• User Newbie

    Emettendola con la seconda soluzione da me esposta, vado a perderci 75 ?. Cioè il mio compenso al netto deve essere di 375? non di 300?.
    Per quale motivo non posso applicarla su 900??

    inoltre navigando in internet ho trovato la seguente definizione: "L'azienda trattiene il 20% del compenso lordo dalla retribuzione pattuita e lo versa al fisco a nome del lavoratore. "

    Grazie


  • User

    Il fatto è che tu hai pattuito un compenso di 750,00 €. Trovandoti in regime dei "contribuenti minimi" non applichi l'IVA e quindi emetterai la fattura per 750,00 (nel tuo caso 375).
    è anche vero che se il committente è disposto ad avere un esborso monetario di € 900,00 puoi aumentare il tuo onorario, ma a quel punto non stai rispettando il compenso pattuito.


  • User Newbie

    La somma era di 750 ? + iva = 900? da dividere in due. Quindi è corretto fare secondo me: 375? +20%=450? 450?-20%=360?. Secondo te sbaglio?


  • User

    Ti faccio un esempio
    mettiamo il caso, e te lo auguro, che tu nel 2009 avrai onorari per più del 50% del limite imposto da questo regime, quindi oltre i 45.000 ?.
    Secondo la normativa devi provvedere ad effettuare tutte le liquidazioni IVA sulle operazioni attive. Questo, rapportato al tuo caso vorrà dire che se oggi emetti una parcella per ? 450, dovrai riemettere la parcella assoggettando ? 450 ad IVA. Usciresti quindi dal limite del compenso pattuito in quanto dovresti chiedere al tuo cliente l'IVA (90 ?) oppure, cosa molto più probabile, sarai costretto a pagarla di tasca tua.
    Spero di esser stato abbastanza chiaro.


  • User Newbie

    Il tuo discorso l'ho capito bene, solo che ci tenevo a capire meglio questa cosa. Originariamente abbiamo pattuito di prendere al netto 375 € a testa. Così facendo, lui ha emesso una fattura di 900€ e quindi ha incassato al netto 750€. Io invece se fatturo 375€ lordi, automaticamente incasso 300€. Il mio dubbio è come faccio a incassare 375€? L'unico modo è quello di fatturare 450€ lordi. Così facendo ancora non prendo al netto 375 ma ne prendo 360€ cmq andrebbe bene. Non so se mi sono spiegato bene.... Cosa mi dici?


  • User Attivo

    Il compenso per lo studio grafico non è ?. 900, bensì ?. 750 in quanto lo studio dovrà riversare all'erario l'iva incassata (?. 150).
    Il tuo compenso (al 50%) è di ?. 375 anche se ne incassi ?. 300, mentre ?. 75 trattenute dallo studio grafico saranno dallo stesso versate all'erario a titolo di acconto delle tue imposte (che ti ritroverari già pagate in tutto o in parte).:ciauz:


  • User

    Il tuo caso trova spiegazione nel fatto che la contabilità tua e dello studio non seguono gli stessi principi contabili. In realtà state percependo lo stesso compenso ma a te, che operi come professionista, l'Erario chiede di anticipargli le tasse del 20%.
    Come si dice, la matematica non è un opinione..
    se vuoi incassare 375 nette devi emettere una parcella per 468,75. Ma tu in questo caso percepiresti più del 50% del compenso.


  • User Newbie

    Sono appena andato dal commercialista, il quale mi ha detto di fare in questo modo:

    La fattura emessa dallo studio è di 750€ +20%iva=900€

    La mia fattura è di 450€ - 20% di ritenuta d'acconto +4% cassa inps(calcolata su 450€) = 378 €

    Quindi il tutto si trova ora...


  • User Attivo

    Non capisco perchè il tutto si trova.
    Comunque, dipenderà da cosa dirà lo studio grafico!!!!


