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Ma tutti contro i politici, ma nessuno parla di certi settori che evadono le tasse sempre!!!!
Faccio alcuni esempi:
Ho un tubo attappato, arriva l'idraulico e mi chiede 50 euro per la chiamata e 60 euro l'ora. A lavoro finito pago 160 euro e non rilascia nulla.
Vado dal meccanico e dopo varie riparazioni mi chiede 500 euro, senza rilasciare fattura.
Mi fanno male i denti! Questa volta spendo solo 10.000 euro, dopo aver pagato gli chiedo la fattura, Lui risponde che conla fattura sono 16.000 euro.
Mi sono stufato di di pagare un affitto, vado in un'agenzia e prendo un appuntamento con un costruttore. Quanto costa questa casa? 300.000 euro, bene la prendo!!! Pago all'agenzia la provvigione e loro non mi fanno fattura, invece il costruttore vuole dichiarare solo 150.000 e il resto tutto in nero, allora Io non ci sto e Lui mi mi dice che se voglio dichiarare tutto il prezzo sale a 400.000 euro.
I nostri politici sono lo specchio del popolo.
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Beh non sono daccordo, l'abilità dei politici dovrebbe essere proprio quella di far pagare le tasse e nello stesso tempo non massacrare il popolo. Ti faccio un esempio, quante migliaia di persone usano adsense quadagnando ad esempio 1000 euro l'anno? Tantissime, se lo stato direbbe a queste persone di pagare un 10 per cento di tasse sul ricavo cioè su 1000 euro credi che la gente si tirerebbe indietro? Io sarei il primo a pagare questi 100 euro perchè in questo modo mi sentirei apposto con la legge e più tranquillo. Sai perchè non avviene questo? Perchè lo stato ora ti chiede di aprire la partita iva che fra tricche e ballacche sono circa 3000 euro di spesa anche se ne guadagni 500 annui. Secondo te l'errore dov'è?
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@100siti said:
Ma tutti contro i politici, ma nessuno parla di certi settori che evadono le tasse sempre!!!!
Io azzarderei di dire tutti i settori, e non certi settori.
Vogliamo mettere i lavoratori dipendenti con un secondo lavoro in nero?
Gli insegnanti che danno ripetizioni in nero? Gli infermieri che vanno a fare iniezioni in nero, e così via?Io personalmente quando acquisto richiedo sempre fattura, anche perchè le spese me le porto a detrazione.
Per quanto riguarda eventuali pretese di maggiorazioni di prezzo, quando mi è capitato e di rado direi, hanno sempre avuto partita persa; *non mi puoi aumentare il prezzo se ti accorgi di doverci pagare le tasse.
*Aumentano il prezzo per spaventare il cliente, approfittando anche della generalizzata scarsa conoscenza dei "meccanismi" fiscali da parte del cliente medio. E per evitare discussioni in genere faccio acquisti in centri commerciali, supermercati, ecc, dove non ti considerano un alieno se gli chiedi la fattura.@zaghor82 said:
Ti faccio un esempio, quante migliaia di persone usano adsense quadagnando ad esempio 1000 euro l'anno? Tantissime, se lo stato direbbe a queste persone di pagare un 10 per cento di tasse sul ricavo cioè su 1000 euro credi che la gente si tirerebbe indietro?
Sul tema adsense non sono d'accordo; per carità, è comunque solo una mia opinione.
Leggo spesso nella sezione adsense e nella sezione fisco e leggi di utenti adsense che vorrebbero un trattamento fiscale agevolato, semplificato e soprattutto sgravato del pagamento dei contributi previdenziali.
Mi chiedo: perchè?
Perchè all' "imprenditore adsense" dovrebbero essere garantiti dei privilegi, negati invece a chi si accinge ad aprire un'altra attività (un giovane professionista che si apre uno studio, un commerciante che si apre un chiosco di frutta e verdura, un artigiano che si apre una bottega, ecc) ?
Ogni attività che si intraprende comporta dei rischi (rischio d'impresa); se si è consapevoli di intraprendere un'attività che porterà ricavi di 1000 euro l'anno, molto probabilmente quell'attività andrebbe scartata fin dall'inizio.
