• Super User

    @ziobudda said:

    Concordo con @marta sulla scaletta (dal meno al più performante)
    condiviso -> virtuale -> dedicato

    Diciamo anche che un dedicato lo prendi se ti serve...

    Su un normale sito neppure la vedresti la differenza di velocità tra un dedicato
    ed un buon hosting.
    😉

    @ziobudda said:

    non ho capito cosa intendi con "più vicino è fisicamente alla richiesta del visitatore e meglio è".

    La nazione.

    Ovvero se ti rivolgi ad italiani è meglio avere il sito posizionato su un server
    italiano.
    Se ti rivolgi ad australiani, è meglio prenderlo in australia, ecc.

    :ciauz:


  • Moderatore

    Non sono un tecnico ma io questa "classifica" fra server virtuali e dedicati non la condivido proprio. Un ottimo servizio di server virtuale può essere infinitamente migliore di un server dedicato gestito male, con conseguenze anche nei confronti del Sig. Google.


  • User Attivo

    @Webtronic said:

    Non sono un tecnico ma io questa "classifica" fra server virtuali e dedicati non la condivido proprio. Un ottimo servizio di server virtuale può essere infinitamente migliore di un server dedicato gestito male, con conseguenze anche nei confronti del Sig. Google.

    A beh, certo. Mi pare ovvio.
    Qui si parla a parità di altre condizioni.

    A parità di altre condizioni (gestione e ottimizzazione ad esempio) un dedicato è più veloce e potente (parliamo di migliaia e decine di migliaia di visite) non di 50 visite giornaliere.


  • ModSenior

    Io direi che un virtuale configurato bene può avere le stesse prestazioni di un dedicato e concordo con Webtronic, ma è anche vero che nella stragrande maggioranza delle offerte (e delle esigenze dei clienti) i virtuali sono proposte per offrire un servizio più economico, quindi di conseguenza si suddividono le risorse di un unico server fisico con diverse politiche di gestione e allotment delle risorse.

    Ma un virtuale a volte lo si sceglie anche per le prestazioni e le caratteristiche di affidabilità, gestione e distribuzione del carico di lavoro; tutti i sistemi cloud che negli ultimi tempi si stanno diffondendo si basano su server virtuali. Anche se poche, ma ci sono in Italia società che propongo virtuali di questo tipo.

    Edit: Marta sei stata più veloce di me. E' vero quello che scrivi, ma vale anche per un dedicato, se un server fisico ho 50 siti e su un altro sempre fisico ho 3000 siti, è ovvio che il primo sarà più performante e stabile.
    Non voglio, sia ben inteso, polemizzare. 😉

    Valerio Notarfrancesco


  • User Attivo

    @ziobudda said:

    Ovviamente tra virtuale e dedicato solo se a parità di configurazione (e solo perchè il virtuale ha un livello di astrazioni in più rispetto al dedicato).

    Cosa intendi per astrazioni? (Virtualizzazioni?)

    Un virtuale purtroppo ha in condivisione la macchina (RAM e CPU) anche se in alcuni hosting è possibile intervenire almeno su uno di questi a scalare.


  • Super User

    @Marta: volevo dire che in molti server virtuali c'e' un programma che prende, che so', la richiesta di accesso al file X del server virtuale e lo trasforma nell'istruzione di lettura del blocco Y dell'hard disk del server fisico. Questo intendo per livello di astrazione.

    Per intenderci: VMware usa un livello di astrazione (hai una applicazione su cui gira il sistema guesta). E' vero che tutti i sistemi di virtualizzazione inseriscono un livello di astrazione, ma Xen è molto più a basso livello rispetto a VmWare ed in alcuni casi non c'è una applicazione in mezzo come in VmWare.

    Per il resto stiamo forse gestendo male l'ottima discussione: possiamo parlare di differenze tra server virtuale e fisico solo a parità di configurazione hw e sw. I server virtuali sono ottimi per la loro scalabilità (in partenza prendo poca ram e poca cpu, ottimizzando i costi e se il mio sito/Applicazione cresce richiedo l'aumento di ram e cpu)

    M.


