• User

    Come regolarizzarsi per dropship all'estero?

    Buongiorno a tutti, complimenti e grazie per offrirci questo prezioso spazio dedicato a chi come me non sa come risolvere un problema.

    Vengo subito al sodo.

    Vorrei intraprendere un e-commerce in dropship con un negozio eBay, rivolto esclusivamente al mercato estero (paesi UE ed extra UE). Considerato che il mio negozio eBay è sulla piattaforma di eBay Singapore, quali sono gli adempimenti che dovrei seguire per essere in regola con il regime fiscale in Italia? Devo comunque aprire una partita IVA, INPS, tenuta dei registri ecc. ecc.?
    Grazie a chi mi potrà rispondere


  • Super User

    Ciao e benvenuto,

    purtroppo la situazione non è certo delle più semplici.

    Vista l'attività esclusivamente estera, le ipotesi, potrebbero essere due.

    Impianto in Italia di un soggetto giuridico per svolgere tale attività d'impresa, oppure localizzare in una paese terzo una struttura giuridica da cui svolgere la medesima attività.

    A questo punto devi valutare le convenienze principalmente fiscali facendo uno studio approfondito e comparato di legislazioni.... ma è logico che uno studio del genere comporta pesanti costi di consulenza da parte di studi internazionali e dunque anche il tuo business sottostante deve valer la pena di tali esborsi iniziali.

    Interpellerei innanzitutto il tuo commercialista di fiducia.

    Paolo


  • User

    Grazie per la tempestività nella risposta e per il benvenuto.

    Purtroppo speravo fosse un tantino più semplice dal punto di vista burocratico (che so, tipo denunciare gli utili negli "altri redditi" o qualcosa di simile).

    L'attività sarebbe mia moglie a condurla, che tra l'altro è lavoratrice dipendente a tempo indeterminato -in un settore che comunque non porterebbe nessuna concorrenza all'azienda di appartenenza-.

    Temo che in questo caso le cose si complichino "un tantino" di più....
    Sbaglio?


  • User

    Ho incontrato un commercialista e abbiamo rivisto insieme tutti gli aspetti del caso, optando ipoteticamente, almento nella fase di start-up, di dedicarci al bacino di utenza italiano.
    Ora, se possibile, avrei da porre un'altra domanda.

    Premetto di essere lavoratrice dipendente, quindi i contributi INPS sono in pratica già versati. Se dovessi iniziare la mia attività di e-commerce aprendo la relativa partita iva e facendo la comunicazione solo alla agenzia delle entrate ma non alla camera di commercio (e quindi stando a posto per il momento solo con il fisco), a quali conseguenze potrei andare incontro?

    Vi ringrazio


  • Super User

    Non solo con la Camera di Commercio si avrebbero problemi, ma anche, ad esempio, con la normativa inerente il commercio elettronico e dunque anche con il Comune, di riflesso con la polizia postale e con sanzioni, che solo sotto questo profilo mi sembra partano da 10.000 euro.

    Eviterei fortissssssssimamente.

    Non ne vedrei peraltro l'utilità... tua moglie già coperta da versamenti contributivi INPS sarebbe esonerata da quelli per l'attività secondaria.
    Fai verificare bene.

    Paolo


  • User

    Grazie Paolo, farò fare sicuramente una verifica in questo senso.