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Problema con avvocato
Salve a tutti,
ho in corso una causa per recupero crediti con il mio ex datore di lavoro. Il problema è che il mio attuale avvocato, dopo aver depositato la richiesta per il decreto ingiuntivo, manca totalmente di comunicazione con me nel senso che quando lo cerco, anche tramite email, per avere un semplice aggiornamento della situazione oppure una consulenza riguardo nuovi fatti accaduti e relativi alla causa, non ricevo alcuna risposta.
Credo sia venuto meno il rapporto di fiducia e sto valutando la possibilità di cambiare avvocato...vorrei chiedere: è possibile cambiare legale anche se in corso c'è una richiesta di emissione del D.I. presentata dal legale precedente?Grazie in anticipo
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Salve, tralasciando giudizi sul comportamento del tuo avvocato, che capisco possa infastidirti, se come ho capito il giudice non ha ancora deciso e non si è instaurata la fase successiva ed eventuale dell'opposizione, tieni conto che in alcuni tribunali italiani i tempi per l'emissione di un decreto ingiuntivo, o per il respingimento della richiesta, non sono proprio immediati.
Considera anche che il ricorso per decreto ingiuntivo dà il via ad un procedimento inaudita altera parte, ciò significa che il giudice designato decide sulla base degli atti, senza ascoltare le parti; motivo per cui l'avvocato, dopo la predisposizione dell'atto, si limita a controllare in cancelleria l'esito, senza svolgere chissà quali altre attività.
Se è questo il tuo caso (cioè se non siete già nella fase dell'opposizione al D.I.), immagino che ancora il giudice (sempre che sia stato già designato!) non abbia preso una decisione, viceversa il tuo avvocato ti avrebbe avvertito.
Certo, se poi mi dici che sono passati già molti mesi dal deposito del ricorso, è ancora più strano che non ti dia novità, e che non ti risponda...
In ogni caso, se vuoi cambiare avvocato, puoi sempre farlo (art. 85 cpc).
Ciao, ed auguri.
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Ciao Fredlex e grazie per la risposta. Il decreto penso che non sia ancora stato emesso ma a dire il vero non so se non è stato emesso o se è stato respinto...semplicemente provo a contattare il mio avvocato tramite email ma non mi risponde e quando riesco a parlarci di persona al telefono o in ufficio si limita a dirmi che sono cose lunghe, che ci vuole molto tempo e che quando saprà qualcosa si farà vivo lui. Poi però non lo sento per settimane se non lo cerco io...per questo mi dà l'idea che non stia seguendo la mia causa dando priorità ad altre cose.
Poi, per carità, sicuramente altre cause gli renderanno di più però penso sia un mio diritto che la persona incaricata di seguire la mia situazione lo faccia con impegno e non a tempo perso.L'unico mio dubbio è che il decreto è richiesto con il suo nome e non so se questo impedisce di affidare il mandato ad un nuovo avvocato. Poi un'altra cosa...dovessi cambiare avvocato, devo fare una nuova richiesta di Decreto ingiuntivo e come funziona con il debitore che ha il riferimento del vecchio avvocato?
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Guarda, lui stesso ha interesse (anche economico) a comunicarti l'esito appena lo saprà; d'altra parte te lo ha detto, anche se non è stato facile parlargli. Come ti scrivevo, una volta presentato il ricorso per decreto ingiuntivo, è tutto nelle mani del giudice, c'è solo da aspettare. Il faccio che non si faccia sentire, vuol dire semplicemente che non ci sono nuove. Per quanto riguarda le priorità di cui dici, questo può essere vero, ma le priorità più importanti per un avvocato sono le cause i cui termini scadono, che vengono prima rispetto ad altre. Ma in ogni caso, la tua causa è in standby, lui non può far nulla nell'attesa.
Rispondendo alle tue domande, se vuoi cambiare avvocato, non devi fare nessun nuovo ricorso, solo mandargli una racc A.R con la quale lo revochi e rilasciare procura a quello nuovo. Sarà poi il tuo nuovo avvocato a sapere come muoversi. Ricorda che anche dopo la revoca del mandato, fin tanto non provvedi a nominarne uno nuovo, il "vecchio" avvocato è tenuto a svolgere attività difensiva (chiaramente retribuito da te).
A questo punto, revocare il tuo attuale avvocato, significa che sarà il nuovo a svolgere l'attività di controllo in cancelleria, e a resistere, in caso di accoglimento, nell'entuale fase di opposizione al D.I. Chiaramente dovrai saldare il precedente avvocato per l'attività fin qui svolta.
Vedi tu, io ti consiglierei di non essere impaziente!
Ciao, spero di esserti stato utile.
ps: solo se vuoi dirmelo, presso che tribunale pende il ricorso? E quando è stato depositato? Tanto per sapere i tempi...
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Ciao, proverò ad aspettare un po' come mi suggerisci tu...spero solo che ogni tanto il mio avvocato passi in tribunale per verificare se è stato emesso o no!
La richiesta è stata depositata presso il tribunale di Fe alcuni mesi fa.