  • User Newbie

    Il tutto si trova semplicemente per questo motivo: devi partire dal fatto che entrambi dovevamo incassare 375 ?. se fatturavo 375 ? - 20% della ritenuta d'acconto, automaticamente incassavo 300? netti, mentre lui incassa 375? puliti puliti. Il tutto si bilancia nel momento in cui fatturo 450? -20% d'acconto quindi 360? e ora il tutto si trova. Meglio di così non so come spiegarlo...

    Un ultima domanda mica per caso sapete quanto vale l'imposta di cassa irpef per ingegnere?
    Grazie Ciao


  • User Attivo

    Ok.
    Lo studio grafico non si ritroverà affatto.
    Ha incassato 750 + 150 di iva = 900.
    Poi verserà 150 all'erario di iva e gli restano 750.
    Quindi darà a te 360 e gli restano 390.
    Verserà, per tuo conto, ? 90 per tue imposte e gli restano 300 lordi, meno di quanto preso da te (360 già tassati).
    Infine, quando farà la dichiarazione dei redditi dovrà versare le sue imposte su 300 (750 - 450), che per semplicità supponiamo siano tra irpef, irap e addizionali del 20% (ma l'aliquota irpef minima è del 23%), pari a ?. 60.
    A questo punto lo studio avrà avuto un netto di ?. 240, puliti puliti, contro un tuo netto di ?. 360, pure puliti puliti, con una differenza di ?. 120.
    Certamente per te i conti torneranno.:ciauz:


  • User

    La cassa Ingegneri è al 2%


  • User Newbie

    Si hai ragione tu, facendo due conti, o perdo io o perde lui, quindi l'unico modo è quello di sistemare la faccenda in questo modo, fatturando io 450? alla fine mi trovo 360? e lui 300? a questo punto, prendo 30? e glie li do fuori fattura e così bilanciamo i conti. La prossima volta ci conviene fare due fattura separate al cliente in modo che ognuno si paga la propria iva.
    Giusto?


  • User Attivo

    Per me la soluzione giusta è quella di cui al post n. 8:ciauz:


  • User Newbie

    Per me no, e ora ne sono sicuro. L'errore mio e dello studio grafico è stato quello di emettere una sola fattura al cliente. La prossima volta per prendere la metà del lavoro, basterà emettere due fatture separate in modo tale da pagare ognuno la propria iva. Come abbiamo fatto ora, praticamente abbiamo pagato due volte l'iva, andandoci a perdere ben 80?.
    Questo è tutto...


  • User Attivo

    Supponi che fatturi ad un privato, non c'è la RA, e allora che fai cambi onorario e ritorni a 375?? Se veramente vuoi guadagnare al netto devi considerare l'imposta sotitutiva e non la RA, l'INPS, l'Inarcassa se la hai, ecc... insomma l'IVA e la ritenuta d'acconto sono le uniche da non considerare perchè sono soldi che girano e basta e non sono né guadagni né perdite. Quindi quoto gli altri.


  • User Newbie

    Forse parlo e non ci capiamo, quando vai da un cliente gli dici, "per questo lavoro mi devi 200? +iva", vuol dire che io devo prendere al netto di tasse 200?. Quindi o faccio la fattura di 200+40 di iva=240? o faccio la fattura di 240? - 48 di ritenuta d'acconto= 192? ho più o meno preso sempre i miei 200? netti.
    Non capisco dove sto sbagliando... L'unica cosa che so, è che con la ritenuta d'acconto, ci vado sempre a perdere.


  • User Attivo

    Se vai da un cliente non gli dici tot + IVA perchè hai minimi innanzitutto.
    Poi se non fossi nei minimi, i 40 euro di IVA non sono tuoi, quindi avresti comunque preso 200-RA, anche se ti sembra di aver preso 192? netti, invece avresti preso 240-48-40, che con i minimi equivale a 200-40. Ora non so bene cosa ci si può fare con l'IVA oltre che ridarla allo Stato, però il concetto è questo.