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- In Germania i latticini costano anche la metà del prezzo rispetto all'Italia!!!
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Secondo me principalmente per due motivi.
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Abbocchiamo alle pubblicità, particolarmente a quelle televisive e siamo particolarmente condizionati dai marchi.
Siamo disposti a pagare tanto (troppo) per i prodotti di marca e troppo poco per i buoni prodotti senza marca. -
Soprattutto nel settore alimentare, c'è la percezione che i controlli non siano sufficienti a tutelare la nostra salute (vedi i vari sequestri di roba andata a male etc etc). Così pensiamo (sbagliando secondo me) che il prodotto di marca è "sano" e che quello non di marca è rischioso.
(Visto soprattutto che ogni volta che succedono queste cose, l'informazione se ne guarda bene dall'informarci su quali sono i marchi coinvolti nelle varie porcherie)
Così siamo scettici a comprare lo yogurt di un produttore locale (evidentemente senza possibilità di fare branding) anche se costa la metà e invece siamo disposti a pagare cifre assurde per lo yogurt Muller
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Fradal ciao,
forse non mi sono spiegato bene:
In Germania gli stessi prodotti delle stesse marche costano fino a 1/3 del costo in Italia. Ora vengo dal Lidl dove ci sono gli stessi prodotti della Müller che costano 0.89 e in Germani li trovi a 0,39 o 0,49 non ricordo bene. Tutti i latticini costano poco in genere.Ho mandato ora una email alla Müller chiedendo spiegazioni in merito ai prezzi, vi terrò informati.
Dimenticavo: anche in Germania esiste la pubblicità:)
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Ho capito benissimo quello che intendevi.
Lo so che anche in Germania c'è la pubblicità, ma loro forse ci stanno più con la testa quando comprano.Quello che voglio dire io è che se le persone sono "insensibili" al prezzo, i prezzi salgono.
Cioè se tu lo yogurt muller te lo compri sia che costa un euro sia che ne costa 10, è ovvio che Muller te lo fa pagare 10!
Evidentemente in Germania lo comprano solo se costa 1.
Se poco poco Muller decide di farlo pagare 1,1 calano le vendite e ci rimette.L'idea che il prezzo di un prodotto è determinato principalmente dal costo è da superare: il prezzo di un prodotto è determinato da quanto le persone sono disposte a pagarlo.
Poi se la disponibilità a pagare dei consumatori è maggiore del costo, si produce, altrimenti no.Forse adesso mi sono spiegato meglio.
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Perfetto!
I tedeschi guardano di più al prodotto, certo non tutti ma se uno pensa che in tutte le grosse città ci sono supermercati biologici dove trovi: dalla carne ai formaggi, dalla frutta al pane, dal vino ai detersivi! Vi assicuro che c'è sempre gente che compra (Io ad esempio mangio quasi tutto biologico quando vado in Germania), i prezzi sono molto bassi se rapportati ai prodotti biologici venduti in Italia e non più alti dei prodotti non biologici venduti in Italia.:)
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Occhio al cibo in Germania. Sono più vicini a Cernobyl di noi, senza la schermatura delle Alpi. Comunque la radioattività oltre ai limiti è arrivata anche qui, e c'è ancora anche se la cosa viene tacitata perchè tanto che ci puoi fare..., ma credo li sia anche peggio. Quando vado alla [...] e mi compro, che so, il formaggio o il succo d'uva, ogni tanto poi ci penso. Non è che mi mangio roba radioattiva? Controllo sempre anche dove lo hanno prodotto, se in uno stabilimento italiano o all'estero.
Certo, questo non centra niente con i prezzi. Ma mi ha davvero lasciato un segno la presentazione di un libro sulle conseguenze di quel disastro, un bell'ot per spaventare qualcun altro mi è sembrato una buona occasione per parlare.
Il cibo biologico è un bel segno di attenzione alla salute e quindi anche all'ambiente. Non a caso i tedeschi sono anche quelli che hanno in seno la Ruhr, una delle zone industrializzate storicamente più inquinate d'Europa. Che hanno più vicina Cernobyl, che hanno storicamente un popolo di operai... Ma qui sto andanto troppo ot.
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è la pubblicità e la tv che manipolano la testa delle persone!!
l'italia è l'unico paese al mondo, forse assieme all'iraq e iran dove la tv è in mano alla politica.
buona serata
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Ho deciso, mi trasferisco in Germania.:)
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questione di concorrenza che in italia non esiste...
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Non credo si possa parlare solo di concorrenza,
ci sono anche le politiche europee sulle quote latte,
modi di produrre (mozzarelle blu ti dice niente?), scelte del consumatore in termini di gusto e qualità, e tanto altro. Ad esempio un grande catena che azzeccha la formula di successo e ovviamente con i numeri che riesce a fare poi ha più margine anche sui prezzi in produzione... etcOt precedenti a parte, credo la questione sia un po' più complessa della semplice concorrenza.
ciao
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forse tu non sai che il mercato alimentare primario in italia passa per sole 4 grandi aziende, quindi fatti un pò i conti ...
hai presente quando un kg di mele al contadino le pagano 10 cent e poi al supermercato le trovi a 2 euro in tutti i supermercati della tua regione?
ecco, immagina un pò il motivo...
