• Super User

    Libertà di Stampa, Italia declassata da Fredoom House

    E' triste ma è così, per loro non siamo più un Paese pienamente libero, e lo sapevamo oramai da tempo.

    L'organizzazione non governativa Freedom House, con sede negli Stati Uniti e che si pone come obiettivo la promozione della libertà nel mondo, declassa il nostro Paese (unico in Europa) al livello di "partly free".

    Ai primi posti i Paesi Scandinavi e, considerando tutta l'Europa occidentale, dopo di noi solo la Turchia.

    L'Italia è dunque declassata per la prima volta da Paese 'libero' (free) a 'parzialmente libero' (partly free).
    I motivi della retrocessione sono molteplici, spiega Freedom House nel Rapporto, (che esamina la libertà di stampa in 195 Paesi da 30 anni): > "Nonostante l'Europa Occidentale goda a tutt'oggi della più ampia libertà di stampa, l'Italia è stata retrocessa nella categoria dei Paesi parzialmente liberi, dal momento che la libertà di parola è stata limitata da nuove leggi, dai tribunali, dalle crescenti intimidazioni subite dai giornalisti da parte della criminalità organizzata e dei gruppi di estrema destra, e a causa dell'eccessiva concentrazione della proprietà dei media". Più in dettaglio, Freedom House accenna alla concentrazione della proprietà dei media come punto dolente e punta il dito contro la legge Gasparri, che: > "introduce norme che favoriscono l'attuale presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Ci sono i tanti processi per diffamazione a carico di altrettanti giornalisti, tra i più eclatanti quelli a carico di Alexander Stille e di Marco Travaglio".Ma il punto più grave secondo l'organizzazione, è costituito: > "dalla concentrazione insolitamente alta della proprietà dei media rispetto agli standard europei in quanto Berlusconi controlla attraverso il governo la Rai, e possiede Mediaset. E la crisi di La7 non ha certo giovato in questo panorama. ".
    Nella classifica generale di tutti i Paesi del Mondo l'Italia è al settantunesimo posto, a pari merito con Benin e Israele. Gli Stati Uniti arrivano al ventiquattresimo posto.

    In effetti non resta da dire che ce la siamo cercata e voluta, che non dobbiamo dimenticare che ogni Popolo ha il Governo (e la libertà) che merita.


  • Super User

    Si tratta purtroppo di una notizia che interessa poco il popolo italiano, anche perchè diciamocelo pure, l'italiano medio legge ben poco, al massimo la gazzetta dello sport. Quindi, cosa gli interessa se un giornale è libero o meno ?
    Certo, se si fa riferimento alla TV forse il discorso è diverso, ma penso che la TV in sé abbia poco a che fare con la libertà. Ormai la TV è per lo più "tette e culi". Anche il Bagaglino, da trasmissione satirica (politically correct) si è trasformata in trasmissione porno-soft. Interessante che proprio questa versione non è piaciuta ed è stata chiusa. Forse gli italiani sono un po' stufi di questo andazzao ? Speriamo!

    Quello che volevo dire è che la notizia non è realmente una notizia, visto che, come purtroppo pare non ricordare nessuno, già tempo fa siamo stati declassati da Freedom House a paese "semi-libero", e per gli stessi motivi.
    Già nel precedente mandato di Berlusconi l'Italia era stata declassata a paese ?parzialmente libero? (se non ricordo male alla 71ma posizione), tornando ?libera?, ma in 61ma posizione, solo quando il proprietario di Mediaset perse le elezioni successive. Nel rapporto si leggeva ?Anche se l'informazione privata resta concentrata nelle mani di Mediaset, controllata da Berlusconi, la principale emittente pubblica Rai non è più sotto il suo controllo?, come motivazione del ritorno in alta (si fa per dire) classifica. Adesso si torna di nuovo in bassa classifica, e per gli stessi motivi! Ma nessuno lo ricorda, o lo dice.

