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Usare i Proxy per aggirare la censura
Salve ragazzi,
ammettiamo di dover fare un viaggio in uno dei paesi dove c'è la censura della Rete, tipo la Cina, la Birmania. Insomma paesi di questo tipo.
Siamo lì...digitiamo il nostro blog preferito e...zac...non si vede più.
Vogliamo fare un Tutorial qui sul forum gt per spiegare in modo molto semplice come aggirare questa censura e riuscire lo stesso a navigare tra le pagine del nostro blog?
Chi si offre volontario?
Provo a coinvolgere Bsaett per verificare l'aspetto legale.
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Scrive un bel tutorial è interessante, se solo riuscissi a trovare il tempo per vivere.
Vorrei comunque segnalare un ottimo sito dove filtrare tanti proxy per nome e paese: http://www.xroxy.com/proxylist.htm!
Si all'aggiramento dell'oscurazione!!! L'oscurazione è decisa da pochi uomini al mondo (governi) impedisce solo la cultura e l'informazione.
Gli esseri umani sono dotato di coscienza ciò che ogni uomo ha per capire ciò che è bene e ciò che è male.
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Un ottimo sito per questo è proxy.org.. da lì si parte per molti proxy che fanno vedere anche siti censurati, tipo thepiratebay in Italia..
Non so se però in Cina sia visibile..
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Discussione molto interessante che seguirò diligentemente.
Devo purtroppo aggiungere che le ultime leggi che stanno approdando al parlamento, in particolare il ddl intercettazioni, creeranno sempre più problemi ai blogger italiani, per cui mi sa che di questo passo all'elenco di Giorgio dovremo aggiungere anche l'Italia.
Segnalo, infatti, che una norma del ddl intercettazioni approvato ieri al Senato (adesso deve ritornare alla Camera) prevede l'obbligo per tutti i gestori di siti internet (quindi anche blog unipersonali, forum, ecc...) di rettificare le notizie che un terzo ritiene possa ledere la sua reputazione, nelle 48 ore dalla richiesta di rettifica (vuol dire che non ci si può assentare per più di 48 ore dalla gestione del blog pena pesantissime multe).
Il punto è che se un terzo ritiene di essere leso nella sua reputazione, invia la richiesta di rettifica e deve essere pubblicata, senza poter effettuare nessuna valutazione sulla richiesta.
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Intanto abbiamo la definizione di proxy del nostro wikigt:
Un Proxy (da non confondere con Proxi, un servizio gratuito della Griffin Technology per Mac OS X) è un programma che interagisce tra un client utente ed un server inviando le risposte dell'uno alle richieste dell'altro.
L'utente si collega al proxy e non al al server e tramite il proxy invia richieste al server.
E' dunque il proxy che si collega al server ed invia la richiesta dell'utente, dal server riceve la risposta ed infine la inoltra all'utente.
A differenza di router e bridge che lavorano a livelli ISO/OSI più bassi, nella maggior parte dei casi i proxy lavorano a livello applicativo; ne consegue che i programma proxy gestiscono numeri limitati di protocolli applicativi.** Proxy HTTP**
Un Proxy è frequestemente usato per la navigazione web ( proxy HTTP in questo caso, dal nome del protocollo di rete).Un proxy è anche usato in questi casi:
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per consentire ad una rete privata di accedere all'esterno è possibile configurare un computer in modo che faccia da proxy tra gli altri computer e Internet.
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un proxy immagazzina i risultati delle richieste di un utente, e se un altro utente effettua le stesse richieste può rispondere senza dover consultare il server originale.
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un proxy consente di tenere traccia delle operazioni effettuate come le pagine web visitate, offrendo statistiche ed osservazioni dell'utilizzo della rete, tali da violare la privacy degli utenti.
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un proxy applica regole dell'amministratore di sistema per determinare richieste da inoltrare o da rifiutare, oppure filtrare pagine Web di transito bloccando contenuti ritenuti offensivi o altro.
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un proxy garantisce un maggiore livello di privacy mascherando il vero indirizzo IP del client in modo che il server non venga a conoscenza di chi ha effettuato la richiesta.
Ora, vista la chiara esposizione di Bsaett, si tratta di ipotizzare probabili scenari futuri nei quali non sia più consentita ai blogger la pubblicazione di informazioni reali.
In una simile situazione, possiamo immaginare Blog inseriti in siti acquistati dall'India con email-account anonimi, pagati dall'estero con paypal anonimi e ostati da hosting cambogiani con server in Usa.
In detta situazione il blogger non può più essere perseguito nè il sito oscurato per la libera pubblicazione di informazioni ritenute "vietate".
Nel caso, il regime di turno può imporre filtri ai motori di ricerca tali da non
mostrare più i blog incriminati.Ma sappiamo bene che anche in questa situazione è possibile accedere al sito filtrato con l'uso di Proxy.
Il blogger dunque dovrà innanzitutto istruire i suoi lettori sull'accesso ed uso di detti proxy, prima ancora che il blog sia filtrato, e dovrà farlo nel modo più semplice e chiaro possibile.
Viene da sè che tale chiara spiegazione, potrà divenire un valido momento di sviluppo della nostra WikiGT.
Qualche esperto intende cimentarsi?
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Ciao Giorgio, mi fai venire in mente una cosa, oltre all uso dei proxy che si trovano in rete, si potrebbe fare in un altro modo. Avere un computer, chiamiamolo desktop, a casa, in italia [ammeso che sia un paese non censurato], connesso alla rete, acceso. E Poi avere il portatile con se in vacanza nel paese con le censure. Prima di partire si configura una connessione remota RDP (Remote Desktop Protocol) Che è un tool di microsoft, tra il laptop e il desktopt. In questo modo il laptop si collega al computer di casa, e lo usa per connettersi ad internet. Questo tipo di cosa è molto molto utile, ti permette anche si usare programmi e dati che hai sull altro computer. Sempre ammesso che il paese censura non blocchi le connessioni alla porta usata dal RDP,in questo caso credo che si possa usare VPN (Virtual Private Network) per connettersi alla connessione del desktop a casa nel paese non censurato usando la porta 80 che è standard per internet.
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Interessanti osservazioni cara Jantima.
Il punto è, come ha ben evidenziato Bsaett, che il problema al momento sembra stia arrivando proprio in Italia.E' qui difatti che si sta vietando il reperimento e la pubblicazione di informazioni, bloccando sia la Magistratura che l'informazione.
Ed è qui che dobbiamo fornire ai lettori istruzioni adeguate che consentano loro di superare (via proxy) eventuali filtri dei motori di ricerca imposti dal regime ai fini di bloccare siti informativi con sedi all'estero e quindi non altrimenti oscurabili.