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- Dubbi su INPS in regime dei minimi
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grazie mille!
Un'altra domanda: tra il 2002 e il 2006 io ho avuto una partita IVA ed ho versato quindi i contributi INPS. Poi, divenuto lavoratore dipendente, l'ho chiusa.
Se ora riaprissi un regime minimo, dovrei "continuare" con la medesima posizione INPS, oppure aprirne una nuova? Perderei i contributi già versati o c'è modo di fare un conteggio unico?
Grazie ancora!
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Se l'hai chiusa dovrai fare una nuova iscrizione.
Non perderai i contributi già versati, purchè verserai per un perido non inferiore ad anni cinque, compresi gli anni precedenti.
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Ho chiuso la partita IVA, sì, non so se ho "chiuso" la posizione INPS (dovrei chiedere al mio commercialista di allora).
Se ho capito bene, comunque, vuoi dire che se poniamo in passato (2002-2006) io ho pagato 4 anni di contributi INPS in partita IVA e ora apro un partita iva in regime dei minimi e pago almeno un altro anno, i 5 anni totali mi saranno sufficienti a non perdere i contributi versati?
(tra parentesi, non so se cambia le cose: io sono dipendente a tempo indeterminato dal 2006 - motivo per il quale, appunto, avevo chiuso la partita IVA....)
Grazie ancora e complimenti per la velocità e la precisione di risposta!
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si, esatto
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Fantastico! Grazie mille.
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scusate ma vorrei un chiarimento in merito.
pur essendo un dipendente privato, dove esiste già il pagamento dei contributi INPS, nel momento in cui si apre una p.Iva, anche con il regime dei minimi, si deve corrispondere un ulteriore posizione INPS?
Giusto?Grazie
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@clant said:
scusate ma vorrei un chiarimento in merito.
pur essendo un dipendente privato, dove esiste già il pagamento dei contributi INPS, nel momento in cui si apre una p.Iva, anche con il regime dei minimi, si deve corrispondere un ulteriore posizione INPS?
Giusto?Grazie
Da quello che ho capito io (che però sono un assoluto ignorante in materia), i dipendenti, versando già in quanto tali contributi INPS, devono versare per i loro redditi come contribuenti minimi un contributo INPS non del 26,72% ma del 17%.
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se si è dipendenti full time a tempo indeterminato e si apre partita iva con il regome dei contribuenti minimi, la contribuzione inps dipende dal tipo di attività che verrà svolta.
Se l'attività è relativa allo svolgimento di lavoro autonomo come ad esempio consulente, disegnatore ecc. pur avendo una posizione contributiva aperta, sarai soggetto al versamento di contributi previdenziali nella misura del 17% calcolati sulla differenza tra ricavi e costi.
Se l'attività è invece relativa ad attività d'impresa, esempio l'apertura di un'attività commerciale, non pagherai i contributi richiesti dall'inps a seguito dell'iscrizione alla gestione commercianti
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Scusami Santiona,
sei stata molto chiara, però mi è rimasto un dubbio.
con il regime dei minimi, mi sembra di aver capito, che non si possono scaricare le spese.
quindi, nel caso avessi un'attività commerciale, come si fa a calcolare l'importo su cui pagare l'INPS se le spese non possono essere portate in deduzione?oppure ho capito male?
grazie
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Nel regime dei minimi puo dedurre i costi, ossia puoi scaricarti le spese rispettando le regole previste dal regime dei minimi.
Se tu non fossi lavoratore dipendente e aprissi un'attività commerciale, verresti a pagare circa € 2.900,00 su un reddito minimale di circa € 14.320,00. Ciò significa che se aprendo un'attività tu conseguissi ricavi per ad € 10.000 (senza sostenere costi), comunque pagheresti € 2.900,00.
Siccome mi sembra di capire che tu sia dipendente a tempo indeterminato full time, avendo già un'iscrizione previdenziale, verresti a non pagare i contributi previsti dalla gestione commerciante. Quindi in quest'ultimo caso se conseguissi ricavi pari ad € 10.000,00 non pagheresti i famosi € 2.900,00 nulla perchè dipendente.