    Ma sarà poi vero che non c'è libertà di stampa in Italia ? Qualche giorno fa ad AnnoZero l'onorevole Ghedini, avvocato di Berlusconi e parlamentare, lamentava che Freedom House prendesse i suoi "dati" e le sue "informazioni" da giornali come il Corriere della Sera e Repubblica, e per questo la sua valutazione non era attendibile. Ora, che Repubblica non sia tenera con il presidente del consiglio lo si sa, ma far passare il Corriere della Sera come un giornale poco affidabile (sarà comunista ?) mi pare eccessivo. In realtà Freedom House nella sua valutazione mi pare abbia inserito molti dati, principalmente lo stato della giustizia italiana e delle televisioni.
    Per quanto riguarda la prima ci sono numerose cause per diffamazione intentate contro i giornalisti. E' vero che spesso i giornalisti le vincono, ma molti giornalisti non si possono nemmeno permettere di farle, perchè se le perdessero, anche solo una, avrebbero finito la carriera. Non stiamo parlando di giornalisti tipo Travaglio o grandi nomi, ma parliamo dei tanti piccoli giornalisti che vorrebbero fare il loro lavoro, ma si autocensurano per paura della mafia, dei politici ecc.....
    E poi la questione delle TV, troppo complessa per parlarne qui. Mi limito a ricordare la condanna da parte dell'Europa all'Italia per la questione Europa 7. E' vero che poi l'Italia avrebbe "risolto" la diatriba, però ci sono voluti anni e anni, e soprattutto la cosa molto strana è che è stato lo Stato italiano a trovare uno spazio per Europa 7 (spazio ritenuto sostanzialmente inutile da Europa 7), mentre la diatriba nasceva dal fatto che Rete4 è sostanzialmente abusiva, e così è rimasta ancora. Lì nessun intervento! La questione non è ancora chiusa, pare.

    Ma sul piano pratico, c'è libertà di stampa ? Non c'è ? Come si vede ?
    Forse sarà un caso, ma ci sono alcune situazioni che potrebbero essere illuminanti a questo proposito.
    Ad esempio, pochi ricorderanno il caso Telecom-Serbia, dove un discusso faccendiere accusò vari esponenti della sinistra di tangenti e molto altro. Subito il govenro di destra mise in piedi una commissione per indagare sui fatti, con notevole discredito dei suddetti esponenti. Peccato che fossero tutte menzogne, smascherate dai magistrati, al punto che la commissione di inchiesta collassò su stessa e le accuse si ritolsero sul faccendiere. Ovviamente ci si sarebbe aspettata una riabilitazione degli esponenti della sinistra, o comunque che la notizie avesse una certa enfasi, cosa che non avvenne affatto.
    Lo stesso può dirsi di altri casi successivi: De Magistris, Forleo. In entrambi i casi le accuse ai due magistrati sono state riportate ampiamente, discusse, le loro vite analizzate al punto che pochi giorni fa in una noto TG (se di TG si può parlare!) si diceva ancora che De Magistris "non ha mai vinto una causa" (come se il compito di un PM sarebbe vincere le cause e non indagare, casomai anche a favore del cittadino!). Ebbene entrambi i magistrati suddetti sono stati assolti da addebiti di ordine penale e disciplinare, la Forleo addirittura si è vista annullare il trasferimento di ufficio, con ciò significando che loro non avevano fatto nulla di male. Non solo, l'indagine di De Magistris, la famosa WhyNot, pur essendo stata smembrata tra vari PM, è stata sostanzialmente considerata ben fatta, al punto che adesso andrà a giudizio portando con se numerosissimi politici (si tratterà di un maxiprocesso), compreso il governatore della Calabria. Dopo tanto chiasso sul fatto che quelle inchieste non si dovevano fare, erano fatte male, erano stati commessi abusi, mi pare che si sia acclarato, adesso, a distanza di tempo, che quel lavoro era un buon lavoro e svolto senza abusi.
    Ma di tutto questo non c'è quasi traccia in TV e sui giornali, un silenzio assordante!


  • User Attivo

    @bsaett said:

    Ma di tutto questo non c'è quasi traccia in TV e sui giornali, un silenzio assordante!

    Pienamente daccordo con il Topic di Andrez e il Post di bsaett.

    Dal canto mio posso solo aggiungere le parole di Di Pietro parlando a Napolitano che taceva troppo spesso sugli scempi e attacchi alla democrazia da parte dei governanti.

    "IL SILENZIO E' MAFIA" e purtroppo , di Mafia è intrisa l'Italia e gli Italiani, la cosa peggiore è che nessuno, sia di destra che di sinistra, fa niente per debellarla, figuriamoci se in un sistema del genere può essere libera la Stampa e i Mass-media.

    Di Andrez:"Nella classifica generale di tutti i Paesi del Mondo l'Italia è al settantunesimo posto, a pari merito con Benin e Israele. Gli Stati Uniti arrivano al ventiquattresimo posto.

    In effetti non resta da dire che ce la siamo cercata e voluta, che non dobbiamo dimenticare che ogni Popolo ha il Governo (e la libertà) che merita".

    Tutto vero e per questo ascoltate questa bella canzone purtroppo sempre attuale.:wink3:

    :ciauz:


  • Super User

    Nonostante questa già preoccupante situazione, oggi il Governo presenta alla Camera la Legge Bavaglio per la stampa, chiedendo la fiducia.

