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Problemi con gestori telefonici
salve a tutti...ho un problema...in pratica circa due anni fa avevo telecom,poi decisi di cambiarla (ahimè) con la wind infostrada...chiamai la wind e spiegai il fatto che avevo telecom e che ci dovevo stare per un anno...mi dissero che il contratto potevo farlo e che si sarebbe attivata appena scaduto il contratto con la telecom...ebbene firmai.dopodichè mi arrivavano bollette telecom e wind(l'anno non era passato)...pagai le prime della wind credendo che erano per l'attivazione...ma continuavano ad arrivarmi quelle della wind...pagai le ultime(ripeto che non capisco ancora per cosa)e chiamai la wind per disdire il contratto...mandai fax e tutto...fatto ciò mi continuavano ad arrivare finchè le ignorai del tutto...poi finì il calvario delle loro bollette...ora a distanza di due anni mi arrivano lettere della [...] slr e ora l'ultima dell'avvocato [...]....mi chiedono di pagare 70 €...premetto che mi sembra un pò una barzelletta...le prime della [...] mi chiedevo di pagare sempre entro 7 giorni,poi ancora un'altra a distanza di un mese, 7 gg + l'ispettore loro che arrivava e che dovevo pagare il suo viaggio XD...ora l'ultima dopo 2 mesi dell'avvocato che mi intima di pagare entro sette giorni dalla data di ricevimento della letter che tra l'altro non è raccomandata nè lei e nemmeno le altre...chiamo il mio avvocato secondo voi,oppure lascio stare...?grazie mille a tutti
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Salve..... sta succedendo una cosa simile anche a me, ma il gestore è H3G, sempre [...] srl e avv. [...], ho fatto un contratto poi entro i 10 gg., come consentito dalla legge, ho dato la disdetta perchè hanno promesso mari e monti, infine non era vero niente; io sono del parere di lasciar perdere tutto e lasciarli sfogare con lettere a raffica, però ho fatto denuncia all'associazione dei consumatori, andare dall'avvocato costa e si rischia di non risolvere molto, tanto vale pagare e basta. Quello di pagare i 70? è arrivata proprio oggi anche a me, ma secondo me è un metodo per far passare al torto chi ha ragione, cioè pagando i 70? si da ragione a loro, e dopo ti mandano il saldo del restante.... sono furbi....spero di essere stata chiara...
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Ciao a tutti,
per quanto riguarda i problemi con i gestori telefonici, è obbligatorio il tentativo di conciliazione, per cui suggerisco a tutti di contattare le associazioni dei consumatori, spiegare la situazione con le opportune documentazioni cartacee, e chiedere un loro intervento.
E' inutile rivolgersi ad un legale prima di esperire il tentativo di conciliazione tramite associazioni dei consumatori. Oltretutto è decisamente meno costoso (in genere si paga solo la quota di associazione).
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Egr. Sig. Avv. bsaett,
posso chiedere cosa intende per obbligo di conciliazione? e non ci si può arrangiare per questa adempienza? se il dibattito a suon di raccomandate non sortisce l'effetto sperato possiamo stare ad aspettare senza preoccupazioni?grazie
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Le srl immagino siano società di recupero crediti!
Bisognerebbe visionare bene carte, contratti, ecc.. ad ogni modo sento "odore" di codice penale, non riferendomi ai clienti ovviamente.
Ciao,
Andrea
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@gufovolante said:
cosa intende per obbligo di conciliazione?
Intendo che la legge prevede come obbligatorio cercare una conciliazione attraverso una procedura che prevede la presenza di organismi pubblici oppure associazioni dei consumatori, prima di poter adire l'autorità giudiziaria contro un gestore telefonico.
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il discorso vale anche per le aziende?
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mi sbaglio o, in questo caso, era la compagnia telefonica ad avere l'obbligo di tentare la conciliazione?
non facendolo quali sono le conseguenze?
a rigor di logica, stando a come il "corecom" descrive il "tentativo obbligatorio di conciliazione" in mancanza di tale atto non si può procedere al ricorso avanti all?Autorità Giudiziaria.
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In realtà esistono comitati pubblici ad hoc a cui inoltrare la richiesta di conciliazione (in lombardia si chiama corecom, ma sul sito del garante c'è l'elenco di tutti i comitati regionali) e non è necessario avvalersi di nessuno.
Di solito le associazioni di consumatori ottengono la convocazione e, quindi, il tentativo di conciliazione, mentre in proprio non dà retta nessuno se non dopo molti mesi.