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E' praticamente il mio stesso dubbio:
giorgiotave.it/forum/consulenza-legale/96432-informazione-riguardo-allo-streaming-video.html
Putroppo nessuno mi sa dare risposta...
:bho:
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Siamo in 3 a farci la stessa domanda..
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Questo è quanto dice uno a caso tra i siti in questione, cito testuali parole:
ATTENZIONE: I Link presenti non hanno lo scopo di distribuire file di backup di DVD/CD in quanto protetti da password e rappresentando quindi, archivi personali. Scaricando i file di Rapidshare o megaupload, dichiari di possiedere i backup dei DVD originali. Il sito SerieTv-Film non ha NESSUNA RESPONSABILITA? se questi file vengono usati in qualsiasi altro modo. Per questioni legali se fai parte di associazioni governative, o gruppi ANTI-pirateria od qualsiasi altra associazione collegata a queste, oppure se hai lavorato precedentemente per una di queste NON PUOI scaricare nessuno di questi file. Scaricandoli non concordi con queste condizioni d?uso e commetti volontariamente la violazione al codice 431.322.12 dell?Internet Privacy Act firmato da Bill Clinton nel 1995 e questo significa che NON PUOI minacciare il/i nostri ISP od ogni altra persona o azienda che detiene questi file, e non puoi perseguire alcuna persona affiliata a queste pagine web, includendo familiari, amici od altri individui che visitino queste pagine web
Voi che ne pensate...
Se la mettiamo su questo piano, saremo a_posto...Saluti
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Sembrerebbe che la responsabilità sia esclusivamente di Megavideo, Veoh, dei siti video ma non so...la questione è alquanto difficile secondo me
I film penso che abbiano comunque dei diritti, e quindi nel momento in cui tu, webmaster di un sito web, ne permetti o faciliti la visione, pubblicizzando o linkando un servizio esterno...quindi anche se non sono fisicamente sul sito web, è una situazione che potrebbe creare qualche problema..
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@Vane85 said:
In giro avevo anche letto che la distribuzione di materiale video può essere fatta a patto che sia a scopo didattici o che la qualità sia di gran lunga inferiore all'originale (deteriorata in pratica)...però un conto è leggerlo in giro e un altro è vedere la legge nero su bianco
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Quello che avevi sentito in giro è parte dell'articolo 70 della legge n. 633 del 41', più conosciuta come legge sul diritto d'autore.
Cito testualmente il punto che ci interessa1-bis. È consentita la libera pubblicazione attraverso la rete internet, a titolo gratuito, di immagini e musiche a bassa risoluzione o degradate, per uso didattico o scientifico e solo nel caso in cui tale utilizzo non sia a scopo di lucro. Con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali, sentiti il Ministro della pubblica istruzione e il Ministro dell?università e della ricerca, previo parere delle Commissioni parlamentari competenti, sono definiti i limiti all?uso didattico o scientifico di cui al presente comma.
Tuttavia bisogna tenere in considerazione che si parla di uso didattico o scientifico, non penso applicabile allo streming di film.
Ritengo più rilevante piuttosto l'articolo 171 della stessa legge che recita:
Salvo quanto disposto dall'art. 171-bis e dall'articolo 171-ter è punito con la multa da euro 51 a euro 2.065 chiunque, senza averne diritto, a qualsiasi scopo e in qualsiasi forma:
a-bis) mette a disposizione del pubblico, immettendola in un sistema di reti telematiche, mediante connessioni di qualsiasi genere, un'opera dell'ingegno protetta, o parte di essaSaltando poi tutti le altre violazioni che non ci interessano, andiamo a fine articolo dove troviamo:
Chiunque commette la violazione di cui al primo comma, lettera a-bis), è ammesso a pagare, prima dell'apertura del dibattimento, ovvero prima dell'emissione del decreto penale di condanna, una somma corrispondente alla metà del massimo della pena stabilita dal primo comma per il reato commesso, oltre le spese del procedimento. Il pagamento estingue il reato.
Ricordo che tutto questo si riferisce ai siti hostanti (Megavideo, Veoh, ecc. ecc.) e non al sito di streaming, che potrebbe essere accusato al massimo di agevolarne gli illegali intenti. Le pene sono comunque irrisorie, non arrivando nemmeno al dibattimento.
La legge in materia si irrigidisce nel comma 2 dell'articolo 171-ter:
2. È punito con la reclusione da uno a quattro anni e con la multa da da euro 2.582 a euro 15.493 chiunque:
a-bis) in violazione dell'art. 16, a fini di lucro, comunica al pubblico immettendola in un sistema di reti telematiche, mediante connessioni di qualsiasi genere, un'opera dell'ingegno protetta dal diritto d'autore, o parte di essa;
Concludendo, AnimeDb è da ritenersi in piena legalità, e gli stessi hoster, nel momento in cui possano dimostrare di non aver fini di lucro, sono costretti a pagare una multa irrisoria.
