• User

    partita iva e d'intorni...

    Salve,
    chiedo già scusa adesso per questa mia profonda ignoranza. Mi vergogno già abbastanza di chiedere quello che chiederò... tanto che ci ho pure pensato su un bel pò prima di scrivere ma non ho molte alternative...

    Sicuramente avrete già ampiamente trattato certe cose ma ho un problema non indifferente: di contabilità non capisco proprio niente e ho bisogno di un modo molto ma molto semplice perchè me la si spieghi. E' una cosa drammatica lo so: ma se c'è una cosa dove proprio non arrivo è questa.

    A fine aprile, in gran velocità, sono andata da un commercialista e ho aperto la partita IVA. Sono una grafica che lavora da casa per un paio di studi grafici pubblicitari e siccome supererò una certa cifra annua non potrò fare contratti collaborativi e quindi per forza di cose ho aperto la partita IVA. Il commercialista, uomo paziente, ha provato a spiegarmi alcune cose ma il fatto è che credevo di averle capite ma in realtà non le avevo capite affatto e dopo la seconda volta che gliele chiedevo ho preferito non chiedere altro...

    Le questioni che non capisco sono queste:

    1. Ritenuta d'acconto del 20%. (Qui ho sentito di tutto.)
    Mi pare di avere capito che il mio "cliente" a cui emetto la fattura dovrà versare all'Erario il 20% della fattura.
    Ovvero: se la mia fattura è di 100 euro, lui verserà 20 euro all'Erario.
    In realtà il mio lavoro gli è costato quindi 80 euro? Oppure è diverso?
    Quella voce "acconto" cosa vuol dire? Lui paga il 20% per me o è una tassa per lui? Al mio cliente questi 20 euro gli saranno detratti o rimborsati per intero o parzialmente l'anno dopo nella sua dichiarazione dei redditi o cosa succede invece?

    2. Il 4% del contributo INPS. Sono inscritta all'INPS. So che alla mia consulenza di lavoro devo aggiungere il 4% del costo di base della consulenza.
    Ovvero: se la mia consulenza è di 100 euro, dovrò aumentare di 4 euro il costo (104 euro).
    Al mio cliente verrà rimborsato qualcosa per questo 4% di aumento alla mia tariffa di base? Voglio dire: se il mio preventivo per un lavoro è di 100 euro e poi si vedono aggiungere in fattura i 4 euro (del 4%) loro, sempre nella dichiarazione dei redditi dell'anno dopo, potranno detrarseli?
    E a cosa corrisponde esattamente questo contributo?

    3. Netto a percepire. Nella fattura si calcola il netto a percepire mediante la sottrazione del totale di fattura e il 20% della ritenuta d'acconto.
    Questa cifra che risulta cosa è in realtà? A seconda delle risposte alle mie domande sopra si dovrebbe capire in teoria, ma preferisco chiedere per sicurezza.
    Questo "netto a percepire" non dovrebbe essere il costo effettivo che il mio cliente spende per il mio lavoro?

    4. Ad aprile quando ho aperto la partita IVA, il commercialista mi ha detto che con la nuova Finanziaria i liberi professionisti come me hanno il 40,78% di tasse da pagare dalla loro tariffa oraria. Ossia: se io stabilisco la cifra di 20 euro all'ora, vorrebbe dire che di questi 20 euro io ne guadagnerei 11,84 euro in quanto 8,16 euro mi andrebbero in tasse.
    Ho capito bene? Risulta? Perché comincio a non capire neppure le cose che credevo facili. Ma adesso che io ho il 4% dell'iscrizione all'INPS, cambia qualcosa per me?

    Scusatemi infinitamente per tutte queste domande. Avrei voluto fare da me ma non ci sono riuscita.

    Un saluto
    Serenella (adesso per modo di dire)


  • User

    Scusate, ho aperto una nuova discussione qui ma solo dopo mi sono resa conto di come è strutturato il Forum.
    Il mio post doveva andare nel settore "Contribuenti minimi". Ho provato a vedere se riuscivo a cancellarlo per inserirlo altrove ma o non si può o non ne sono capace io.
    Se un Moderatore potesse cancellarlo che lo inserisco al posto giusto sarebbe meglio. Non vorrei disordinare il Forum.

    Scusate ancora, mi dispiace molto.
    Chi può cancellare lo faccia pure tranquillamente, grazie.

