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- Settembre "nero" per l'eCPM
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Bisogna diversificare e possibilmente avere anche siti in inglese, il mercato italiano ora è abbastanza asfittico dato che "i pesci nel lago sono aumentati a dismisura".
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Ho capito....vorrà dire che farò la versione in inglese di qualche sito!
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Con l'arrivo del mese di ottobre ho registrato un lieve miglioramento. E' successo anche a voi? Speriamo che continui così!
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E oggi? Tutto regolare?
A me, CTR ridotto della metà nei siti in cui è andata meglio, mentre nei peggiori (che sono quelli che di solito ce l'hanno migliore) è circa il 25-30% del normale. :bho:Non è bloccato ma spero sia qualche ritardo di aggiornamento.
Per stare in topic, l'eCPM di ottobre è stato (fino ad oggi) lievemente peggiore di quello di settembre che non era stato malvagio, almeno per questi tempi.
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Niente di nuovo e tutto peggio.
Incassi in continuo calo: tra settembre ed ottobre 50, 40, 30, ed ora siamo vicini ai miseri 20 euro...@bmastro: sono tutte cavolate! Posso capire che il valore del click valga meno, ma non ci devono prendere in giro sul CTR. All'utente non frega niente quanto paga l'inserzionista per la sua inserzione, se la pubblicità gli interessa ci clicca sopra (e nella maggior parte dei casi non sanno nemmeno che qualcuno paga per quel click), non ce nesso tra la crisi e la percentuale di navigatori che clicca su adwords.
I signori GG mi devono spiegare perchè il ctr è passato dall' 1,6% di luglio allo 0,6%/0,7% di settembre/ottobre.
Ripeto: smettetela di prenderci in giro! :():
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In effetti mi sembra un problema comune quello del calo del CTR, sembra che gli utenti siano meno propensi a cliccare sugli annunci.
Forse, dato il posizionamento sempre più aggressivo dei banner nella maggior parte dei siti, si sono stufati di cliccare per sbaglio e adesso stanno molto più attenti.
Probabilmente l'unica soluzione per sopperire al calo del CTR è aumentare il numero di impressions (e quindi soprattutto diversificare, quel che dicevo prima :D).
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Anche per me niente di nuovo...non so più cosa inventarmi per far aumentare questo CTR! Boh!
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Rispetto alla versione di Bmastro, che colgo l'occasione per salutare affettuosamente, mi trovo abbastanza critico e in disaccordo e spiego perchè.
Visto che il calo del CTR sembra "epidemico" ritengo improbabile che , da un giorno all'altro, la gran massa dei navigatori del web si "faccia più furbo" e decida di cliccare meno per sbaglio.
Insomma agli alieni ci credo, ma ai Visitors proprio no.Ritengo più probabile che abbiano stretto i "rubinetti" ritenendo invalidi un gran numero di click : e questo spiegherebbe anche alcuni crolli dell'ecpm : tu vedi, lasciami dire , 100 click che ti renumerano 90 cent , ma questo non ti da certezza che i click valgono solo 0,9 cent cadauno. Magari te ne hanno renumerato 20 a 4,5 cent l'uno , e 80 , ritenuti invalidi, non ti vengono pagati.
Mi è capitato di verificarlo in un paio di casi in cui qualche "pirla" ( e chiedo scusa ia pirla ) ha fatto qualche raffica di click su un canale : ovviamente , ad esempio su 121 click una cinquantina erano del pirla per cui risultava che i 121 click fossero pagati a 2 cent l'uno, cosa non esatta visto che in mattinata leggevo una ventina di click per un totale di circa 1,50 euro.Ora è ovvio che bisogna considerare il periodo di crisi e quindi un numero inferiore di investitori e la necessità, legittima, di tutelare linserzionista che, ovviamente, investendo delle somme di denaro va tutelato.
