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Numero 12: che sia vero o no è molto interessante
Ho trentadue anni, quasi trentatré. Da quindici corro su e giù per i campi del **calcio **che conta. Molta A, un po? di B, mai una ribalta davvero importante. Un paio d?anni, a dire il vero, li ho passati in uno squadrone. Di quelli che fanno la Champions. Più per caso che per meriti acquisiti. Ma l?allenatore puntava, giustamente, su gente più forte e con più fame. Io la fame non ce l?ho mai avuta. Ancora oggi guadagno **seicentomila **euro l?anno. Porto a casa in un giorno quello che mia madre guadagna in un mese e mezzo facendo a mano maglioni che Dolce&Gabbana acquistano da lei e dalle sue colleghe e rivendono a sei volte il prezzo. Mio padre è in pensione. Ferroviere. «Come Moggi», diceva lui, vecchio juventino, quando Lucianone era l?uomo più potente del calcio italiano. Io invece ero milanista. Ero. Perché quando inizi a giocare sul serio te ne freghi della squadra per cui tifavi da bambino. E pensi solo ad andare dove ti vogliono, dove ti pagano. Dove, se possibile, ti fanno giocare. In modo che il tuo valore non scenda e, in scadenza di contratto, tu possa tranquillamente rinegoziare il tuo stipendio da miliardario. «E? bravo», dicevano un tempo di me. «Basta che non si perda per strada». Io per strada mi sono perso. O meglio: mi sono lasciato perdere. Miliardario a venticinque anni. Perché avrei dovuto fare di più? Perché avrei dovuto chiedere di più a me stesso?
E' Numero 12.
Pare sia un calciatore, o forse una bufala.
Ma la cosa importante è, credo, che scrive cose del calcio molto interessanti e senza peli sulla lingua.
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Ci puoi indicare anche la fonte?
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Certo.
La fonte è lo stesso blog che contiene la rubrica http://rivistapop.wordpress.com/
E' nel mio Google Reader da un pochino, tuttavia è diventato famoso dopo l'articolo su Repubblica.
Lui posta ogni Lunedì
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Secondo me non è una bufala.
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E' molto triste nei suoi racconti...
Questo deve farci capire quanto sono "pompati mentalmente" questi ragazzi e come facilmente crollano quando le cose non vanno bene...
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Questo fa anche capire perchè alcuni ragazzi ricorrono sempre più al doping.