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Sicuramente quello che dici è vero, particolarmente nell'agroalimentare, ma non sono abbastanza addentro a questo settore per affermare con certezza che è tutto solo riconducibile a quello.
Ma se hai più info... ti leggo volentieri.
Il topic inziava con una domanda sul perchè il prezzo sia più alto in Italia che in Germania per gli stessi prodotti, anche quelli italiani. Per me è una questione di comodità, il supermercato tedesco ce l'ho proprio sotto casa, non ho mai fatto ragionamenti sui perchè e percome.
Se hai ragione tu vuol dire che il trasporto all'estero incide meno che il ricarico dei grossisti/monopolisti...
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la spesa la faccio io e al supermercato si possono e devono controllare il la casa produttrice, il luogo di produzione, e si trovano dei prodotti buoni e a costo contenuto, specialmente riguardo ai latticini; spesso, forse anche per una questione di gusto, compero prodotti del centro Italia, tra l'altro più vicini a me che sono a Roma; non so se ci sia un rincaro a causa dei trasporti tra Germania e Italia o tra Francia e Italia; a me sembra che, facendo un po' di attenzione, i prodotti alimentari migliori siano quelli italiani, in Italia c'è una tale ricchezza di prodotti che negli altri paesi europei neanche se la sognano; qualche volta compero qualche formaggio francese, se costa un po' di più pazienza; a parte che a me la Muller proprio non piace; ma hai controllato se questo rincaro vale anche per altri prodotti non latticini?
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@greenbaby said:
Sicuramente quello che dici è vero, particolarmente nell'agroalimentare, ma non sono abbastanza addentro a questo settore per affermare con certezza che è tutto solo riconducibile a quello.
Ma se hai più info... ti leggo volentieri.
Il topic inziava con una domanda sul perchè il prezzo sia più alto in Italia che in Germania per gli stessi prodotti, anche quelli italiani. Per me è una questione di comodità, il supermercato tedesco ce l'ho proprio sotto casa, non ho mai fatto ragionamenti sui perchè e percome.
Se hai ragione tu vuol dire che il trasporto all'estero incide meno che il ricarico dei grossisti/monopolisti...ti assicuro che il trasporto non incide quasi minimamente, forse il 5% del prezzi nei casi peggiori.
una volta ho spedito in container in modalità intercontinentale (italia - brasile) per 960 euro, quindi figurati...
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Tiro un po' le somme:
a me pare che Fradal e 100siti si siano risposti, e capiti, bene tra loro.
Arrivando alla conclusione che i prezzi in Germania rimangono bassi perchè se si alzassero i consumatori boicotterebbero i prodotti e le marche che vanno oltre determinate soglie per loro accettabili.
Anche su prodotti che in Italia vengono smerciati a prezzi più alti.**Dstorm82 **invece dice che qui da noi è così per questione di oligopolio a livello distributivo, trascurando la possibilità che i consumatori possano influenzare il mercato.
Personalmente... ho notato un proliferare di discount -segno che i consumatori inziano ad accettare altri prodotti pur di spendere in modo contenuto, cosa che tende a calmierare il mercato generale di tutte le marche - e mi è capitato di rispondere ad un sondaggio telefonico sui supermercati della zona. Qui non sono pochi e, evidentemente, per arrivare ad una indagine di mercato qualcuno deve aver registrato un sensibile calo delle vendite in qualche settore.
La crisi e la concorrenza, certo, ma di riflesso anche un diverso modo di pensare e di agire del consumatore.100siti, che ha iniziato il topic, e ha detto anche che ha scritto alla Muller e che ci avrebbe tenuti informati. Sarebbe interessante sapere cosa gli hanno risposto.
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Lasciate perdere i consumatori che presi singolarmente saranno anche intelligenti, ma considerati insieme sono peggio delle pecore.
Vicino a casa mia c'è un distributore di latte fresco gestito da una azienda agricola.
E' tutto identico al latte del supermercato, con la differenza che ti devi portare da casa la bottiglia di vetro ed è fresco (viene inserito in erogatore alle 6 di ogni mattina).
Il costo è di 90 centesimi al litro ovvero 3 volte quello che l'agricolatore prenderebbe se lo vendesse ai grandi caseifici che pagano un massimo di 33/34 centesimi; un prezzo però inferiore alle media di 1.3 euro/litro che si trova da queste parti.
Davanti a questa considerazione, davanti ad un prodotto fresco e scontato del 30% dovrebbe esserci la fila ogni mattina davanti al distributore.
In realtà siamo in pochi a prenderlo li; per gli altri è "troppo faticoso" doversi armare di bottiglia di vetro e andare "fino a li". meglio pagare di più al supermercato.
Vi faccio notare che il distributore del latte insiste in un'area dove nel raggio di 2-3 km appena ci saranno almeno 4000 famiglie, quindi un consumo ipotetico di almeno 2000 litri di latte al giorno per restare bassi.
