- Home
- Categorie
- Società, Web e Cultura
- Società e Impegno Civile
- Love boy day
-
Allucinante e avvilente... quanto non so dirvelo.
Io, persona capace di scoppiare a piangere per aver ammazzato una zanzara, vi posso tranquillamente dire che potrei apprezzare il gusto della tortura ad averne uno sotto mano.
E comunque, internet o no, il problema è che in genere i pedofili vivono negli appartamenti, accanto a qualcuno di noi, insieme ai loro figli, ai figli di altri. Non vivono su intenet.
Internet è uno strumento che rende tutto più veloce: comunicazione e pericoli.Effettivamente mi è capitato di vedere ragazzine un po' troppo disinvolte e disinibite per l'età che avevano (giovani adolescenti) su di un programma di messaggistica istantanea di cui mi arriva ogni tanto una mail con le persone che hanno visitato il mio profilo.
Questo ci deve SOLO far capire meglio che i nostri figli, per chi li ha e per chi li avrà, andranno seguiti con 1000 occhi, perché un giovane che osa più di quanto osassi io alla sua età è solo più indifeso di quanto lo fossi io.
Che brutte cose. Chissà: forse internet ha anche aiutato qualcuno a denunciare queste cose.
Chiudo qui. Che Dio posi una mano su questi bimbi.
-
Quando ho letto il thread aperto da Kaisersose ho ovviamente pensato che l'iniziativa del Love Boy Day fosse assolutamente deprecabile.
Avevo scritto una lunga risposta; in quel post riflettevo non sui luoghi comuni che in questioni di questo genere diventano materia di primo ordine, bensì sull'idea di libertà che penso possa spingere certi soggetti ad agire in modi ignobili. (C'è ovviamente da tenere in considerazione il fatto che a certi soggetti le discussioni in campo di morale e di etica sono assolutamente estranee.)
Tuttavia vorrei soffermarmi su una cosa importante: la legittimità.
E' questo che più mi spaventa dell'iniziativa sopracitata: il fatto che i pedofili, oltre ad essersi sentiti liberi di considerarsi un gruppo unito, si sono sentiti liberi di organizzare una manifestazione per solidarizzare con chi "è ingiustamente detenuto" (parole loro).
Mi sembra chiaro che tali personaggi si sentano dalla parte della ragione.
(Del resto non mi sembra che ci sia un gruppo degli stupratori, come non esista quello degli uomini che si riuniscono per leggittimare il proprio diritto ad uccidere chi vogliono loro e per i motivi che loro ritengono più importanti).
Ebbene, c'è qualcuno che ritiene di potersi considerare libero di manifestare la propria pedofilia.
John Stuart Mill nel famoso saggio "On Liberty" sostiene la totale supremazia della libertà dell'uomo: egli deve essere libero di raggiungere la propria felicità nel modo che ritiene più opportuno; non sono ammesse ingerenze di altre persone per evitare ciò, maLa libertà dell'individuo deve avere questo limite: l'individuo non deve creare fastidi agli altri.e ancora:
Ben altrimenti accade se un individuo ha violato le norme necessarie alla protezione, individuale o collettiva, dei suoi simili. Le conseguenze negative dei suoi atti non ricadono allora su di lui, ma sugli altri; e la società, in quanto protettrice di tutti i suoi membri, deve rifarsi su di lui, deve farlo soffrire all'esplicito scopo di punirlo, e deve assicurarsi che la punizione sia sufficientemente severa.In breve, in presenza di un preciso danno, o di un preciso rischio di danno, per il pubblico o per un individuo, il caso esula dalla sfera della libertà e rientra in quella della moralità o della legge. E' ovvio che non era necessario il saggio di Mill per poter condannare moralmente e anche in materia pratica la pedofilia...
E' anche ovvio, secondo il mio parere, che in casi come questi ci sia ben poco da dire sempre se non si vuole sfociare nel qualunquismo e nei luoghi comuni.
