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- Giochiamo con le parole e gli accenti.
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Tento anche io.
Ovvero, come farsi lasciare dal proprio fidanzato come un post.
Pronto l'ennesimo condono tombàle.
Si eseguono lavori a maglia, a tòmbolo, all'uncinetto.
Il Parlamento àbroga una legge obsoleta.
Sebbene spúria, l'opera è lodevole.
Raffaella è una giovane estremamente pudíca.
Pàssino per primi donne e bambini.
Il batterio è spesso considerato un mícrobo pericoloso.
Prove generali all'autòdromo per le auto da corsa.
Quel ragazzo è davvero infído: meglio non frequentarlo.
Vengono da Nú-òro. Non sapevo come esprime meglio graficamente la pronuncia.
Non hanno pane? Che màngino brioches!
La carbonara è una vera leccornía.
Scegliendo la montagna, ci assicuriamo una vacanza salúbre.
In realtà alcune parole tendo a pronunciarle diversamente da come le ho accentate, ma ragionandoci sú mi pareva piú corretta la pronuncia che ho segnato. In ogni caso mi piaceva osare!
Bibliotecario, ti ho voluto molto bene!
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@Nimue del Lago said:
Tento anche io.
@Nimue del Lago said:
Ovvero, come farsi lasciare dal proprio fidanzato come un post.
Bibliotecario, ti ho voluto molto bene!
Incantevole Dama, l'affetto è reciproco e spero bene che si protrarrà oltre lo spazio di questi pochi post: davvero mi auguro tu non pensi che un accento, un'inflessione o una sfumatura possano mettersi tra noi e far naufragare un così piacevole idillio.
Grazie anche a te di aver giocato.
Come promesso, non anticipo nulla circa la soluzione; a fine settimana, come detto prima, ogni mistero sarà svelato.
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Come promesso, non anticipo nulla circa la soluzione; a fine settimana, come detto prima, ogni mistero sarà svelato.
Attendiamo con trepidazione!
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Stavolta la lancio io una manche di questo gioco.
Oltre agli accenti, però, propongo altre varianti; la discussione in fondo è aperta anche ai giochi sulle parole in generale. Fate attenzione perché, in qualche caso, potrebbero essere corrette entrambe le forme, ma in questo caso occorre indicarlo e non vale sceglierne solo una.
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Ti vorrei consiliare la lettura di lettura di questo libro.
Ti vorrei consigliare la lettura di questo libro. -
Non accellerare troppo in questo rettilineo.
Non accelerare troppo in questo rettilineo. -
La vittima vuole adire le vie legali.
La vittima vuole adire alle vie legali. -
Sotto quegli alberi c'è una comoda amaca.
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Vorrei mangiarmi un arancio.
Vorrei mangiarmi un'arancia. -
È stata organizzata una bella fiera di beneficienza.
È stata organizzata una bella fiera di beneficenza. -
Non immaginavo avrebbe fatto un gesto di tale codardia.
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Il magazzino era pieno di attrezzatura edile.
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Erto e Casso si trovano in Friuli.
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Le lenzuola sono stese ad asciugare.
I lenzuoli sono stesi ad asciugare. -
L'alunno è stato meritamente premiato per il compito.
L'alunno è stato meritatamente premiato per il compito. -
Quella donna è *succuba *del marito.
Quella donna è succube del marito. -
Quel marito è succube della moglie.
Quel marito è succubo della moglie. -
Il numero di telefono puoi trovarlo nella rubrica.
Basta, sennò vi ammorbo.
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@Nimue del Lago said:
Stavolta la lancio io una manche di questo gioco.
...
Ed io mi cimento...
Ecco le mie proposte di soluzione:
1 --> "consigliare" ("consiliare" esiste, ma mi pare sia un aggettivo).
2 --> "accelerare" (ho il sospetto che anche l'altra forma sia corretta, ma ho sempre usato la prima).
3 --> "adire alle vie" (anche se sento spesso dire "adire le vie").
4 --> "amàca"
5 --> "un'arancia" ("arancio" credo sia l'albero nella sua interezza, "arancia" il frutto).
6 --> "beneficenza" (dovrebbe esserci una regola sulla "i": la cercherò)
7 --> "codàrdia" (anche se ho sempre detto "codardìa", ma il fatto che sia stato messo nel gioco mi fa sospettare...)
8 --> "edìle", letto come alla latina.
9 --> "frìuli" (idem: ho sempre detto "friùli", ma ho il sospetto..)
10 --> da noi si dice invariabilmente "lenzuola", però tremo al pensiero che possa essere un influsso dialettale
11 --> dico "meritatamente", ma non ravviso errori nella forma "meritamente": entrambi corretti, secondo me.
12 --> "succuba" tutta la vita (riferito al gioco, non al rapporto di coppia).
13 --> "succubo" tutta la vita (idem come sopra).
14 --> "rubrìca".
