• User

    Ciao a tutti, vi dico un po cosa ne penso a riguardo:
    Non bisogna mai puntare sull'abbassamento del prezzo, è completamente sbagliato. Si rovina sia il mercato generico che il vostro.
    Se un cliente sceglie voi per il prezzo basso, vuol dire che appena gli capiterà l'occasione, sceglierà un'altra persona che costerà di meno.

    Bisogna sempre farsi valere per la qualità e mai per il prezzo altrimenti non si arriverà mai da nessuna parte (siamo bravi tutti a fare il prezzo piu basso). La situazione attuale non è colpa dei clienti, ma di chi abbassa il prezzo per paura di perdere il cliente.

    Quando andate dal meccanico vi fa un preventivo, al massimo contrattando riuscite a farvi abbassare il prezzo di pochissimo o a farvi regalare qualcosa.
    Non deve essere mai il cliente che decide quanto pagare.

    Dovete essere voi a decidere quale sia il vostro bisogno economico, e quale sarà, in base al bisogno, il vostro costo.

    Io per esempio sono un Designer, come sapete ci sono tanti "nipoti" che si dicono web designer o grafici perché sanno usare due filtri di Photoshop.
    Un mercato dove si trova persino gente che fa le cose gratis, eppure se si punta sulla qualità si ottengono quei clienti che capiscono la differenza tra professionista e "ragazzino".

    Anzi, chiedere di più vi fa sembrare anche più professionisti agli occhi dei clienti che capiscono la differenza tra un lavoro fatto Bene ed uno fatto col c***. 😉


  • Super User

    Il problema è proprio di quelle persone che non lo fanno per lavoro, ma solo per 4 soldi sufficienti a comprarsi l'ultima magliettina alla moda o il nuovo ritrovato tecnologico. Ed ovviamente per loro alle vere spese ci pensano mamma e papà.

    Concordo in toto con @Rudeth, ma fino a quando ci saranno queste persone il lavoro di tutti quelli che lavorano su internet sarà solamente sempre più al ribasso.

    Se poi i primi a fare la corsa al ribasso sono le istituzioni o similari, con le loro aste dove il vincitore non è quello con il rapporto qualità/costo migliore, ma quello che chiede di meno (vedi scandalo uscito qualche giorno fa...)

    M.


  • User

    Caro Rudeth, io penso che quello che hai scritto sia senza ombra di dubbio perfetto.
    Spiega come ormai noi grafici o web designer o programmatori i qualsiasi cosa che facciamo lavori professionali, dobbiamo combattere contro questi "nipoti" che per un logo magari chiedono 50? mentre un vero grafico sa benissimo che 50? è bassissimo compre prezzo.
    Questi "nipoti" creerebbero il logo soltanto graficamente senza fare quindi lo studio approfondito che c'è dietro un logo.

    Saluti,
    LI-design.


  • User

    Non è un problema creato dai "nipoti" ma da chi scende a patti con i clienti.

    L'identità aziendale non è un'asta da fare a ribasso, questo i clienti non lo sanno, ma i grafici che si lamentano dei clienti non sanno come spiegarlo.

    Se un cliente pretende da me un prezzo basso o vuole stabilire il costo, lo saluto e smetto di perderci tempo. Se tutti facessero così, i clienti non avrebbero a chi rivolgersi.

    Il punto è unico. Credono che facendo un favore al cliente prendendo pochi soldi, lo fidelizzano e resterà sempre con loro, pagando poi i successivi lavori, ma non è così. 😉

    Si guadagna di più a giocare alla ps3 che a fare lavori gratis o a basso costo per gente così. 😄

    L'unica occasione in cui sono completamente disponibile per lavori gratuiti è per le onlus, come una specie di volontariato, ma ovviamente è a discrezione mia.


  • Super User

    Chi scende a patti con il cliente o non può proprio non scendere a patti (nel senso che ha un estremo bisogno di soldi) o non gli interessa non scendere a patti (gli servono i soldi per l'ultimo ritrovato tecnologico).