Vorrei tuttavia dire una cosa in risposta a Nimue (non entrando nel merito dell' "apprezzare il gusto della tortura" altrimenti apro un altro dibattito filosofico e non mi sembra il caso) che espone come a suo parere il dilagare di Internet abbia contribuito ad aumentare la comunicazione ma anche i pericoli.
Ecco, Nimue, io non sono d'accordo. Non credo che con Internet la pedofilia sia aumentata, la pedofilia c'è sempre stata, e se non sbaglio, come nel caso delle violenze, purtroppo queste cose avvengono nella maggior parte dei casi in famiglia, oppure ad opera di conoscenti e "amici". Ovviamente parlo di pedofilia nel nostro paese, sappiamo bene, e non c'è bisogno che lo ripeta, che ci sono paesi in cui le cose vanno ben diversamente, tant'è vero che sono ogni anni presi d'assalto per il cosiddetto "turismo sessuale".
Tornando ad internet: concordo in pieno con quanto detto da Bsaett:Credo che nella società italiana ci si troppa paura per quello che è internet, forse anche perchè la si conosce poco, e non si comprende che internet non è altro che una rappresentazione della realtà.
O forse c'è un tentativo di strumentalizzazione, dipingere il web come il male assoluto per poi porlo sotto controllo. Considerato che solo sul web ormai si trova informazione più o meno libera, la cosa mi preoccupa non poco. Il web non è il male assoluto, il web non ha permesso l'aumento della pedofilia, ma solo la sua enfasi.Un'ultima cosa: io non credo che il fatto che molti giovani siano disinibiti possa giustificare la pedofilia; trovo che sia un po' come dire "eh, la vedi quella ragazza come va in giro? Poi ci credo che le violentano!"
:():
-
Il web non é il male, ma di sicuro é il mezzo che ha permesso ai pedofili di poter comunicare "nacondersi", prima non era cosi facile passarsi film foto o altro, non era facile comunicare, perché dovevi esporti, in qualche modo, fisicamente, ora questo con internet non succede piu.
Io non accuso internet di aver fatto aumentare la pedofilia, sarebbe un assurdo, pero di sicuro la ha aiutata e i pedofili hanno trovato un nuovo mezzo per comunicare e fare le loro orrende cose, questo e un dato di fatto, il love boy day, provate a immaginare i manifesti che hanno fatto i siti internet che lo hanno diffuso, provate e immaginare se avessero provato a diffonderlo senza internet, non avrebbero avuto lo stesso effetto, probabilmente non esisterebbe o comunque avrebbe fatto molto meno proseliti.Beh si internet é stata una manna dal cielo per i pedofili, io penso questo, molti di quelli che magari erano affascinati dalla pedofilia, sicuramente con internet hanno piu possibilita di avvicinarsi che non a farlo in maniera fisica.
Si internet li ha aiutati, ma non per questo addossare la colpa della diffusione delle pedofilia, che piu che altro e un tema sociale che e semrpe esistito,anceh se prima si limitava ai vecchietti che toccavano i bimbi, oggi oltre a diffondersi tra persone "per bene" ´diventato un mega business, e qeusto mi preoccupa, i soldi fanno semrpe gola agli uomini , anche se ci sono di mezzo dei bimbi.
-
@kaisersose said:
un tema sociale che e sempre esistito,anche se prima si limitava ai vecchietti che toccavano i bimbi,
Io non credo proprio che fosse così...
-
beh fino a una quindicina di anni fa piu o meno erano questi i pedofili, o magari si parlava solo di questi casi, di certo oggi la pedofilia é cambiata molto, al punto di diventare quasi un partito in olanda!
C'é qualcosa che non va nella societa e questo per me e un problema sottovalutato, prendiamo il caso dell'italia:
chi guarda un film porno-pedofilo, al massimo va ai domiciliari, male che vada, chi guarda un video é e rimane un pedofilo che commette reati gravi.
