• User

    Per chi usa sistemi CMS per la creazione del sito esistono estensioni apposite per l'invio di newsletter. Sono configurabili in molte funzionalità e gestiscono sicuramente la creazione e la spedizione di newsletter in grandi quantità. Io uso CMS creati in linguaggio php e spedisco regolarmente circa 1000 newsletter con un solo click del programma.


  • User Newbie

    Ciao, volevo chiedervi da 1 a 10 che voto dareste a SendBlaster e se si può utilizzare con Mac, grazie! :ciauz:


  • User

    I templates (gratuiti) offerti da [...] (ho notato che da qualche giorno esiste anche la versione italiana) sono secondo me i migliori per fare una newsletter professionale.... ce ne sono centinaia suddivisi per tipologia...

    ciao!


  • User Attivo

    @brain system said:

    Io uso CMS creati in linguaggio php e spedisco regolarmente circa 1000 newsletter con un solo click del programma.

    Può darmi qualche info in più?

    Ho visto dei plug-in per wordpress, pensi sia possibile inviare qualche migliaio di email 3/4 volte all'anno?

    E con il server smtp come risolvi?

    Grazie


  • User

    Grazie per le dritte, ma per inserire la newsletter nel proprio sito come si fa?


  • User

    Ciao io ti consiglio vivamente di lasciar perdere tutto ciò che è free in quanto il servizio offerto lascia sempre a desiderare. Usa qualcosa di Italiano, trovi software con 40 euro al mese molto validi e se hai problemi alzi la cornetta e dall'altra parte trovi qualcuno disponibile.


  • User Newbie

    Ciao a tutti. maxch dice di lasciar stare "tutto ciò che è free", frase che mi è saltata all'occhio. Anche io, pur non avendo esperienza diretta di gestione di newsletter tramite software gratuito ho sempre diffidato a causa delle notizie sulla scarsa affidabilità. Insomma, voglio che i miei messaggi arrivino, è proprio il compito base di un gestore di newsletter.
    Inoltre: se queste email vengono raccolte direttamente, faccia a faccia, fra i clienti è probabile che almeno alcuni di questi siano particolarmente importanti per amonx69. Motivo in più per far sì di non perdere la faccia col cliente. I messaggi, quindi devono arrivare ed essere graficamente gradevoli, riconoscibili.
    A questo punto, perché non pensare ad un piccolo investimento?
    Ad aweber, per esempio. Hanno un periodo di prova a 1$ di una settimana. amonx69 può provare e decidere da sé se è quello che cerca.
    L'editor dei messaggi è estremamente intuitivo, così come la gestione della lista.
    amonx69 può anche finire per pensare di scrivere più di 3-4 email all'anno, e rendere la sua newsletter più intrigante...
    Sapendo quale sarebbe lo scopo di queste email si potrebbe aiutare di più!


  • User Attivo

    Non so su quali basi maxch afferma di lasciar stare tutto ciò che free. Ci sono numerosi servizi free che offrono ottime funzionalità e senza rinunciare alla "deliverability".
    Bisogna distinguere le tipologie di servizi free:

    1. Ci sono servizi che sono completamente free e vivono sul fatto che poi fanno spam (o meglio pubblicità, ma alla fine viene recepita come spam) sui tuoi contatti. A questi interessa prevalentemente raccogliere nuovi clienti che abbiano nuovi iscritti per poter poi far arrivare le proprie email e non quelle del loro cliente (che per loro sono un accessorio).
    2. Ci sono servizi che usano la modalità "Freemium", ovvero erogano un servizio a pagamento e poi anche uno free che normalmente è una versione limitata di quella a pagamento. Tale versione free è lo strumento che usano queste aziende per farsi conoscere dai clienti. Normalmente tali aziende forniscono sui servizi free la stessa qualità che forniscono su quelli a pagamento proprio perchè è il veicolo per farsi conoscere e per convincere il cliente che se ha due soldi da spendere deve prendere il servizio a pagamento da loro e non da altri.

    Quindi i servizi nella seconda categoria a mio parere sono tranquillamente al livello di quelli che offrono solo servizi a pagamento, e anzi, per il campione che io ho usato in prima persona posso dire che mediamente mi sono piaciuti di più.

    Detto questo, per me la scelta principale da fare è se si vuole un interlocutore italiano o se si vuole un interlocutore internazionale, se si vuole un prodotto con interfaccia in italiano o in inglese. Se si vuole poter telefonare al fornitore o se ci si accontenta di usare un forum in inglese di aiuto tra utenti. Poi anche le funzionalità possono essere discriminanti, ma per fare una scelta su queste bisogna prima capire quali sono i requisiti. Per quanto riguarda i prezzi ce ne sono di tutti i tipi e non bisogna dare per scontato che gli stranieri costino meno degli italiani perchè in molti casi è il contrario.

    Tu suggerisci aweber, ma secondo me in molti casi non è appropriato: per esempio sono andato sul tuo sito, hai un form di iscrizione che io ho compilato male e mi è venuta fuori questa pagina:

    [h=2]Email Address Is Not Valid The address you entered is not in a valid format.

    Please correct any mistakes in the address and try to subscribe again.

    If you see this message again, please use a different email address to subscribe.

