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- Lavoro dipendente e p.IVA e iscrizione INPS
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Salve a tutti,
spero che ci sia una risposta anche a questa mia domanda:
l'INPS accetta la prevalenza dell'attività?
Spiego meglio: considerando un'attività professionale da gestione separata e, in un settore diverso, un'attività commerciale da ditta individuale - per cui si dovrebbe versare il minimale per l'attività commerciale e una percentuale per l'attività professionale - è possibile richiedere che il minimale venga escluso in quanto quella commerciale non è attività prevalente? Quanto meno se il reddito è nullo?
Dico subito che le informazioni che ho dicono che il minimale lo devi versare comunque, anche se l'attività commerciale è secondaria (il reddito è prevalentemente o totalmente derivante dall'attività libero professionale), ma mi chiedo se siano informazioni corrette.
Se sono vere sono parecchio tristi - dovrei pagare un minimale anche se non ho guadagnato nulla o magari le spese sono superiori ai ricavi.
Grazie a chi risponderà e un saluto a tutti.
DT
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Ciao a tutti,
sono un ragazzo di 28 anni.
Attualmente sono assunto con contratto a progetto presso una società e vorrei inziare un secondo lavoro come subagente assicurativo (sto procedendo con l'iscrizione al RUI), aprendo partita iva e utilizzando le agevolazioni del ex-regime fiscale dei minimi".(circolare n° 17/E).E qui sia apre un scenario agghiacciante....
Ne l'agenzia delle entrate e neanche la camera di commercio, ha saputo dirmi se potevo rientrare
dentro all'agevolazione fiscale "ex-regime dei minimi". Inoltra, vorrei sapere se versando già i contributi INPS con il contratto a progetto già in essere da diversi anni, devo versare ulteriori contributi con l'apertura di una partita Iva?Tengo a precisare che il mio lavoro prevalente rimarrà quello relativo al contratto a progetto, visto che mi occupa 8 ore al giorno, e non penso che all'apertura della partita IVA, re sicuramente il reddito della mia seconda attività lavorativa non supererà quello della mia attività prevalente.
quindi ricapitolando:
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Devo versare ulteriori contributi INPS, e se si, in quale proporzione?
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quale ulteriori spese possono presentarsi a livello fiscale?
Insomma, riuscite a farmi un quadro completo, di come dovrò comportarmi e cosa dovrò corrispondere allo "Stato" e in quale maniera?
grazie in anticipo a chiunque mi sarà d'aiuto.
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Salve a tutti.
Attualmente ho un contratto di apprendistato e lavoro 40h a settimana.
Vorrei sapere se posso avere anche un secondo contratto part-time 20h circa con una società estera.
Innanzitutto vorrei sapere se è possibile una situazione del genere: contratto italia + contratto estero.
E se si, che tipo di regime economico dovrei usare dato che a quanto pare dovrei aprire una P.IVA ?Cordiali Saluti.
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E' certamente possibile continuare a lavorare con contratto di lavoro dipendente full/part time e, contemporaneamente, possedere partita iva.
Se l'attività non è la medesima di quella svolta come dipendente e se non si è posseduta un'altra partita iva nel triennio precedente si potrebbe sfruttare il conveniente regime fiscale "dei minimi" che dura 5 anni.
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@bluarea said:
Grazie 1000 per le risposte.
Quindi (se ho ben capito) riassumo per i posteri:
Per la mia fattispecie adottero il regime dei contribuenti minimi (l'unica certezza perchè avendo redditi bassi preferisco pagare un'pò in più ma stare lontano dagli studi di settore)- Se apro la partita iva come lavoratore autonomo
- non mi iscrivo alla camera di commercio
- pago la gestione separata INPS pari al 17 % ma senza minimale (potete confermarmi l'assenza del minimale :bho:?)
- Se apro la partita IVA come impresa
- mi iscrivo anche alla Camera di Commercio
- non pago niente all'inps perchè presento domanda di esonero di pagamento dei contributi INPS in quanto già lì pago come dipendente e perchè non la mia attività in maniera prevalente.
Ciao e grazie a tutto il forum per la pazienza e l'ottimo lavoro
Eccomi, sono uno dei "posteri" e ti ringrazio per l'utile riassunto.
Vorrei sapere se da quel post del 2009 ad oggi é cambiato qualcosa o se é rimasto tutto uguale? Grazie a tutti
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Sostanzialmente non è cambiato nulla.
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@michelini said:
Sostanzialmente non è cambiato nulla.
Grazie per la conferma dott. Michelini
Nel caso di partita iva aperta a gennaio 2014, senza iscrizione alla camera di commercio, è possibile iscriversi in ritardo (a dicembre 2014) al registro delle imprese come piccolo commerciante e chiedere anche l'esonero di pagamento dei contributi INPS in quanto già pagati come dipendente a tempo pieno ed indeterminato?
Se si, quanto si paga per il ritardo?
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E' possibile iscriversi in ritardo, sarà applicata una sanzione di circa € 20,00 più € 10,00 circa di rimborso spese di procedimento e € 10,00 circa per rimborso spese di notifica...
Diciamo che con meno di 40,00 € sana la situazione!
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Buongiorno,
la mia situazione è la seguente: sono assunta full time e indeterminto, e con sgravio contributivo presso un'agenzia assicurativa, ora vorrei aprire partita iva come procacciaciattrice/sbagente con un mandato della stessa compagnia. Ai fini contributivi posso usufruire dell'esclusione dal pagamento dei contributi fissi commercianti?
Grazie
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Ciao ragazzi,
mi aggancio al thread per sottoporre alla vostra attenzione il mio quesito.
Fino a metà dicembre 2015 fatturavo come libero professionista alla società con la quale collaboro dal 2006.
Da metà dicembre 2015 sono stato assunto con contratto a tempo indeterminato dalla stessa società.
Ho ancora la partita IVA.
Nell'UNICO 2016 dovrò versare il saldo INPS per l'anno 2015 ala gestione separata.
Quale aliquota deve applicare ?
27,72% ?
18% ?Di solito versavo anche il 40% degli acconti INPS per l'anno in corso (in questo caso 2016), ma ora ancora non ho fatturato nulla e non so se fatturerò quest'anno.
Come devo fare secondo voi ?Grazie a tutti per l'aiuto