• User Newbie

    Deduzione spese auto in comodato

    Salve.
    Vorrei porvi un quesito.
    Un mio cliente professionista ha l'auto intestata alla moglie e vorrei fargli stipulare un contratto di comodato tra lui e la moglie per la deduzione dei costi.
    Ho trovato numerosi pareri differenti. il Contratto va registrato?
    Io suppongo possa anche non essere registrato.
    Grazie.


  • Super User

    Non è obbligatoria la registrazione.
    Saluti.


  • Bannato User Attivo

    Non è obbligatorio ma è caldamente consigliato visto che in caso di controllo dell'AE hai una data certa da quandio partono gli effetti dell'atto.
    Già in precedenti post se ne era parlato e c'è chi consiglia anche un invio dell'atto tramite pec.


  • User

    Anche secondo me non è necessario.
    La scheda carburanti puoi recuperarla, i costi di manutenzione e riparazione anche (fatture a lui intestate).
    Eventualmente ti conviene registrarlo per recuperare anche bollo e assicurazione.
    Una scorciatoia potrebbe essere il contratto di comodato non registrato ma annullato in posta per avere data certa e poter recuperare i costi di bollo e assicurazione con una semplice attestazione da parte della moglie che dichiara che li ha, a questo punto, sostenuti il marito (professionista).
    Non fa prima ad acquistare un'auto?


  • Bannato User Attivo
    Una scorciatoia potrebbe essere il contratto di comodato non registrato ma annullato in posta per avere data certa...
    

    In caso di controllo dell'AE non ti riconoscono l data certa vsto che la posta non ha nessun obbligo di controllo su quanto scritto (in teroria potresti anche fare il tibro su un foglio completamente bianco).
    Attualmente se non si vogliono correre rischi sulla deduzione dei costi puoi solo registrarlo all'AE, aspettando che la PEC venga digerita in tutti gli uffici dell'AE anche quelli provinciali.


  • User

    Comunque, a parte assicurazione e bollo, quanto detto vale anche senza contratto di comodato.
    Inoltre dalle mie parti in posta non annullano nulla in bianco!


  • User Attivo

    Molto dipende al solito, nel caso sciagurato di controlli, da chi si ha di fronte. In questi casi si può fare anche una raccomandata, magari in plico, a se stessi. La registrazione, anche se rimane la via maestra, non è strettamente necessaria, a mio parere. Per scaricarsi i costi dell'eventuale assicurazione questa dovrebbe essere intestata al professionista, se la moglie è in una buona categoria di rischio potrebbe comunque non valerne la pena. Saluti


  • User

    Non vorrei insistere, ma il sistema di annullare i documenti con l'apposizione del timbro postale per data certa, viene applicata anche per i DPS che vengono controllati dalla GDF, quindi dovrebbe essere un sistema più che valido per un contratto di comodato, evitando così la registrazione.


  • Bannato User Attivo

    Per il DPS non è obbligatoria la data certa, è solo consigliata (la normativa non dice nulla in merito) e la GdF non può applicare nessuna sanzione se sul DPs non c'è il timbro della posta o qualsivoglia altro timbro.
    Ripeto quanto detto : l'annullamento per posta o l'invio della raccomandata NON vengono accettati come data certa in quanto non vi è nessuna sicurezza (ripeto che la posta non ha nessun obbligo di controllo e il funzionario postale NON può opporsi al rilascio del timbro su carta bianca).
    L'unica certezza è la registrazione o l'invio del contratto all'interno del corpo della pec anche se questa ultima ipotesi non è ancora digerita dagli uffici dell'AE.