c'è e col poco lavoro che c'è, affidarsi all'INPS è da ingenui, ecco perché cercavo la soluzione con prestazione occasionale.


  • Consiglio Direttivo

    Ciao Sviluppatoreweb,
    credo che l'unica soluzione sia quella di rendere gratuiti i tuoi servizi a pagamento. In caso contrario il tuo sito riconduce ad una chiara attività commerciale per la quale è indispensabile la partita iva.
    Purtroppo la norma in merito è chiara.
    Concordo inoltre con Valerio Notarfrancesco: se da subito tu prevedi di realizzare modesti ricavi dovrai cercamente riprogettare la tua idea di business, in quanto già ora concepita come fallimentare.
    Ricorda infine che la normativa impone per le attività commerciali l'esposizione in home page della partita iva.


  • User

    Ma io non capisco una cosa: possibile che in Italia o si conti su un progetto dalle potenzialità economiche pazzesche oppure abbandoni l'idea e offri tutto gratuitamente? Non esiste una modalità per guadagnare cifre modiche anche solo per sostenere il mantenimento del sito senza dover pensare al fallimento?
    Poi dicono che in Italia c'è crisi e i giovani hanno paura ad aprire attività: con un INPS pronta a pugnalarti..


  • Consiglio Direttivo

    @sviluppatoreweb said:

    Non esiste una modalità per guadagnare cifre modiche anche solo per sostenere il mantenimento del sito senza dover pensare al fallimento?

    Posso comprendere il tuo sfogo, ma purtroppo una scappatoia legale non esiste, visto che quella che vuoi intraprendere è un'attività commerciale a scopo di lucro. La Legge per le attività commerciali esercitate in maniera continuativa (e lo è se apri un sito a carattere commerciale) prevede l'apertura della partita iva e della posizione previdenziale inps. Sul problema di far quadrare i conti e di ricavare un utile che consenta di campare sono coinvolte milioni di persone, ossia tutti quelli con una partita iva aperta.
    A mio avviso non può essere concessa la scappatoia per chi guadagna cifre modiche, perchè altrimenti la metà dei contribuenti con partita iva si inventerà il modo di rientrare in quella categoria. Inoltre, supponiamo che tu inserisci degli articoli a 5 euro cadauno. Potenzialmente potresti venderne 10000 pezzi, fatturando 50000 euro in un anno, come potresti non venderne nessuno e fatturare zero. Come potrebbe l'Agenzia delle Entrate stabilire a priori che l'attività che intendi intraprendere è maginale, e non redditizia?


  • User

    Beh, io non vendo articoli. Ripeto, il sito web è informativo e culturale e offro solo servizi, che ipotizzo usino solo in poche persone, a pagamento, per approfondire talune tematiche in modo preciso.
    Nel momento in cui ottengo 50000,00 € di guadagno è un conto e fatturo, ma se ne ottengo 3000,00 € in un anno non potrei. Come potrei ottenerne 200,00 € in un anno. Ma sicuramente non è un e-commerce e non è una attività su cui potrò lucrare in modo redditizio.


  • Consiglio Direttivo

    @sviluppatoreweb said:

    Nel momento in cui ottengo 50000,00 ? di guadagno è un conto e fatturo, ma se ne ottengo 3000,00 ? in un anno non potrei. Come potrei ottenerne 200,00 ? in un anno.

    Questo si chiama "rischio di impresa"... 🙂
    Tutti ne sono soggetti; ditte individuali, liberi professionisti, società, commercianti, artigiani, ecc. E tutti vorrebbero ottenere degli sconti in fase di apertura di un'attività adducendo tutti ragioni condivisibili.
    Ma le cose stanno così, e credo non solo in Italia. 😉


  • User

    E con le donazioni di Paypal il discorso è diverso o cambia?


  • User

    Io sono messo nella tua stessa condizione Sviluppatoreweb, ma mi sa che come consigliato sia l'unica maniera per poter essere in regola.
    Tra l'altro devi anche calcolare, secondo me, che se hai possibilità di creare una fattura con tanto di PI resti anche molto più credibile e professionale verso chi andrebbe a spendere per fare pubblicità sul tuo sito.
    Io purtroppo sono un pò fuori mano dalle città e mi trovo in difficoltà a trovare un consulente che mi indirizzi sul da farsi in modo corretto.. ne ho sentito un paio ma tutti e due non hanno molta esperienza in ambito web, quindi chiederei se qualcuno avesse modi di linkarmi o una discussione corretta all'argomento o magari dato che credo possa essere interessante a tutti e due, ricordare come poter procedere per iniziare questa attività..