    Ovviamente il lavoro fatto non è neppure avvicinabile ad uno fatto per bene ed in modo professionale, ma forse non è neppure quello che vogliono i clienti. A loro interessa spendere poco. O non spendere proprio.

    M.


  • User Newbie

    Il problema è che non c'è un garante che si occupi di internet.
    Il web è attualmente il far west, chi vuole puo' fare quello che vuole.
    Ma dopo 30 anni è ora di mettere regole.
    quando ci saranno leggi per il web potremo parlare di tariffe. Fino a quel momento tutti si comporteranno da pistoleri.


  • User

    Sono convinta che ad uccidere il mercato siano coloro che accettano le offerte di lavoro indecenti. Chiedo ai moderatori se sarebbe sconveniente o se creerebbe loro problemi se d'ora in poi rispondessi all'interno dei topic aperti da chi offre lavoro con retribuzioni bassissime, declinando l'offerta e commentando che si tratta di retribuzioni che nessun professionista accetterebbe. Con questo vorrei semplicemente sensibilizzare non tanto i "datori di lavoro", quanto i miei "colleghi", quelli che magari per la fretta di lavorare, il bisogno o solo perché hanno tempo da perdere, accettano di scrivere pezzi da 3000 battute a 15 euro o 400 parole a 1 euro :S


  • Super User

    Be', scusa, quelli che fanno siti web a 100€ ? Uno puo' anche tentare di trovare qualcuno, ma chi gli risponde accettando il lavoro è... meglio che non vado avanti.

    M.


  • User

    Infatti la mia idea è quella di scoraggiare gli altri ad accettare offerte improponibili, facendo leva sul loro sentimento di "professionalità" e al contempo far "vergognare" coloro che offrono retribuzioni esageratamente basse, facendo capire che svolgiamo un lavoro per cui impieghiamo il nostro prezioso tempo e abbiamo il diritto di ricevere una retribuzione non dico adeguata ma perlomeno non offensiva! 🙂


  • User

    Per me il problema sta nel fatto che IMHO molti annunci vengono fatti a "black" senza nemmeno la collaborazione occasionale. Siti a 100€ o articoli pagati 1€ sono cose fuori dal mondo, chi gli accetta sono solo (sempre IMHO) mantenuti che lavoricchiano (drogando il mercato) per prendersi l'ultimo gadget figo sul mercato.
    Renderei obbligatorio l'inserimento di almeno un recapito telefonico per gli annunci, in maniera di avere trasparenza.


  • User

    Il recapito telefonico potrebbe essere un deterrente, un impedimento per coloro che intendono solo sfruttare la situazione, ma non credo risolva poi molto. Il problema per me non risiede in coloro che offrono lavoro, ma in coloro che accettano le retribuzioni da fame. E' questa mentalità che va cambiata, i datori di lavoro si adegueranno. Bisogna però prima segnare nettamente la differenza fra professionisti e dilettanti allo sbaraglio.


  • User

    @El Nino said:

    Per me il problema sta nel fatto che IMHO molti annunci vengono fatti a "black" senza nemmeno la collaborazione occasionale. Siti a 100€ o articoli pagati 1€ sono cose fuori dal mondo, chi gli accetta sono solo (sempre IMHO) mantenuti che lavoricchiano (drogando il mercato) per prendersi l'ultimo gadget figo sul mercato.
    Renderei obbligatorio l'inserimento di almeno un recapito telefonico per gli annunci, in maniera di avere trasparenza.

    Sono in parte d'accordo, ma per quanto mi riguarda personalmente, dopo aver lasciato il mio ultimo lavoro a contratto, mi sono scontrato con una realtà generale abbastanza drammatica. Lavoro come articolista/traduttore ormai da una vita e sono passato da contratti (sempre a progetto, guai un determinato o un indeterminato) che superavano i 1000 e passa euro al mese al... nulla. E ora tutte le proposte di lavoro che ricevo spaziano da "la collaborazione è da intendersi a titolo gratuito" a "offriamo ben 1 euro ad articolo". E' follia e nel 99% dei casi rifiuto più che altro per principio, ma mi sto lentamente avviando verso un momento in cui, volente o nolente, sarò costretto a "cedere" per pura sopravvivenza.