Ed ora attendiamo le soluzioni...
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Posso solo dire che me la rido sotto i baffi perché evidentemente non tutto è ovvio come sembra.
Nemmeno per me, naturalmente.Quella dei baffi era un metafora. :():
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In considerazione della presenza delle proposte della Dama del Lago, lascio qui le soluzioni alle mie per lasciar giocare altri utenti sulla nuova manche.
Pronto l'ennesimo condono tombàle.
Si eseguono lavori a maglia, a tómbolo, all'uncinetto.
Il Parlamento àbroga una legge obsoleta.
Sebbene spúria, l'opera è lodevole.
Raffaella è una giovane estremamente pudíca.
Pàssino per primi donne e bambini.
Il batterio è spesso considerato un micròbio pericoloso.
Prove generali all'autòdromo per le auto da corsa.
Quel ragazzo è davvero infído: meglio non frequentarlo.
Vengono da Núoro.
Non hanno pane? Che màngino brioches!
La carbonara è una vera leccornía.
Scegliendo la montagna, ci assicuriamo una vacanza salúbre.
Note:
Mi soffermo solo su due casi un po' più strani degli altri:
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Nuoro si legge con l'accento sulla "u", dal momento che il nome originario della località era Núgoro; la successiva caduta della "g" ha cambiato la forma nell'attuale "Nuoro", ma non per questo ha spostato l'accento.
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La forma corretta in italiano è micròbio, plurale micròbii o micròbi o micròbî; oggi si usa correntemente "mícrobo/i" - ed è accettato ed attestato nei vocabolari - ma i puristi si attengono all'originale più corretto filologicamente. La forma più recente è un calco errato fatto su un plurale "mícrobi", con accento sbagliato.
Grazie per aver giocato e complimenti a tutti quelli che si sono cimentati con una sfida nient'affatto facile.
Alla prossima!
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Le ho beccate tutte tranne una?! Piccola per inciso... Micròbica!
In effetti mi aveva fatto insospettire quella parola, ma non ho osato. Quanto a Nuoro mi rendo conto adesso che per come l'ho scritta forse non rendeva bene l'idea: cercavo di esprimere il fatto che le due lettere non fanno dittongo (vero che non fanno dittongo? :(): ) e che mi sembrano calcate entrambe, ma forse deve prevalere l'accento sulla u.
Bene. Giochino davvero stimolante.
Però possibile che nessun altro osi? In fondo non siamo qui a metter voti ed è solo un modo di rispolverare regole giocandoci un po'.
Vi attendo, o voi forumisti! Coraggio coraggio...
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@Nimue del Lago said:
Quanto a Nuoro mi rendo conto adesso che per come l'ho scritta forse non rendeva bene l'idea: cercavo di esprimere il fatto che le due lettere non fanno dittongo (vero che non fanno dittongo? :():)
Sì, vero.
Il dittongo si forma quando una vocale dura (a, e, o) incontra una vocale molle (i, u) non accentata, come ad esempio in mai, guidare o buono - nell'ultimo caso l'accento cade sulla o e non sulla u, quindi tutto bene.
[Il dittongo si ha anche con due vocali molli, come in chiudere o lui.]
Negli altri casi - coppia di vocali dure oppure vocale dura più vocale molle accentata - si ha lo iato.
La parola "Nuoro" presenta un caso di iato se la si legge (correttamente) con l'accento sulla u; offre invece un dittongo se l'accento viene posto sulla prima o.
P.S.: Vogliamo anche le soluzioni delle tue proposte.
Poi ho in mente un altro gioco assai particolare, da fare con le parole, ma con calma...
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Oggi nella pausa pranzo arriveranno le soluzioni: ieri non ho avuto il tempo per farlo. A dopo.
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Ed eccomi con le soluzioni e qualche spiegazione.
- Ti vorrei consiliare la lettura di lettura di questo libro.
Ti vorrei consigliare la lettura di questo libro.
[INDENT]Entrambe le forme sono accettate: la prima ricalca la parola latina, mentre la seconda la forma italiana. Pensate anche solo alla parola familiare e famigliare, entrambe usate e corrette.[/INDENT]
- Non accellerare troppo in questo rettilineo.
Non accelerare troppo in questo rettilineo.
[INDENT]Corretta solo la seconda, con una l: deriva dal latino celere che ha una sola consonante.[/INDENT]
- La vittima vuole adire le vie legali.
La vittima vuole adire alle vie legali.
[INDENT]Il verbo è transitivo, quindi è corretta solo la prima.[/INDENT]
- Sotto quegli alberi c'è una comoda amaca.
[INDENT]Si dice amàca: l'altra forma è considerata sbagliata.[/INDENT]
- Vorrei mangiarmi un arancio.
Vorrei mangiarmi un'arancia.