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Beh io invece penso che si risolverebbe tutto adeguando le tasse ai guadagni, ma questo è solo il mio parere. Se pensiamo che uno studente universitario magari con quelle 1000 euro invece di chiedere soldi ai genitori potrebbe pagarsi l'università? Credo che una maggiore elasticità porterebbe anche ad una diminuzione degli evasori.
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Capisco il tuo punto di vista, per carità. Anch'io sono stato studente (anche se forse allora adsense non esisteva...)
Anche se trattasi di un "lavoretto" che permette a studenti universitari di raccimolare qualche soldo, deve essere comunque esercitato conformemente a quanto prevedono le leggi.Per uno studente universitario (ma direi anche un disoccupato, un lavoratore che vuole farsi un secondo lavoro, un cassaintegrato, ecc) che lavora la sera come cameriere, che intende fare il pony express, che vuole fare volantinaggio o consegnare le pizze a domicilio, la legge prevede tutta una serie di adempimenti fiscali e contributivi a carico del datore di lavoro.
Questo perchè il nostro ordinamento fiscale stabilisce che i redditi vanno tassati, e perchè il nostro ordinamento contributivo prevede che se si vuole prendere una pensione in futuro ci si debba opportunamente pensare quando si lavora.Ripeto, capisco che spesso strumenti come adsense danno la possibilità ad uno studente di arrotondare e pertanto di gravare meno sulla famiglia, ma sempre e comunque di attività commerciale si tratta.
Dovrebbe esserci un intervento legislativo che affronti il problema della tassazione e dell'assoggettamento contributivo delle attività ultraminime, ma in questo caso non si parlerebbe solo di adsense, ma di un gran numero di attività.
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Dovrebbe esserci un intervento legislativo che affronti il problema della tassazione e dell'assoggettamento contributivo delle attività ultraminime, ma in questo caso non si parlerebbe solo di adsense, ma di un gran numero di attività.
Infatti la pensiamo nello stesso modo era proprio questo che intendevo dire, ci vorrebbe un intervento dello stato per questo punto.
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"*Ho un tubo attappato, arriva l'idraulico e mi chiede 50 euro per la chiamata e 60 euro l'ora. A lavoro finito pago 160 euro e non rilascia nulla.
Vado dal meccanico e dopo varie riparazioni mi chiede 500 euro, senza rilasciare fattura.
Mi fanno male i denti! Questa volta spendo solo 10.000 euro, dopo aver pagato gli chiedo la fattura, Lui risponde che conla fattura sono 16.000 euro.*"
Questa è una cosa che dà fastidio anche a me, ma purtroppo la maggior parte delle persone, rinuncia alla fattura perchè poi deve pagare di più. Prendi un pensionato che và dal dentista, anche se poi puoi scaricarti le spese mediche. Ma ti fai due conti perchè puoi scaricare solo una piccola percentuale se superi però una certa cifra, ti conviene? devi poi anche fare il 730 quindi pagare un commercialista o un sindacato per compilarlo e alla fine paghi più di quello che lo stato ti rimborsa e questo sulla pensione di agosto dell'anno dopo, se ancora sei in vita. Quindi è meglio non farsi fare la fattura e risparmiare già da subito l'iva.
Per non parlare poi delle fatture che non ti scarichi, tipo l'idraulico o il meccanico, a cosa gli serve la fattura di queste categorie ad un pensionato? Meglio risparmiare l'iva.
Bisogna mettersi nei panni degli altri per capire le situazioni."Ogni attività che si intraprende comporta dei rischi (rischio d'impresa); se si è consapevoli di intraprendere un'attività che porterà ricavi di 1000 euro l'anno, molto probabilmente quell'attività andrebbe scartata fin dall'inizio."
E infatti tutti coloro che intraprendono un'attività si accollano dei rischi. Se le cose non vanno bene, ti garantisco che devono trovarsi due lavori, uno per campare e uno per pagare i debiti che hanno fatto per chiudere l'attività. Perchè se non ti è chiaro servono molti soldi per chiudere, forse anche di più che per aprire. E infatti per aprire le attività ci sono anche dei contributi statali (per chi ha meno di una certa età, se si è donne ecc.), ma per chiudere non c'è nessun contributo. E poi perchè ci devono essere delle attività che vanno scartate se non producono abbastanza? Se io mi accontento di quello che riesco a guadagnare, mi basta per andare avanti senza chiedere nulla a nessuno. L'importante è che io guadagno 1000 e voglio pagare le tasse su 1000 e non su 10.000 perchè quel tipo di attività dovrebbe guadagnare 10.000.