    Detto questo, un'azienda che offre 1 euro ad articolo, IMHO, porta avanti uno schiavismo legalizzato. E la cosa drammatica è che la situazione non cambierà finché ci sarà gente che accetta addirittura la metà.

    Per quanto riguarda i siti internet, stesso discorso. Fino anche solo all'anno scorso, riuscivo a tirar su anche 500-600 euro per realizzare siti tutt'altro che complessi. Adesso è grasso che cola trovare qualcuno che ne offra 200. In questo caso comunque mi sento di scindere tra privati e aziende in maniera abbastanza decisa. Un privato, di poche pretese, che offre anche solo 100 euro per un progetto di entità "modesta" non può essere demonizzato (anche perché, parliamoci chiaro, un sito "blog style" porta via un pomeriggio a chi ha una certa esperienza nel campo). Se al contrario parliamo di un'azienda con pretese e richieste eccessive, non si possono davvero tollerare certe offerte ridicole.


  • User Attivo

    secondo me anche un "privato" non può chiedere 100 euro per realizzare un intero sito, è una cifra estremamente bassa che uccide il mercato.
    E poi anche i "datori" questi 100 euro come li pagherebbero, se ci fate caso anche qui sul forum in pochi specificano.
    Li vorrebbero dare in nero ? Anche questa brutta usanza dovrebbe passare ed essere punita per vie legali.

    Tornando al copywriting, offrire 1-2 euro per articolo e richiedere inoltre competenze seo, mi sembra davvero molto assurdo. Ma stiamo scherzando, ma siamo diventati peggio della cina, uno deve andare sotto i ponti ?
    Se reputano che il lavoro di un copywriter valga così poco, allora perchè non se lo fanno da soli se sono capaci ?
    Ovviamente in misura maggiore si applica anche a chi vuole realizzato un sito internet.
    Un sito professionale ben fatto richiede almeno 20-25 ore di lavoro e 2-3 persone impegnate, più bisogna coprire i costi della struttura.
    E si pretendono lavori a 100-200 euro ?
    Allora in Italia uno deve andare a vivere proprio sotto i ponti se vuole fare questo mestiere.

    In Italia il problema sono proprio certi clienti (ignoranti in quanto non conoscono la materia e ignoranti in quanto tendono a sottovalutare il lavoro altrui ma poi se ti rivolgi a loro a meno di certe cifre non lavorano) e certi che si prestano a cifre ignobili.


  • User

    Ah beh 1-2 euro di "salario" per del copywriting è uno scandalo, su questo non ci piove. Specie se consideriamo che fino a 5-6 anni fa erano considerati "ridicoli" i pagamenti al di sotto dei 30 euro ad articolo. E sinceramente se avessi potuto prevedere che il settore sarebbe andato così tanto alla deriva, beh... avrei scelto sicuramente un altro mestiere.


  • User Attivo

    una soluzione abbastanza pratica potrebbe essere quella di obbligare (chi offre un lavoro) a rilasciare fattura. In questo modo i professionisti con partita iva sono tutelati, e gli occasionali possono comunque fatturare nella più totale trasparenza ed entro i limiti dell'occasionalità annuale.

    Il lavoro in nero, almeno nel nostro campo andrebbe bandito dalle piattaforme come appunto il forum di GT.
    Ovviamente è solo un mio parere.

    Andrea Mazzucca, Moonweb Digital Design.


  • User Attivo

    Parere assolutamente condivisible e che spero condividano in molti.


  • User Attivo

    Sì, ma come fai a obbligare chi offre lavoro a rilasciare fattura? Puoi scriverlo come regola, ma poi io, che offro lavoro, mi metto d'accordo via skype, al telefono o che altro col fornitore, che esegue il lavoro, e facciamo in nero. Chi verrà mai a saperlo?


