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Aprire societa' se sono gia' dipendente
Ciao a tutti sono nuova.
Vorrei avere delle informazioni su come
1.aprire una società,
2.se posso,
3.quale scegliere
sono da poco stata assunta in una società, voi direte che fortuna!ma vorrei cmq avviare un'attività tutta mia.
ho già in contatti. venderemmo online e cosa non creare concorrenza con il lavoro che faccio.
vorrei trovare una soluzione più comoda per me e gli altri due soci mio padre e il mio fidanzato la società me la devo intestare io!quanto costa aprirla?le tasse? grazie
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Puoi aprire partita iva anche se sei già dipendente. Se hai un contratto full-time e a tempo indeterminato sei esonerata dal pagamento dei contributi Inps.
Potresti aprire una ditta individuale, intestata a te. E' la forma più semplice e meno onerosa.
Se rispetti le condizioni, puoi aderire al regime dei contribuenti minimi o regime nuove iniziative.
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SI sono full time e tempo indeterminato. mi può spiegare sta cosa del regime dei contribuenti minimi o regime nuove iniziative? grazie
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[CENTER]In sintesi:
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nel regime dei minimi non puoi avere un totale annuo di compensi superiore ai 30.000 euro, non puoi effettuare cessioni alle esportazioni (fuori UE), non puoi acquistare in un triennio più di 15.000 euro di beni strumentali, compresi i canoni di locazione (i beni ad uso promiscuo come l'auto sono da considerare al 50%), non puoi sostenere spese per collaboratori e dipendenti (ad eccezioni delle collaborazioni occasionali). I soggetti "minimi" versano un'imposta sostitutiva IRPEF del 20% calcolata sulla differenza fra ricavi incassati e costi pagati nell'anno, non sono soggetti ad iva, irap e studi di settore, hanno la possibilità di dedurre i contributi previdenziali pagati.
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il regime delle nuove iniziative produttive è adottabile solo per i primi 3 anni di esercizio dell’attività. Per poterlo adottare, negli ultimi 3 anni non devi aver esercitato un’attività artistica, professionale o d’impresa, anche familiare o in forma associata (eccezion fatta se sei/sei stato solo socio di capitale), non devi intraprendere la nuova attività come mera prosecuzione di una precedente, esercitata anche come lavoratore dipendente o autonomo o collaboratore, non devi avere compensi nel corso dell’anno superiori a € 61.974,83.
Come adempimenti fiscali, nel regime nuove iniziative saresti soggetto IVA, pagheresti un'IRPEF sostitutiva del 10%, saresti soggetto IRAP, saresti soggetto a studi di settore e non potresti dedurre i contributi previdenziali.
In entrambi i casi, considera che i redditi realizzati sono su due binari distinti rispetto agli altri eventuali redditi che hai. Questo si riflette nell'impossibilità di utilizzare deduzioni/detrazioni "generali" (es. interessi mutuo prima casa) per il calcolo dell'imposta dovuta dei redditi dell'attività.
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Quindi se ho capito bene apro una ditta individuale con le categorie da me scelte. Mi associo a uno dei regimi dopodichè se nn superò il limite imposto, i redditi nn si accumulano giusto???
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Sia nel caso di contribuente che aderisce al regime dei minimi sia nel caso di adesione al regime delle nuove iniziative produttive i redditi prodotti non si cumuleranno ai fini fiscali ossia per il pagamento delle tasse.
Il reddito da minimi sarà soggetto ad imposta sostitutiva del 20%, quello delle nuove iniziative ad imposta del 10% nel mentre quello da dipendente sarà assoggettato alla tassazione normale.I redditi invece saranno cumulati qualora si richiedano prestazioni sociale mediante modello ISEE.
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Una precisazione:
Tutto quanto è stato indicato finora è corretto e valido se, e solo se, apri un'impresa individuale (con tuo padre anche familiare), pertanto a meno che non ti sposi (e quindi rientreresti nell'ambito dell'impresa familiare con tuo padre e il tuo neo-marito
), dovrai costituire una società e ciò preclude l'adesione ai regimi agevolati.
Se invece, formalmente tu sei imprenditrice unica, vale quanto ti è già stato indicato.
Cordiali saluti
P.S.
Da valutare la possibilità di chiedere finanziamenti a tasso agevolato / a fondo perduto.
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@CommercialistaPadov said:
...
Siete stai entrambi gentilissimi.
Da quello che ho capito comunque mi conviene il secondo: regime delle nuove iniziative produttive, hai più margini di movimento.
L'unica cosa che nn capisco è perchè il mio commercialista abbia scartato la possibilità della ditta individuale! Solo intestata a me, e mi abbia proposto una srl, dove io sarei l'amministratore senza reddito e mio padre e il mio ragazzo i soci di capitali.
Se come mi avete detto voi i redditti non sono comulabili, ma solo nel caso di... allora perchè???
Io ho un capitale, ma se ci levo 5000- 7000? per la costituzione della srl mi resta poco per gli articoli e vorrei trovare una soluzione più economica.
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Ciao a tutti, sono nuovo;
premettendo che le risposte sopra indicate sono già state molto illuminanti, io sono dipendente tempo indeterminato in una srl (società di servizi) come impiegato, volevo sapere informazioni ca eventuali incompatibilità:- posso essere socio in una società di persone, anche se opera nel commercio?
- se si, anche come socio d'opera, lavoratore o solo di capitale (vedi sas)?
- posso essere titolare o collaboratore familiare di una ditta individuale artigiana o commerciale?
- posso essere socio in una srl, ed esserne anche l'amministratore?
Naturalmente ho letto già quello che conviene di più.
Grazie in anticipo.
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Sono dipendente con contratto a tempo inderminato presso una casa di cura come terapista della riabilitazione e vorrei aprire con altri colleghi un centro di riabilitazione senza lasciare il mio posto di lavoro è possibile?