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Come detto, per alcune attività è stata prevista una verifica da parte degli uffici e organi finanziari subito dopo l'apertura della partita iva.
Si tratta solo di una verifica formale, nel senso di verificare che l'attività sia effettivamente esistente.
Da qualche anno è prassi.
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Scusate ma come fa ad entrare la finanza dentro un domicilio privato anche se fiscale; mica è un'attività aperta al pubblico; capisco un richiamo al loro ufficio per controllare fatture e tutto; ma che vengono e ti bussano in casa mi sembra surreale in quanto per entrare in proprietà privata bisogna avere un mandato e su questo credo non ci siano dubbi.
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Anche io esprimo perplessità trattandosi comunque di un domicilio privato per accedere al quale se non erro serve un'apposita autoprizzazione della magistratura.
Comunque non mi pare consuetudine il controllo "preliminare" di cui parli.
Paolo
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L'art. 37, c. 18-20, del D.L. 04/07/2006 N. 223 , convertivo con L. 248/2006, con effetto dal 04/07/2006 e con efficacia dalle richieste di partita iva presentate dal 01/11/2006, ha introdotto i commi 15-bis e 15-ter all'art. 35 del D.P.R. 633/72.
15-BIS: " L'attribuzione del numero di partita iva determina la esecuzione di riscontri automatizzati per l'individuazione di elementi di rischio connessi al rilascio dello stesso nonchè l'eventuale effettuazione di accessi nel luogo di esercizio dell'attività.....".Per quanto riguarda l'accesso, dovrebbe comunque esserci l'autorizzazione del procuratore in caso di sede attività coincidente con l'abitazione di residenza.
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Non avevano alcuna autorizzazione. Probabilmente però non sapevano che l'ufficio era anche la mia residenza. Hanno detto che nel settore informatico ci sono molte truffe, motivo per il quale vengono svolti questi controlli su questo tipo di attività. In ogni caso non ci sono stati problemi, hanno fatto un verbale in cui hanno scritto che il controllo aveva sortito esito regolare.
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Cioè senza mandato son entrati in casa tua? mah a volte penso di vivere nella luna.
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Loro non sapevano fosse casa mia. Credevano fosse il mio ufficio.
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Ciao,
ho visto anch'io un controllo relativamente ad un'attività di gestione portali internet dopo pochi mesi dall'apertura.
L'accesso è avvenuto presso il mio studio (la società aveva sede legale lì)da parte dell'Agenzia delle Entrate.
La motivazione è stata per verificare se si trattasse di una vera attività e non di qualche truffa.Fabrizio
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Nel caso in cui la sede non corrisponde al domicilio privato e quindi si tratta comunque di sede pubblica allora fab75 hai ragione; nel caso invece di Lorenzus non potevano assolutamente entrare in domicilio privato in assenza di mandato tranne se ovviamente non li fai accomodare te. Bello se tutti i pubblici ufficiali potessero entrare ovunque anche in casa proprio di chiunque. Neanche nel periodo fascista succedeva
La legge parla chiara; senza mandato non si può entrare in domicilio privato e se si entra con la forza si commette il reato di violazione di domicilio da parte di un pubblico ufficiale con pena che va da un anno di reclusione in poi. Mi pare art. 613 del codice penale.
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Attenzione: li ho fatti accomodare io in casa! Mi hanno citofonato chiedendomi di parlare con me per accertarsi dell'entità dell'attività.
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E' successo anche a me che vivo nella provincia di Milano.
Mi hanno lasciato in casella della posta un avviso in cui mi chiedevano di recarmi presso gli uffici gdf di zona il tal giorno. Io mi sono recato li con il mio commercialista che aveva provveuto a portare i libri contenenti le poche fatture fino a quel momento emesse. P.IVA aperta a Febbraio e controllo di ruotine per accertarsi della reale esistenza della ditta individuale a Settembre.
La mia sede sociale e' casa mia e senza un mandato del magistrato a casa mia non entra nessuno.
Comunque tranquillizzati e' normale...
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E' più normale la situazione di pizzahut; però ripeto se li hai fatti accomodare tu allora va bene; l'importante è che si sappia che in casa propria oltre te non deve entrare nessuno senza il tuo consenso.