• User Newbie

    Disclaimer obbligatorio e SEO

    Ciao a tutti,

    nella gestione di un ecommerce CMS (Ready Pro) mi trovo obbligata ad utilizzare un disclaimer con esplicita dichiarazione di consenso e maggiore età.

    Questo però chiaramente penalizza il posizionamento naturale del sito, su cui recentemente sono stati fatti ben pochi interventi SEO ma che in passato godeva di una buona posizione per le chiavi 'semi di canapa' e 'semi da collezione'.

    Avevo pensato di inserire il disclaimer in homepage, modificando quest'ultima in modo da trasformarla in una pagina 'chi siamo' o comunque una pagina interlocutiva prima dell'accesso al negozio vero e proprio, ma non saprei come 'obbligare' al consenso.

    Qualcuno gentilmente può darmi un consiglio su come conciliare un disclaimer efficace con una homepage SEO-friendly?

    Grazie 🙂


  • Moderatore

    Ciao Samara e benvenuta sul forum!

    Quello che poni è un problema parecchio complicato e non solo dal punto di vista dell'ottimizzazione per i motori di ricerca.

    La prima cosa che ti consiglio di fare è capire esattamente di che cosa necessita il tuo sito: deve apparire una pagina ad ogni nuovo utente, su qualsiasi pagina arrivi? Basta un richiamo in alcune situazioni(ad esempio dove tratti la vendita)? Può essere sufficiente un messaggio di alert in Javascript o un popups?
    Se non hai ancora le idee chiare, il Forum può aiutarti con delle sezioni specifiche, come ad esempio "Leggi sul Web".

    Capirai che ogni vincolo legale si ripercuote sulla difficoltà tecnica dell'intervento, sulla bontà dell'attività di ottimizzazione e sui tassi di conversione degli utenti: ti consiglio di scoprire qual'è la soluzione meno invasiva che puoi attuare.

    Per il momento ti auguro buon lavoro, sperando di riuscire ad aiutarti concretamente quando il problema sarà completamente definito.


  • User Newbie

    Grazie mille per l'interessamento e il benvenuto 🙂

    Il disclaimer deve apparire a tutti i nuovi utenti prima che effettuino qualunque operazione sul sito o visualizzino qualunque contenuto.
    Tieni presente che è un negozio, non un sito con una sezione shop.

    I popup vengono disabilitati di default ormai da troppi utenti e vengono percepiti come invasivi.
    Immagina la problematica come relativa ad un sito di servizi per adulti: clic obbligatorio per confermare la maggiore età e la volontà ad accedere.
    In questo caso chiaramente un popup o un javascript sono insufficienti.

    Mi chiedo: quale tecnica adottano ad esempio i grandi siti che trattano pornografia?


  • Moderatore

    Se tutte le url devono essere protette con una pagina di cortesia, le soluzioni sono abbastanza complesse a livello di implementazione ed altrettanto rischiose.

    Penso sia inevitabile presentare ai visitatori, almeno quando arrivano per la prima volta sul sito, un contenuto differente da quello che trovano gli spider: questo tecnicamente è cloaking e può portare con facilità al ban del sito.
    Tuttavia ai motori, a livello teorico, interessa che gli utenti trovino quello che cercano: se dopo la pagina necessaria per legge restituisci precisamente il contenuto che visualizza lo spider allora il tuo sito si comporta in maniera corretta.
    In questa discussione è addirittura una dipendente di Google a consigliare di utilizzare il Javascript per fornire agli utenti una pagina nascosta ai motori di ricerca per la verifica dell'età.

    Per questo motivo vi sono siti (e ne analizzeremo un paio) perfettamente indicizzati e ben posizionati anche se utilizzano pratiche tecnicamente scorrette.

    Questa premessa vuole introdurre una grossa disclaimer: fare cloaking è pericolosissimo anche se in certi casi necessario. Non dimentichiamo che Google ha quality rater in grado di capire quando una pratica è indispensabile e quando invece è volta ad ingannarlo ma buona parte delle penalizzazioni hanno origine algoritmica.
    I due siti dei quali parleremo hanno rilevanza mondiale e non ne conosco in prima persona la storia quindi è possibile che siano stati in passato penalizzati da Google o che le loro eventuali richieste di reinclusione abbiano trovato un dipendente di Google più pronto ad ascoltare le loro istanze di quanto potrebbe succedere a voi.
    In conclusione mi permetto di dirvi: utilizzate queste tecniche solo se obbligati e comunque senza alcun tipo di garanzia di successo.