Immaginate di consumare come famiglia, 1 lit/giorno ovvero una media di 30 al mese.
30 litri al mese per 40 centesimi di risparmio sono 12 euro.Se pensate che molta gente per risparmiare appena 20-30 centesimi sul pieno di benzina percorre anche 10 km per andare nel distributore dove costa meno... la cosa è semplicemente assurda.
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@100siti said:
Chi mi spiega il motivo per il quale i prezzi di queste marche note anche in Italia costano la metà?
I prodotti della Danano esattamente quelli con il Bifidus Actiregularis costano da: 1,49 ..... senza offerte, il prezzo è di listino.
I prodotti della Müller costano anche un terzo rispetto l'Italia, esattamente quelli con i croccantini vari solo 29 centesimi.
Ok, qualcuno potrà pensare al trasporto, o che certi prodotti vengano fatti in Germania, ok vi rispondo subito: grana padano grattugiato Sorresina da 100 grammi 1,2 euro.
Non conosco nello specifico ciò di cui parli, ma mi pare che lo esponi con un po' di faciloneria.
Bisognerebbe vedere sei sei stato in grado di fare un confronto diretto con un vasto range di prodotti, in che tipo di supermercato sei andato, se dove sei stato erano in corso offerte tipo ''la settimana del risparmio'', bisognerebbe vedere dove sono fatti i prodotti di cui parli (il padano grattuggiato è per sua essenza stessa un prodotto da basso prezzo e di bassa qualità anche in italia, mi auguro che tu non lo voglia confrontare con il pezzo di forma che prendi in salumeria).
Lungi da me poi difendere le marche più note, ma vorrei ricordare che molto spesso la marca dle prodotto locale costa come e di più del marchio massificato causa fattori quali maggiore qualità (presunta), assenza di economie di scala etc, quindi il problema non è che la gente non compra il prodotto locale perchè non si fida, ma non lo compra perchè costa di più, compra anzi il prodotto che costa meno dal discount che oltre ad essere sbrandizzato è più a rischio in termni igienici.
Certo anche un marchio può avere i suoi problemi, ma se il marchio diffuso (e quindi più soggetto a controlli) può avere i suoi problemi, figurarsi il prodotto da discount, soprattutto in un ambito come quello ad esempio degli yogurt dove mi pare che ci siano molti pericoli in agguato.
@dstorm82 said:
Lasciate perdere i consumatori che presi singolarmente saranno anche intelligenti, ma considerati insieme sono peggio delle pecore.
Vicino a casa mia c'è un distributore di latte fresco gestito da una azienda agricola.
E' tutto identico al latte del supermercato, con la differenza che ti devi portare da casa la bottiglia di vetro ed è fresco (viene inserito in erogatore alle 6 di ogni mattina).
Il costo è di 90 centesimi al litro ovvero 3 volte quello che l'agricolatore prenderebbe se lo vendesse ai grandi caseifici che pagano un massimo di 33/34 centesimi; un prezzo però inferiore alle media di 1.3 euro/litro che si trova da queste parti.
Davanti a questa considerazione, davanti ad un prodotto fresco e scontato del 30% dovrebbe esserci la fila ogni mattina davanti al distributore.
In realtà siamo in pochi a prenderlo li; per gli altri è "troppo faticoso" doversi armare di bottiglia di vetro e andare "fino a li". meglio pagare di più al supermercato.
Vi faccio notare che il distributore del latte insiste in un'area dove nel raggio di 2-3 km appena ci saranno almeno 4000 famiglie, quindi un consumo ipotetico di almeno 2000 litri di latte al giorno per restare bassi.
Immaginate di consumare come famiglia, 1 lit/giorno ovvero una media di 30 al mese.
30 litri al mese per 40 centesimi di risparmio sono 12 euro.Se pensate che molta gente per risparmiare appena 20-30 centesimi sul pieno di benzina percorre anche 10 km per andare nel distributore dove costa meno... la cosa è semplicemente assurda.
Il distributore ce l'ho vicino a casa mia e ci vanno in pochi, la cosa non è tanto assurda e ti elenco un po' di motivi:
1)Certe persone hanno difficoltà a digerire un certo tipo di latte e hanno bisogno di un latte più leggero, quello fresco dei self service lo evitano come la peste
2)Direi che il fattore comodità non è trascurabile: di mattina presto quando ho fretta dovrei pure andare fuori con il freddo/vento/pioggia etc per prendere il latte, ritornare a casa etc etc, assolutamente inpraticabile per uno che deve andare al lavoro e ha fretta
- Ci sono maggiori rischi che questo latte abbia qualche problema (se non c'è corrente per un tot e altri n motivi)
4)a prescindere dal lavoro pura e semplice comodità e la comodità da che mondo e mondo si è sempre pagata, non vedo perchè questo è una cosa criticabile. D'altronde non è il bere latte fresco piuttosto che latte a lunga conservazione a fare la differenza tra una buona e una cattiva alimentazione no?