• User Newbie

    enorme dilemma...

    Salve a tutti,
    ho un dilemma (come si vede dal titolo!)
    Ho 21 anni e voglio diventare un libero professionista, creazione siti web ecc..
    Mio padre è un artigiano e, oggi, dicendogli: voglio aprire la partita iva ha cominciato a scoraggiarmi in base alla sua esperienza personale nel campo dell'edilizia.
    Volevo sapere se è vero che, quando si emette fattura, il cliente può non pagarti e le vie legali sono lunghissime e non ne valgono la pena.
    Se la fattura non viene emessa il cliente può non pagare, quindi, la fattura non si può fare dopo il pagamento.
    Fa davvero così pena la legge italiana?
    Inoltre, mi ha scoraggiato in base alle tasse (anche sapendo che dovrei pagare in base al fatturato) che non sono mai quello che sembrano.
    In poche parole, quali sono le certezze di un libero professionista?
    Quali coperture legali ha da mancati pagamenti di fatture?
    Grazie in anticipo
    Stefano


  • Consiglio Direttivo

    Ciao Stefano,
    tuo padre sostanzialmente ha ragione. Spesso, e specialmente per fatture di basso importo, adire a vie legali per il recupero degli onorari dovuti obbliga a sostenere un costo maggiore rispetto a quello che si recupererà.
    E' inoltre vero che il carico fiscale e previdenziale è elevato (come tra l'altro è elevato anche per un dipendente, anche se forse lo percepisce in maniera minore).
    Inoltre, quali sono le certezze per un libero professionista?
    Direi nessuna; un libero professionista può dall'oggi al domani "chiudere bottega" esattamente come potrebbe accadere a un commerciante, ad un artigiano o a una società.

    Bisogna comunque dire che, oltre i difetti che ho appena riportato, esistono diversi pregi quali non l'aver padroni e quindi potersi gestire il lavoro in maniera autonoma, raggiungere (o almeno avere la speranza di raggiungere) un reddito che è di gran lunga superiore a quello di un comune impiegato.

    Se il bilancio pregi/difetti (o meglio costi/benefici) è in attivo, quindi i benefici superano i costi, allora significa che l'attività che si è intrapresa conviene. In caso contrario, se ci si trova di fronte un'attività poco redditizia, probabilmente sarebbe più comodo un inquadramento come dipendente (e riscuotere lo stipendio ogni mese: pochi - maledetti e subito)

    Per quanto riguarda la data di fatturazione, io eviterei, quando naturalmente è possibile, di fatturare anticipatamente. Meglio fatturare avendo il cliente di fronte con in mano il blocchetto degli assegni.

    Altrimenti, gli si può inviare anticipatamente un "avviso di parcella", o "fattura pro forma", che per lo meno non ti obbliga ad esempio a versare l'iva senza averla tu stesso incassata.
    Per quanto riguarda il "farsi pagare", putrtoppo è un rischio del mestiere. Capita che alcuni clienti abbiano il vizio di pagare quando gli fa comodo e magari dopo diversi solleciti telefonici, ma questi aimhè sono i rischi del mestiere.

    Ciao :ciauz:


  • User Newbie

    Ti ringrazio molto per la chiara risposta!
    Notando ciò che hai scritto mi pongo il quesito che comunque io sono uno studente di ingegneria, quindi il mio impiego sarebbe diciamo a tempo perso per farmi qualche soldo, i costi iniziali sarebbero solo di acquistare un dominio e un hosting, la stampa di volantini e.. stop..
    Quindi io da libero professionista pagherei le tasse in base alle mie fatturazioni?
    C'è la possibilità che le tasse superino i guadagni?
    Da quel che so io artigiani pagano 2800€ annui.. i liberi professionisti no!
    giusto?
    grazie della risposta


  • Consiglio Direttivo

    Ciao,
    io credo che per l'attività che intendi fare (stampa volantini) tu debba essere inquadrato non come libero professionista, ma come impresa individuale.
    Ne consegue l'iscrizione alla Camera di Commercio e il versamento di contributi inps col minimale.

    Ciao :ciauz:


  • Super User

    Sottoscrivo sostanzialmente le riflessioni di Lorenzo, con una piccola precisazione.
    Oggi è possibile emettere la fattura e rinviare il versamento dell'IVA alla data dell'incasso (purchè anche il cliente sia titolare di partita IVA), o, al più tardi, ad un anno dopo l'emissione della fattura.
    E' il cosiddetto sistema della "IVA per cassa" introdotto di recente e che, personalmente, trovo una gran bella innovazione.


  • User Newbie

    @OEJ said:


    Ciao e grazie dell'info ma se non fosse titolare di iva? 🙂

    @non ricordo chi che ha scritto la storia dei volantini: ti ringrazio della risposta ma non ho intenzione di stampare i volantini bensì di crearne solo l'impaginazione.


  • Super User

    Esiste comunque il regime dei contribuenti minimi che potrebbe aiutarti da un punto di vista fiscale.
    Però, al di là dell'aspetto fiscale e dei tecnicismi vari, io penso che in primis tu debba credere nell'iniziativa che (presumibilmente) ti accingi ad intraprendere; l'aspetto fiscale è solo una variabile di tutto il discorso e alla quale pensare in un secondo momento, solo dopo aver avviato l'attività: la tua preoccupazione adesso dovrebbe essere quella di come sviluppare il tuo business e quali obiettivi vuoi raggiungere attraverso tale attività.
    Ovviamente questa è solo una mia opinione.
    Saluti.


  • User Newbie

    @Rubis said:


    Gli obiettivi sono già prefissati, ma devo convincere mio padre delle differenze con gli artigiani e i problemi di fatturazione!
    Grazie comunque dell'interessamento 🙂
    buona serata a tutti