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Premetto che io non sono un avvocato ma avendo vissuto un'esperienza in parte analoga alla tua(totale silenzio dell avvocato) mi sento in dovere di comunicarti la mia opinione,non da esperta ma da parte lesa:io al tuo posto domattina farei immedietamente una Raccomandata A.R. all avvocato rinnovando il sollecito ad essere informato relativamente all esito della causa e ai costi,diversamente prendi dei seri provvedimenti poichè pare(non ne sono certa) che l,art.40 del COD.DEONTOLOGICO obblighi l avvocato all informazione verso il cliente che ne faccia richiesta.Per esperienza io ritengo che un ostinato silenzio non sia casuale ma intenzionale.Io ho fatto solo richieste verbali per fiducia eccessiva verso un professionista considerato coscienzioso e ne ho ricavato un'amara sorpresa.Fossi in te non aspetterei neanche un giorno prima di mettere tutto per iscritto.
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caro andy,aggiungo che io non posso piu tornare indietro per recuperare tempo,denaro e risultati positivi,ma piu volte ho desiderato poterlo fare e il" se potessi tornare indietro metterei tutto nero su bianco" serve a nulla.Per me fallo subito
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Ciao Over, anch'io facendo delle ricerche ho trovato questo art. 40 riguardo l'obbligo di informazione da parte dell'Avvocato; pensa che io ho iniziato a fare richieste scritte tramite email proprio perchè ne rimanesse traccia ma non risponde. Quando ho avuto modo di parlargli a voce mi ha detto "se rispondessi a tutti quelli che mi scrivono"! Da un lato vorrei cambiare subito, dall'altro ho paura di creare confusione nel debitore che ormai ha il suo nominativo di riferimento...lo so che sembra una sciocchezza ma pur di non pagare sarebbe capace di attaccarsi a tutto. Sì perchè a parte l'avvocato, il problema principale resta il mio ex datore di lavoro che non si fa vivo a pagarmi gli ultimi stipendi e il tfr neanche per idea!
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Non credo che da quelle parti i tempi per l'accoglimento o il rigetto siano lunghi, anzi. Se mi dici che sono passati qualche mese dal giorno del deposito (2, 3 mesi? Bisognerebbe vedere quando è stato realmente depositato il ricorso dal tuo avvocato...), mi sembrano tantini. Mi sembra più che legittimo aspettarti da parte tua che ti risponda, se lo solleciti, e ti dica l'esito (anche se provvisorio e relativo), o semplicemente che all'ultimo controllo che ha fatto, non c'era nulla di nuovo.
Che dirti, capisco la tua situazione... però se ci si affida ad un professionista di fiducia, bisogna averla, almeno inizialmente, e partire dal presupposto che questi curando i tuoi interessi, curi anche i suoi.
Facci sapere.ps: obbligo di informazione si, ma se c'è qualcosa di rilevante da comunicare, per come la vedo io... Poi la buona creanza e l'educazione purtroppo non appartengono a tutti!
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Aggiornamento fresco fresco...stamattina controllo la posta e mi trovo una mail dell'avvocato che mi dice che il debitore ha proposto un piano di rientro del debito suddiviso in 10 rate!
Non mi ha dato altri dettagli ma penso che a questo punto il piano di rientro sia la conseguenza della notifica del decreto.
Prima di accettare o meno questa proposta, mi è venuto un dubbio: qual è il periodo di tempo entro il quale il decreto può essere messo in pratica se il debitore non paga? Ho il sospetto che la strategia del mio ex datore di lavoro sia farmi accettare un piano di rientro lungo in modo che magari paga le prime 4/5 rate così intanto il decreto non è più utilizzabile e poi le altre non le paga più ed io devo rifare la richiesta...
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Guarda, dopo la notifica del decreto il debitore ingiunto ha soli 40 gg. per fare opposizione; scaduto il termine, l'avvocato chiede l'esecutorietà del decreto stesso. A questo punto, se l'ingiunto non paga spontaneamente, si può procedere all'esecuzione forzata (pignoramento), e si apre il processo di esecuzione.
Dunque, se vi accordate bene, gli stai solo concedendo una dilazione, un frazionamento del suo debito: questo "piano di rientro" è una scrittura privata che dovrà rispettare. Non appena salta una rata o più rate, fai partire il giudizio di esecuzione, che potrà fondarsi sul D.I. già emesso che ha accertato l'esistenza del credito (e che non ha una scadenza, sono i crediti che possono prescriversi, ma parliamo di tempi lunghi).
Queste cose te le spiegherà il tuo avvocato quando vi vedrete. Nel frattempo, spero di averti rassicurato.
Ciao .
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Ti ringrazio Fredlex! In effetti questa cosa che se salta una rata comunque si è tutelati mi tranquillizza non poco, in attesa che il mio avvocato mi conceda udienza
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@andy03 said:
Salve a tutti,
ho in corso una causa per recupero crediti con il mio ex datore di lavoro. Il problema è che il mio attuale avvocato, dopo aver depositato la richiesta per il decreto ingiuntivo, manca totalmente di comunicazione con me nel senso che quando lo cerco, anche tramite email, per avere un semplice aggiornamento della situazione oppure una consulenza riguardo nuovi fatti accaduti e relativi alla causa, non ricevo alcuna risposta.