P.S. perchè dici che non puoi scaricarti le spese?
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Nel regime dei minimi puo dedurre i costi, ossia puoi scaricarti le spese rispettando le regole previste dal regime dei minimi.
Se tu non fossi lavoratore dipendente e aprissi un'attività commerciale, verresti a pagare circa ? 2.900,00 su un reddito minimale di circa ? 14.320,00. Ciò significa che se aprendo un'attività tu conseguissi ricavi per ad ? 10.000 (senza sostenere costi), comunque pagheresti ? 2.900,00.
Siccome mi sembra di capire che tu sia dipendente a tempo indeterminato full time, avendo già un'iscrizione previdenziale, verresti a non pagare i contributi previsti dalla gestione commerciante. Quindi in quest'ultimo caso se conseguissi ricavi pari ad ? 10.000,00 non pagheresti i famosi ? 2.900,00 nulla perchè dipendente.
P.S. perchè dici che non puoi scaricarti le spese?
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Ciao, scusa se non l'avevo specificato prima, ma io si sono un lavoratore dipendente full time a tempo indeterminato.
Forse interpreto male anche la guida dell'Agenzia delle Entrate, dove dice che nel moemnto in cui si agisce in regimi di minimi, si è esenti dal presentare le fatture, sia di acquisto che di vendita, non si paga via ecc. ecc. e soprattutto questo ".. non possono esercitare il diritto di rivalsa nè possono detrarre l'IVA assolta suglia cquisti nazionali e comunitari e sulle importazioni"
é questa frase che mi porta a pensare che non si possono scaricare le spese inerenti l'attività.Anche se in un altro post mi sembra di aver cpaito che se l'attività la svolgessi da casa mia, e le bollette del telefono, luce e gas intestate a me, sono intestate a me, potrei scaricarle al 50%.
a questo punto, e anche in base alle tue domande, mi viene da pensare che potrei scaricare qualsiasi spesa inerente l'attività, giusto?
grazie
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Il discorso di essere dipendente, ti porta uno sconto (gestione separata dal 26,72% a 17%) o addirittura all'azzeramento (gestione contributi sezione commercianti € 2.900,00 circa annui) dei contributi previdenziali. E questa è una cosa.
Un'altro discorso è poi il regime fiscale. Con il regime dei minimi emetti fatture di vendita o ricvute fiscale che dovrai ordinare rispettando l'ordine cronologico di emissione. Nella fattura naturalmente dovrai riportare che emetti fattura non imponibile iva perchè sei esentato dal farlo.
Nello stesso tempo potrai dedurti le spese. Acquisti inerenti la tua attività al 100% (non conoscendo la tua attività posso dirti materie prime, cancelleria ecc); spese con deducibilità limitata al 50% quali spese telefoniche, spese legate all'autoveicolo se utilizzato per la tua professione. Se poi utilizzi la tua abitazione ad uso promiscuo potrai scaricarti sempre al 50% le spese inerenti il consumi di energia elettrica, del riscaldamento, spese condomoniali ecc. ecc.
Quello che importante verificare è che tu possegga i requisiti per adottare il regime dei contribuenti minimi ossia- ricavi annuali non superiori ad € 30.000,00 (rapportati al periodo di tempo lavorato. Esempio se apri partita iva a giugno gli e 30.000,00 diventano 15.000 ossia 30.000/12 x 6)
- acquisto di beni strumentali non superiori ad € 15.000, acquistati nel triennio precedente l'adozione del regime dei minimi
- non avere personale dipendente e nemmeno aver erogato utili da partecipazione agli associati in partecipazione con il solo apporto di lavoro;
- non effettuare esportazioni.
Se rispetti questi requisiti puoi aderire al regime dei minimi e tentare l'attività imprenditoriale.
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Il discorso di essere dipendente, ti porta uno sconto (gestione separata dal 26,72% a 17%) o addirittura all'azzeramento (gestione contributi sezione commercianti ? 2.900,00 circa annui) dei contributi previdenziali. E questa è una cosa.
