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Quesito sul revenue sharing
Ciao a tutti, mi stavo domandando il motivo per cui il revenue sharing è organizzato in questo modo.
Ognuno inserisce i propri annunci e i soldi vengono accreditati direttamente sul suo account ecc..
In questo modo non si complicano la vita questi siti?- non possono esserci annunci di account diversi nella stessa pagina
- molti non scrivono perchè non adsense ecc e chi vuole partecipare se non si intende molto di queste cose probabilmente rinuncia facilmente
- in questo modo sembra tutto trasparente ma in realtà non lo è assolutamente..siti che promettono il 100% che probabilmente lavorano per la gloria e via discorrendo.
- google permette il revenue sharing ma centinaia di account sullo stesso sito siamo così sicuri che non possano portare problemi?
La mia domanda è: perchè i proprietari non mettono i loro annunci e di conseguenza dividono le entrate a fine mese con chi partecipa seguendo il criterio ad esempio delle visite?
Probabilmente mi perdo qualcosa..Cosa ne pensate?
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Ti semberò anacronistico, ma io di queste "formule" ( revenue sharing ) ho un sacro terrore unito a una sacra diffidenza.
La prima : se pubblichi articoli con il tuo account su un blog che ti offre la possibilità di mettere i tuoi ads ( quelli con il tuo account ) secondo te cosa ci guadagni in realtà rispetto a se li scrivi su un tuo blog?
La seconda : ti sei mai chiesto chi offre questa opportunità cosa ci guadagna?
Io credo che la maggioranza di queste "iniziative" alla fine favoriscono solo chi le offre per il semplice fatto che se trova 50 persone che gli fanno tre articoli a settimana , sono 150 articoli a settimana pari a quasi 22 al giorno in media .
Questo significa che in un anno più o meno si ritroverà circa settemila articoli e con un poco di buona fortuna e di marketing e di politica di backlink ( nolti dei quali attratti dagli stessi articoli ) si ritroverà un dominio con un Pr tra tre e quattro ...quasi a "zero costo"...Insomma se qualcuno si ingegna a farne di siti simili un 6 o 7 per vari argomenti ...dopo un anno potrebbe trovarsi un bel portafogli di domini con ottimo Pr e decidere si proseguire da solo...
Io credo che fare qualcosa per se stessi è sempre meglio che farsi attirare dai soliti specchietti per le allodole...per poi trovarsi un pugno di mosche in mano.
I propietari di questi siti non mettono gli annunci con i loro account per due probabili motivi : uno per darti l'iimpressione che a guadagnarci sia tu e due perchè se per un motivo banale qualcuno si mette a fare click fraudolenti su gli ads per guadagnarci ...viene bannato quell'account e non quello del proprietario.
Io credo che in ultima analisi gli unici a trarre un vero guadagno o un vero vantaggio siano proprio i proprietari di questi siti.
Poi non so ...potrei sbagliarmi, ma non consoco nessuno che "lavori" per la gloria...
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Pensando a questa questione i proprietari di questi siti non mettono i loro annunci e poi dividono per una questione fiscale e per evitare di perdere tempo ad inviare pagamenti ecc..
Ho fatto un piccolo test su un noto portale, ho scritto 2 articoli rimasti molti giorni in prima pagina, ho ricevuto 40 impression in una settimana (il portale fa parecchie migliaia di visite al giorno)..
In america questo sistema ha fatto successo, sto arrivando alla conclusione che come al solito il problema principale è essere in Italia perchè viene promesso l'80% delle visite ma in realtà non è così..
Se un sito del genere venisse organizzato bene ci guadagnerebbero tutti, ad esempio se uno che ha già i suoi siti un giorno avesse voglia di scrivere un articolo su un argomento non attinente ai suoi siti potrebbe scriverlo per altri siti ed arrotondare il suo guadagno, non è poi malvagia come cosa..
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Nell'ultimo tuo intervento trovo alcune risposte al tuo stesso quesito iniziale.
Tu stesso dici "siamo in Italia " mentre in "america questo sistema ha fatto il successo".
Premesso che parli di "successo" ma non specifichi di chi, aggiungi poi che il portale sul quale hai pubblicato qualche tuo articolo ha migliaia di unici al giorno, tuttavia il tuo articolo, pur essendo rimasto molti giorni in prima pagina ha generato solo 40 letture.
Non entro nel merito di questo : ma non vedo come potrebbero mantenere la promessa di offrire l'80 % di letture , visto che le letture le fanno "i visitatori" che o sono interessati a quanto proposto o non lo sono.
E questo conferma la mia ipotesi iniziale : chi scrive fa un piacere a chi gestisce il sito e non viceversa ( anche perchè la "beneficenza" non è lo sport preferito degli italiani ).