    Serenella


  • Consiglio Direttivo

    Ciao Serenella e Benvenuta nel Forum GT

    @Serenella Lallà said:

    Scusate ancora, mi dispiace molto.
    Chi può cancellare lo faccia pure tranquillamente, grazie.
    Serenella
    Non preoccuparti, non è un problema!!
    In caso di thread fuori posto interveniamo direttamente noi moderatori 🙂
    Hai fatto bene a specificare che si tratta del regime dei minimi, almeno la risposta potrà essere più precisa

    @Serenella Lallà said:

    1. Ritenuta d'acconto del 20%. (Qui ho sentito di tutto.)
    Mi pare di avere capito che il mio "cliente" a cui emetto la fattura dovrà versare all'Erario il 20% della fattura.
    Ovvero: se la mia fattura è di 100 euro, lui verserà 20 euro all'Erario.
    In realtà il mio lavoro gli è costato quindi 80 euro? Oppure è diverso?
    Quella voce "acconto" cosa vuol dire? Lui paga il 20% per me o è una tassa per lui? Al mio cliente questi 20 euro gli saranno detratti o rimborsati per intero o parzialmente l'anno dopo nella sua dichiarazione dei redditi o cosa succede invece?

    Come funziona in parole povere?
    Parlando del regime dei minimi, tu dovrai pagare in sede di dichiarazione dei redditi (quando cioè fai il modello unico) l'imposta sostitutiva dell'irpef del 20% del tuo reddito, calcolato come i compensi percepiti meno le spese sostenute deducibili.
    Supponiamo quindi che il tuo reddito sia di 10000 euro: tu dovrai quindi pagare allo stato l'imposta sostitutiva di 2000 euro.
    Non è però tutto qui, perchè lo stato vuole, per ogni fattura emessa, un acconto di quella imposta sostitutiva. Perchè ritenuta d'acconto? Perchè a versarla non sarai tu, ma direttamente il tuo cliente.
    Supponiamo quindi che tu emetta fattura di 1000 euro, così composta:

    imponibile 1000 euro
    r.acc. 20% 200 euro
    totale dare 800 euro

    in questo caso, sul tuo compenso di 1000 euro ne riceverai solo 800, perchè le rimanenti 200 saranno versate allo Stato direttamente dal cliente come acconto per le tue tasse. Quindi non rappresenta un onere economico in più per il cliente, visto che il suo impegno di spesa sarà sempre di 1000 euro.
    Sarai tu che percepirai dal cliente un assegno più basso visto che lui ti versa un acconto sulle tue tasse che ti ritroverai poi in dichiarazione.

    @Serenella Lallà said:

    2. Il 4% del contributo INPS. Sono inscritta all'INPS. So che alla mia consulenza di lavoro devo aggiungere il 4% del costo di base della consulenza.
    Ovvero: se la mia consulenza è di 100 euro, dovrò aumentare di 4 euro il costo (104 euro).
    Al mio cliente verrà rimborsato qualcosa per questo 4% di aumento alla mia tariffa di base? Voglio dire: se il mio preventivo per un lavoro è di 100 euro e poi si vedono aggiungere in fattura i 4 euro (del 4%) loro, sempre nella dichiarazione dei redditi dell'anno dopo, potranno detrarseli?
    E a cosa corrisponde esattamente questo contributo?

    Riprendiamo la nostra fattura di prima; come avrai notato, ho tralasciato, per evitare confusione, il discorso della rivalsa inps 4%.
    la fattura con rivalsa infatti è così:

    imponibile 1000 euro
    inps 4% 40 euro
    tot. imponibile 1040 euro
    r.acc. 20% 208 euro
    totale dare 832 euro

    In questo caso, quindi la rivalsa inps è un onere a carico del cliente, anche se non è obbligato.
    Su questa tematica comunque ci si mette d'accordo prima tra professionista e cliente.

    @Serenella Lallà said:

    3. Netto a percepire. Nella fattura si calcola il netto a percepire mediante la sottrazione del totale di fattura e il 20% della ritenuta d'acconto.
    Questa cifra che risulta cosa è in realtà? A seconda delle risposte alle mie domande sopra si dovrebbe capire in teoria, ma preferisco chiedere per sicurezza.
    Questo "netto a percepire" non dovrebbe essere il costo effettivo che il mio cliente spende per il mio lavoro?

