• Super User

    Ciao Eventine,

    questa discussione è sostanzialmente aggiornata, dal punto di vista giuridico, a parte il titolo della discussione fuorviante. Non ci sono state altre novità in materia.

    Il caso che tu citi è il caso di un giornale vero e proprio, dove il blogger, il titolare del blog, funge da direttore responsabile e gli utenti che scrivono sul blog sono sostanzialmente i redattori od articolisti.
    L'esigenza di avere un direttore responsabile è abbastanza ovvia, ci deve essere qualcuno che risponda degli eventuali reati commessi (oltre all'articolista), che si occupi delle rettifiche ecc....
    Un giornale, anche quello online, può portare a degli abusi, è facile scrivere di qualcuno parlandone male, ma poi quel qualcuno ha notevoli difficoltà a ristabilire la verità dei fatti. Certo, può ricorrere ad un giudice, ma nel frattempo passano gli anni. Ecco il perchè delle "garanzie" previste per legge, come la presenza di un direttore responsabile, ecc....
    Il discorso se il direttore debba essere iscritto all'albo dei giornalisti è qualcosa di diverso ed ulteriore, nel quale non mi inerpico. Faccio presente che solo in Italia e un paio di altri paesi esiste l'albo dei giornalisti. Molti ritengono questo albo del tutto inutile, anzi addirittura deleterio, in quanto sarebbe una forma di controllo sui giornalisti medesimi.

    Colgo l'occasione per aggiungere un'altra cosa. La questione non è il legiferare sul web, è ben altra. Le leggi esistono e si applicano tutte anche al web, ovviamente necessitano di un minimo di adattamento.
    Il punto è proprio questo. Una cosa è voler adattare le leggi attuali al web, in modo che si adeguino al mezzo informatico, ben altro quando si legifera ex novo creando dei problemi di non poco conto.
    E' noto che da anni i politici italiani cercano di imbrigliare il web, in quanto essendo uno spazio sostanzialmente libero ed aperto a tutti, quindi abbastanza democratico, da fastidio. I tentativi sono stati vari, come ad esempio il tentativo di applicare la legge sulla stampa a tutto il web, quindi considerando anche i blog personali come fossero testate editoriali.
    E' pacifico che questo è un modo inesatto di "adattare" le leggi vigenti al web.
    Se un blogger diffama qualcuno, c'è la legge che lo punisce per aver commesso una diffamazione, addirittura aggravata in quanto commessa tramite web. Mi sembra ridicolo, invece, obbligare la casalinga che ha un blog di ricette ad avere una organizzazione burocratica tipica dei giornali veri e propri.


  • User Newbie

    Grazie bsaett per la risposta rapidissima e completa! Ultimamente mi sto rendendo conto che la burocrazia e le leggi italiane siano un po' d'intralcio a chi ha delle idee brillanti da proporre sul web, a chi cioè si sente un'innovatore.. Per questo sono molto felice di avere incontrato questo forum, qui potrò imparare cosa è consentito e cosa non lo è, e indirizzare le mie idee in modo tale da non finire in galera eh eh! :bigsmile:
    Sono d'accordo su tutto quello che dici in effetti.. In più aggiungo il fatto che mentre è facile (relativamente) controllare che si rispetti la legge nella realtà, sul web è più complicato anche perchè internet si espande con naturalezza oltre i confini nazionali.. E' un'entità fluida che per sua natura supera le leggi e i vincoli! Insomma, è un bel casino! :smile5:


  • User Attivo

    Scusate ma un aggregatore di feed che mette solo parzialmente una notizia...viene considerata come testata giornalistica o no?


  • Super User

    No, a mio parere non può essere classificato come testata editoriale. Non ci sono gli elementi propri del giornale.


  • User Attivo

    Ciao bsaett.

    Riguardo agli aggregatori di feed rss, potresti spiegarmi meglio perchè non rientrano nell'ambito di una testata editoriale?

    Quali sarebbero gli "elementi proprio del giornale" di cui parli?

    Grazie


  • Super User

    Ciao Taolo,

    degli elementi che caratterizzano un giornale (anche online) ne ho parlato nel mio primo post in questa discussione.
    I feed sono solo una particolare tecnica di linking, per cui un aggregatore non dovrebbe essere considerato giornale, semplicemente perchè non pubblica notizie, ma le cita prendendoli da altri siti.
    Sarebbe come considerare YouTube un canale televisivo (inteso come produttore di contenuti audiovisivi).


