• Super User

    Ciao Gigasonic e benvenuto nel Forum gt 🙂

    l'unica colpa è dei genitori e sopratutto della ragazza... decidi di drogarti? questa decisione provoca la tua morte? [...] Forse i tuoi genitori ti hanno preparato adeguatamente a non drogarti.
    Ma temo che non abbiano raggiunto un risultato altrettanto valido nel trasmetterti valori come la tolleranza ed il rispetto per i problemi altrui. :bho:

    Se un ragazzo decide per l'abuso di stupefacenti o di gettarsi da un grattacielo è senza dubbio vittima di forti e laceranti problemi esistenziali ai quali non riesce a dare altre risposte.
    Ricorderei appena che i grattacieli hanno anche altre funzioni, la droga (e chi la vende) no.

    Chi arriva a fare scelte disperate di questo tipo penso possa essere definito un povero ragazzo/a insomma, ed appare agghiacciante che proprio un ragazzo di 21 anni non riesca a capirlo.


  • User Newbie

    non è quello è come viene affrontato il problema dai telegiornali quello che mi infastidisce


  • Super User

    E questo cambia forse il concetto?


  • User Attivo

    Secondo me bisogna distinguere tra droghe e droghe...
    Anche gli alcolici possono provocare "danni" (pensate a chi guida ubriaco).

    I motivi che possono indurre a bere/drogarsi possono essere molteplici e, per come la vedo io, ogni caso è un caso a sè.

    La colpa può essere dei genitori, di "cattive" compagnie, e perchè no anche della fortuna (perchè nella vita serve anche questa) ecc...

    Quando accadono cose del genere non si può generalizzare (mi riferisco in modo particolare a GigaSonic) e non ci si può fidare neanche di quello che dicono i media: si dovrebbe conoscere la vita del diretto interessato per poter dire anche una sola parola.

    L'unica cosa che si può dire in questi casi è: "Speriamo che non accada nuovamente"...


  • Moderatore

    @giuseppe8383 said:

    Secondo me bisogna distinguere tra droghe e droghe...
    Anche gli alcolici possono provocare "danni" (pensate a chi guida ubriaco).

    I motivi che possono indurre a bere/drogarsi possono essere molteplici e, per come la vedo io, ogni caso è un caso a sè.
    [...]
    L'unica cosa che si può dire in questi casi è: "Speriamo che non accada nuovamente"...

    Quoto giuseppe.

    E per aggiungere qualcosa voglio sottolineare che è molto probabile che la ragazza sia stata stroncata dal mix fatale di droga e alcool.

    In questi contesti (ai rave, ma anche nelle discoteche...) si assume spesso l'extasi mischiata ad alcool, che provoca arresto cardiaco molto facilmente.

    Il fatto è che chiunque può bersi una birra senza problemi.

    E che MOLTI giovanissimi provano magari per scherzo l'extasi, che - di per sè e alle dosi comunemente consumate - può NON SEMBRARE pericolosa.

    Il DRAMMA è che il mix tra extasi e anche POCHISSIMO alcool può essere MOLTO FACILMENTE causa di arresto cardiaco, e questo è QUASI SEMPRE sottovalutato dai giovanissimi consumatori.

    Se invece si trattasse di ketamina allora il mix sarebbe stato ancora più spregiudicato, ma probabilmente da escludere.

    Genericamente i morti nei "rave party" moderni, specie tra i giovanissimi, sono causati da queste due sostanze.

    La ketamina - che è un sedativo per cavalli - ma allora si parla di overdose tout court, e probabilmente non è il caso.

    Extasi mischiata ad alcool - e si tratta della maggior parte di casi in cui i *media *parlano di arresto cardiaco.

    Al di fuori del tema "cosa spinge i giovani a drogarsi", e anche nell'ipotesi che lo facciano per pura idiozia (o per turpe divertimento), suggerisco a tutti di stare MOLTO ATTENTI a non sottovalutare nessuna sostanza .

    E soprattutto quando avete bevuto, per carità, EVITATE assolutamente QUALSIASI assunzione.


  • Consiglio Direttivo

    Pare proprio sia stata ketamina. Ma girava anche MDM (ecstasy).

    Che abbia mischiato? Lo diranno i prossimi esami....

    Di certo avrà bevuto. Mi pare improbabile la situazione in cui uno dice "no grazie... non bevo... Stasera volevo farmi di ecstasy..."

    Occorre una esperienza che (forse sbagliando) non mi sento di attribuire ad una 20enne in mezzo ad un rave.

    Temo piuttosto che sia stato l'alcol a rimuovere freni che forse da sobri tengono un po' meglio.

    In ogni caso date retta ai consigli di WWW. Non ne abbiamo vite di ricambio.