E qui siamo anche d'accordo, ci mancherebbe.Ma anche il publisher che ti concede lo spazio andrebbe tutelato : ci vuole tanto a dare , ad esempio, nel pannello di controllo la possibilità di vedere gli indirizzi IP di coloro che hanno cliccato e la "durata" della visita sull'inserzionista?
Visto che il publisher ha comuqnue i log file dei propri siti , e visto che i visitatori partono da quel sito, fornire l'elenco dei "pirla" che magari hanno prodotto click invalidi non contrasta nessuna norma sulla privacy, ma sicuramente quella della trasparenza.In pratica il publisher si deve fidare ciecamente di AdSense, ma non ha nessuna possibilità, anche minima di controllo.
Insomma è come se a un garagista si chiedesse di custodire un auto , però...bendato : poi a furto avvenuto lo punisci anche perchè...ha mal custodito l'auto.
Ora , tornando a bomba, all'argomento : possibile che tutti gli internauti di questo mondo abbainmo deciso nella stessa settimana di essere più attenti a cliccare la pubblicità?
E qui mi sembra che sia legittimo dar ragione a chi sostiene che gli utenti, quasi sempre, nemmeno sanno che cliccando hanno determinato un costo per l'insezionista e un profitto per il publisher.Ora , evidentemente, su questo forum non scrivono tutti i publisher che aderiscono ad Adsense, ovvio, ma a giudicare dalle lamentele sembra che calo CTR ed Ecpm siano epidemici e tutti a partire dallo stesso periodo.
In altra parole il meccanismo è cambiato di sicuro ...e i publisher ne fanno le spese, come al solito.E a questo punto, ma non sono nessuno per poterlo dire e mi aspetto pareri molto più autorevoli del mio, inizio a pensare che il meccanismo "dell'asta" su cui si basa AdWord stia iniziando a "fare acqua" e finisca per favorire solo ( ho letto qualcosa in proprosito proprio su questo forum ) gli inserzionisti "furbetti" che magari con qualche strategia riescono a portare centinaia di click per pochissimi euro.
Quello che sembrava un "cavallo vincente" potrebbe rivelarsi una "falla" che potrebbe far affondare la nave , anche se , per adesso, l'unica ad affondare è quella dei poveri publisher che, come ho letto qui, nel giro di qualche mese si sono visti più che dimezzare gli introiti.
A mio avviso a tirare troppo la corda...si spezza.
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E' anche vero che chi si lamenta scrive, ma chi va bene non lo fa. Chi glielo fa fare? Correrebbe il rischio di trovarsi dei nuovi concorrenti per quel settore che adesso per lui è remunerativo.
Quindi quello che si legge nel forum è da prendere con le pinze, si corre il rischio di vedere solo una faccia della medaglia.
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@bmastro, devo precisare che ogni volta vedevo un crollo dei click non sono andato a postare lamentele per i forum, ma questa volta leggendo una lamentela altrui mi sono aggregato.
Nel marketing vige una regola di calcolo che per uno che si lamenta, ce ne sono altri 100 scontenti che se ne stanno zitti.
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Ciao a tutti,
anch'io sto riscontrando un calo dei guadagni, ma assolutamente non credo che quelli di adsense facciano i furbetti, anzi, con i quasi 6 anni che sono iscritto, nessuna dei miei clienti si è avvicinato lontanamente alla serietà dei signori adsense.
Quello che credo stia succedendo, è semplicemente che la crisi del mercato è molto più grave di quello che i nostri governanti ci vogliono far credere, e gli inserzionisti sono calati e puntano anche molto meno. Anche i navigatori sono molto più squattrinati e se prima erano attirati dall'acquisto dell'ultimo modello di cellulare, faccio per dire, ora neanche guardano più l'annuncio, altro che cliccarlo.
Sto provando anche un pay per sell con una conosciutissima società: un disastro, a giorni lo toglierò. L'ho inserita dopo stressante insistenza di una commerciale della società (varie e-mail e telefonate) che alla faccia della privacy mi ha contattato sapendo che anni fa ero stato affiliato ad un'altra società dello stesso tipo dalla quale lei se n'è andata.