    Se io fossi stato un tuo cliente che non sa l'inglese mi sarei fermato e non avrei completato l'iscrizione.
    In fin dei conti possiamo parlare di newsletter accattivanti, di "ipotetica" deliverability, ma una cosa fondamentale è che gli iscritti riescano a iscriversi e che gli step di registrazione siano il più affidabili possibile.

    Non so perchè nessuno confronta mai questo aspetto dei servizi di newsletter: se intendete dialogare con "iscritti" italiani, preoccupatevi innanzitutto che i vostri iscritti si trovino procedure ed email completamente in italiano. Perdere un potenziale iscritto in quella fase è la cosa peggiore che vi possa accadere perchè non avrete nemmeno la possibilità di inviargli una singola email.


  • User Newbie

    Ah! (grazie per avermelo fatto notare)
    In effetti, fantasie di alta deliverability e email seducenti sono più compatibili con la realtà se ci sono iscritti davanti cui presentare questo amo dorato.
    Mi sembra che i punti elencati finora siano:

    • il servizio che mi interessa funziona in modo accettabile? Non avevo nemmeno preso in considerazione quelli che mandano spam, mi sembra che siano un'opzione solo in caso di newsletter informali, fra amici.
    • è compatibile con il cliente? Per esempio: inibisce/irrita i non anglofoni?
    • cosa mi offre in più, quali funzionalità e servizi? Editor messaggi, tipo di supporto, etc...

  • User Attivo

    @dascar said:

    Ciao,
    io utilizzo il servizio di Unisender.
    Consente di scegliere fra centinaia di template pronti e la creazione della newsletter è semplicissima... La registrazione al servizio per poter creare le newsletter è completamente grautita! 😉

    ciao!
    Dascar
    Come gratuita? Io penso che gratis ti fanno inviare alcune email nella newsletter. Proprio per farti capire come funziona il servizio. Poi basta paga oppure tanti saluti.


  • User Newbie

    Vorrei consigliare Mailing List Studio (cerca su Google) ha un costo una tantum (paghi solo una volta), quindi niente più costi mensili, abbonamenti o altro. Lo scarichi e installi, e non ha scadenza. E' un programma italiano, questo agevola in caso di assistenza.


  • User Attivo

    Personalmente SCONSIGLIO l'uso di software da installare per questo genere di operazioni.

    I motivi per cui è fondamentale appoggiarsi ad un prodotto/servizio invece di "arranggiarsi" sono:

    1. inviare migliaia di email con il normale programma di posta è complesso
    2. inviare migliaia di email tramite il server SMTP messo a disposizione dal proprio provider NON funziona (il provider blocca o mette in spam, o pone limiti)
    3. inviare migliaia di email direttamente tramite il proprio computer senza appoggiarsi ad un server SMTP non funziona (il 90% dei provider riceventi cestina le email provenienti da connessioni ADSL e simili).
    4. comporre una email "responsive" è complesso
    5. gestire correttamente la pulizia della lista (bounce) a mano è difficile se non impossibile (se lo strumento non identifica le singole email uscenti può essere impossibile imputare il bounce ad un determinato indirizzo email).
    6. gestire le disiscrizioni con "1 click" è impossibile se non ci si appoggia ad un servizio web (al massimo si può chiedere "rispondimi CANCELLAMI" ma poi rimane il problema, oltre al fatto che si deve agire manualmente, che se la risposta arriva da una email diversa rispetto a quella alla quale avete inviato non sapete chi dovete disiscrivere.. e capita spesso).
    7. tracciare aperture e clic con un semplice software installato sul vostro computer (che non venga anche corredato da servizi esterni) è impossibile: come fate a sapere quante vostre email arrivano e cosa interessa se non sapete chi e quanti aprono e cliccano
    8. se volete usare un software da installare dovrete capire come si configurano DKIM e SPF.
    9. Se non avete un IP assegnato a voi non potrete attivare programmi di "Feedback loop" con i provider, cosa che invece chi fa servizi di invio ha sicuramente fatto e quindi è in grado di ricevere da molti provider informazioni su chi marca le email come spam.

    Usare un software da installare (rispetto ad un servizio web) può risolvervi i punti #1 e #4 (forse), ma tutti gli altri?

    Quindi, evitate evitate evitate di usare software da installare sul vostro desktop se volete fare invio newsletter o email marketing: a mio parere buttate solo soldi. Se proprio volete farlo appoggiatevi almeno ad un servizio SMTP di qualità pensato apposta per fare invii "massivi".

    E se non volete fidarvi del mio consiglio, almeno mettete i tag Google Analytics in tutti i link delle vostre newsletter e misurate quanti clic riuscite a generare con un invio fatto con tali software, poi fate una prova con un servizio web di invio newsletter e confrontate almeno questo fattore.

    Vi lascio con un'ultima domanda: secondo voi spedisce meglio le email un fornitore che vi vende un abbonamento da 10€/mese e che quindi se non vi fa generare risultati non rinnoverete il mese successivo o uno che vi vende un software che costa 100€ una tantum ma per il quale una volta che ve l'ha venduto ha già avuto tutto da voi e non deve "convincervi" a rinnovare?

    C'è anche il caso di chi vende il software da installare, sapendo (ma senza avvisarvi) che dopo qualche giorno sarà ricontattato perchè le email non partono e a quel punto potrà vendervi l'abbonamento mensile al proprio server SMTP massivo autenticato.