• User Newbie

    salve a tutti
    nel caso l' auto fosse già in possesso del titolare al momento dell' apertura di una partita iva come contribuente minimo cosa si deve fare per poter dedurre i costi nel modo seguente
    spese per carburante (al 50 %)
    spese telefoniche (al 50%)
    spese per tagliandi auto ( al 50%)
    spese per bollo auto (al 50%)
    spese per assicurazione auto (al 50%)
    l' auto non è un bene dell' aziehda e quindi non è detraibile come bene strumentale a meno di atto di vendita da Me ( proprietario privato ) a Me (ditta con partita IVA) . E corretta questa mia interpretazione ?
    Eventualmente posso fare un atto di comodato gratuito tra Me ( proprietario privato ) a Me (ditta con partita IVA) per poter scaricare le spese ?

    Ringrazio fin d' ora chiunque voglia darmi cortese risposta.
    osvaltosse


  • User Attivo

    Da quello che ho letto sul forum bisognerebbe fare come dici Tu, ma, nel caso sei una ditta individuale, che senso ha farsi un documento a sé stesso!


  • User

    in merito a :
    l' auto non è un bene dell' aziehda e quindi non è detraibile come bene strumentale a meno di atto di vendita da Me ( proprietario privato ) a Me (ditta con partita IVA) . E corretta questa mia interpretazione ?

    mi risulta che sia necessario, all'apertura della partita iva/attività, una dichiarazione scritta del proprietario in cui si specifica la cessione a titolo gratuito dell'auto alla ditta individuale. Questo è ciò che mi hanno detto dei commercialisti....
    Concordo sul fatto che non abbia molto senso nel caso di una ditta individuale.
    Saluti


  • User Attivo

    Cosa fai vendi una cosa da Mario Rossi a Mario Rossi? Non hai la stesso nome tra privato e ditta?


  • User

    "Questo è ciò che mi hanno detto dei commercialisti...."
    Dato che io non sono un commercialista (tu lo sei, per caso?) non posso smentire una cosa che mi è stata detta da più di un commercialista.
    Si tratta di una (auto)dichiarazione finalizzata ad attestare che l'auto che prima risultava esclusivamente ad uso privato con l'apertura della ditta viene usata anche (o soltanto) per motivi professionali, con le note conseguenze che ciò comporta sul piano fiscale (deducibilità dei costi di manutenzione, rifornimento, pedaggio, assicurazione, ecc..+ eventuale detraibilità dell'iva).
    Mi è stato anche detto che questa cosa va fatta contastualmente all'apertura della partita iva e non olltre ....
    Sarebbe utile avere l'opinione di un commercialista su questo punto, per capire se le cose che mi sono state dette sono vere oppure no!
    Saluti
    P.S.: ovviamente tutto questo discorso dovrebbe valere solo nel caso in cui l'auto sia già in possesso di colui che apre la partita iva.


  • User Attivo

    Non sono un commercialista e non ho fatti studi inerenti, la stranezza di una dichiarazione di se stesso a se stesso che spesso non viene registrata (ho letto che andrebbe fatto anche), mi sembra inutile farla. Aspettiamo qualche esperto, di quelli veri.


  • User Newbie

    Scusate, ma allora nel mio caso: devo fare il contratto di locazione del mio negozio e sono ditta individuale, è la stessa cosa intestarlo alla ditta (che ha una denominazione seguita dal mio nome) o intestarlo solo a me come persona???:x


  • User Newbie

    Scusate se mi intrometto nella discussione ! Io non sono un esperto commercialista ma , dal momento che ho aperto anch'io quest'anno la mia partita iva come contribuente minimo , mi sono preoccupato di rompere le scatole un po a tutti per avere lumi su che fare con l' auto e con le detrazioni. In particolare , dal personale dell' ufficio delle imposte ho avuto questa precisazione :la corrispondenza tra persona fisica con codice fiscale e la ditta individuale vale per il Professionista , non per altre attività. Ad esempio una impresa di pulizia individuale non coincide con la persona titolare.Perciò l' auto intestata al professionista automaticamente va in carico alla ditta , se dichiarata come bene strumentale , e , nel caso di apertura partita iva con gia il possesso dell' auto, la si carica come bene strumentale ( per i minimi al 50% ) con il valore di mercato con una dichiarazione di presa in carico da parte del professionista di un bene privato già in possesso.
    p.s. queta procedura mi è stata confermata sia dal commercialista che dall' uffico delle Entrate
    uUn saluto a tutti -- osvaltosse :ciauz:


  • Moderatore

    Il bene privato, anche posseduto prima dell'apertura della partita iva, si può inserire nella sfera d'impresa, come scritto da osvaltosse, ai sensi dell'art. 65 Tuir.
    Questo non è possibile se il soggetto è lavoratore autonomo perché la norma riguarda solo le imprese. Il professionista può comunque dedurre i costi di gestione del bene privato usato anche per lavoro, come ad esempio l'auto.


  • User Newbie

    Grazie per la risposta Dott. Michelini
    Mi scusi se replico ma. alla luce di quanto da Lei scritto non mi è pià chiaro come gestire la cosa.Io ho aperto a Febbraio partita IVA come Perito Industriale , contribuente minimo . L' uffico delle Entrate mi ha detto che potevo inserire la mia auto , già posseduta al momento dell' apertura della partita iva , come bene strumentale al valore di mercato in quel momento , facendo un' autodichiarazione di presa in carico..
    Ora lei mi dice che non posso farlo perchè sarei lavoratore autonomo . Ma in caso di acquisto dell' auto lo potrei fare quindi la cosa non mi torna . Come stanno realmente le cose ? perchè a questo punto non so più se ho capito male .
    In attesa di risposta la saluto cordialmente :ciauz:
    osvaltosse


  • Moderatore

    Se sei inquadrato come ditta individuale allora sì, puoi "apportare" l'auto nel novero dei beni d'impresa applicando l'art. 65 Tuir.
    Se invece si lavoratore autonomo, non puoi far confluire l'auto nei beni dell'attività professionale ma puoi dedurre solo i costi di gestione e utilizzo (promiscuo).

    L'acquisto di un'auto nuova è questione differente visto che potrebbe avere fattura e caricarla fra i beni dell'attività professionale senza problemi.

    Purtroppo ad oggi esiste questa asimmetria fra imprenditori e professionisti.


  • User Newbie

    Grazie della precisazione Dott Michelini !
    Però a questo punto le cosi si complicano un po' da un' altra parte :
    Nell' atto di apertura di partita iva , sotto la voce "TIPO SOGGETTO" è scritto DITTA INDIVIDUALE e quindi tutto OK per l' apporto dell' auto.
    La mia è però un' attività da professionista iscritto all' Albo dei Periti Industriali .Quello che non mi è chiaro è la differenza tra ditta individuale e lavoratore autonomo : può ,per cortesia, illuminarmi sull' argomento ?!!

    La ringrazio anticipatamente e la saluto cordialmente :ciauz::ciauz::ciauz:

    Osvaltosse:bho:

    p. s. queste discussioni sul Forum sono una cosa fantastica !!!! grazie a tutti !


  • Moderatore

    L'Agenzia delle Entrate nelle ricevute di attribuzione partita iva scrive "Ditta individuale" anche se si apre attività come libero professionista, quindi non c'entra.

    Se tu sei lavoratore autonomo non puoi applicare l'art. 65 Tuir.
    Consulta il tuo commercialista, saprà aiutarti.