Dire che rende nulla non spiega la reale situazione. Per fare un paragone, mi trovo su una strada di grande passaggio in cui i passanti mostrano un cartello in cui dicono cosa stanno cercando. Tutti quelli interessati a quello che il mio cliente vuole vendere io li faccio entrare nel negozio. Ogni potenziale cliente guarda 5 proposte, poi però in 997 casi su 1000 non compra nulla (ossia 3 acquisti ogni 5000 proposte!). Quelli che comprano poi, spendono sempre poco, e a me restano le briciole (il 30% del guadagno dell'intermediario, contro il 68% che dà adsene). Inoltre con adsense viene punito il venditore incapace, che paga in ogni caso, con un pay per sell l'incapacità del venditore punisce invece il webmaster, che non guadagna nulla anche se ha lavorato benissimo...
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C'è da dire comunque che i publisher Adsense sono sempre di più e sono anche sempre più agguerriti. Quindi sempre più bocche vogliono mangiare la torta in palio.
E un altro problema dei publisher italiani potrebbe anche essere Facebook.
Non è che molti inserzionisti hanno dirottato molti dei loro fondi destinati alla pubblicità da Google Adwords a Facebook?
La cosa inevitabilmente si ripercuoterebbe anche su chi usa Adsense.Mi piacerebbe sapere qual è il volume dei ricavi pubblicitari in Italia delle due società in questi ultimi anni, per vedere se è anche questa una delle cause. O se lo potrà essere in futuro.
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Beh, vorrei aggiungermi anch'io a coloro che lamentano un consistente calo dei rendimenti.
Nel mio caso, salvo improbabili rivoluzioni in questi ultimi giorni di Ottobre, il calo è vicino al 40% rispetto al mese precedente.
I motivi non li sa nessuno ma di sicuro spendere tempo per cercare di scrivere contenuti originali e interessanti, vedere incrementare lentamente le visite e, allo stesso tempo, vedere decrementare i guadagni, è abbastanza demoralizzante...
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ma di sicuro spendere tempo per cercare di scrivere contenuti originali e interessanti, vedere incrementare lentamente le visite e, allo stesso tempo, vedere decrementare i guadagni, è abbastanza demoralizzante
Esatto @Wolf:club, è proprio questo il punto: incremento del 50% i visitatori e calano del 50% le entrate. Significa tutto dimezzato.
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Adsense ormai è diventato mortificante... uno lavora sodo sui propri siti, che continuano a crescere di anno in anno. Adsense invece rimane stabile o addirittura diminuesce di pari passo.
Io sono stufo di regalare i miei spazi pubblicitari per 0.30€ di ecpm...
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Io sono stufo di regalare i miei spazi pubblicitari per 0.30? di ecpm... ???
Io parlo addirittura di 0.16? che si sono tramutati 0.08?!
Questo al limite sarebbe spiegabile (giustificabile da parte loro) con la crisi: gli inserzionisti offrono meno, ok.
Ma perchè gli utenti cliccherebbero meno sulle pubblicità visto che a loro non costa nulla? E' una presa ingiro.
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Consentitemi una riflessione.
Non credo che gli utenti facciano meno click : credo invece, salvo miglior e più autorevole parere, che gli algoritmi di AdSense tengano conti di "regole" più severe per determinare se un click è valido o meno e credo soprattutto che mentre prima i click invalidi venivano visualizzati , ora non vengano contabilizzati più non solo in valore ma anche in numero.
Ovviamente queste sono solo mie teorie constatando che il fenomeno pare interessare tutti : ovviamente, e qui come non dargli ragione, AdSense cerca "click di qualità" .
Ora anche se ammetto che negli ultimi 10/15 giorni c'è una lieve ripresa dell'ecpm forse questo è proprio perchè contestualmente noto una drastica diminuzione del CTR : indubbiamente se prima molti click erano contabilizzato in numero ma non in valore l'ecpm sembrava crollare.
