• User Newbie

    Salve, ringrazio tutti per le domande e i contributi utilissimi.
    Pongo un problema:
    Sono dipendente part time con orario 20/38 di azienda editrice (settore diverso dal mio)
    3 anni fa ho parto P.IVA come consulente informatico. Faccio progetti e vendo sistemi personalizzati.
    Rientro nei contribuenti minimi e il mio commercialista non mi ha fatto iscrivere ai commercianti.
    Adesso scopro che dovevo versare all'INPS il 17% per la gestione separata.

    1. posso iscrivermi alla CCIAA e far risultare come attività prevalente il lavoratore dipendente?
    2. come posso recuperare i 3 anni pregressi per pagare il minimo possibile di INPS?
      Grazie per le riposte

  • User

    Ho recentemente aperto **p.iva **aderendo al nuovo regime dei minimi e sono iscritta alla gestione separata.
    Attualmente lavoro anche con un contratto a tempo determinato che presumibilmente durerà 5/6 mesi.

    Per quanto rigurada la gestione separata per il periodo con doppio lavoro (dipendente + autonomo) dovrò applicare l'aliquota al 27.72% o al 18%????

    Come mi devo regolare? Quanti mesi di lavoro dipendete servono per applicare l'aliquota al 18%? Dove si trova la normativa di riferimento?

    Bisogna comunicare all'inps gestione separata che si sta lavorando anche come dipendenti? In che modalità? Con che tempistiche???

    Sono confusa... se possibile vorrei versare con l'aliquota ridotta alla gestione separata, ma vorrei fare tutto al meglio per non richiare sanzioni future!

    Grazie


  • User Newbie

    Salve a tutti,
    spero che ci sia una risposta anche a questa mia domanda:
    l'INPS accetta la prevalenza dell'attività?
    Spiego meglio: considerando un'attività professionale da gestione separata e, in un settore diverso, un'attività commerciale da ditta individuale - per cui si dovrebbe versare il minimale per l'attività commerciale e una percentuale per l'attività professionale - è possibile richiedere che il minimale venga escluso in quanto quella commerciale non è attività prevalente? Quanto meno se il reddito è nullo?
    Dico subito che le informazioni che ho dicono che il minimale lo devi versare comunque, anche se l'attività commerciale è secondaria (il reddito è prevalentemente o totalmente derivante dall'attività libero professionale), ma mi chiedo se siano informazioni corrette.
    Se sono vere sono parecchio tristi - dovrei pagare un minimale anche se non ho guadagnato nulla o magari le spese sono superiori ai ricavi.
    Grazie a chi risponderà e un saluto a tutti.
    DT


  • User Newbie

    Ciao a tutti,

    sono un ragazzo di 28 anni.
    Attualmente sono assunto con contratto a progetto presso una società e vorrei inziare un secondo lavoro come subagente assicurativo (sto procedendo con l'iscrizione al RUI), aprendo partita iva e utilizzando le agevolazioni del ex-regime fiscale dei minimi".(circolare n° 17/E).

    E qui sia apre un scenario agghiacciante....
    Ne l'agenzia delle entrate e neanche la camera di commercio, ha saputo dirmi se potevo rientrare
    dentro all'agevolazione fiscale "ex-regime dei minimi". Inoltra, vorrei sapere se versando già i contributi INPS con il contratto a progetto già in essere da diversi anni, devo versare ulteriori contributi con l'apertura di una partita Iva?

    Tengo a precisare che il mio lavoro prevalente rimarrà quello relativo al contratto a progetto, visto che mi occupa 8 ore al giorno, e non penso che all'apertura della partita IVA, re sicuramente il reddito della mia seconda attività lavorativa non supererà quello della mia attività prevalente.

    quindi ricapitolando:

    1. Devo versare ulteriori contributi INPS, e se si, in quale proporzione?

    2. quale ulteriori spese possono presentarsi a livello fiscale?

    Insomma, riuscite a farmi un quadro completo, di come dovrò comportarmi e cosa dovrò corrispondere allo "Stato" e in quale maniera?

    grazie in anticipo a chiunque mi sarà d'aiuto.:gthi:


  • User Newbie

    Salve a tutti.

