• User Newbie

    Associazione culturale o altro?

    Salve a tutti,
    ho cercato nel blog ma mi sembra di non aver trovato nulla che risponda alle mie esigenze, che, in effetti sono un po' particolari, e quindi vado ad esporrle:

    siamo una coppia di insegnanti di danza, insegnamo in più scuole, le quali ci rilasicano, regolarmente, ricevuta di pagamento che noi dichiariamo nella dichiarazione delle tasse. E fin qui tutto regolare e facile.

    Ora, abbiamo un magazzino di proprietà privata nostra, adibito a sala, che usiamo per i nostri allenamenti; presso questo magazzino/sala vorremmo organizzare delle lezioni private (ma solo ed esclusivamente per le coppie delle scuole dove insegnamo), stage (idem), allenamenti collettivi (idem), quindi senza alcuna pubblicità pubblica, ma una cosa privata, o eventualmente affittarlo come sala feste, etc.... quindi non sarebbe un locale aperto al pubblico ma una sala privata dove io, maestro, invito degli amici (allievi) a fare degli allenamenti... quale sarebbe la soluzione migliore per "legalizzare" fiscalmente tutto ciò?

    è possibile fare un'attività del genere senza aprire partita iva o creare un'associazione???

    a) noi potremmo o dovremmo rilasciare una ricevuta, che poi dichiareremo nel 730, ogni qualvolta questi dovessero pagare l'affitto della sala o il compenso per gli allenamenti e le lezioni???

    b) dovremmo aprire una partita iva per poter fare questo...

    c)sarebbe meglio aprire un'associazione che paga un affitto fisso ai proprietari (noi) e dei compensi con ricevuta agli istruttori (noi) tramite i contributi (affitto e compenso per lezione) ricevuti dai soci?

    sarò infinitamente grata a chiunque mi aiuterò a risolvere questo dubbio!
    Grazie mille


  • Moderatore

    Buongiorno debbybeba,
    benvenuta nel forum GT, ricordati di presentarti nell'apposita sezione!

    Detto questo, mi permetto di segnalarti un aspetto importante, oltre il fiscale, che hai scordato di prevedere: l'assicurazione per responsabilità civile.

    Essendo un luogo dove si svolge attività fisica, anche qualora fosse un'associazione, rimarrebbe la responsabilità in caso qualcuno si facesse male a carico vostro. Questo qualunque forma si voglia dare a questa struttura.

    Attendi pareri più esperti in merito i tuoi dubbi, nel frattempo te ne ho aggiunto un'altro :bigsmile:
    :gthi:


  • User Newbie

    Si si, quello dell'assicurazione l'avevamo comunque già messo in conto perchè è una delle prime cose a cui pensa, o dovebbe pensare, chiunque fa sport!!!


  • Bannato User Attivo

    Ciao debbybeda, da quello che capisco l'insegnamento è per voi un lavoro continuativo quindi perchè emettete ricevute (come dei privati ) e non una fattura (come imprenditori)? Anche se le scuole di ballo sono inquadrate come associaizoni per voi è indifferente, se insegante in 2 scuole anche se percepite meno di ? 7.500 (limite per le associaizoni) da scuola l'attività non può più essere occasionale.
    In merito alle tue domande ti rispondo che devi aprire partita iva (come impresa individuale o come soietà di persone) e ti sconsiglio caldamente l'associzione visto che andrai a svolgere attività imprenditoriale (ci vai a guadagnare) mentre per essere consierata associazione devi avere , in soldoni,eslusivamente il rimborso delle spese vive.
    Naturalmente per tutto quanto è meglio che senti un buon professionista (se ti propone l'associazione scappa a gambe levate).


  • User Attivo

    Mi dispiace per CONTE77, ma ritengo invece, che debbybeba come la maggior parte delle palestre e scuole di ballo che conosco (ed un paio mie clienti), possono tranquillamente costituire una ASD (associazione sportiva dilettantistica).
    I 7.500 euro tra l'altro, sono la quota esente Irpef per i compensi da attività sportiva.
    Non sussiste sicuramente tale limite per le associazioni (non si capisce che limite sarebbe).