In altri paesi la pedofilia e punita con pene severe in Italia no, anzi gli danno pure il carcere a parte, se proprio ci vanno in carcere.
Senza entrare nel tema della giustizia italiana, che funziona malissimo, di sicuro la pedofilia non e considerata un reato grave, a questo ci aggiungo i pseudo psicologi che vanno in tv a dire che la pedofilia e una malattia e che bisogna aiutare i pedofili, cosa che non condivido, ma questi discorsi li fa semrpe chi non ci e passato( se succedesse ai loro figli poi vorrei vedere la loro opinione).
La pedofilia deve essere considerato un reato molto vicino all'omicidio,perche anche se non si uccide fisicamente ti uccide mentalmente.Invece questo in Italia,come in altri paesi del mondo, non succede.
Ogni giorno sentiamo parlare di retate in rete su porno-pedofilia, hai mai letto i nomi delle persone? non parlo di indagati ma di condannati.
Bisogna cambiare prima che questa gente arrivi al punto di scendere in piazza per far valere i "loro diritti". So che puo sembrare assurdo ma intanto, dalla nascita di interent, hanno il loro giorno prediletto, hanno il loro partito, i loro siti i loro circuiti di chat e altre cose orrende che la giustizia europea non riesce a fermare, o non vuole, perche molto spesso i pedofili sono le cosidette "persone per bene".
Un caso del genere e successo di recente in italia con un dottore, beh ha fatto carcere quel dottore?Dici che perdera il suo bel posto di lavoro? beh credo di no, alla fine sara una bolla di sapone e niente piu, come sempre in italia.
Beh uno che molesta una 13enne e un pedofilo e niente piu, e deve essere condannato come pedofilo, ma condannato significa pagare per il reato commesso, non finire ai domiciliari nella tua bella villetta al mare.
-
Io sono d'accordo con quanto dici, Kaisersose. Però quello che penso io è che non è vero che prima della diffusione di internet e del mondo virtuale la pedofilia fosse meno grave o più blanda. La pedofilia è sempre esistita, e non solo nei termini del vecchietto che tocca il ragazzino. E' sempre stata una piaga della società, un male terribile probabilmente incurabile; io credo che internet abbia solo enfatizzato la cosa e che abbia permesso che questa potesse evolversi in maniera differente, tramite la diffusione di informazioni sulle mete del turismo sessuale, tramite la diffusione di siti pedo-pornografici e di video.
Per quanto riguarda la giustizia, non sapevo che in Italia chi viene accusato di pedofilia potesse cavarsela con i domiciliari, non lo sapevo e me ne rammarico; ma del resto i problemi della giustizia italiana li sappiamo tutti e sappiamo tutti quanto essi siano gravi.
Mi ricordo il caso del pedofilo accusato che periodicamente doveva recarsi in commissariato per firmare... un giorno ci andò tenendo per mano un bambino, che poi è stato violentato. E' ovvio che questi episodi fanno rabbrividire, ed è ovvio che la sola presenza di essi ci fa intendere in che gravi condizioni sia la giustizia italiana, ma ciò non ha nulla a che vedere (a mio parere) con un presunto aumento della pedofilia dovuto ad Internet.
Il problema di internet è che ci fa credere che le cose delle quali grazie ad esso possiamo avere conoscenza prima non esistessero.
Non è così.
La cosa può essere collegata all'invenzione della radio o della televisione: prima delle cose non c'era informazione, ed era come se queste non esistessero.
Ma sappiamo bene che non è così.
-
Sono d'accordissimo con te, il problema della giustizia italiana non é tanto che funziona malissimo, questo lo sappiamo, ma che gente accusata di pedofilia vada ai domiciliari senza nessuna conseguenza reale, nemmeno i loro nomi vengono pubblicati, aldila della giustiza che da noi, beh é quello che e (sperando che non finisca peggio visti gli ultimi avvenimenti NO-comment), la pedofilia e considerata tale solo quando si uccide un bambino, mentre chi vede un video o tenta di molestare un bimbo, in pratica non gl isuccede nulla!!!
