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Regime fiscale semplificato per i contribuenti minimi
Ciao a tutti e complimenti a tutti x il vostro spirito d'aiuto,arrivo al dunque:
La finanziaria 2008 legge 244 comma 96 prevede emissione di fattura senza avere partita iva,senza avere registri,senza adempimenti particolari di gestione ,prevede soltanto a questo punto la dichiarazione dei redditi con il modello unico (max 30.000 euro) anche se ho rapporti di lavoro in assunzione a tempo determinato,e si indica solo esclusivamente il pulito senza iva o ritenuta,ho capito bene?
In fattura cosa indico ai sensi art 1 legge 244 comma 96 o altro?
Non posso credere che sia tutto così semplice c'è qualche segreto?:?Grazie a tutti coloro che possono fare chiarezza ciao
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@antoniobedetti said:
Ciao a tutti e complimenti a tutti x il vostro spirito d'aiuto,arrivo al dunque:
La finanziaria 2008 legge 244 comma 96 prevede emissione di fattura senza avere partita iva,senza avere registri,senza adempimenti particolari di gestione ,prevede soltanto a questo punto la dichiarazione dei redditi con il modello unico (max 30.000 euro) anche se ho rapporti di lavoro in assunzione a tempo determinato,e si indica solo esclusivamente il pulito senza iva o ritenuta,ho capito bene?
In fattura cosa indico ai sensi art 1 legge 244 comma 96 o altro?
Non posso credere che sia tutto così semplice c'è qualche segreto?:?Grazie a tutti coloro che possono fare chiarezza ciao
Puoi emettere fattura senza applicazione dell'IVA ma la partita IVA devi averla.
Beh....il discorso non è cosi semplicistico come da te rappresentato.
Ci sono diverse semplificazioni ma ci sono anche diversi adempimenti che cmq il contribuente "minimo" deve porre in essere.
Per una panoramica in merito a tale regime cfr Circolare Ade n. 73/E del 21/12/2007, Circolare Ade n. 7/E del 28/01/2007, Circolare Ade n. 13/E del 26/02/2008 e D.M. del 02/01/2008.
Saluti.
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Grazie rubis giovedì proverò a fare chiarezza da 1 commercialista e vi farò sapere
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Ciao a tutti e complimenti per le "discussioni". La mia domanda è quasi scontata su questo forum, ma la faccio lo stesso, il regime fiscale semplificato per i contribuenti minimi è talmente agevolato da non richiedere l'intervento di un commercialista???
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Ciao a tutti dopo l'incontro con un commercialista che ha già in gestione tecnici free lance,mi ha sconsigliato il regime semplificato,che comunque deve essere gestito da un consulente se una persona è inesperta come me e non permette di scaricare tante cose che normalmente si includono nella dichiarazione dei redditi.Ma mi dice anche che è possibile emettere ritenuta per 5.000E verso ogni singola diversa azienda,onestamente sapevo che il totale di tutte le ritenute può arrivare a questa cifra,e se si supera cosa bisogna fare?:x
Grazie a tutti
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@antoniobedetti said:
Ciao a tutti dopo l'incontro con un commercialista che ha già in gestione tecnici free lance,mi ha sconsigliato il regime semplificato,che comunque deve essere gestito da un consulente se una persona è inesperta come me e non permette di scaricare tante cose che normalmente si includono nella dichiarazione dei redditi.Ma mi dice anche che è possibile emettere ritenuta per 5.000E verso ogni singola diversa azienda,onestamente sapevo che il totale di tutte le ritenute può arrivare a questa cifra,e se si supera cosa bisogna fare?:x
Grazie a tutti
Il limite di 5.000 euro è complessivo con riferimento a ciascun anno; qualora venga superato c'è l'obbligo di contribuzione alla gestione separata INPS da calcolarsi sulla differenza (in pratica tale limite opera come franchigia).
Saluti.
Saluti.
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Sarà forse meglio chiedere sia ad inps che ad agenzia delle entrate,pensavo avesse ragione il commercialista!
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@Rubis said:
Il limite di 5.000 euro è complessivo con riferimento a ciascun anno; qualora venga superato c'è l'obbligo di contribuzione alla gestione separata INPS da calcolarsi sulla differenza (in pratica tale limite opera come franchigia).