Personalmente ritengo che come al solito il nostro codice penale, faccia un po' acqua, definendo illegali alcune cose e poi non punendole; tanto varrebbe eliminare direttamente il reato telematico che non viene comunque punito.
(Degli stati europei siamo gli unici che non hanno davvero preso posizione nei confronti della lotta alla violazione del diritto d'autore).
Il mio pensiero personale in materia va ovviamente alla libertà di diffusione, per la semplice ragione che non è effettivamente possibile vietarla, come dimostrato i frustrati tentativi degli Stati Uniti, i principali sostenitori di questa lotta nel mondo. (D'altra parte le multinazionali che ci perdono sono le loro).
Scusatemi se mi sono dilungato.
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Bellissima riflessione. Mi chiedo però se tutto questo tenga fino a quando qualche Procura della repubblica cerchi una interpretazione estensiva della norma. Basterebbe una bella campagna mediatico contro le contraffazioni e ... alè!!
Vai con l'indagine!!Oramai mi aspetto di tutto.
Ciao
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Ciao a tutti,
il problema non è semplice, la legge non è chiara, le procure si muovono a naso, e le associazioni delle major fanno pressione, così quando trovano una procura disposta ad ascoltarle abbiamo dei processi.
La responsabilità per link è cosa già dibattuta, in passato si era detto che non nasceva responsabilità per mettere solo dei link a materiale illecito contenuto su altri server, ma di recente ci sono state pronunce di segno opposto.
La responsabilità ci sarebbe se si agevola la diffusione del file illegale. Mettere solo un link non agevola (altrimenti Google sarebbe sotto processo tutti i giorni), ma se c'è qualche cosa in più, può scattare l'agevolazione. Nel caso di specie mi chiedo se può essere considerata agevolazione mettere un link che punta ad un file normalmente non accessibile al pubblico, cioè è un file che non è visibile da alcuna parte se non tramite quel link. Normalmente un file è linkato su una pagina di un sito, ma i file di megavido no.
Qualcuno potrebbe vederla così. Io ci andrei cauto poichè ci sono sentenze in un senso e nell'altro.Per quanto riguarda la responsabilità di megavideo, la cosa è diversa. Loro sono solo un servizio di hosting file (vedere le discussioni sulla responsabilità degli ISP), non sono tenuti a sapere gli utenti cosa mettono sui loro server. Questo stabilisce la legge.
Diciamo quindi:- megavideo non è responsabile finchè qualcuno non gli dice che c'è un file illegale; una volta comunicatogli ciò, se non lo rimuovono, da quel momento in poi sono responsabili in concorso;
- l'utente che ha caricato il file ilegale è responsabile;
- chi linka il file illegale in teoria non risponde di nulla, ma in pratica può essere chiamato a rispondere di agevolazione nel reato.
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Scusatemi se riapro questo post ma qui mi scatta la domanda
- chi linka il file illegale in teoria non risponde di nulla, ma in pratica può essere chiamato a rispondere di agevolazione nel reato.
e chi lo vede?
Nel senso, megavideo deteriora la qualità del film..
Quindi potrebbe essere legale essendo una copia deteriorata?
Illuminatemi...
- chi linka il file illegale in teoria non risponde di nulla, ma in pratica può essere chiamato a rispondere di agevolazione nel reato.
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Se non erro megavideo lucra facendo pagare un tot ai visitatori che guardano i film che si blocca dopo un'ora di visione, forse ha stretto accordi economici con la siae per pagare i diritti di visione.
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Pagare?
Il limte dei 72 lo conosco..
Ma questo di pagare mi mancava..
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ho trovato un articolo molto interessante e che mi sembra anche ben circostanziato sull'argomento: [...]
Riporto:
linkare un'opera audiovisiva protetta da copyright è reato, come si evince dalla pagina di F.A.Q. della FAPAV (Federazione Anti-Pirateria Audiovisiva):[INDENT] Posso inserire nella mia pagina web dei link per dei siti che consentono di scaricare opere audiovisive?
No, anche il sistema di *linking *costituisce violazione della legge sul diritto d?autore, secondo le norme vigenti della più recente giurisprudenza italiana.
[/INDENT]e poiUn ultimo "appiglio" a cui molti si aggrappano riguarda la questione della qualità degradata: i film, o, in generale, le opere audiovisive in bassa risoluzione o degradate posso essere utilizzate in Internet senza scopo di lucro per usi didattici o scientifici (Legge 22 aprile 1941 n. 633 - Art. 70). Questo *escamotage *rimane, appunto, senza fondamento per due motivi: il primo riguarda il presunto uso didattico che non sembra essere il "principale" scopo di siti che raccolgono centinaia, se non migliaia, di link a film in visione gratuita, né di chi li guarda. Il secondo, riguarda la "cosiddetta" qualità **degradata: **la maggior parte dei film che troviamo in streaming sono rippati da DVD o registrati da Sky ed hanno, quindi, una qualità buona se non ottima.