  • ModSenior

    @ziobudda said:

    Per il resto stiamo forse gestendo male l'ottima discussione: possiamo parlare di differenze tra server virtuale e fisico solo a parità di configurazione hw e sw. I server virtuali sono ottimi per la loro scalabilità (in partenza prendo poca ram e poca cpu, ottimizzando i costi e se il mio sito/Applicazione cresce richiedo l'aumento di ram e cpu)
    M.
    Non solo, ma permettono anche un ripristino in tempi molto più brevi e a livello seo i tempi di downtime possono significare parecchi giorni di penalizzazione.

    Valerio Notarfrancesco


  • Moderatore

    @marta_de_angelis said:

    A beh, certo. Mi pare ovvio.

    Sì, hai ragione, però è ovvio per noi che magari abbiamo un po' d'esperienza. Il fatto è che in circolazione ci sono moltissime offerte anche di server dedicati a due euro e non vorrei che l'utente del nostro forum che magari non ha molta esperienza potrebbe pensare che è comunque sempre meglio "dedicato". chiaro che per 50 utenti potrebbe andar bene un hosting condiviso da 10?, però ci tengo a dire che un buon sistema virtuale, magari di tipo Cloud, non è da considerare una soluzione di serie B anche per situazioni che richiedono prestazioni (velocità, uptime, etc.) elevate.


  • User Attivo

    @Webtronic said:

    ci tengo a dire che un buon sistema virtuale, magari di tipo Cloud, non è da considerare una soluzione di serie B anche per situazioni che richiedono prestazioni (velocità, uptime, etc.) elevate.

    Senza dubbio.
    Anche se le mie perplessità potrebbero venir fuori quando si superano le 20.000-30.000 visite al giorno e poi dipende da cosa serve la macchina (piattaforma, file, video, audio, immagini, testo...)
    Fatto sta che dopo un certo limite credo che il dedicato sia un obbligo.
    Limite a cui pochi webmaster arrivano, in realtà. Certoportali di un certo peso non solo usano dei dedicati ma anche clouds di dedicati a scalare, immagino.

    Immaginiamo alla rete di Google o di Amazon ad esempio.


  • Super User

    20-30.000 visite al giorno per quante pagine ? Per quanti utenti contemporaneamente ? Prima di passare ad un dedicato costoso si fa una operazione di gestione delle performance, perchè un sito scritto male ti ammazza un dedicato anche con 10 utenti contemporanei.

    M.


  • User Attivo

    Certo, la scelta è complessa e investe centinaia di parametri e non ultimo quello qualità/prezzo e necessità.
    Nel senso se miglioro di 100 euro la mese ma invece ne spendo due cento la cosa non è poi così conveniente. Insomma non è facile trovarsi al bivio della scelta perché non è sempre chiaro cosa fare meglio.
    Comunque con il mio server virtuale dopo parecchi problemi sono riuscita a trovare un buon equilibrio e qualità/prezzo sto alla grande ora.
    Colleghi nelle mie medesime condizioni di traffico spendono 10 volte quello che spendo io a causa del dedicato che hanno preso.
    E' più performante soprattutto quando arrivano ondate improvvise però il mio si difende bene anche se richiede parecchio lavoro di controllo e ottimizzazione. O meglio, una volta trovata la soluzione poi va da solo...


  • Super User

    @marta: è possibile che i tuoi colleghi si trovino male con il dedicato anche a causa di una non buona configurazione. Come dici tu: "dopo parecchi problemi sono riuscita a trovare un buon equilibrio", magari i tuoi colleghi non lo hanno trovato. Pensavano che con un dedicato fosse tutto risolto ed invece.

    E poi comunque anche cosa ci fai girare sopra conta. Se il sito web/applicazione è fatto male non c'è dedicato che tenga.

    M.


  • User Attivo

    No ziobudda non è che si trovano male. Al contrario hanno risolto del tutto certi problemi di down legati alle troppe visite contemporanee.
    Però pagano salato, considerato pure che uno in particolare ha scelto la soluzione managed.

    Io mi trovo bene col Virtuale con dentro diverse decine di domini. Ma mi sono impazzita per un anno buono per capire bene come regolarlo.


  • User Attivo

    @ziobudda said:

    E poi comunque anche cosa ci fai girare sopra conta. Se il sito web/applicazione è fatto male non c'è dedicato che tenga.

    Certo.
    Personalmente ho trovato parecchi miglioramenti nel frazionare in diversi utenti i vari siti e nell'ottimizzare costantemente il database di wordpress.