E questo che mi fa incazzare e anche riflettere,facciamo i puritani, parliamo di divorzi famiglia preservativi, e poi lasciamo che uno guardi e si ecciti guardando un film pedofilo?
CHi guarda questo genere di film e un pedofilo, e se non ha fatto del male a un bimbo e solo perche magari non ne ha avuta l'occasione( ecco spiegato anche il turismo sessuale),deve finire in galera prima che possa nuocere a qualcuno, invece in italia sela cava con qualche giorno di domiciliari, e questo non mi va giu, perche anche se non ha fatto male a un bimbo il solo guardare e "eccitarsi"(mi da i brividi solo scriverlo) vedendo un bimbo innocente che subisce quello che tutti sappiamo, ti rende simile anzi identico a chi in quel momento é il protagonista, quindi sei pedofilo.
Per questo il problema no ne tanto la giustizia che non funziona ma la poca considerazione che si ha dei pedofili e la storia di uqesto medico ne e un esempio, mettendoci anche che si tratta di un medico conosciuto e stimato, io lo avrei messo in galera, insieme agli altri detenuti, cosi che serva da esempio anche per il futuro, saro duro ma io la penso cosi.
-
Interessante discussione.
Io credo che internet non aumenti i pedofili, ma di contro c'è del vero nel momento in cui si dice che potrebbe aumentare le occasioni di commettere reati di pedofilia.
In fondo, se ci pensiamo bene, ogni nuova tecnologia ha avuto i suoi pro e i suoi contro.Il treno e l'auto hanno aumentato la mobilità delle persone, consentendo ai rapinatori di commettere più reati. Il telefono consente di commettere molestie telefoniche e minacce (pensate quando c'erano solo le lettere). Ovviamente si deve sempre fare un bilanciamento, e credo che per internet sia indubbio (per chi ha una conoscenza adeguata del mezzo) che i pro sia molto superiori ai contro (semmai io ho qualche dubbio sulle auto, visto l'elevatissimo numero di morti !).
Internet consente maggiori occasioni per i pedofili di comunicare tra loro e con le eventuali vittime. Questo è vero, ma non per questo si deve demonizzare internet.Credo che il problema maggiore sia nei genitori che usano il PC come si usa la televisione, cioè come una sorta di babysitter ("stai buono, gioca col computer"). Solo che la televisione non consente comunicazione !
Il problema, quindi, sta nei genitori, che, come non dovrebbero lasciare soli i bambini dinanzi alla TV (con tutta quella violenza che si vede, soprattutto nei telegiornali...), ma affiancarli e spiegare loro come va il mondo, lo stesso dovrebbe accadere con internet.
Si devono spiegare al bambino le cose buone e quelle cattive, non è sottraendogli le visioni cattive che lo si educa, e solo dandogli una educazione ed una informazione adeguata ed equilibrata. Ma ciò, spesso, i genitori non lo fanno. Così il bambino si trova solo e spaesato di fronte al web.Prendente un bambino e mettetelo alla guida di un auto, senza aver fatto scuola guida, senza che nessuno gli ha spiegato cosa fare e cosa non fare. Oppure dategli un arma senza dargli una adeguata educazione e una base morale su cui poggiare le sue scelte. Cosa farebbe ?
E lo stesso concetto con internet.D'altro canto dobbiamo anche tenere presente che prima di internet si parlava di pedofilia solo se ne parlavano i giornali e la TV che, notoriamente, si interessano di certi arogmenti solo per determinati periodi, e poi non ne parlano più. Quindi, adesso, grazie ad internet se ne parla di più e ciò consente di aver una informazione più utile sull'argomento, come difendersi, cosa fare, cosa non fare....