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Ciao a tutti,
sono molto interessato all'argomento, e purtroppo dopo aver letto tutti i post non ho ancora le idee chiare in merito.
In ogni caso, c'è un elemento che non è stato ancora trattato in merito alla legalità o meno delle varie attività riguardanti la condivisione del materiale coperto da copyrigt, ossia, la competenza giurisdizionale, infatti la legge italiana ha competenza solo sul territorio italiano, pertanto se i server di megaupload o simili si trovano su server che fisicamente si trovano in altre nazioni, dove magari è tutto regolare, credo proprio che la giurispludenza italiana abbia poco da ridire riguardo alla legittimità dei file presenti in essi. Mi sbaglio?
Poi riguardo alla violazione che si configura linkando una risorsa illegale ho delle serie perplessità, sarebbe come dire che sarei incriminabile se dico a qualcuno che sparando in faccia ad un uomo lo si uccide, darei un informazione ma non commetterei alcun reato, parimenti se ti dico che in questo server si trova il film"X" non credo di aver commesso reati. Le mie sono solo considerazioni logiche che non recepite da alcun articolo di legge.
Cosa ne pensate?
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Penso che finchè si cercherà di paragonare l'attività di file sharing ad altri reati si è fuori strada. Non c'è una legge unica che regola tutti i tipi di "misfatti", ma ognuno ha il proprio....per cui ammesso (e per me ce l'ha) che sul piano della logica abbia senso la seguente affermazione:
sarebbe come dire che sarei incriminabile se dico a qualcuno che sparando in faccia ad un uomo lo si uccide, darei un informazione ma non commetterei alcun reato, parimenti se ti dico che in questo server si trova il film"X" non credo di aver commesso reati.sul piano legale non vale nulla. La legge italiana sostiene che condividere materiale coperto da copyright è illegale (per trarne profitto). Indicare dove è possibile trovare materiale da copyright è illegale. Se poi dal punto di vista logico non regge...pazienza, ma davvero si vuole rischiare qualcosa di fronte ad un giudice per il quale invece il ragionamento fila a perfezione?
Vorrei inoltre ricordare che il Web purtroppo ha solo la memoria a breve termine....nel lontano 2004 esisteva un bel forum (EdonkeyWebsite) che era cresciuto tanto a tal punto da diventare punto di riferimento per la comunità P2P che utilizzava Emule e i suoi link. Pertanto il forum non "hostava" in nessuna maniera materiale protetto da copyright....ebbene il forum fece il "botto" per via di una denuncia. Sito sequestrato e un paio di persone imputate (di cui non ho saputo più nulla....sarebbe interessante sapere come si è conclusa la storia). E da allora di casi simili ce ne sono stati a bizzeffe per arrivare ai giorni nostri con i motori di ricerca per file torrent. PirateBay, Mininova, non "hostavano" materiale protetto da copyright ma solo link a queste risorse....e sapete bene che fine hanno fatto.
Il fenomento dello streaming è "abbastanza" recente ma passerà poco prima che anche i vari Megavideo abbiano dei problemi (che in realtà già mi risulta che abbiano). Tuttavia Megavideo e Co. vi fanno firmare al momento della sottoscrizione una policy che attribuisce agli utenti la responsabilità di cosa è "uppato". Il povero utente di turno che domani dovesse essere tirato in ballo per questioni di diritti d'autore al massimo potrà avvalersi di un misero avvocato, Megavideo invece ne avrà ben più di uno tutti a cercare di far valere quella clausola di "responsabilità"....Insomma.....mi sento di poter dire che a "linkare" streaming di materiale coperto da copyright SI DEVE essere consapevoli che si può andare incontro a problemi. Dico si PUO' ( e non lo dò per certo) solo perchè c'è sempre quel certo margine di discrezionalità nell'applicare la legge per cui con la giusta fortuna magari la si passa liscia, e dico si PUO' perchè comunque finchè SIAE e compagnia bella non si muovono la pacchia può continuare....al primo "scossone" viene giù tutto
Quindi, di fronte alla certezza della legge e alla possibilità (o meno) della sua applicazione, vale la pena tutto ciò? Boh!