[INDENT]Sorpresa delle sorprese, questo frutto - unico caso tra la frutta che normalmente consumiamo - si può chiamare come l'albero pure restando frutto. Vi si aggiunga il limone, semmai, sempre che lo mangiate come frutta.
In pratica, se normalmente il nome al femminile è un frutto (la pera) mentre al maschile diventa l'albero, l'arancia fa eccezione: non occorre essere castori per mangiarsi un arancio. :D[/INDENT]- È stata organizzata una bella fiera di beneficienza.
È stata organizzata una bella fiera di beneficenza.
[INDENT]È corretto solo beneficenza.[/INDENT]
- Non immaginavo avrebbe fatto un gesto di tale codardia.
[INDENT]L'accento corretto è codardía; per ricordarvelo pensate alla parola allegría, di cui ricalca la forma.[/INDENT]
- Il magazzino era pieno di attrezzatura edile.
[INDENT]Si dice edíle e la forma èdile, da me diffusissima e quasi esclusivamente presente, non è corretta: probabilmente nasce dall'attrazione di aggettivi sdruccioli come facile e agile.[/INDENT]
- Erto e Casso si trovano in Friuli.
[INDENT]Friúli, come in latino: deriva infatti da* forum Iulii*, cioè "foro di Giulio" (o gens Iulia).[/INDENT]
- Le lenzuola sono stese ad asciugare.
I lenzuoli sono stesi ad asciugare.
[INDENT]Sono entrambi corretti, anche se si usa più spesso dire un paio di lenzuola.[/INDENT]
- L'alunno è stato meritamente premiato per il compito.
L'alunno è stato meritatamente premiato per il compito.
[INDENT]Entrambe le forme sono corrette.[/INDENT]
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Quella donna è *succuba *del marito.
Quella donna è succube del marito. -
Quel marito è succube della moglie.
Quel marito è succubo della moglie.
[INDENT]Li spiego insieme. Succube per una donna è da considerarsi errato, mentre per un uomo può considerarsi accettabile (ho come fonte il dizionario Treccani in cinque volumi, anche se non l'ho consultato proprio ieri; sono pressoché sicura di ciò che ricordo, però). L'aggettivo è tratto dal latino succuba, che deriva dal verbo succubare, mentre succube si deve ad influenza francese.
Sono sicuramente corrette le forme succuba e succubo.[/INDENT]- Il numero di telefono puoi trovarlo nella rubrica.
[INDENT]La forma corretta è rubríca, come l'etimo latino; anche qui ho un ricordo di ciò che ho letto sul Treccani e mi sembra che parlasse di meno corretto per rúbrica. Con promessa di verifica stasera. ;)[/INDENT]
Sorpresi per le soluzioni?
- Ti vorrei consiliare la lettura di lettura di questo libro.
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@Nimue del Lago said:
Sorpresi per le soluzioni?
Un pochino sì, lo confesso.
La storia dell' "arancio" mi ha lasciato a bocca aperta (mai fidarsi della Botanica e della Zoologia...), così come quella di "consiliare".
Su questo secondo tema, però, mi domando se valga anche il viceversa, ovvero: "consiliare" è accettabile come verbo, ma "consigliare" è parimenti lecito come aggettivo?
Su "adire" mi hanno ingannato forme come "arrivare a", "confrontarsi con", "infilare in" etc., in cui la preposizione, sebbene insita nel verbo, si ripete di seguito; credevo che "adire" ("ad ire", "ire ad", "andare a") seguisse il medesimo andazzo...
Bene bene.
Credo che il gioco - nel suo piccolo - abbia riscosso un certo successo. C'è ancora da lavorare parecchio sulla partecipazione, però sono molto soddisfatto.
Sono inoltre certo che lo riproporremo senza aspettare un'altra "Settimana della Lingua Italiana nel Mondo": merita davvero.
Nell'attesa, si potrebbe tentare qualche strada un po' più particolare, aperta alla fantasia creativa oltre che al rigore (di cui c'è tanto bisogno).
Mi hanno raccontato di un gioco molto divertente, tempo fa, che ho ritrovato sulle pagine del Rat-Man Enigmistico di questa estate...
Prossimamente in quest'area.
Grazie Dama: è sempre un piacere e un onore condividere questi momenti lessicografici con te.
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Non ho le risposte ai tuoi dubbi, non adesso, per lo meno. :bho:
La mia fonte è stata la Garzanti Linguistica, sufficientemente autorevole da non indurmi ad ulteriori ricerche e confronti; alcune parole erano invece state oggetto di altre ricerche e quindi ne so qualcosa di più.
Se trovo altri approfondimenti ci torno sopra.
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Ho ricontrollato un paio di cosette per le quali mi ero affidata alla memoria.
Per rubrica mi ricordavo bene: la Treccani segna rúbrica come meno corretto.
Per succube/a/o, invece, forse al tempo non avevo letto benissimo: rispetto a quello che ho detto sopra occorre segnalare che è ammesso l'uso di succube anche per il femminile.