    è l'importo dell'assegno che dovrà emettere il cliente a tuo favore (le famose 800 euro di prima - o 832 se inseriamo anche la rivalsa); come detto prima non è il costo effettivo che il cliente spende (sempre considerata la nostra fattura il cliente spenderà effettivamente 1000 euro - o 1040 euro con rivalsa

    @Serenella Lallà said:

    4. Ad aprile quando ho aperto la partita IVA, il commercialista mi ha detto che con la nuova Finanziaria i liberi professionisti come me hanno il 40,78% di tasse da pagare dalla loro tariffa oraria. Ossia: se io stabilisco la cifra di 20 euro all'ora, vorrebbe dire che di questi 20 euro io ne guadagnerei 11,84 euro in quanto 8,16 euro mi andrebbero in tasse.
    Ho capito bene? Risulta? Perché comincio a non capire neppure le cose che credevo facili. Ma adesso che io ho il 4% dell'iscrizione all'INPS, cambia qualcosa per me?

    Non so sinceramente come abbia fatto i calcoli il tuo commercialista; potrebbero certamente essere giusti, visto che conosce meglio la tua situazione e quindi può averti fatto un conto più preciso.

    Col regime dei minimi dovrai versare, sul famoso tuo reddito ipotetico di 10000 euro:

    • 2000 euro di imposta sostitutiva
    • 2472 euro di contributi previdenziali
      che corrispondono quindi - sommati - al 44.72% del tuo reddito.
      Ultima cosa, la rivalsa inps serve a scaricare qualcosina del tuo carico previdenziale sui clienti; quindi su un 24,72%, se il cliente ti versa la rivalsa, rimarrà a te di versare la rimanenza, ossia il 20,72%

    Visto che i contributi previdenziali sono deducibili, sia il reddito che la relativa imposta sostitutiva saranno un pò più bassi rispetto a quelli ora da me calcolati; credo comunque tu possa avere comunque una sufficiente panoramica della situazione.

    Ah.... sposto nella sottosezione dei contribuenti minimi 😄
    Ciao :ciauz:


  • User

    Ciao Lorenzo,
    dopo una tua risposta così esauriente mi sembra tanto riduttiva la parola "grazie". Comunque sia: grazie davvero!
    Hai spiegato come ne avevo bisogno: adesso mi è tutto decisamente molto più chiaro.
    Ero completamente a digiuno di queste nozioni e trovarmi di punto in bianco ad aprire la Partita IVA è stato un incubo.
    Prima ho fatto e poi ho dovuto vedere cosa ho fatto.

    Spero che il mio post possa essere utile anche a qualcun'altro nelle mie stesse difficoltà.

    Grazie ancora

    Il post spostalo pure dove serve. Mettiamolo in ordine :smile5:

    Ciao!
    Serenella


  • User

    ciao lorenzo...hai scritto riguardo al regime dei minimi che bisogna versare l'imposta sostitutiva dell'irpef del 20% del reddito, calcolato come i compensi percepiti meno le spese sostenute deducibili.

    quindi, avendo un reddito lordo 2007 di 30300?, questo non dovrebbe rappresentare un problema!perchè poi posso dedurre le spese sostenute e quindi tornare sotto la soglia dei 30000 euro annui...giusto????

    grazie, ciao


  • Consiglio Direttivo

    Ciao william82

    No. Attenzione!
    Ciò che fa fede per il calcolo della soglia sono i compensi, e non il reddito; quindi nel caso di compensi pari a 30300 euro saresti fuori!

    Ciao :ciauz:


  • User

    Non vorrei dirne un'altra delle mie...
    ... ma con la nuova Finanziaria la soglia limite fino alla quale si è nel regime dei minimi non è di 88.000,00 euro anziché 30.000,00 euro? :mmm:

    Ciao a tutti!
    Serenella


  • User

    Sì, confermo sì. 30.000 mila euro il tetto dei minimi.
    A me avevano detto 88.000 ma in effetti non l'ho trovato e poi una cifra così a ben vedere non è esattamente da "minimi"...

    Serenella


  • User

    :arrabbiato:
    e quindi per 300? invece del 20% mi trovo a pagare irap (4,5%), addizionali comunali e regionali, e irpef "ordinaria"!!!😢😢
    incredibile...
    a proposito, nel mio caso, qual' è l' aliquota irpef che mi riguarda??27%??

    grazie, ciao