• User Attivo

    Giovani, crisi e tecnologia

    Vi riporto questa intervista di R.Z. da Tiscali Notizie, al Docente Universitario Enrica Salvatori:

    "La crisi economica accomuna tutti i paesi del mondo ma, in ogni stato del pianeta, le diverse realtà fanno sì che per uscire da questo non facile momento si debbano utilizzare strategie differenti. Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, rivolgendosi agli oltre mille laureanti della Hampton University, ha invitato i presenti a non farsi ammaliare dalle nuove tecnologie. Un discorso che alcuni hanno definito anacronistico, anche perché parte del suo successo Barack lo deve proprio alle nuove tecnologie, e nello specifico a Internet.

    La realtà americana risulta esser tuttavia diversa da quella italiana e dunque il discorso del presidente va interpretato. ?In molti prestigiosi istituti universitari americani - spiega Enrica Salvatori, docente di Storia nel corso di laurea di Informatica Umanistica presso l?Università degli Studi di Pisa - le aule sono dotate di collegamento a Internet e agli studenti è permesso di portare con sé il notebook. Questo viene considerato dagli studenti un importante aiuto alla didattica.

    Molti sono convinti del fatto che utilizzare un computer collegato al Web durante la lezione aumenti le capacità di apprendimento".
    Recenti studi hanno però messo in discussione questo assunto.
    ?Non è vero che con l?ausilio di un computer possiamo fare più cose contemporaneamente - sottolinea Salvatori - e se anche riuscissimo a farle le faremo tutte male. Quando c?è una situazione di grande tecnologizzazione, quando grazie alla presenza forte di un collegamento in rete che ci consente di guardare più cose e fare surfing, sciogliendo qualsiasi curiosità immediata, si rischia di esser distratti. L?invito di Obama è dunque giustificato?: se si vuole dare il meglio si deve esser concentrati e le tecnologie possono essere un ostacolo.

    Il presidente americano ha invitato le nuove generazioni a puntare tutto sulla cultura e sull?istruzione. "Nel 20mo secolo - ha detto l?inquilino della Casa Bianca - un diploma era un'assicurazione per poter condurre una vita agiata. Ora non è più così, il mercato del lavoro richiede almeno una laurea".

    La situazione italiana, anche in questo caso, è ben diversa da quella statunitense: aver conquistato con fatica una o più lauree non garantisce un?occupazione.
    Consigliare a uno studente quale strada percorrere non è dunque semplice. ?Ci sono tantissime professioni che possono esser portate avanti dignitosamente senza una laurea - commenta Salvatori -. Il nostro Paese non può essere paragonato agli Usa e dunque la penso diversamente da Barack Obama.
    Insegnando all?università vedo tanti ragazzi che si laureano, ma sono palesemente destinati alla disoccupazione o, nella migliore delle ipotesi, a fare un lavoro non consono alla propria formazione.
    In questi casi sarebbe meglio puntare a una buona preparazione superiore di tipo professionalizzante.

    L?importante, e lo dico anche ai miei allievi, è seguire le proprie passioni,:quote: senza pensare ai possibili sbocchi professionali: se c?è una passione, se c?è qualcosa che ti spinge, è da portare avanti, abbiamo una sola vita. Avere un posto fisso, che non rispecchia comunque le proprie passioni, darà soltanto frustrazioni. Diversamente, se si coltivano le cose che più piacciono, si arriverà all?eccellenza anche con un diploma?.

    In alternativa è consigliabile puntare su percorsi nuovi che, in quanto tali, offrano opportunità concrete."

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    Molti sono gli spunti dati dal presidente Obama e dalla contestualizzazione italiana fatta dalla Salvatori, vi chiedo un'opinione su:

    • l'utilizzo del PC in classe durante le lezioni può migliorare l'apprendimento? Oppure è fonte di distrazione? (es.: ascoltare la lezione e contemporaneamente aprire il sito Wikipedia su un termine ascoltato che non conosci)

    • l'utilizzo del PC in classe durante i compiti in classe può migliorare l'apprendimento? O migliora solo le capacità di copia ed incolla? (es.: fare un tema sulla disabilità e contemporaneamente aprire il sito Superabili)

    • una laurea serve per lavorare? Oppure è solo un titolo senza il quale non puoi partecipare ai concorsi? (es.: entrare nella PA superando un concorso per programmatore con la laurea in Informatica, anche se tuo cugino di 10 anni ha già fatto dei programmi da solo)