No, l'idea di scrivere "qualcosa" non attinenenti alle tematiche dei propri siti e "arrotondare" i guadagni non è affatto malvagia, però dovresti chiederti contemporaneamente perchè qualcuno dovrebbe offrirti questa possibilità senza pretendere nulla in cambio o avere un tornaconto personale.
Tanto vale trovare quei siti che cercano collaboratori e ti offrono un "tot" ad articolo ( in genere tra i 10/15 euro ) ma...richiedono alcune caratteristiche e che si aspetta nel medio periodo "un ritorno" . Ricordiamoci che il nanopublishing su internet rappresenta tutto sommato un investimento e dietro al quale , quasi generalmente, c'è un "piccolo imprenditore" che deve guadgnarci qualcosa. Se non ci guadagna non sta certo li a fare da "babbo Natale".
E per guadagnarci sugli articoli ha necessità che questi gli attirino visitatori per essereappetibile in senso "pubblicitario".A mio avviso, ma non voglio ergermi in cattedra nel modo più assoluto, il problema non è che "siamo in Italia", che appartiene ai luoghi comuni autolesionistici italiani per cui continuiamo a flagellarci guardando l'erba del vicino che è stranamente sempre più verde : il vero problema è che andiamo alla ricerca spasmodica del "guadagno facile" dimenticando che "nessuno da niente per niente" e dimenticando che per realizzare e concretizzare qualcosa occorrono molti sacrifici e rimboccarsi le maniche.
Spesso dietro un sito di successo ci sono mesi e anni di sacrifici, di nottate, di delusioni, di lavoro : nessuno ti regala niente.A mio modesto avviso , e salvo miglior parere, occorre rimboccarsi le mani e lavorare, lavorare, lavorare e...sperare anche in un piccola dose di fortuna che non deve mancare mai.
Poi magari hai ragione tu e in america queste cose funzionano davvero : ma io ho smesso di credere a "babbo Natale" dall'età di 9 anni.
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Il revenue share ha i suoi vantaggi e svantaggi da entrambe le parti (ne parlo in questo articolo: Forse ti interessa l'articolo "Revenue Sharing AdSense" sul sito in firma, per rispondere alle tue domande:
- non possono esserci annunci di account diversi nella stessa pagina
non possono esserci contemporaneamente, ma si in maniera alternata
- molti non scrivono perchè non adsense ecc e chi vuole partecipare se non si intende molto di queste cose probabilmente rinuncia facilmente
Vero! Ma se glielo spieghi in maniera semplice probabilmente ne comprendono le potenzialità
- in questo modo sembra tutto trasparente ma in realtà non lo è assolutamente..siti che promettono il 100% che probabilmente lavorano per la gloria e via discorrendo.
Anche impostando al 100% per il webmaster c'è un ritorno in termini di contenuti del sito, autorevolezza e su pagine non soggette a revenue share come la homepage, categorie, tag etc...
- google permette il revenue sharing ma centinaia di account sullo stesso sito siamo così sicuri che non possano portare problemi?
Sicuri
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Ciao Cospicuo, ho letto il tuo articolo e fatto un giretto sul tuo sito e ti faccio i miei più sinceri complimenti
Sei sicuro che in una stessa pagina non possano convivere annunci di 2 account differenti?
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Io direi che questa cosa si può sfruttare, però andrei a scegliere solo i siti presenti in Google News, quindi con ampia visibilità e coprirei solo argomenti ad alto rendimento. ( ad esempio non parlerei mai di facebook o altre cose dove un click ricevuto vale max 10 cent )
Penso che per questo in america si è ottenuto un grande successo, perchè i click li valgono molto di più, anche in settori di basso livello...
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Se ci pensate bene sarebbe giusto che gli articolisti venissero tutti pagati attraverso il revenue sharing, non intendo siti con 50 autori ma 2 o 3.. Chi scrive i contenuti se è convinto della loro qualità perchè non dovrebbe accettare un sistema del genere?
Secondo me è anche l'unico modo per portare le persone a creare contenuti di alta qualità..naturalmente a queste persone non gli si può lasciare le briciole ma il 100% degli annunci nei loro articoli, in questo modo il sito guadagna meno ma acquista qualità..d'altra parte è giusto che guadagni chi lavora di più..
Se tutto fosse organizzato con lealtà converrebbe veramente questo sistema e gli articolisti bravi porterebbero a casa quello che si meritano.P.S: Visto che mi sono convinto di questo ho proposto a chi collabora già con il mio sito e messo qualche annuncio sul web ma nessuno ha accettato