PS: tutto quanto riportato sopra è in parte la MIA opinione (escluso quella sulla legge, dove le cose sono scritte in qualche decreto legge), ci tengo a sottolinearlo solo per evitare di finire accoltellato in qualche rissa
PSS: la giurisdizionalità è, a mio modo di vedere, opinabile. Megavideo è in Uganda? Bene la legge italiana non può farci nulla se non
- oscurare il sito (tipo come con i siti di scommesse esteri)
2)perseguire gli utenti di Megavideo che hanno commesso "il fattaccio" dal suolo italiano!
Megavideo sopravvive, l'utente italiano pure ma con qualche problema!
- oscurare il sito (tipo come con i siti di scommesse esteri)
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@CineMatto said:
a. La legge italiana sostiene che condividere materiale coperto da copyright è illegale (per trarne profitto)
Ma se la segnalazione del file non avviene per scopo di lucro la cosa cambia?
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attenzione....con il famoso decreto Urbani la formula non è più che si può perseguire chi lucra...ma chi trae profitto. Il concetto è più sfumato. Lucro è far soldi con qualcosa che non ti appartiene, ma il profitto....è un concetto più ampio e discutibile....Quel decreto lo hanno pensato per benino
E poi, se per esempio, sul sito che contiene i link hai della pubblicità che ti remunera....quello potrebbe essere profitto (attiri click utilizzando materiale coperto da copyright). E chi ci dice che profitto non possa essere semplicemente i 6.50euro del biglietto che risparmio non andando al cinema? Non è lucro perchè non incasso denaro, ma potrebbe essere dipinto come Profitto da un esercito di avvocati delle Major? io temo di si:(
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Dunque, vediamo di chiarire alcune cose, in merito a quanto detto da Klyde sopra.
In merito alla competenza per territorio, perchè un reato sia perseguibile in Italia è sufficiente che parte della condotta sia compiuta in Italia. La visione da parte di un italiano di un video posto su server estero potrebbe essere considerata sufficiente, quindi, per perseguire il reato. Il danno, infatti, si realizza in Italia.
In ogni caso la legislazione in materia è praticamente identica in tutta la UE e gli USA.
Per il secondo punto ho già risposto più sopra. La differenza sta nel fatto che il link sia una agevolazione o meno al reato. Se io metto un film online, immediatamente visibile da tutti, un link a quel sito non dovrebbe essere ritenuto illecito, è sicuramente illecito se lo metto su un sito di file sharing dove non è visibile a meno che non si ha il link apposito.
Secondo altri giudici l'agevolazione c'è comunque, anche se il video è immediatamente visibile, in quanto la pubblicità (il link) che faccio a quel video agevola l'aggravamento del reato.
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Se cosi è come mai tutti quei siti che linkano risorse illegali, come software craccati e film prima visione continuano a farlo liberamente senza che nessuno li ostacoli? e parlo di molti siti italiani che godono di ottima visibilità, grazie proprio alla moltitudine di link a queste risorse depositate in file server come Megaupload.
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A che serve sapere perchè esistono ancora e linkano liberamente? Probabilmente o sono ignoranti delle norme vigenti, o sperano nella fortuna di passare inosservati (visto la vastità del fenomeno), o ritengono un giorno di poter far valere le proprie ragioni di fronte ad un giudice:bho:
Oppure perchè sul web si è sempre condiviso tutto a qualunque costo;)
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Dando per assodato che linkare risorse illecite è illegale, e considerando l'incisività che un solo sito possa avere nella diffusione di un file illegale in un universo strapieno di link e file illegali (quindi direi quasi nulla), quale tipo di condanna potrà essere inflitta al gestore del sito?
Mi spiego meglio:
Se un sito linka una risorsa come ad esempio un software craccato che costa un sacco di soldi ed è l'unico a metterlo a disposizione, quindi se lo si vuole avere craccato bisogna andare per forza su questo sito "X", il danno che quest'ultimo crea alla software house è molto rilevante perché il 100% degli utenti che hanno preferito scaricarlo craccato anziché acquistarlo è passato dal sito "X", in questo caso il danno procurato può attestarsi a svariate migliaia di euro.
Altro caso,
mettiamo che il sito "X" linka un Mp3 di Vasco Rossi, o un divx del Titanic, commetterebbe la stessa violazione dell'esempio precedente, ma in questo caso il danno procurato è praticamente nullo, poiché il link inserito sarebbe uno dei tanti milioni presenti in rete, che tutti assieme hanno procurato il danno patito dalla casa discografica o altri a seconda dei casi.
Io credo che il motivo per cui tantissimi siti anche italiani, continuino a pubblicare link a risorse illecite senza essere disturbati è proprio questo, ossia, l'impossibilità di perseguire tutti coloro che commettono questo tipo di illecito (perché perseguirne uno è assolutamente inutile) e perché le pene da infliggere sarebbero assolutamente irrisorie, a fronte di una mole di lavoro immensa per le varie procure.
Sbaglio?