  • User Attivo

    Giusto.
    Però è anche vero che se la GDF indagasse meglio anche nel nostro settore, così come fa in altri settori, forse emergerebbero situazioni poco trasparenti.

    Ad esempio, metti che io sono il tizio X e commissiono il sito alla web agency Y.
    Il sito è terminato, e nel footer la web agency inserisce la scritta "powered by Y". Bisognerebbe poi andare a chiedere poi a X e Y la dimostrazione di aver pagato regolarmente le tasse.

    Ovviamente è un esempio stupido che butto li, non è certo una proposta per risolvere il problema.
    In primo luogo sarebbe necessario il buon senso da ambedue le parti, ma in questo settore, nel nostro paese, di buon senso ce ne è molto poco data la furbizia di alcuni e la maleducazione dei clienti che tendono sempre a svalutare e voler sottopagare i lavori, pretendendo però molto con il minimo sforzo.

    Per carità uno è libero di accettare o meno le proposte sottocosto (peggio che in Cina) dei committenti, però è anche vero che gli stessi se vanno dal dentista o dal muratore (tanto per citare due categorie) mi ci gioco quanto volete che non diranno mai "ti dò tot perchè tanto è una cosa semplice, ti dò tot perchè ritengo che tanto lo fai al pc e fai meno fatica di me"


  • User Attivo

    Sebbene come tu stesso dici l'eempio che fai è superficiale, è comunque aggirabile.
    Potrei mettermi d'accordo in questo modo: il lavoro costerebbe 1.000€, ti fatturo 500€ e 500 me li dai in nero.
    Siccome non esiste una sorta di tariffario ufficiale, o una associazione di categoria, il finanziere non può sapere quanto sia effettivamente il valore del lavoro svolto, e spesso anche noi spaziamo molto nei preventivi perchè ci sono un sacco di variabili. Un sito anche complesso (tanti contenuti) può essere fatto in un'oretta con Joomla, Wordpress e simili e gli adeguati plugin, così come invece può richiedere molto di più un sito di solo 4 paginette dove però ci vuole una fortissima personalizzazione chessò del form di contatto.

    A quel punto io presento la fattura da 500€ per un lavoro che invece ne costava 1.000 ma il finanziere non può saperlo e non ha strumenti adatti per capire se è un costo congruo o meno.

    Quello che imho ci vorrebbe sarebbe una associazione di categoria o addirittura un albo che stabilisca i prezzi minimi o i range. Tutti i professionisti si iscrivono, magari con un piccolo esame pratico non so, e quindi hanno la "certificazione". A questo punto c'è una base su cui fare controlli e allora sì che ci sarà modo per regolarizzare il tutto 🙂


  • User Attivo

    Concordo sull'albo così potrebbe esserci un range di prezzi ben definito, ma sull'"esame" nutro dei dubbi perchè si sa per albi di altri natura come vanno a finire queste cose.

    Tornando ai preventivi ed ai "metodi" per aggirare la fattura ufficiale, non sono d'accordo sull' oretta di lavoro.
    Personalmente ho preso parte a progetti sviluppati in joomla che hanno richiesto molto più di una giornata lavorativa, il fatto che il CMS semplifichi non vuol dire affatto che le cose siano sempre facili, anzi. Certo, dipende anche dal grado di personalizzazione, ma noi per primi non dobbiamo far passare il messaggio che siccome in molti casi si può utilizzare il cms allora il lavoro è semplice e si può giustificare una remunerazione ridotta all'osso, altrimenti diamo l'alibi al cliente medio italiano che vuole fare il furbo.
    So che sto per andare OT ma sono preso dal discorso, e mi sento di aggiungere che anche dal punto di vista contrattuale dovremmo sforzarci tutti di essere il più onesti possibile, sia da parte del realizzatore, sia da parte del committente. Vedo molti clienti ad esempio tendere al "giocare" molto sul concetto di assistenza tecnica post realizzazione, così come molte web agency agire sulla border line in merito alla fatturazione.