E' vero, c'è ancora aria di crisi e gli investitori qualche grana da risolvere ce l'hanno pure : ma non esageriamo nel fornirlo sempre come "alibi". Mi spiego.
Io noto l'assenza dal circuito AdSense di "grossi investitori" che invece sto ritrovando sempre più spesso su altre affiliazioni.
Mi chiedo il perchè di questo e la spiegazione sta nel fatto che forse il sistema AdSense inzia a fare acqua : a parte i furbetti che con una manciata di euro riescono a fare campagne e ricevere click in abbondanza ( a me ce ne è uno che vende book fotografici con la scusa dei provini , e paga i click si e no 1 cent, in pratica con 10 euro al giorno riceve 1000 click che con una conversione anche dell' 0,1 % al giorno fa 1 "cliente" nuovi e considerando che il costo di un book fotografico è intorno ai 700 euro fate un po il calcolo e vedete ....quale furbetto è! ) .A parte i furbetti, dicevo, il fatto che "grossi investitori" si stiano spostando su altri circuiti pubblicitari ha e deve avere un significato che non depone a favore di AdSense : significa, o può significare, solo che il "sistema" non attrae i grossi investimenti pubblicitari .
Ecco che aumentano sempre più i piccoli e i piccolissimi nel circuito AdSense , o quello che io chiamo zavorra ( i furbetti in pratica ) , che ovviamente sono poco renumerativi per il publisher.
Il grosso investitore pubblicitario fa campagne per creare "immagine" soprattutto e quindi non gli interssano i click quanto le impression : vedi campagne Enel, Sky, Telecom, Wind.L'altra spina nel fianco è, a mio avviso, il fatto che in AdSense , come publisher ci entri anche se hai un blog che fa 50 impression al giorno : il dilemma è , per l'investitore, se fare una campagna su un circuito che raggruppa 1000 siti da 100 unici al giorno o piuttosto su uno che ne ha 100 ma che fanno 10mila unici al giorno cadauno.
Forse mi sbaglio, ma credo che AdSense sia ormai decisamente orientato ai piccoli e piccolissimi investimenti : perfino il piccolo negozio online o il piccolo studio professionale. E con questi inserzionisti non si va molto lontano. Poi c'è il meccanismo tipo "asta" che prima sembrava vincente per inserzionista e publisher, ora sembra essere conveniente solo per gli inserzionisti.
Non a caso Google è da poco che è tornato a pagare anche per impression, anche se pochissimo, ma lo sta facendo : forse si stanno accorgendo che con il tempo strapazzare i publisher non è sempre una "politica" giusta e sta tentando un lieve correttivo, tra i quali annovero quello di inserire criteri più severi per ritenere i click validi .
Se notate , anche sulle inserzioni nella rete di ricerca, sono spariti i grandi investitori : restano molti medio-piccoli che a loro volta sono più parsimoniosi del solito per l'evidente crisi ancora in corso.
Sommando l'insieme si ottiene che qualcosa vacilla e come al solito a farne le spese immediate sono i publisher.
Forse i correttivi dovrebbero andare in altro senso : non me ne vogliano "i piccoli" , ma che senso ha avere nel circuito centinaia di blog da 50 visite al giorno e 100 impression? E spesso sono anche fatti male, privi di qualità e vero interesse, moltissime volte con contenuti non originali, copiati?
L'investitore pubblicitario che si ritrova un suo annuncio su siti, magari di scarsa qualità, artigianali , è ovvio che ci pensa su non due o tre volte ma 50 volte prima di pagare quella pubblicità.
Google rincorre la "qualità" dei click ritenendone invalidi una valanga, ma fa finta di non accorgersi che la qualità dipende anche dal sito che origina i click.Prensiamo ad esempio la marea di aggregatori che altro non sono che siti MFA : ma che traffico di qualità ci si aspetta da questi che , tra l'altro, affollano, intasando, anche la serp ? Ho trovato aggregatori che aggregano altri aggregatori che a sua volta lo fanno con altri e che costringono il povero visitatore ad una serie di passaggi inutili prima di arrivare alla fonte dell notizie che gli interessano.