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Sono pienamente daccordo con te frantiz. Poi c'è da contare che i disoccupati ormai sono più degli occupati, quindi perchè rinunciare a 1000-2000 euro all'anno? Certo sono pochi e miseri ma sono sempre 2000 euro in tasca.
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@frantiz said:
E infatti tutti coloro che intraprendono un'attività si accollano dei rischi. Se le cose non vanno bene, ti garantisco che devono trovarsi due lavori, uno per campare e uno per pagare i debiti che hanno fatto per chiudere l'attività. Perchè se non ti è chiaro servono molti soldi per chiudere, forse anche di più che per aprire.
Ciao Frantiz e Benvenuto nel Forum GT.
Come già anticipato, essendo un lavoratore autonomo, so benissimo che esistono dei rischi da mettere in conto. Questo perchè sono anni che pago tasse e contributi. Ma un conto però è aprire un'attività che ti sottopone a qualche rischio, un conto è l'essere sicuri di incamminarsi verso il suicidio.@frantiz said:
E poi perchè ci devono essere delle attività che vanno scartate se non producono abbastanza? Se io mi accontento di quello che riesco a guadagnare, mi basta per andare avanti senza chiedere nulla a nessuno. L'importante è che io guadagno 1000 e voglio pagare le tasse su 1000 e non su 10.000 perchè quel tipo di attività dovrebbe guadagnare 10.000.
Se per portare a casa 1000 euro bisogna sborsare 2800 euro di contributi, 200 euro di tasse e 500 euro di commercialista, non mi sembra un buon affare, anzi un vero e proprio suicidio.
Il fatto di pagare su 10000 (anzi per i contributi previdenziali parliamo di circa 14000 euro di minimale) è per garantirti una minima pensione in futuro.Quindi, a mio modesto avviso, è meglio finanziarsi facendo altri lavoretti piuttosto che aprire una partita iva per raccimolare qualche soldo con adsense per poi andare in pesante perdita. Senza prendere in considerazione gli studi di settore che colpiscono tutti.
Poi ognuno sceglie come meglio crede.
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@arianna1 said:
240 euro all'anno di aumento sui contributi minimi INPS. Questa è la sorpresa che i lavoratori autonomi, che si trovano nella prima fascia di reddito, hanno trovato nel 2009. Ai nuovi Robin Hood, dovremmo far sapere che quello vero toglieva ai ricchi per dare ai poveri e non il contrario. E' veramente vergognoso, ciò che sta accadendo sotto i nostri occhi. Da un lato si uccidono le piccole imprese, che sono sempre state alla base dell'economia italiana, e dall'altro si aiutano e si favoriscono le grosse imprese e le lobby.
Ancora più vergognoso è il silenzio su cui passano certe ""novità, il silenzio delle associazioni di categoria solerti solo a prelevare le quote associative (obbligatorie) e soprattutto il nostro di silenzio, che continuiamo a subire.
Alle prossime elezioni ricordiamoci di ringraziare chi ci ha fatto quest'ultimo regalo in un momento così difficile. Aspettavamo una mano e abbiamo ricevuto un bel pugno.da qualche tempo volevo iscrivermi, ma non ho mai avuto lo spunto... approfitto di questa discussione
nessuno si lamenta perchè la novità non è realmente una novità ma la continuazione di un provvedimento passato nella finanziaria 2007 (Gov. Prodi), quando i contributi sono passati dal 18,20% circa del 2006 al 23,72% nel 2007, con aumenti annuali dell'1% fino al 26,72% nel 2010...
il prossimo anno pagheremo ancora di più, e stavolta la colpa non è di questo governo... (anche se risolvere questa bestialità, definita "una svista" -testuali parole- dall'allora Ministro del Lavoro Damiano non sarebbe stata una brutta cosa)
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Toss ha ragione, si tratta di una politica avviata dal governo precedente e confermata dall'attuale.
Comunque è anche vero che pagare meno contributi significa avere pensioni più scadenti a suo tempo (e già così non sono esaltanti), quindi alla fine bisogna anche scegliere da quale lato tirare la coperta...