    Primo sito analizzato: questo dominio è oggi il 72° sito per numero di visitatori al mondo secondo Alexa. Il nome a dominio ricorda quello del popolare Youtube... Da qui in avanti nel thread lo chiameremo sito A.

    Per il sito A la principale tecnica utilizzata è il controllo dello user agent: se il visitatore nella richiesta HTTP si identifica come un motore di ricerca, viene restituita la normale pagina di contenuti. Se invece tenta di accedere un utente, il server restituisce una pagina per la verifica dell'età passata la quale si viene però rediretti al contenuto visionato dal crawler.
    Per capire meglio questi passaggi, si può utilizzare un tool come Web Sniffer richiedendo la home del sito A prima normalmente e poi settando come User Agent Googlebot.

    Questa potrebbe sembrare una soluzione semplice ed elegante, ma ovviamente Google di tanto in tanto arriverà sul sito anche in incognito: se non verrà percepita la vostra buona fede, la tecnica salterà immediatamente all'occhio come illegittima.

    Seconda case study: il secondo dominio analizzato è in seconda posizione su Google per la parola vodka. Si tratta di abso lut punto com e d'ora in avanti per noi sarà B.

    B utilizza una tecnica un po' più rozza ma forse più facile da implementare ed in linea con quando consigliato dalla dipendente Google.
    Chi accede al sito con Javascript abilitato (praticamente tutti gli utenti) viene sottoposto proprio in questo linguaggio alla verifica di un cookies: chi ha già certificato per la sua età visualizza la pagina normalmente, chi non lo ha ancora fatto si ritrova davanti una pagina caricata sempre in Javascript contenente le note legali.

    Più complicato è ciò che accade per chi ha Javascript disabilitato (categoria della quale fanno parte pochissimi utenti e tutti gli spider dei motori di ricerca).
    In questo caso la pagina di consenso non può essere generata quindi il visitatore arriva direttamente sul documento di destinazione reale (quello che visualizza lo spider).
    Viene però utilizzato un trucco grafico che cela comunque ogni contenuto a chi non si qualifica come maggiorenne ed ha Javascript disabilitato: si mostra un div bianco in grado di coprire tutta la pagina con questi attributi di stile:
    [html]style="width: 100%; height: 5000px; position: fixed; top: 0px; left: 0px; background-color: #ffffff; z-index: 10005; text-align: center;"[/html]Il motore carica il div, ma poi legge il codice mentre l'utente si blocca su di una pagina bianca che lo consiglia di abilitare il Javascript senza potersi rendere conto che sotto la facciata si cela la reale pagina web.

    In questa soluzione a livello seo si paga semplicemente la necessità di caricare un div ed una riga di contenuti non contestualizzati per pagina.

    Mi rendo conto che le tecniche descritte sopra possano risultare ostiche ai non addetti ai lavori e troppo semplificate per una reale messa in opera: ribadisco quindi il consiglio di prenderle con le molle e di testare i meccanismi in prima persona.

    Con riferimento al caso specifico, Samara, qualora tu decida di implementare qualcosa, ti prego di volerla condividere con noi al fine di creare una buona guida e di essere seguita nel monitoraggio delle reazioni di Google da tutti gli utenti del Forum che vorranno farlo.

    Spero di essere stato abbastanza chiaro, in caso contrario resto a disposizione.


  • User Newbie

    Dopo averne discusso con la sezione tecnica del gestionale e-commerce mi è stato proposto un template aggiornato con uno script che permette di gestire un disclaimer "popup" con effetto lightbox.

    Il funzionamento è quello più ovvio: un cookie tiene traccia delle visite in modo da proporre il disclaimer una sola volta per sessione.

    Ovviamente non funziona correttamente se l'utente ha disattivato i cookie o i javascript (visualizzerà un messaggio che gli chiede di attivarli, ma avrà accesso ai contenuti - una grossa pecca questa) ma statisticamente la nostra utenza media non è molto avvezza ad una navigazione particolarmente prudente/paranoica/personalizzata.

    Il bel "trucco del div" pare non sia utilizzabile (peccato però!).

    Non è la soluzione che cercavo, ma costituisce comunque un miglioramento e al momento è l'unica possibile compatibilmente col nostro e-commerce.

    Grazie mille per l'aiuto e per gli spunti offerti (e per l'utile sniffer) 🙂