Quanti click involontari o per stanchezza , che poi sono ritenuti invalidi, passano da questi siti?Ecco perchè credo che tutte le nostre, giustissime e sacrosante , lamentele debbano passare per una seria analisi del problema e convincerci che quello che sembrava un perfetto meccanismo che premiava i publisher più laboriosi e onesti, adesso sta diventando una "giungla" poco virtuosa, con tanti buchi "neri" che risucchiano i publisher lasciandoli...sulle scale della chiesa in attesa di elemosina.
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Direi che non si può che essere completamente d'accordo con te.
Farei però un'ulteriore considerazione sulla "qualità". Giusto cercare la qualità dei siti che ospitano gli ads, ma sarebbe giusto anche verificare la qualità della landing page degli inserzionisti.
C'è un regolamento per adsense, ma ce n'è anche uno per adwords!Basta con tutti quegli annunci che nel testo spammano keys che poi non hanno una volta che arrivi nel loro sito, basta con quelli che hanno un'unica pagina con un form da compilare, basta con i siti cialtroni che ti vendono manualetti per fare cose banalmente impossibili. Ma questa è una storia vecchia.
La novità, non so se l'hai/avete notata, è proprio di questi ultimi due o tre giorni.
Stanno comparendo nel centro verifica inserzionisti che hanno, dietro ad un url "normale", la landing page che è un sito in parcheggio con pubblicità.
Ammettendo che non sia una furbata dell'inserzionista per ottenere clic e non pagarli, vorrei capire come questa porcata possa aggiungere valore all'esperienza del cliccatore?
Probabilmente il cliccatore si fa l'idea che seguire un link di adsense sia solo una perdita di tempo che lo fa girare inutilmente tra pagine dai contenuti inconsistenti e quindi impara a riconoscerlo e ad evitarlo, con grandi "benefici" per il nostro ctr.Ho chiesto lumi sulla regolarità di questi inserzioinsti sul forum di adwords e non ho avuto risposta.
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Ciao a tutti.
Ringrazio in modo particolare bluwebmaster che fornisce sempre validi spunti di riflessione, e non solo in questo thread.
Voglio condividere i miei punti di vista, premettendo che utilizzo adsense da quasi 6 anni, con validi risultati.
Già dall'inizio ho lasciato da parte le opinioni puramente soggettive sul prodotto, perché personalmente dopo pochi mesi ero già stufo di vedere l'adsense nei siti e da allora lo ignoro completamente... ma anche di Facebook mi son stufato dopo 3 giorni, ma a quanto pare non è come la pensa la massa, sia per il primo che per il secondo.
Ecco allora che vado ad esprimere solo opinioni oggettive su quello che ho constatato per i miei siti:
- per i prima 4 anni e mezzo la crescita di adsense è stata pressoché allineata all'impegno dedicato al sito
- quindi, per i successivi 6 mesi ho visto risultati sotto le aspettative (ho pensato: "la crisi si sta facendo sentire"). Ma visto che non tutti i mali vengono per nuocere, questo mi è servito per modificare il layout degli annunci ed ottenere risultati decisamente superiori a quanto avrei ottenuto se tutto fosse rimasto nella media.
- ora in quest'ultimo anno ho avuto ottimi risultati, ma a settembre c'è stata una flessione, che fortunatamente è scemata già dal mese di ottobre (ora sono in media, forse di poco sotto).
Guardando poco fa il mio sito, noto però una scarsa contestualizzazione degli annunci, su pagine monotematiche che adsense conosce da quasi 6 anni, che non si riflette invece sulle pagine di ricerca di google.