Accidenti! Ora che ho la mia p.iva in regime minimi e ho finalmente chiuso con la R.A. compilando l'Unico per il 2007, mi fate venire nuovi dubbi?!
Scusa Rubis, ma anche il mio commercialista mi ha sempre detto che il limite dei 5000 euro riguarda l'incasso lordo (compresa quindi la r.a.) totale ricevuto in un anno da ogni singolo committente... Cioè: se avessi ricevuto 2800 euro prima e 2201 euro poi dallo stesso committente, allora avrei dovuto fare l'iscrizione alla gestione separata INPS.
Se invece ho incassato ca. 10000 euro nel 2007 (mi sembra fino ad un altro limite di 32000 e qualcosa, che non ricordo), provenienti da vari committenti, da ciascuno dei quali NON ho mai ricevuto più di 4999 euro in totale... non avrei dovuto fare altro che firmare le ricevute e poi quest'anno dichiarare questi redditi tramite il modello Unico.Ho capito male qualcosa?
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@Tonino said:
Accidenti! Ora che ho la mia p.iva in regime minimi e ho finalmente chiuso con la R.A. compilando l'Unico per il 2007, mi fate venire nuovi dubbi?!
Scusa Rubis, ma anche il mio commercialista mi ha sempre detto che il limite dei 5000 euro riguarda l'incasso lordo (compresa quindi la r.a.) totale ricevuto in un anno da ogni singolo committente... Cioè: se avessi ricevuto 2800 euro prima e 2201 euro poi dallo stesso committente, allora avrei dovuto fare l'iscrizione alla gestione separata INPS.
Se invece ho incassato ca. 10000 euro nel 2007 (mi sembra fino ad un altro limite di 32000 e qualcosa, che non ricordo), provenienti da vari committenti, da ciascuno dei quali NON ho mai ricevuto più di 4999 euro in totale... non avrei dovuto fare altro che firmare le ricevute e poi quest'anno dichiarare questi redditi tramite il modello Unico.Ho capito male qualcosa?
Se dai un'occhiata al sito www.inps.it e visualizzi le informazioni circa l'obbligo di iscrizione alla gestione separata vi è scritto testualmente:
"I lavoratori parasubordinati sono tutti coloro che, svolgendo attività di tipo autonomo, hanno redditi derivanti da:
collaborazione coordinata e continuativa o a progetto
attività professionale
lavoro autonomo occasionale (se il reddito annuo è superiore a 5.000 euro)
vendita a domicilio (se il reddito annuo è superiore a 5.000 euro)
associazione in partecipazione
e sono pertanto iscritti alla Gestione separata dell’Inps."L'INPS, dunque, fa riferimento al reddito annuo indipendentemente dal numero dei committenti.
Aggiungo soltanto che il limite di 5.000 euro opera come franchigia per cui si assoggetterà a contribuzione solo la differenza.
Saluti.
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@Rubis said:
Se dai un'occhiata al sito www inps it e visualizzi le informazioni circa l'obbligo di iscrizione alla gestione separata...
Hai ragione. Avevo infatti stampato - e lo conservo ancora - un documento dal sito INPS dal titolo "Il contributo per la Gestione separata" (credo sia lo stesso che tu riferisci) e l'avevo sottoposto al mio commercialista... Non ricordo esattamente cosa mi avesse detto, ma ricordo con certezza che alla fine mi ha detto che non c'era alcun bisogno di fare questa iscrizione!
E ora? Cosa mi devo aspettare?!
Accidenti! Proprio non riesco a chiudere con quel periodo con la R.A. Ho avuto già mille problemi!
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Cosa ti è successo Tonino tanto per capire a cosa vado in contro:?
Ma ho capito bene anche tu emettevi RA e hai superato il tetto complessivo dei 5000 euro,se è possibile anche io eviterei la P.IVA e sto vedendo di diventare socio di qualche cooperativa la quale mi chiede il 33% x contributi assicurazione e gestione,tu che ne pensi?
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@antoniobedetti said:
Cosa ti è successo Tonino tanto per capire a cosa vado in contro:?
