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Un video sui diritti dei bambini fatto dai bambini.
L'Unicef -in occasione dei 20 anni della Convenzione Onu sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza- lancia il concorso "un minuto di diritti" nelle scuole.
Con questa iniziativa si intende dare risalto e porre al centro il bambino/ragazzo con i suoi diritti e doveri, in quanto - con le parole del Presidente dell'UNICEF Italia Vincenzo Spadafora:
**La partecipazione non è una concessione o un privilegio accordato dagli adulti ai bambini ma un diritto umano fondamentale e ogni bambino ha il diritto di esprimere la propria opinione quando si prendono decisioni importanti che incidono direttamente sulla sua vita
Il concorso prevede -infatti- la realizzazione di video di 60 secondi, per far raccontare ai bambini e ragazzi, in maniera crativa e originale, il diritto alla partecipazione.
Come ha sottolineato il Direttore del Segretariato Sociale RAI Carlo Romeo:
*Accompagnare i più giovani oltre lo schermo della tv, che conoscono troppo spesso soltanto da fuori, è un impegno fondamentale. *È quanto mai necessario oggi offrire alle nuove generazioni, figlie della rivoluzione tecnologica, quelle occasioni utili per meglio utilizzare e comprendere i linguaggi e le potenzialità che questi nuovi scenari dei media possono offrire a loro stessi e a noi. La Rai, in quanto servizio pubblico, è accanto alle istituzioni e all'UNICEF anche in questa nuova scommessa.
L'iniziativa è -a mio parere- una risposta ed un'alternativa valida all'uso pericoloso delle tecnologie da parte dei ragazzi. E' sempre l'Unicef, infatti a denunciare (come si evince da un Ansa di ieri) l'aumento della pedofilia anche attraverso lo sviluppo di internet e dei video;Speriamo -intanto- che la scuola sia in grado di recepire l'invito ed aspettiamo di ascoltare dai nostri ragazzi cosa ne pensano.
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A mio parere, anche i ragazzi dovrebbero godere di alcuni diritti che ora non gli sono riconosciuti.
A volte noi ragazzi siamo molto meglio deli adulti.
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Ciao Hack, anche a mio parere i ragazzi vanno ascoltati, credo, inoltre, sia il modo migliore per insegnargli concretamente e senza tante parole anche ad ascoltare - a loro volta.
Quando un ragazzo si affranca e diventa migliore dell'adulto di riferimento, significa che è davvero cresciuto e potrà essere di grande aiuto anche anzi soprattutto per l'adulto che ha superato :).