I grandissimi investitori, multinazionali con fatturati da urlo, sono pressoché inesistenti sul mio sito, ma presenti negli ads sulle pagine di google per lo stesso prodotto, e con risultati assolutamente contestuali.
Negli annunci del mio sito ho invece visto degli inserizionisti poco accorti, che si bruciano eventuali click scrivendo dei messaggi troppo generici (per fare un esempio, puramente di fantasia, "vieni nel nuovo centro commerciale, grandi offerte ed un regalo per tutti"... peccato che magari questo annuncio è per un centro commerciale di Palermo, ed il visitatore sta consultando informazioni per Bolzano), più vari annunci chiaramente non contestuali ("vieni a roma nel week-end...", altro esempio di fantasia, sempre per un visitatore che guarda le pagine per Bolzano).
I primi annunci a me vanno bene, perché è facile vengano cliccati, ma poi mi vedo già l'inserionista a dire "adword non funziona", e sparisce come investitore, i secondi e meglio invece che non apparissero nemmeno.
Adsense sta perdendo colpi? Forse, anche se credo che il motivo sia più facilmente dettato dai pochi investitori, e da possibilità di scegliere il posizionamento degli annunci sempre più mirato.
Supponiamo di voler vendere delle scarpe, è meglio apparire in un sito che propone molte scelte di scarpe, oppure su uno dei tanti webmail, su un sito con poco contenuto, o che parla di altro? Mi sa che il primo tipo è il peggiore, l'utente trova già quello che vuole.
Ho attivato per un breve periodo adword, e mi sono giunte visite anche da siti parcheggio. Mi ha dato fastidio pagare uno spammer, però non credo che questo tipo di siti mi faccia avere meno risultati di altri con più contenuto, anzi.
Quello che invece non gradisco delle filosofia di adsense è fornire degli annunci che peggiorano nettamente l'estetica di un sito, a meno di non essere degli utenti premium. E poi vedere molti siti con ads premium che sono solo ed esclusivamente MFA.
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La tesi di Bluc è la perfetta sintesi di quella che è l'effettiva realtà.
Mi permetto di aggiungere solo che anche gli ads spesso si "bloccano" ( mi riferisco a quelli flash ).E il problema infatti è anche quello della qualità degli inserzionisti.
Che Google stia "pasticciando" lo si capisce bene : nella sua filosofia comemrciale, visto che ormai gli è quasi impossibile crescere sulla rete di ricerca, visto che ha quasi il monopolio, dovrebbe cercare di concentrarsi su quella dei contenuti , perchè è l'unico terreno dove può pensare di aumentare la sua crescita.
Invece sembra , da qualche mese o più a questa parte, che G. mantenga la rete dei contenuti solo per evitare che gli inserzionisti migrino verso altri circuiti pubblicitari resi , magari, appetibili da un numero crescente di publisher seri in cerca di valide alternative.Insomma ho l'impressione che G. mantenga la rete dei contenuti per evitare che questa finisca alla "concorrenza" generando un "terreno fertile" per la stessa che sottrarrebbe inserzionisti al suo sistema.
Ma proprio questa politica, come ho già osservato e a mio avviso, penalizzerà G.A questo punto, come detto altrove, urge per i publisher che vogliono crescere, e proprozionalmente al loro lavoro e ai loro sacrifici, la ricerca di valide alternative che li svincolino anche da "odiose" e fiaccanti verifiche su ecpm, paura di ban sempre in agguato, impossibilità di tenere sotto controllo l'insieme.
E meno male che sembra che "concrete" alternative iniziano ad essere sempre più accessibili : forse è venuta l'ora di prendere seriamente in considerazione queste ipotesi alternative, e dunque cercare di svincolarsi , parzialmente o in totale, dal colosso Adsense , nella speranza che s elo fanno in molti , prima o poi G. si accorgerà che qualcosa l'ha pure sbagliato e chissà che corra ai ripari a beneficio di tutti.
La crisi c'è, d'accordo , ma G. non può giustificare tutto con questa.