    Attualmente ho un contratto di apprendistato e lavoro 40h a settimana.

    Vorrei sapere se posso avere anche un secondo contratto part-time 20h circa con una società estera.

    Innanzitutto vorrei sapere se è possibile una situazione del genere: contratto italia + contratto estero.
    E se si, che tipo di regime economico dovrei usare dato che a quanto pare dovrei aprire una P.IVA ?

    Cordiali Saluti.


  • Super User

    E' certamente possibile continuare a lavorare con contratto di lavoro dipendente full/part time e, contemporaneamente, possedere partita iva.
    Se l'attività non è la medesima di quella svolta come dipendente e se non si è posseduta un'altra partita iva nel triennio precedente si potrebbe sfruttare il conveniente regime fiscale "dei minimi" che dura 5 anni.


  • User

    @bluarea said:

    Grazie 1000 per le risposte.

    Quindi (se ho ben capito) riassumo per i posteri:
    Per la mia fattispecie adottero il regime dei contribuenti minimi (l'unica certezza perchè avendo redditi bassi preferisco pagare un'pò in più ma stare lontano dagli studi di settore)

    1. Se apro la partita iva come lavoratore autonomo
    • non mi iscrivo alla camera di commercio
    • pago la gestione separata INPS pari al 17 % ma senza minimale (potete confermarmi l'assenza del minimale :bho:?)
    1. Se apro la partita IVA come impresa
    • mi iscrivo anche alla Camera di Commercio
    • non pago niente all'inps perchè presento domanda di esonero di pagamento dei contributi INPS in quanto già lì pago come dipendente e perchè non la mia attività in maniera prevalente.

    Ciao e grazie a tutto il forum per la pazienza e l'ottimo lavoro :ciauz:

    Eccomi, sono uno dei "posteri" e ti ringrazio per l'utile riassunto.
    Vorrei sapere se da quel post del 2009 ad oggi é cambiato qualcosa o se é rimasto tutto uguale? Grazie a tutti


  • Moderatore

    Sostanzialmente non è cambiato nulla.


  • User

    @michelini said:

    Sostanzialmente non è cambiato nulla.

    Grazie per la conferma dott. Michelini

    Nel caso di partita iva aperta a gennaio 2014, senza iscrizione alla camera di commercio, è possibile iscriversi in ritardo (a dicembre 2014) al registro delle imprese come piccolo commerciante e chiedere anche l'esonero di pagamento dei contributi INPS in quanto già pagati come dipendente a tempo pieno ed indeterminato?

    Se si, quanto si paga per il ritardo?


  • User

    E' possibile iscriversi in ritardo, sarà applicata una sanzione di circa € 20,00 più € 10,00 circa di rimborso spese di procedimento e € 10,00 circa per rimborso spese di notifica...
    Diciamo che con meno di 40,00 € sana la situazione!


  • User Newbie

    Buongiorno,
    la mia situazione è la seguente: sono assunta full time e indeterminto, e con sgravio contributivo presso un'agenzia assicurativa, ora vorrei aprire partita iva come procacciaciattrice/sbagente con un mandato della stessa compagnia. Ai fini contributivi posso usufruire dell'esclusione dal pagamento dei contributi fissi commercianti?
    Grazie


  • User

    Ciao ragazzi,
    mi aggancio al thread per sottoporre alla vostra attenzione il mio quesito.
    Fino a metà dicembre 2015 fatturavo come libero professionista alla società con la quale collaboro dal 2006.
    Da metà dicembre 2015 sono stato assunto con contratto a tempo indeterminato dalla stessa società.
    Ho ancora la partita IVA.
    Nell'UNICO 2016 dovrò versare il saldo INPS per l'anno 2015 ala gestione separata.
    Quale aliquota deve applicare ?
    27,72% ?
    18% ?

    Di solito versavo anche il 40% degli acconti INPS per l'anno in corso (in questo caso 2016), ma ora ancora non ho fatturato nulla e non so se fatturerò quest'anno.
    Come devo fare secondo voi ?

    Grazie a tutti per l'aiuto