Dal punto di vista giuridico, è vero che purtroppo il fenomeno è un po' sottostimato. Questo perchè per lungo tempo tale reato non è stato visto esattamente come un reato contro la persona, se non sfociava in violenza fisica riscontrabile (lacerazioni dei tessuti -tenete presente che i pedofili non sempre "fanno" qualcosa al bambino, in genere si "fanno fare" qualche cosa, penso si capisca cosa!). Inoltre, c'è da tenere conto, che il bambino in sé non ha un "peso" all'interno della società. Sembra brutto a dirla così, ma essendo quella dei bambini una categoria poco interessante per politici e affini, la loro tutela è stata sempre poco sentita. Per cui per tanti anni il fenomeno è stato sottostimato e trattato in maniera decisamente paradossale. Nel senso che si passava da casi in cui il bambino non veniva creduto perchè "bambino" e quindi "poco credibile" (si diceva che i bambini sono soliti inventare le cose, come le fiabe....) da casi in cui si demonizzava un adulto sulla base del nulla, creando il mostro (casi in cui il bambino veniva pesantemente strumentalizzato dai genitori, in genere la madre, tanto che il bambino di fatto non veniva mai sentito come testimone, ma si sentiva la sola madre che poteva, volendo, inventare quello che voleva casomai per danneggiare una persona antipatica o nemica per vari motivi).
-
Concordo con te.
Internet non va demonizzato ma bisogna prenderne atto che c'é qualcosa da fare contro il fenomeno della pedofilia su internet che é molto grave, e non deve ssere sottovalutato.
E tristemente vero quello che dici tu della giustizia, la poca considerazione che c'é e la tanta confusione che si fa, pero mi chiedo io perche i professori di una scuola finirono in galera e subito etichettati come pedofili, con tanto di nomi e facce in prima pagina, e invece molti altri ,nemmeno si scoprono i nomi( e parlo di gente condannata non indagata, che e molto diverso come tu ben saprai meglio di me),oppure il dottore famoso va ai domiciliari?
Ecco qeusta e la confusione a cui mi riferisco, un pedofilo deve pagare, quando ci sono le prove e la condanna del suo reato, il problema é che questo nel 99% dei casi non succede.
-
Io trovo assurdo che uno possa andarsene in giro a dichiarare di essere pedofilo, orgoglioso di esserlo e non gli accada nulla.
Figurariamoci dunque chi commetti certi tipi di reati e chi li trova uno "svago" divertente per la propria libido.I bambini sono ovunque considerati pari a NIENTE, spesso sono considerati meno degli animali. Un animale, pensiamo a quelli da soma, lavora e produce, un bambino spesso no.
Io concordo con bsaett su quanto dice riguardo a Internet, come ogni strumento ha i suoi pro e i suoi contro ed è per questo che va usato con attenzione e non lasciato in mano ai bambini che povere stelle non capiscono che c'è sempre in agguato chi può fare loro del male.
Altra storia poi è il turismo sessuale che è quanto di più ipocrita possa esserci, i NOSTRI bravi padri di famiglia, la nostra tanto decantata famiglia vanno all'estero nei paesi dove i rapporti sessuali con minorenni non sono puniti, anzi. Che cambia da un pedofilo? C'è anche chi riesce a credere che una bambina o un bambino di 10 anni possano essere consenzienti e essere una loro scelta prostituirsi. Dopo questo si può anche credere che Cristo è morto di freddo e siamo a posto.
Concordo che la pedofilia dovrebbe essere paragonata all'omicidio, perchè uccide l'anima della persona, la psiche e la voglia di vivere. Non si può continuare a considerare la morte solo come la cessazione delle funzioni vitali del corpo umano, ne la vita come il funzionamento del solo corpo.
-
Dico solo una cosa !!!
Io ho 2 figlie: se dovesse malauguratamente succedere un atto pedofilo ad una di loro e prendono il tipo, beh... ragazzi, fate in modo che non venga allla portata delle mie mani !!!