  • User Newbie

    Ciao Commercialista Padov, in effetti è proprio quello che tutti ci stanno dicendo. Ne approfitto per chiederti un'utleriore cosa, i 7.500 euro esenti irpef per attività sportiva, fanno cumulo con il reddito da lavoro dipendente o no? Alcuni dicono di si alcuni di no e sinceramente non ci capisco più niente! Grazie mille!


  • Bannato User Attivo

    Ciao CommercialsitaPaov e debbybeba, vorrei premettere che quanto vado a scrivere non deve essere inteso in senso negativo, anzi è una discussione che mi interessa (altriementi non avrei scritto) ma che purtroppo non essendo possibile fare a voce non vorrei fosse interpretata male. Rilggendo la mia risposta effettivamente è poco chiara e me ne scuso.

    Dato che per le ASD l'assensa di lucro è d'obbligo volevo solo precisare che mi sembra difficile giustificare all'AE che un insegnate di ballo che già svolge attività professionale possa anche creare una associazione che svolge la stessa cosa senza scopo di lucro e con gli stessi allievi dei corsi a pagamento.
    Se effettivamente vi sono dei compensi per il locale/istrutture che vanno oltre il semplice riborso spese è difficile consigliare una associazione mentre mi sento più tranquillo nel consigliare una attività di impresa (es.svolta con il regima dei minimi).
    Se aggiungiamo che negli anni passati si è abusato delle ASD (attività commerciali venivano mascherata da ASD) e che l'AE già dallo scorso anno ha intensificato il controllo su tutte le associazioni (ricordate la circolare della direzione centrale?) direi che sarebbe poco professionale consigliare una ASD.

    Mi sembra strano anche che svolgendo l'attività di istrutture per più scuole questa possa essere inquadrata ancora come prestazione resa a favore di ASD, certificata solo tramite una semplice ricevuta e rientrare nel limite di esenzione dei € 7.500, mentre la farei rientrare come attività professionale non occasionale con relativa emissione di fattura.

    Ho riportato il limite dei € 7.500 perchè mi è capitato di aver un allenatore di pallone di 2 squadre di pulcini che era convinto che il limite fosse ad associazione e non complessivo e quindi nelle sue dichiarazioni non ha mai indicato correttamente il compenso. Da cosa veniva la sua convinzione? I presidenti delle due ASD gli aveno giurato che era così.


  • Bannato User Attivo

    Ciao debbybeda, relativamente ai compensi percepiti ti riporto quanto scritto nella guida della ASD dell'AE:
    [LEFT]"I compensi erogati per queste prestazioni non subiscono alcuna trattenuta Irpef fino all?importo
    di 7.500 euro. Inoltre, fino a questa cifra, non concorrono alla formazione del reddito imponibile
    ai fini dell?Irpef di chi li percepisce.
    Per importi superiori, le associazioni sono invece tenute a trattenere dalle somme pagate una ritenuta
    Irpef del 23 per cento (pari all?aliquota del primo scaglione), maggiorata delle addizionali all?Irpef.
    Tale ritenuta si effettua:[/LEFT]
    [LEFT]* **a titolo d?imposta, se la somma corrisposta è compresa tra 7.501 e 28.158,28 euro;[/LEFT]
    *[LEFT]* **a titolo d?acconto, se superiore a 28.158,28.[/LEFT]
    *[LEFT]Anche le somme corrisposte per i rapporti di collaborazione di carattere amministrativo gestionale di natura non
    professionale in favore delle associazioni sportive dilettantistiche costituiscono ?redditi diversi?.[/LEFT]
    [LEFT]20
    Questo significa che, nel primo caso, la persona che ha percepito il compenso è stata tassata
    definitivamente e non indicherà, pertanto, nella propria dichiarazione dei redditi (se
    tenuto a presentarla) il compenso ricevuto. Nel secondo caso, viceversa, ha l?obbligo di
    presentare la dichiarazione dei redditi in cui dovrà riportare l?importo ricevuto e la ritenuta[/LEFT]
    subita."

