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    I ponti di Venezia

    Venezia, si sa, è una città costruita sull?acqua: la città sorge su più di cento isole collegate tra di loro da oltre cento canali, ed è sempre stato necessario costruire dei ponti per permettere il passaggio da una riva all?altra.

    Da mera necessità i ponti si sono trasformati col tempo in veri e propri simboli della città, e sono tra gli elementi che più contraddistinguono Venezia. Come noterete soggiornando in città grazie all?offerta di hotel albergo venezia, ogni ponte, dal più piccolo al più importante, da quelli pubblici a quelli privati, dà qualcosa in più ad una città già di per sé splendida, regalando ai turisti e ai visitatori scorci unici. Degli oltre 350 ponti che si trovano in città, però, alcuni sono sicuramente più famosi di altri, tanto da poter essere annoverati tra i principali monumenti della città.

    I quattro ponti sul Canal Grande, in particolare, di cui godrete la vista dal vostro hotel canal grande venezia, sono tra i più conosciuti di Venezia, attraversati quotidianamente da moltissimi turisti e dai veneziani stessi. Costruiti sulla via navigabile più importante della città, quel Canal Grande che divide in due Venezia e su cui si affacciano alcuni degli edifici più importanti della città lagunare, tali ponti sono delle attrazioni turistiche, oltre che strutture di collegamento indispensabili per spostarsi facilmente da una sponda all?altra del canale e rendere più agevole la visita alla città dal vostro hotel 4 stelle venezia.

    Il primo ponte ad essere stato costruito sul Canal Grande, e con tutta probabilità il ponte più famoso di Venezia, è il ponte di Rialto. Il ponte che si erge tuttora venne costruito nel 1588, ma la prima costruzione di un ponte in questa zona risale al 1175: si trattava di un ponte costruito su barche, che fu poi sostituito da uno fisso nel 1265. Dopo il crollo di tale ponte ligneo, si decise di costruirne uno più solido, e molti furono gli architetti che avanzarono delle proposte. A prevalere fu il progetto di Antonio da Ponte, che pensò ad un ponte in pietra d?Istria (materiale utilizzato in molte costruzioni veneziane), su tre rampe, le due rampe esterne occupate da botteghe, coperto da un elegante porticato.

    Fino all?Ottocento il Ponte di Rialto fu l?unico ponte sul Canal Grande, ma nel 1854 venne edificato il Ponte dell?Accademia, che prende il nome dalle vicine Gallerie dell?Accademia. In origine si trattava di un ponte in ferro, ma il deteriorasi della struttura rese necessaria la scelta di un altro materiale: venne quindi indetto un concorso per il progetto di un ponte in pietra, e nel frattempo, nel 1933, venne costruito un ponte provvisorio in legno su progetto di Eugenio Mozzi, che in seguito non venne più sostituito, diventando il ponte definitivo.

    Il terzo ponte, il Ponte degli Scalzi, conosciuto anche come Ponte della Stazione per la vicinanza con la Stazione Ferroviaria Santa Lucia, venne ricostruito nel 1932 su progetto di Eugenio Miozzi. Al posto dell?attuale ponte in pietra d?Istria ad arcata unica, prima del 1932 si ergeva un ponte di ferro costruito dagli austriaci nel 1858.

    L?ultimo ponte sul Canal Grande, il Ponte della Costituzione, è stato costruito di recente per collegare la Stazione con Piazzale Roma. Il ponte, nato dal progetto del grande architetto Santiago Calatrava, è stato inaugurato nel settembre 2008, e pur nella modernità della costruzione mantiene degli elementi tipici di molti monumenti veneziani, quali la pietra d?Istria, che si aggiunge agli altri materiali (acciaio, vetro e bronzo) con cui è stato costruito.

    Altri ponti di Venezia, oltre i quattro sul Canal Grande, che raccontano qualcosa sulla storia della città, e che quindi meritano una visita, sono il Ponte dei Sospiri, il Ponte delle Tette e il Ponte dei Pugni.

    A cura di Francesca Tessarollo
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    Posso raccontarti la storia di almeno due dei tre i ponticelli.
    Quella del ponte dei sospiri è la più nota e anche la più triste. Il ponte dei sospiri erge tra il palazzo ducale dove avvenivano anche i processi e le condanne, e le prigioni conoscute dai veneziani con il nome di PIOMBI. Varcando il ponte tra il palazzo ducale e i piombi, sul lato destro ci sono le celebri finestrelle ferrate da dove i condannati potevano vedere per l'ultima volta la loro città prima di finire nelle celle a morire annegati con l'effetto dell'alta e bassa marea. I più fortunati, quelli di crimini per la Serenissima meno di valore, finivano in un paesino montanaro di nome Vajont per rimanerci per tutta la vita: VAJONT: Nome anch'esso pur troppo ormai tristemente famoso. Questi li potevano rifarsi una vita accompagnandosi con le ragazze del luogo e divennero nonni, bisnonni, avi di quei poveretti che poi vissero la tragedia del 9 ottobre 1963 Morendoci. Ironia della sorte, come se quel paesino fosse stato un temporaneo permesso prima di morire sempre con l'elemento ACQUA. E così col ponte dei sospiri ci si lega anche ad un pezzo triste di storia fresca.
    ...Il ponte delle tette è noto con questo nome in merito ad una collana di bordelli che contornava il ponte di un canale ove rientravano i naviganti della serenissima dopo mesi e anche anni di astinenza sessuale. Lì trovavano le donne dal petto prosperoso al fine di ricordargli ai naviganti di essere maschi. E' noto o ritenevano tale, che dopo lunghe astinenze etero sessuali ci si potesse adattare anche a qualcos'altro. Era giusto? Era sbagliato? Per chi che riteneva giusto, gli vada per il giusto, e per chi che riteneva sbagliato, vada a pigliarsela con chi vararono quelle leggi in Venezia e stato di Venezia. Certo per poter obiettare bisognerebbe trovarsi con uomini dall'età di minimo 300 anni. E' anche vero che la vita è un mistero tutto da scoprire: Nessuno ce l'ha mai avuta la voglia di morire, e fin quanto che ci si vede vivi tutti cerchiamo di rimanere vivi. Che vi debbo dire: TANTI AUGURI.


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    ...


  • Community Manager

    Ciao Andrea,

    ho eliminato alcuni post vuoti nel forum, mi raccomando..non è una chat 😉