Credo sia venuto meno il rapporto di fiducia e sto valutando la possibilità di cambiare avvocato...vorrei chiedere: è possibile cambiare legale anche se in corso c'è una richiesta di emissione del D.I. presentata dal legale precedente?Grazie in anticipo
Hai mai pensato che il tuo avvocato ha uno studio dove riceve i clienti ?
Io sono un avvocato e non darei mai alcun chiarimento e/o consulenze sui fatti di causa ai clienti per email...se poi aspetti che venga lui a cercarti o a contartarti, bene allora aspetta e spera. ..!!!
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Ciao Pierino, io non sono avvocato e non avevo ancora avuto bisogno di questo servizio. Certo che so che ha lo studio, il tenersi in contatto tramite email era partito proprio da lui come proposta e, non sapendo come funziona, mi era sembrata una buona idea.
Ovvio che ho smesso di scrivergli e ci andrò di persona, però mi sarebbe sembrato corretto, se avesse detto subito "tramite email non posso dare informazioni, venga nel mio ufficio se vuole sapere qualcosa" piuttosto che dire una cosa e poi non mantenerla, tutto qui!
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andy,io ho tentato di avere aggiornamenti relativi a spese e progressi della causa dal mio "avvocato" anche per appuntamento nel suo studio(equivale a pagare) e ne sono sempre uscita con la frase di congedo da parte sua"le inviero al piu presto una nota".Mai ricevuta.Spero che tu sia piu fortunato di me.
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Per comunicare esiste sempre la posta, il telefax, etc.
Ma possibile che tra clienti ed avvocati ci sia sempre difficoltà?
Siete sicuri di poter addebitare una qualsiasi responsabilità all'avvocato, il quale spesso si trova a fronteggiare difficoltà e problemi che Voi non immaginate nemmeno?
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Approfitto della Sua disponibilità per scoprire quale sia la forma di comunicazione piu gradita ad un avvocato.Io ho provato:
-telefono
-appuntamento in studio
-raccomandate A.R.(posta)
Ho escluso l 'email ma pare che io abbia fatto bene.
Al momento penserei solo alla telepatia.
Aspetto ancora dettagli e previsioni relativi alla mia EX causa.Gli unici dialoghi con linguaggio comune cliente-avvocato sono stati relativi ai saldi.
Per quanto Lei non ha alcuna colpa Le chiedo sinceramente scusa per il mio rancore essendo io in piena fase"tutte le erbe in un fascio".Pertanto è opportuno che me ne sto zitta.
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Tutti i sistemi di comunicazione che ha indicato sono idonei, non saprei cosa dire. Dipende dalla persona, dal tempo che può dedicare singolarmente a ciascun cliente, etc.
Io utilizzo tutti, qualche volta per es. il telefono disturba...
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@cesarini said:
Tutti i sistemi di comunicazione che ha indicato sono idonei, non saprei cosa dire. Dipende dalla persona, dal tempo che può dedicare singolarmente a ciascun cliente, etc.
Io utilizzo tutti, qualche volta per es. il telefono disturba...In effetti il telefono disturba e non poco, anche perchè non è facile dare una risposta. Immagino, ad esempio, che un collega stia ricevendo e debba rispondere al telefono. Il cliente Tizio chiede al telefono lo stato della pratica ed il collega è:
- senza fascicolo del cliente sotto mano;
- con un ricevimento in corso;
- con la testa altrove, in quanto ha delle scadenze urgenti da preparare.
Quale risposta potrebbe dare? Forse non ricorda nemmeno la pratica dell'interlocutore.
Devo dire che la modalità di comunicazione ottimale sia quella del ricevimento, con un appuntamento programmato. Così il professionista prende la pratica prima e sa dare delle risposte.
Poi sono stupito da alcuni commenti.
Ogni volta che si va dall'avvocato per conoscere l'esito di un procedimento pendente o le sue evoluzioni voi pagate ogni visita?
Fosse così sarei ricco!!!!:D
Va bene che mi occupo solo di penale, però se dovessi fare pagare tutte le visite in studio di parenti, mogli, clienti, madri.... uscirebbero parcelle con tanti zeri....:D
Penso, concludendo, che la scelta migliore sia trovare un compromesso.
Il cliente è in fibrillazione per la sua causa, ma un avvocato ha tanti clienti e tutti in fibrillazione:D:D ed i tempi della giustizia civile e penale sono lunghi, passano mesi e mesi senza novità di rilievo...
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Impossibile non essere d accordo con voi:al bando telefonate o contatti paranoici sotto qualunque forma.Resto però fermamente convinta che un libero professionista che opera con soldi e per conto altrui debba rendere conto almeno una volta l'anno(in occasione del rinvio) e fare delle previsioni su rischi di costi e durata.Diversamente trovo piu economico e raggiungibile lun oracolo.