  • User Attivo

    Grazie per la risposta bsaett

    In poche parole... se non si "producono" contenuti non si può essere accorpati come testata giornalistica anche se dai feed vengono estrapolate notizie di cronaca, attualità... etc etc

    Il mio dubbio nasce dalla periodicità. Sembra chiaro, dalle ultime sentenze che ho letto, che la periodicità della pubblicazione sia elemento cardine preso dai giudici per distinguere se un sito è testata o meno.
    Un aggregatore, ovviamente, potrebbe rientrare come periodico visto che si "aggiorna sempre". Da questo nasce il mio dubbio.
    In rete sappiamo quanti aggregatori - io ne ho sei, e tutti seguitissimi - ci sono e quanti ne nascono giornalmente, se poi ci mettiamo la battaglia degli editori contro GoogleNews...
    Forse sono un pò OT... ma una denuncia per stampa clandestina, o peggio, per diffamazione a mezzo stampa sono due questioni che non mi fanno dormire tranquillo.
    Se ci mettiamo in mezzo anche l'utilizzo di Adsense massivo per guadagnarci qualcosa, completiamo la frittata. C'è pure il lucro.


  • User

    Scusate se rispolvero questa discussione ma vorrei sapere se il mio blog può esser considerato testata giornalistica... Il blog è technoblog(dot)netsons(dot)org e parla princiapalmente di informatica, mondo apple ecc... Essendo ancora uno studente, lo aggiorno ogni tanto, quanto ho un pò di tempo...
    Vorrei un vostro parere! Grazie!


  • Super User

    Ciao Taolo,

    mi rendo conto del problema, quello che posso dirti è che a mio parere (e in base alla attuale giurisprudenza) un aggregatore di feed non può essere considerato testate giornalistica, anche se l'aggiornamento è periodico, per il semplice motivo che una testata giornalistica produce e seleziona articoli. Un feed non seleziona nulla, riporta più o meno tutto, e di sicuro non produce nulla.

    Ciao Matthew,

    purtroppo non è possibile, almeno da parte mia (se qualcun altro si vuole fare avanti è il benvenuto) fare consulenza personalizzate in questa sede. Per cui mi limito a dire che da una visione molto veloce non mi pare che ci siano gli estremi per la testata giornalistica. Per il resto ti basta leggere questa ed altre discussioni in merito ed analizzare il tuo sito. 🙂


  • User Attivo

    Ciao raga,
    secondo voi un blog turistico che tratta argomenti di una regione d'Italia può essere considerato testata giornalistica?
    Nel blog ci sono informazioni turistiche sui vari comuni, gli eventi, le sagre, le manifestazioni ecc.
    Ciao


  • Super User

    Ciao Elisa,

    sulla base delle informazioni che fornisci direi di no. 🙂


  • User Attivo

    Ciao bsaett,
    grazie mille!


  • Moderatore

    Scusatemi se riapro questa discussione ma mi è venuto un dubbio sul mio blog.
    Ho un blog che tratta argomenti di informatica,guide,howto,notizie e aggiornamenti e cose del genere sempre relative al mondo dell'informatica.
    Può essere ritenuto una testata giornalistica se tratta notizie sulle maggiori aziende che operano sul web?


  • Moderatrice

    @eventine83 said:

    Ciao a tutti!
    Sono un nuovo utente e sono finito in questa interessantissima discussione, purtroppo al momento un po' datata. In ogni caso spero che qualcuno mi risponderà!
    Trovo quantomeno buffo il tentativo della legge italiana di porre dei vincoli a un mondo così libero e sconfinato come quello di Internet. Si è detto che un blog online può essere considerato giornale se sussistono i requisiti di periodicità e di "attualità" (nel senso di pubblicazione di notizie di attualità e non di post "personali"); in questo caso è necessaria la registrazione e l'identificazione di un responsabile iscritto all'albo dei giornalisti.
    Supponiamo che un non giornalista decida di aprire uno spazio web con un CMS e offra la possibilità agli utenti iscritti al sito di creare loro stessi il giornale online, che così diventerebbe un blog scritto da un numero ipoteticamente infinito di persone. Per quale motivo l'ideatore del sito deve essere iscritto all'albo dei giornalisti, dal momento che di fatto il giornale non è scritto da lui?
    Secondo me legiferare sul Web è impossibile, nonché dannoso per il progresso!