  • Super User

    In riferimento a quanto detto da GigaSonic,
    volevo dire una sola cosa: trovo che il ragionamento che fai sia qualunquista, nonchè banale, in quanto attribuisce tutte le responsabilità dell'accaduto alla ragazza e ai suoi genitori, che a quanto pare non sono stati in grado di insegnarle quali sono i valori veri.
    E se i genitori in questione avessero un altro figlio che putacaso non fosse un tossicodipendente? Allora di chi sarebbe la colpa? Solo del padre? O forse della madre? O forse di entrambi?

    Mi farebbe piacere avere una tua risposta, così potrò fare una telefonata a una persona a cui tengo molto che si rispecchia proprio in questo caso. Così finalmente riuscirò a svelare l'arcano grazie al quale uno dei due figli ha preso una strada e un altro ne ha presa un'altra.

    Credo che sia troppo semplice affibbiare tutte le responsabilità del caso ai genitori o alla vittima di tutto questo, come è semplice parlare per frasi fatte e luoghi comuni, che sembra non manchino mai.

    @ Nimue: si dice MDMA e non MDM.


  • Moderatore

    Sembra che si sia trattato proprio di overdose da Ketamina.
    O almeno, questo è quello che offriva oggi il tg.

    Sinceramente è la sostanza che conosco meno in assoluto, ma so che vamolto tra i giovani ed è molto consumata.

    In contesti "marginali" (rave e festini, gruppi punk), ma non solo.

    Certo non mi è mai sembrato un bello spettacolo, tra le tante cose possibili e impossibili.

    Non chiedetemi come ma da quello che so la ketamina può essere assunta in varie forme, via narice, via pasticca o pessimamente via vena.

    Hanno arrestato lo spacciatore, a quanto pare.


  • User

    Il problema droga è molto serio.
    La droga è stata "declassata" da molte persone a semplice "aiuto" in vari momenti.
    Ad esempio il cocainomane, in molti casi non si reputa un drogato, anche perché il suo assumere sostanze, ha caratteristiche di "normalità".
    Il tossico non è più un emarginato, come poteva essere negli anni '80. E' perfettamente integrato e si sente una persona perfettamente normale, non si sente un drogato etichettato come tale.

    Lo sballo fine a se stesso sta diventando la normalità. Potersi divertire serve ubriacarsi o drogarsi. Questo è un "modus operandi" di molti giovani e di molti adulti.

    Non c'è spazio per i limiti fisici. Ballare fino all'alba aiutati da qualche sostanza, oppure garantirsi ritmi di lavoro introducendo qualche "aiuto", ovvero fare un record del mondo "pompandosi" un po'.

    La droga non è la malattia. La droga è la cura alla malattia.
    Che nome possiamo dare a questa malattia? Infelicità? Voglia di primeggiare? Noia?


  • Moderatore

    Quoto del tutto Paolokat.

    :wink3:


  • Super User

    @gaetanuzza said:

    In riferimento a quanto detto da GigaSonic,
    volevo dire una sola cosa: trovo che il ragionamento che fai sia qualunquista, nonchè banale, in quanto attribuisce tutte le responsabilità dell'accaduto alla ragazza e ai suoi genitori, che a quanto pare non sono stati in grado di insegnarle quali sono i valori veri.
    E se i genitori in questione avessero un altro figlio che putacaso non fosse un tossicodipendente? Allora di chi sarebbe la colpa? Solo del padre? O forse della madre? O forse di entrambi?

    Mi farebbe piacere avere una tua risposta, così potrò fare una telefonata a una persona a cui tengo molto che si rispecchia proprio in questo caso. Così finalmente riuscirò a svelare l'arcano grazie al quale uno dei due figli ha preso una strada e un altro ne ha presa un'altra.

    Ciao (a tutti) Gaetanuzza,
    hai centrato un punto davvero importante.

    Il concetto di "colpa" è gia un qualcosa che, di per sè, andrebbe sradicato dal comune modo di pensare. quando poi è applicato alla sfera sentimentale è ancor più pericoloso e -a mio parere- inutile.
    Meno invasivo e giudicante parlare in termini di causa/effetto.
    C'è un sentire comune in una famiglia; quello che paga uno dei componenti si ripercuote su tutti gli altri e così quello che riscuote.

    Personalmente,da seconda figlia che ha preso un'altra strada e che, negli anni ha valutato tutte le variabili possibili, sono molto daccordo nel non generalizzare sui casi singoli. Ognuno è un mondo o meglio forse una delle tante possibili risposte al mondo in cui nasce e cresce e interagisce.

    come gia ho letto, vale la pena analizzare la/le possibili cause: noia, paura, senso di inadeguatezza... aggiungerei capacità di resistenza/adattamento che è quello su cui mi concentro io -principalmente- nel ruolo materno; Molte cose possono accadere nel corso di un'esistenza ma quello che ci distingue è soprattutto il modo in cui affrontiamo/trasformiamo il previsto e l'imprevisto.
    Quello che intendo è proprio l'equivalente della "cedevolezza" del judo. su cui mi sto, infatti, informando tramite questo forum.
    :ciauz: