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- copywriter: come lavori?
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wow grande!
devo riascoltare il video per la seconda volta per assimilare il paniere di concetti
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ciao Filippo, direi notevole la presentazione che hai fatto in termini di sintesi e chiarezza dei criteri usati.
Io faccio ufficio stampa per piccole imprese coinvolte in vari settori, mi chiedevo quanto coivolgimento emotivo c'è da parte tua nel scrivere, mi spiego: un commerciale crede nel prodotto che vende ma quanto ci crede chi supporta la vendita e l'ufficio tecnico nella presentazione del prodotto.
E' chiaro che lo si fa per vivere ma potresti fare una stima in percentuale di quelli che nella tua carriera tu credi ottimi prodotti da promuovere?
A presto
ciaowith marvin gaye in my mind...
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Ciao... io sono un neofito e mi sto avviando a questo tipo di professione... avrei bisogno umilmente di consigli su come orientarmi nell'affrontare questo tragitto per me nuovo.
...just a bite of your knowledge to start!!!
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Che peccato che discussioni come questa vengano lasciate morire
La professione del copywriter, quella che esercito a livello professionale da un paio d'anni ormai, è a parer mio tra le più belli e assieme frustranti che esistano. Da un lato infatti ti permette di esprimere il tuo talento nella scrittura, dall'altro spesso ti impone di usare una scrittura tecnica, che del creativo ha davvero poco.
Per iniziare a lavorare come copy, non è per forza necessario seguire un dato percorso di studi. Si può essere benissimo autodidatti. Laureati e specializzati o appassionati di scrittura, basta essere delle spugne, curiosi e ricettivi. Oltre, ovviamente, a saper scrivere correttamente in italiano.
Esistono comunque dei corsi di specializzazione. Non voglio fare pubblicità, ché io personalmente non ne ho seguito alcuno. Basta cercare sui motori di ricerca. Io, per esempio, ho seguito uno stage di quasi un anno presso un'agenzia pubblicitaria di Roma. Ho comprato un sacco di libri, soprattutto americani, e ho studiato tanto lì.
Passando all'aspetto del coinvolgimento emotivo, si va ad aprire una piccola grande crepa. Io seguo la comunicazione di una grande azienda italiana di cui non farò nomi. I prodotti venduti possono piacermi o meno, ovvio. Quello che devo fare è parlarne con entusiasmo. Nel 95% delle volte senza averne specifiche tecniche. Mi è capitato, per altri committenti, di dover parlare di mutui, hotel, integratori, matrimoni. Bisogna sapersi documentare. Per questo leggere un po' di tutto è sempre fon-da-men-ta-le. Fondamentale.
Per rispondere invece alla domanda di Fiscet, "il contenuto vi viene proposto dal committente oppure riuscite a proporre e sviluppare una tematica?", ecco la risposta: dipende dal committente. Voglio dire, se scrivi per una rivista, spesso puoi proporre tu un articolo e un argomento. Se ti viene commissionato di scrivere i testi per un sito web, puoi proporre la struttura ma vien da sé che gli argomenti sono quelli decisi da chi ti pagherà il lavoro. A parer mio è sempre meglio interagire con il datore, farsi vedere propositivi. Si dà l'idea di offrire un valore aggiunto, di essere dei "consiglieri" prima che dei meri "esecutori".
Se serve altro, io sono qui.
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Ciao,
grazie mille per aver tenuto aperto thread.
Penso che il tuo intervento sia stato uno spunto positivo per molti lettori
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Grazie Fiscet. Lo spero!
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@valentina83 said:
Ho comprato un sacco di libri, soprattutto americani, e ho studiato tanto lì.
sapresti indicare al popolo dei copywriter qualcuno di quei libri, a tuo avviso i più illuminanti???
mi piacerebbe studiare un pò la materia senza dover comprare testi inutili...
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Ciao Michael,
guarda dei libri che reputo tra i migliori (ne mancano molti altri all'appello, ovvio), ne ho già parlato quiAnzi, se volessi anche tu dirci se hai qualche musthave diccelo pure. Anzi, potremmo aprire una discussione proprio dedicata ai migliori libri. Se ti va, puoi unirti al gruppo di studio. Sto cercando di raccogliere copywriter o appassionati che abbiano la voglia di leggere e condividere assieme ad altri utenti alcuni libri. Il primo è Tested Sentences That Sell.
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Sono d'accordissimo con te Valentina: una delle cose fondamentali è leggere, e informarsi su più o meno qualsiasi argomento. Perchè nel giro di un paio d'ore potresti dover produrre un testo su prestiti finanziari o energie rinnovabili, e devi avere idea di ciò di cui si parla... Il che è anche uno dei lati più belli del copywriting, ma deve venire spontaneo: oltre al saper scrivere (per il quale, come dici tu Valentina, non è strettamente necessario aver fatto corsi specializzati) bisogna avere un'attitudine alla curiosità e al tenersi informati. E perchè no: alla serendipità
E in generale, credo che se queste attitudini ci sono sarà anche l'esperienza a rimodellarle e plasmarle rendendole efficaci per l'attività intrapresaCiao a tutti
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Ciao Simona, concordo con te. E mi piace anche tu abbia tirato fuori il concetto di serendipità
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grazie Valentina. In realtà la serendipità è un concetto che va bene non solo per il copywriting ma anche per il "writing" in generale.. o per qualsiasi tipo di lavoro nel campo del web e della comunicazione. Succede spesso di iniziare un progetto aspettandosi determinati risultati e poi ottenendone altri assolutamente non preventivati, o incontrando ostacoli/opportunità lungo il cammino che prima si ignoravano del tutto...