    Per la legge sulla stampa. Per lo stesso motivo perchè per aprire una farmacia serve un farmacista, per disegnare una casa c'è bisogno di un architetto, etc. A volte le parole (pensa alla Borsa) possono fare più danni di quanto si pensi e la legge sulla stampa ha nel direttore responsabile (giornalista iscritto all'albo dei pubblicisti o professionisti con tanto di esame di stato che verte soprattutto sul diritto dell'informazione), nell'editore e nell'articolista il colpevole (ad esempio articolo diffamante con aggravante Internet).

    L'accezione del termine, giornale, prevede tutto questo. Se invece si vuole aprire un blog (scritto da chi apre il blog, come è evidente) non ci sono problemi. In caso di diffamazione, che in Internet ha sempre l'aggravante, è l'autore del blog a rispondere penalmente.

    Ops. Mi sono appena accorta che il post è datato e che c'era già una risposta molto più autorevole rispetto a quella mia che equivale al punto di vista di una giornalista.


  • Moderatrice

    @ZioMike said:

    Scusatemi se riapro questa discussione ma mi è venuto un dubbio sul mio blog.
    Ho un blog che tratta argomenti di informatica,guide,howto,notizie e aggiornamenti e cose del genere sempre relative al mondo dell'informatica.
    Può essere ritenuto una testata giornalistica se tratta notizie sulle maggiori aziende che operano sul web?

    Se gli aggiornamenti sono quotidiani, se sono news e non tutorial (esempio) a mio avviso è un giornale.


  • Moderatrice

    @bsaett said:

    Ciao Taolo,

    mi rendo conto del problema, quello che posso dirti è che a mio parere (e in base alla attuale giurisprudenza) un aggregatore di feed non può essere considerato testate giornalistica, anche se l'aggiornamento è periodico, per il semplice motivo che una testata giornalistica produce e seleziona articoli. Un feed non seleziona nulla, riporta più o meno tutto, e di sicuro non produce nulla.

    Ciao Matthew,

    purtroppo non è possibile, almeno da parte mia (se qualcun altro si vuole fare avanti è il benvenuto) fare consulenza personalizzate in questa sede. Per cui mi limito a dire che da una visione molto veloce non mi pare che ci siano gli estremi per la testata giornalistica. Per il resto ti basta leggere questa ed altre discussioni in merito ed analizzare il tuo sito. 🙂

    Mi scuso se quoto questa discussione. A mio avviso un aggregatore risponde alla legge 633 del 44 (diritto d'autore) poichè l'aggregazione è una sorta di rassegna stampa. La rassegna stampa non è sempre consentita. Esempio: Google News permette l'aggregazione solo se il sito non ha scopo di lucro; lì dove c'è scritto RIPRODUZIONE VIETATA o simili (Es. Repubblica, Corriere, etc.) non è possibile fare rassegna stampa. E ancora: se su un sito c'è scritto espressamente che i feed non possono essere utilizzati per scopo di lucro; se sul sito sono indicate le modalità di ripresa delle notizia, etc.


  • User Attivo

    Scusate ragazzi, ma alla luce di questa discussione ho capito che, pur non essendo molto chiaro, un blog è definito giornale quando tratta di cronaca e attualità e quando è agiornato quotidianamente ( o con periodicità comunque). ma dunque: un blog di moda è da considerarsi ono testata anche se aggiornato tutti i giorni??? Se funziona cosi , siamo tutti fuori legge!!!!!
    Inoltre: è vero che esiste un elenco speciale dove iscrivere i blog come testate?
    Altra domanda: se uno registra in tribunale una testata cartacea e poi possiede anche il sito con tale nome, deve registrare anche quella???


  • Moderatrice

    @scheggia said:

    Scusate ragazzi, ma alla luce di questa discussione ho capito che, pur non essendo molto chiaro, un blog è definito giornale quando tratta di cronaca e attualità e quando è agiornato quotidianamente ( o con periodicità comunque). ma dunque: un blog di moda è da considerarsi ono testata anche se aggiornato tutti i giorni??? Se funziona cosi , siamo tutti fuori legge!!!!!
    Inoltre: è vero che esiste un elenco speciale dove iscrivere i blog come testate?
    Altra domanda: se uno registra in tribunale una testata cartacea e poi possiede anche il sito con tale nome, deve registrare anche quella???
    Provo a darti una riposta secondo le mie conoscenze di giornalista. Al di là dell'argomento, se aggiorni ogni giorno il tuo sito e non parli delle tue passioni e specializzazioni (Blog), al di là della piattaforma che utilizzi stai realizzando un giornale, pertanto la tua è una testata. L'elenco speciale non è per le testate ma è per le persone ed è detenuto dall'Ordine dei Giornalisti della regione di competenza. All'elenco speciale si possono iscrivere solo gli specialisti che figurano come direttori di una "testata tecnica". La moda non rientra tra gli argomenti tecnici. Un esempio di testata tecnica è l'house Organ dell'Ordine degli Ingegneri. Spero di esserti stata di aiuto.
    Saluti
    Anna

