• User

    Web designer - Libero professionista o Impresa

    Salve a tutti,
    sono nuovo del forum e vorrei innanzitutto farvi i complimenti per la qualità delle informazioni che si possono qui avere.

    Ho intenzione di aprire partita iva a partire dal 1 gennaio 2009. Sono un web designer: sviluppo siti statici e dinamici, no pubblicità e/o e-commerce. Quello che andrò a fare sarà semplicemente sviluppare personalmente siti web e venderli al cliente (privato o società). Lavorerei da casa, quindi residenza e sede legale coinciderebbero. Fino a 7 giorni fa ero impiegato dipendente di una società di consulenza, con qualifica programmatore, contratto metalmeccanico. Ora mi sono dimesso dopo un anno di cassa integrazione.

    Dopo aver letto diversi topic di questo forum mi sto orientando verso il regime dei contribuenti minimi.

    Dubbi:

    1. Posso o devo scegliere fra Libero professionista o impresa inviduale?
    2. Oltre al minimale Inps ci sono altre differenze? Penso soprattutto alla possibilità di detrarre spese di condominio (anche quelle straordinarie), adsl, telefono, energia, gas, auto (assicurazione, bollo, benzina)
    3. Se Libero professionita non posso fatturare con denominazione NomeDitta di Cognome Nome?
    4. Ovviamente svilupperò un sito per presentare la mia "ditta". Posso denominarlo come voglio o ho dei vincoli particolari? Oltre che sulla denominazione ci sono altri vincoli legali da rispettare?
    5. La mia situazione contrattuale con la società da cui mi sono dimesso condiziona le mie scelte in fatto di regime fiscale adottabile? o comunque mi condiziona sotto qualsiasi aspetto relativo alla mia prossima attività?

    Forse ho esagerato con le domande...

    Grazie mille in anticipo per chi avrà voglia di aiutarmi a fare un po di chiarezza!


  • Moderatore

    Ciao e benvenuto nel forum 🙂

    La tua attività si configura come artigianale quindi dovresti aprire una ditta individuale artigiana.
    Ciò comporterebbe l'iscrizione alla gestione artigiani INPS (versamento minimo annuale di circa 2.850 euro e se superi i 14.200 euro circa di reddito, sull'eccedenza versi il 20%).
    Ok per il regime dei minimi: puoi dedurre tutti i costi inerenti la tua attività oltre ad alcuni considerati promiscui con il limite del 50% (cellulare ad es.).
    Quando ti iscrivi puoi scegliere il nome da attribuire alla ditta del tipo NOMEDITTA DI NOME COGNOME.
    Non hai vincoli sulla scelta del dominio per il tuo sito.


  • User

    Ciao michelini e grazie per la risposta.

    In alcuni topic di questo forum leggevo che in caso di Web designer - ditta individuale, si parlava di cassa separata inps con tasso del 25,7%. Posso scegliere fra le due opzioni?
    Il codice attività sarebbe comuque 72.60.0...giusto?
    Per quanto riguarda la detrazione dei costi promiscui, mi confermi che rientrano anche le spese per la casa (condominio, luce, gas) e quelle per la macchina (bollo, assicurazione, benzina)?
    Ci sono altre detrazioni che non sto considerando? (le spese mediche a quanto ho capito non le posso detrarre)

    grazie ancora


  • Moderatore

    Non puoi scegliere. In sostanza alcuni ritengono che il webdesigner sia libero professionista. Io sono d'accordo con quello che dicono le camere di commercio ossia che l'attività di webdesigner è artigiana.
    Il codice attività è **74.10.21 **Attività dei disegnatori grafici di pagine web. Precisamente se realizzi siti in generale quindi non solo webdesign, il codice giusto è 62.01.00, sempre inquadrato come artigiano.

    Le spese di casa le puoi dedurre al 50% e anche quelle per l'auto.

    Le spese mediche e le altre deduzioni/detrazioni ordinarie non intaccano il reddito "blindato" del regime dei minimi ma sono imputate nell'ambito di tutti gli altri redditi della tua dichiarazione.


  • User

    Grazie michielini,

    quindi il tasso effettivo di Inps che pagherò sarà del 20% con un minimale di 2.850.
    Una curiosità: non esiste un modo inequivocabile di sapere come registrare la propria attività? in particolare il web designer credo sia piuttosto diffuso (ahimè :-)). Mi risulta strano che qualcuno ritenga che sia libero professionista e magari si registri come tale. Niente controlli o verifiche dell'AdE?

    grazie ancora


  • Moderatore

    Sì, se ti iscrivi come artigiano hai un'aliquota di fatto più bassa ma come sai c'è un minimo da versare necessariamente (2.850 euro).
    Io ti dico che web designer è artigiano e andrei tranquillo così. 🙂


  • Moderatore

    Sì, se ti iscrivi come artigiano hai un'aliquota di fatto più bassa ma come sai c'è un minimo da versare necessariamente (2.850 euro).
    Io ti dico che web designer è artigiano e andrei tranquillo così, per di più è una cosa codificata dalle CCIAA proprio per queste attività. 🙂


  • User

    Grazie michelini,
    mi sei stato veramente utile!
    In futuro mi preservo dall'appellarmi ancora alla tua competenza/pazienza. :smile5:


  • User

    Ciao michelini,

    come immaginavo ho di nuovo bisogno di aiuto...

    Per quanto riguarda l'autovettura:

    • ho un'auto intestata a mia nome: dovrò fare delle comunicazioni particolari per dedurre il 50% dei costi o è automatico?
    • I costi si deducono alla fine, al momento della dichiarazione delle tasse, indicando le varie fatture/scontrini..giusto?
    • Nel corso del mio primo anno da "artigiano" dovrei sostituire l'auto: supponendo una spesa di 20000€ dovrei dedurre 10000€. Questo può provocare problemi con il limite dei 15000 nel triennio 2010/2012? Ovvero se avessi altre spese superiori ai 5000 mi basterebbe non richiederne la deduzione o uscirei dal regime dei minimi?

    Soprattutto mi preoccupa l'ultimo punto...

    grazie ancora


  • Moderatore
    • Se sei in regime d'impresa (ditta individuale) puoi apportare l'auto attuale "usata" nell'attività ai sensi dell'art. 65 Tuir facendo una sorta di "dichiarazione";
    • I costi si deducono, se opportunamente documentati secondo le regole vigenti (es. il carburante solo con carta carburante);
    • I 10.000 euro andrebbero considerati nel calcolo dei 15.000 euro, per cui nei tre anni a partire dal 2010, potrai acquistare altri beni strumentali al massimo per altri 5.000 euro.

  • User

    Ciao Michelini,

    scusa ma su questo punto ho ancora dei dubbi:

    • I beni stumentali o promiscui devono essere dichiarati? oppure tutti i beni personali lo diventano automaticamente quando si apre PI come contribuente minimo - ditta individuale - artigiano (web design)?
    • Se io "dichiaro" di avere un'auto e poi la rottamo per acquistarne un'altra vado incontro a plusvalenze/minusvalenze?
    • Supponendo di voler acquistare un bene che mi fa superare il limite dei 15000, mi basta non dichiararlo come impresa? questo non mi farebbe superare il limite ma ovviamnente non potrei dedurlo..giusto? oppure è automatico e devo uscire dai contribuenti minimi?
    • Nel conteggio dei 15000 rientrano tutte le spese? anche carburante, bollo, assicurazione, condominio, bollette?

    grazie ancora!


  • Moderatore
    • I beni personali non diventano automaticamente beni d'impresa;
    • Se la rottami a breve, lasciala fuori e carica la nuova auto;
    • Non devi comprare tutti i beni strumentale con la partita iva, puoi acquistarli anche come privato ma ovviamente non li deduci dal reddito d'impresa;
    • Rientrano solo i beni strumentali e gli affitti (auto, cellulare, computer, stampante, ecc.)

  • User

    Quindi nel conteggio dei 15000 cosa non rientra pur essendo deducibile?
    Mi vengono in mente benzina, bollo, assicurazione, manutenzione auto, bollette casa...


  • User

    Ciao Michelini,

    sto per fare il grande passo (mettermi in proprio...) e avrei bisogno di un chiarimento, sempre riguardo al dubbio: libero professionista o impresa.
    Il commercialista di mio padre mi ha consigliato di chiedere chiarimenti alla camera di commercio di torino (provincia in cui vivo)
    Dal loro sito sembrerebbe che io debba iscrivermi come professionista:

    15. Per la figura del CONSULENTE MULTIMEDIALE (web master, web design, web publishing, creazione prodotti multimediali ecc.) è necessaria l’iscrizione alla Camera di commercio?
    No, l’attività professionale, anche se non protetta, non è soggetta ad iscrizione al Registro Imprese.

    Ora la mia confusione aumenta! è possibile aprire una ditta individuale non iscritta alla camera di commercio e quindi non artigiana?
    Un'ultima domanda: quando andrò in pensione avrò un trattamento diverso se ci arriverò da ditta individuale o da professionista (durante l'attività i tassi sono differenti: 20% e 27,5%)?

    grazie mille in anticipo


  • User

    Ciao Michelini,

    sto per fare il grande passo (mettermi in proprio...) e avrei bisogno di un chiarimento, sempre riguardo al dubbio: libero professionista o impresa.
    Il commercialista di mio padre mi ha consigliato di chiedere chiarimenti alla camera di commercio di torino (provincia in cui vivo)
    Dal loro sito sembrerebbe che io debba iscrivermi come professionista:

    15. Per la figura del CONSULENTE MULTIMEDIALE (web master, web design, web publishing, creazione prodotti multimediali ecc.) è necessaria l?iscrizione alla Camera di commercio?
    No, l?attività professionale, anche se non protetta, non è soggetta ad iscrizione al Registro Imprese.

    Ora la mia confusione aumenta! è possibile aprire una ditta individuale non iscritta alla camera di commercio e quindi non artigiana?
    Un'ultima domanda: quando andrò in pensione avrò un trattamento diverso se ci arriverò da ditta individuale o da professionista (durante l'attività i tassi sono differenti: 20% e 27,5%)?

    grazie mille in anticipo


  • Moderatore

    Puoi iscriverti come libero professionista e quindi niente CCIAA.
    Di fatto non costituisci nessuna ditta individuale ma apri solo una posizione iva come lavoratore autonomo.

    L'iscrizione INPS corretta sarà allora quella della gestione separata con contribuzione del 26,72%.


  • User

    Ciao , scusate se mi intrometto ma avrei una domanda che c'entra con l'argomento di questo topic.
    Premesso che sono al momento disoccupato,se io apro partita iva come libero professionista dovrei pagare l'inps nella misura del 26,72% in base al fatturato giusto? Cioè, senza un importo minimo (fatturato 0 = inps 0 ) ?
    Se io oltre a realizzare ed amministrare i siti che realizzo vorrei esporre dei banner pubblicitari, esiste un modo per rientrare in quel 26% ?
    Visto che è un'attività che non so se andrà bene o male, sono alquanto spaventato dai 2800 euro di inps fissi.