    Di fatto, si diminuisce l'efficacia delle investigazioni assottigliandole ed impoverendole e si cancella il dovere della cronaca per i giornalisti, distruggendo il diritto del cittadino di essere informato.

    E tutto questo in nome della sicurezza, per i cittadini di un Paese che di fatto produce il 10% del prodotto interno lordo nel malaffare del crimine e delle mafie. :rollo:


  • Consiglio Direttivo

    @Andrez said:

    E tutto questo in nome della sicurezza, per i cittadini di un Paese che di fatto produce il 10% del prodotto interno lordo nel malaffare del crimine e delle mafie. :rollo:

    Viene allora da chiedersi alla sicurezza di chi stiano pensando, con provvedimenti del genere. :():

    Una popolazione informata è una popolazione che controlla, ribatte a, sorveglia il potere; è una cittadinanza attiva e partecipe che non si fa fregare, che sente subito puzza di marcio ed ha gli strumenti per dimostrare ogni genere di illecito.

    Se le informazioni al cittadino vengono sottratte invece di essere fornite, chi ne beneficia in ultima istanza? :lipssealed:


  • Super User

    Non prendiamoci in giro da soli. Che la televisione pubblica era marcia fino al midollo (e anche oltre) si sapeva da anni ormai. Oramai le uniche cose che trasmettono sono pubblicità, talk-show dove c'è gente che urla e si insulta, film vecchi di dieci anni e ovviamente tanta, tanta pubblicità! I telegiornali si contraddicono da rete a rete... speravo che i giornali non fossero caduti così in basso ma a quanto pare mi illudevo. Sembrerebbe proprio che sia internet l'unico mezzo veramente libero rimasto...


  • User Attivo

    @Leonov said:

    Viene allora da chiedersi alla sicurezza di chi stiano pensando, con provvedimenti del genere. :():
    [***]

    Caro Leonov, conviene sempre a quelli, le mafie e le caste di tutti i tipi, da quelle politiche, quelle sanitarie, bancarie, quelle edili, ecc. ecc.

    Oggi si è scritta un'altra brutta pagina per la democrazia e la liberta di stampa Italiana.:gtsad:

    :ciauz:


  • Super User

    E' con molta preoccupazione che il segretario nazionale dell'Associazione nazionale magistrati, Giuseppe Cascini, denuncia: > il ddl contiene "clamorosi errori tecnici" . Il "problema di fondo è la filosofia del provvedimento" che "limita drasticamente per le forze dell'ordine e della magistratura la possibilità di utilizzare le intercettazioni telefoniche come strumento di indagine. E' un gravissimo colpo alle attività di indagine" che nel merito "con l'introduzione degli evidenti indizi di colpevolezza - pregiudica il contrasto alla criminalità e compromette il ruolo della libera stampa.Allarmato anche il procuratore capo di Firenze, Giuseppe Quattrocchi; nel corso della conferenza stampa in cui sono stati illustrati i risultati dell'operazione sulle infiltrazioni camorristiche in Toscana che ha portato a otto arresti, 18 denunce e sequestri di beni per 20 milioni di euro ha detto: > "Per la riconoscibilità dell'associazione mafiosa, le intercettazioni sono importanti. Bisogna stare attenti a dire 'ma tanto per le indagini sulla mafia rimangono', perché a volte si risale all'associazione mafiosa partendo da altri tipi di indagine, da reati minori".
    "Le intercettazioni sono importanti - ha ribadito Quattrocchi - perché l'associazione mafiosa in molti casi non è immediatamente riconoscibile. Spesso si parte da reati minori e poi si risale all'associazione mafiosa. Se in futuro non saranno più consentite intercettazioni per reati fine, non si riuscirà più a risalire alle strutture associative di tipo mafioso". 😞


  • Super User

    Prosegue l'attacco dell'ANM alla riforma delle intercettazioni:

    La riforma delle intercettazioni segna nei fatti "la morte della giustizia penale in Italia": questa la dura presa di posizione dell'associazione, contro norme che "rappresentano un oggettivo favore ai peggiori delinquenti". E "impediranno alle forze di polizia e alla magistratura inquirente di individuare i responsabili di gravissimi reati". In pratica, prosegue l'Anm, è come se governo e Parlamento chiedessero "alle forze dell'ordine e alla magistratura inquirente di tutelare la sicurezza dei cittadini uscendo per strada disarmati e con un braccio legato dietro la schiena".

    Non vi sono dubbi che per i Magistrati l'unica funzione di questa riforma è di bloccare del tutto la lotta alla criminalità in Italia.