Per ora niente... Ma ho appena consegnato la mia dichiarazione dei redditi per il 2007. Fino allo scorso anno ho realizzato dei siti web occasionalmente, nel senso che non avevo una p.iva e soprattutto nemmeno sapevo se fosse questa la mia strada.
Ho superato abbondantemente il reddito complessivo di 5000 E. Ma non per singolo committente: per alcuni ho lavorato anche un paio di volte nell'anno, ma quanto mi hanno corrisposto era inferiore ai 5000 E. e pensavo di essere a posto così.Tra l'altro, la dichiarazione dei redditi quest'anno me l'ha preparata il commercialista che ora ho per la mia attività (da gennaio ho chiesto la p.iva).
@antoniobedetti said:
Ma ho capito bene anche tu emettevi RA e hai superato il tetto complessivo dei 5000 euro,se è possibile anche io eviterei la P.IVA e sto vedendo di diventare socio di qualche cooperativa la quale mi chiede il 33% x contributi assicurazione e gestione,tu che ne pensi?
Non chiederlo a me! Come vedi, anche quel poco che pensavo di esser riuscito a capire, viene smentito da utenti sicuramente più esperti di me.
Quello che posso dirti, sulla base della mia pur breve esperienza con le collaborazioni occasionali, è che si tratta di un "limbo" a mio avviso mai chiarito dalle normative esistenti.
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Vorrei dare un mio contributo a proposito del fatidico limite dei 5.000 euro.
Il problema, secondo la mia opinione, sta nella confusione che si crea tra collaborazioni occasionali e lavoro autonomo occasionale.
Le collaborazioni occasionali (o mini co.co.co.) consistono in collaborazioni alle quali, se non superiori a 30 giorni e non superiori a 5.000 euro con uno stesso committente, non si applicano tutte le condizioni e/o restrizioni previste per i contratti a progetto (progetto o programma, autonomia della collaborazione, tempi e modalità, ecc....). Tali contratti, inquadrati come co.co.co., sono comunque soggetti a contribuzione alla gestione separata (1/3 collaboratore, 2/3 committente).
Se i limiti anzidetti vengono superati, il contratto si trasforma automaticamente in co.co.progetto; attenzione, però, se esso non ha i requisiti richiesti, la legge stabilisce che il giudice può considerare il contratto a progetto ?lavoro subordinato a tempo indeterminato?, sin dalla data della loro costituzione (circolare ministero del Lavoro 1/04).
Infine le mini co.co.co., sempre secondo la mia interpretazione, rientrano fra i redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente (art. 50, c. 1, lett. c-bis, Tuir), e richiedono, inoltre, l'assunzione, l'iscrizione nel libro matricola, eventuale iscrizione Inail, busta paga, ecc...., come se si trattasse di un lavoratore subordinato vero e proprio.
L'altra forma è quello del lavoro autonomo occasionale che non presenta le forme di coordinamento tra committente e prestatore e in cui manca l'elemento della continuità.
Per queste prestazioni, rientranti tra le i redditi diversi (lavoro autonomo occasionale), se si supera il limite di ?. 5.000, scatta l'obbligo contributivo, applicandosi le modalità e i termini previsti per i co.co.co. e il dovere per il prestatore di avvisare i committenti del superamento del limite.
A proposito del limite di ?. 5.000, l'inps ha specificato (circolare n. 106/2004) che esso si riferisce al reddito e non ai compensi (quindi, compensi al netto di eventuali spese sostenute per conseguire il compenso).
Naturalmente, ciò si riferisce a prestazioni che possono definirsi di lavoro autonomo, benchè occasionali.
Se, invece, la prestazione occasionale si configura come di impresa o di attività commerciale, essa non è soggetta in ogni caso a contribuzione.
Spero di non aver scritto inesattezze e/o riferimenti sbagliati, ma, comunque, con lo spirito di contribuire a chiarire i dubbi sollevati.
Ciao
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Ti ringrazio per il tuo utile contributo, ma una cosa proprio non mi è chiara:
@fedclaud said:
Se, invece, la prestazione occasionale si configura come di impresa o di attività commerciale, essa non è soggetta in ogni caso a contribuzione.
Che significa, in termini pratici? Puoi fare un esempio di prestazione occasionale come impresa o attività commerciale?
Grazie