    P.S. Volendo entrare più in dettaglio nel tuo esempio, se il blog parla di come a tuo avviso deve essere realizzato un vestito, è un blog e non una testata. Se, invece, il tuo blog parla della sfilata di Milano con tutte le novità del caso, stai producendo informazione e, quindi, il tuo blog è una testata.


  • User Attivo

    Grazie tante Anna. Non posso però non chiedermi come mai allora lasciano così come sono tutti quei blog che a detta tua dovrebbero essere registrati come giornali... e soprattutto, un proprietario di blog, in buona fede, quando sa se è il caso, dall'apertura del blog, di andarlo a registrare?! Mistero! Eheh.
    Due ultime domande: il costo di registrazione di un blog corrisponde in tutto e per tutto a quello di un cartaceo? In queste testate speciali quali sono le clausole che fanno diventare dopo due anno il direttore responsabile pubblicista?
    Considerazione: quindi tutti i blogger dovrebbero prima diventare giornalisti per poter registrare il proprio blog... siamo abusivi! Ahah


  • Moderatrice

    @scheggia said:

    Grazie tante Anna. Non posso però non chiedermi come mai allora lasciano così come sono tutti quei blog che a detta tua dovrebbero essere registrati come giornali... e soprattutto, un proprietario di blog, in buona fede, quando sa se è il caso, dall'apertura del blog, di andarlo a registrare?! Mistero! Eheh.
    Due ultime domande: il costo di registrazione di un blog corrisponde in tutto e per tutto a quello di un cartaceo? In queste testate speciali quali sono le clausole che fanno diventare dopo due anno il direttore responsabile pubblicista?
    Considerazione: quindi tutti i blogger dovrebbero prima diventare giornalisti per poter registrare il proprio blog... siamo abusivi! Ahah

    Beh, la legge c'è anche se molti fanno finta di non cederla. Solo quando si viene sanzionati ci si rende conto di quanto importante è rispettare le leggi. Ti faccio un esempio: molti sanno che Google non ama determinate tecniche, eppure tanti siti applicano tecniche illegali. Fino a quando Google non pone gli occhi su questi siti, tutto fila liscio. Nel momento in cui si viene penalizzati, tutto cambia.
    La registrazione di un blog non esiste, se vuoi chiamarlo blog libero di farlo. In realtà la registrazione è di una testata che ha la stessa procedura di una testata cartacea, con poche modifiche al momento della compilazione dei moduli (va indicato il provider e non lo stampatore). Al tribunale di competenza troverai queste indicazioni.
    Il costo di una testata digitale è lo stesso del cartaceo.

    Per quanto riguarda la domanda che mi fai sul direttore responsabile qui va chiarito che un direttore responsabile deve essere iscritto all'Albo dei Giornalisti (elenco pubblicisti o professionisti). Il direttore responsabile, a termine dei due anni, puo' riconsocere l'operato di un articolista (per articolista si intende colui che ha scritto per una testasta giornalistica, cartacea o digitale). Quest'ultimo potrà presentare la domanda di ammissione al Consiglio Regione dell'Ordine dei Giornalisti della regione di appartanenza. Tra i requisiti richiesti, oltre alla lettera del direttore, c'è la prova di pagamento durante il biennio (fondamentale) e le copie degli articoli scritti a propria firma. Ci sono anche altri documenti da inoltrare come "il casellario giudiziario", etc., l'Ordine dei Giornalisti potrà esserti più chiaro su questo. Quando l'articolista è diventato giornalista, puo' a sua volta dirigere una testata. Il direttore iscritto all'Elenco speciali non è equiparato al direttore responsabile iscritto all'Albo, quindi non essendo lui stesso iscritto all'Albo non puo' permettere che altri possano venire iscritti all'ODG.
    Dimenticavo: tra i documenti da inoltrare al Tribunale di competenza per la registrazione della testata, c'è anche il certificato di iscrizione all'Ordine dei Giornalisti del direttore responsabile, certificato che viene rilasciato dall'ODG di appartenzenza.
    Anna

    P.S. Posso conoscere il tuo blog al fine di capire se, a mio modesto avviso, viene contemplato tra le testate?