    • l'importante è seguire le proprie passioni (realizzarsi)? Oppure raggiungere un posto fisso e ben remunerato, magari senza faticare? (es.: allenarsi 14 ore al giorno per seguire il sogno di diventare un campione olimpionico).
      ciao:ciauz:
      marlomb


  • ModSenior

    Quando c’è una situazione di grande tecnologizzazione, [...] L’invito di Obama è dunque giustificato”: se si vuole dare il meglio si deve esser concentrati e le tecnologie possono essere un ostacolo.
    Sono d'accordo che per apprendere in modo pieno qualsiasi cosa occorra concentrarsi e dedicarsi completamente allo studio, senza distrazioni, tuttavia non sono assolutamente d'accordo con l'interpretazione del Presidente Obama oppure della pregiatissima docente.

    Non sono d'accordo sull'assunzione che la tecnologia sia uguale a distrazione, un'eguaglianza che non si può risolvere in modo oggettivo con dati o statistiche dimostrabili ma è solo un'opinione.

    Quando andavo io a scuola, internet non sapevo nemmeno cosa fosse, i cellulari non esistevano (nemmeno gli etacs, solo i telefoni veicolari usati da ministri o pezzi grossi) eppure eravamo in grado di distrarci per bene come o forse meglio dei ragazzi di oggi. Le opportunità di distrazione erano le più svariate, dalla semplice lettura di altro materiale non attinente alla didattica (fumetti e co), a vari giochi (tombola, poker, lotterie), organizzazione di attività ricreative (qualche volta abbiamo anche cucinato mente il prof spiegava ... cosa non ricordo) e tante altre cose che qui non si possono dire (ma eravamo già maggiorenni).

    La tecnologia è solo uno strumento, nè buono nè cattivo, non crea più distrazione rispetto ad altre cose. Sta alla maturità degli studenti capire come usare ogni strumento, maturità che non ha niente a che fare con l'età (ho avuto la possibilità tanti anni fa di insegnare ad insegnanti, e anche le persone adulte cadono nei vizi dei giovani studenti). Come docente potevo solo far notare un coinvolgimento da parte loro non efficace e illustrare il buon uso che avrebbero potuto fare del loro tempo e dei loro strumenti.

    Neutralizzata quindi ogni opinione personale che ognuno di noi può avere su qualunque cosa, in questo caso sulla tecnologia, resta solo uno strumento e io penso che è meglio avere un cacciavite in più in borsa che uno in meno.

    Valerio Notarfrancesco


  • Super User

    Ciao Marlomb e ciao Vnotarfrancesco, anche se in questo periodo sono mediamente assente mi fa sempre piacere prendere parte alle discussioni presenti in quest'area visto che discutono di un mondo che è sempre più reale nella mia (nostra) vita quotidiana.

    La tecnologia in classe, bella domanda! :mmm: Onestamente, credo che sia ancora troppo presto per trarre dei giudizi. Del resto, fino ad un decennio fa Internet era ancora uno strumento "primordiale" utilizzato per lo più per ragioni professionali o di sviluppo, ma sicuramente non presente nelle aule scolastiche! In questi ultimi anni la situazione è cambiata molto. Internet è ora molto più diffuso, e sono sempre di più le famiglie che hanno accesso alla rete 24/7 con le ormai diffusissime offerte flat a buon mercato (anche se il digital divide è ancora distante dall'essere sconfitto 😞 ). Anche il contenuto di Internet e il modo di interagire con esso è cambiato molto. Siamo passati da pagine statiche a contenuti dinamici, fino alla scoperta di veri e propri portali multimediali che offrono nuove possibilità (eg: YouTube).

    Personalmente penso che il problema non sia la tecnologia, come ha detto giustamente Vnotarfrancesco essa è solo un mezzo, la sua natura dipende dall'uso che ne facciamo. A mio parere il problema è il modo in cui la tecnologia si presenta, che richiede una certa familiarità per riuscire ad usarla efficientemente. Mi spiego meglio: Se in questo momento io andassi su YouTube e cercassi "Hitler" otterrei una pagina di risultati comprendente i più disparati video, da documenti sulla Germania Nazista della BBC a paraodie del regime Nazista a ricostruzioni di eventi storici fatte con "The Sims". Credo che sia questa disorganizzazione dei contenuti a scoraggiarne l'utilizzo in ambienti scolastici, unita anche alla difficoltà di portare la tecnologia all'interno degli ambienti scolastici (Wi-Fi, più computer, software...).