    LE AGEVOLAZIONI


  • User Newbie

    Conte77, anzitutto ti ringrazio per la citazione del regolamento, che però conoscevo già, ciò che secondo me non è chiaro è se questi 7.500 euro devono essere l'unica fonte di guadagno per non essere tassati o meno.
    la nostra attività di insegnanti non raggiunge i 7.500 euro annui come compenso (sommati quelle delle più scuole), è un nostro hobby, che svolgiamo nel tempo libero, non la nostra professione. Noi abbiamo due lavori da dipendenti che non c'entrano niente con il ballo, per questo ci sembra assurdo dover aprire una partita iva e pagarne le tasse quando possiamo ancora lavorare con contratti di prestazione sportiva. So benissimo del limite di 7.500 euro, la mia domanda è: questi 7.500 euro vanno a sommarsi al mio reddito da dipendente e quindi comunque verranno tassati oppure non si sommano e vanno indicati in una sezione separata e finchè questi non superano il limite non verranno tassati mentre pagherò l'irpef solo sul reddito da lavoro dipendente.
    In pratica, le scuole devono o non devono farmi la ritenuta???
    Se il mio unico reddito fossero le prestazioni sportive ed il compenso sarebbe sotto i 7.500 non devono farmi la ritenuta.
    Ma se io ho gà un reddito è da lavoro dipendente di 21.000???

    Mi scuso per la lunghezza ma una domanda a cui tutti mi rispondono in maniera diversa.


  • User Attivo

    I compensi da prestazione sportiva sono "separati", dagli altri redditi (fino a 28.158,28 euro).
    Come correttamente scritto Da Conte77 tali redditi fino a 7.500 euro sono esenti IRPEF.
    Per l'eccedenza fino a 28.158,28 euro sono tassati con una ritenuta d'imposta pari al 23%.
    Per redditi sportivi superiori a 28.158,28 euro invece, l'eccedenza di 7.500 euro subirà una ritenuta d'acconto sempre del 23% e quindi andranno a sommarsi con gli altri redditi.


  • User Attivo

    Ciao CONTE77,
    sarei daccordo con te se solo svolgessero attività professionale.
    Il favor della norma per le asd ed i redditi sportivi risiede proprio nel fatto che si svolge un'attività in settori meritevoli di tutela(ricreativo, culturale, sportivo), e da dilettanti.
    Che poi sia stra-abusata concordo pienamente, ma non penso sia questo il caso.

    Come invece si verifica ad esempio per le discoteche mascherate da circoli.
    Ma ci sarebbero tanti altri esempi...


  • Bannato User Attivo

    Divido la risposta in due:
    1 - per CommercialistaPadov: concordo pienamente con quanto hai scritto, effettivamente la mia risposta era tarata sulle informazioni iniziali di debbybeba *"siamo una coppia di insegnanti di danza, insegnamo in più scuole, le quali ci rilasicano, regolarmente, ricevuta di pagamento che noi dichiariamo nella dichiarazione delle tasse" *; ho erroneamente creduto fosse il loro lavoro principale.
    Comunque penso sempre che, dato l'insegnamento in più scuole,prima, e l'attività che intendono intraprendere in maniera autonomo, poi, penso debbano ormai entrare nell'ottica che di essere considerati professioniti e quindi evitare l'associazione e iniziare una attività professionale (una soluzione può essere regime dei minimi quindi no cumulo con lavoro dipendente, niente iscrizione inps dato l'attività di dipendente).

    Ti ringrazio per il "...correttamente scritto..." ma non ho fatto altro che fare un copia/incolla dall'AE, quindi non posso prendermi il merito (magari per essere conciso e preciso mi sarei incasinato a scrivere :bigsmile:).

    2 - per debbybeda: nell'opuscolo dell'AE viene chiaramente scritto "
    [LEFT]Questo significa che, nel primo caso, la persona che ha percepito il compenso è stata tassata
    *definitivamente e non indicherà, pertanto, nella propria dichiarazione dei redditi (se *tenuto a presentarla) il compenso ricevuto" quindi fino a ? 28.158,28 non dovrai indicare niente nella tua dichiarazioni (magari il dubbio viene perchè nè le istruzioni di unico nè le istruzioni del 730 sono molto chiare)
    [/LEFT]
    Inoltre ti consiglio di sentire un geometra/architetto/ingegnere relativamente all'eventualità di adoperare il tuo magazzino in quanto anche se svolgi l'attività come associazione non puoi ritenerti esonerato dalle norma di sicurezza.