Un'altro discorso è poi il regime fiscale. Con il regime dei minimi emetti fatture di vendita o ricvute fiscale che dovrai ordinare rispettando l'ordine cronologico di emissione. Nella fattura naturalmente dovrai riportare che emetti fattura non imponibile iva perchè sei esentato dal farlo.
Nello stesso tempo potrai dedurti le spese. Acquisti inerenti la tua attività al 100% (non conoscendo la tua attività posso dirti materie prime, cancelleria ecc); spese con deducibilità limitata al 50% quali spese telefoniche, spese legate all'autoveicolo se utilizzato per la tua professione. Se poi utilizzi la tua abitazione ad uso promiscuo potrai scaricarti sempre al 50% le spese inerenti il consumi di energia elettrica, del riscaldamento, spese condomoniali ecc. ecc.
Quello che importante verificare è che tu possegga i requisiti per adottare il regime dei contribuenti minimi ossia- ricavi annuali non superiori ad ? 30.000,00 (rapportati al periodo di tempo lavorato. Esempio se apri partita iva a giugno gli e 30.000,00 diventano 15.000 ossia 30.000/12 x 6)
- acquisto di beni strumentali non superiori ad ? 15.000, acquistati nel triennio precedente l'adozione del regime dei minimi
- non avere personale dipendente e nemmeno aver erogato utili da partecipazione agli associati in partecipazione con il solo apporto di lavoro;
- non effettuare esportazioni.
Se rispetti questi requisiti puoi aderire al regime dei minimi e tentare l'attività imprenditoriale.
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@Siantona said:
se si è dipendenti full time a tempo indeterminato e si apre partita iva con il regome dei contribuenti minimi, la contribuzione inps dipende dal tipo di attività che verrà svolta.
Se l'attività è relativa allo svolgimento di lavoro autonomo come ad esempio consulente, disegnatore ecc. pur avendo una posizione contributiva aperta, sarai soggetto al versamento di contributi previdenziali nella misura del 17% calcolati sulla differenza tra ricavi e costi.
Se l'attività è invece relativa ad attività d'impresa, esempio l'apertura di un'attività commerciale, non pagherai i contributi richiesti dall'inps a seguito dell'iscrizione alla gestione commerciantiGrazie mille Siantona per la precisazione.
Mi è sorto un dubbio: il discorso del 17% di INPS vale solo per i dipendenti TI full time o anche per quelli part time?
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ciao Siantona,
spero di farti l'ultima domanda,
la mia attività si tratta di commercio elettronico.
quali spese potrei portare in deduzione, e in che percentuale?
grazie molto.
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Salve Clant,
non sò cosa vendi con attraverso l'e-commerce, comunque potrai dedurti (scaricare) al 100% tutte le spese legate direttamente alla tua attività. Se eserciti l'attività da casa, potresti scaricare al 50% le spese del consumo energetico, spese condominiali ecc, (cosidette spese per abitazione ad uso promiscuo). Le spese dell'autoveicolo al 50% se è di tua proprietà. Nel caso poi che non fossi direttamente titolare dell'abitazione o dell'auto, attraverso un contratto di comosato d'uso gratuito potresti "farti cedere" per uso tali bene e "sostenerne" direttamente le spese. Ci sono poi le spese del collegamento internet, e via dicendo. In genere le spese da dedurre sono indicate su tutti i post che trovi e più o meno sono sempre quelle.
In bocca al lupo per l'attività
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Grazie Siantona,
sei stato molto gentile, e mi hai dato molto aiuto per capire tante cose e decidere di aprire l'attività.
Inoltre vi faccio i complimenti perchè siete grandi in tutto.
Grazie veramente.
Clant
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Grazie mille Siantona anche da parte mia per tutte le precisazioni.
Mi è sorto un dubbio: il discorso del 17% di INPS vale solo per i dipendenti TI full time o anche per quelli part time?
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Salve Carax, l'aliquota inps per i soggetti titolari di pensione o provvisti di altra tutela pensionistica obbligatoria è pari al 17%