• User Newbie

    Contestazione Parcella Avvocato

    Salve,

    il legale di mia madre per una causa di invalidità civile, persa in primo grado nel 2001 e successivamente vinta in appello nel 2006, sta chiedendo una percentuale (20%) sull?importo totale che l?I.N.P.S. dovrà versare, come se volesse applicare un Patto di Quota Lite (reso operativo solo nel 2006 dal "decreto Bersani"). Faccio presente, inoltre, che nella sentenza sono state addebitate all? l?I.N.P.S. il pagamento sia della totalità delle spese e dell?onorario del primo grado che della metà delle spese e l?intero onorario dell?appello. Dal momento che non era stato pattuito nulla né in forma verbale e né in forma scritta al conferimento del mandato avvenuto nel 1999/2000, vi chiedo come posso tutelarmi da tale richiesta e a chi devo rivolgermi. Ovviamente, per completare il pagamento della parcella sono pronto a pagare il giusto dovuto che potrebbe essere quantificato nell?altra metà delle spese dell?appello e tutto ciò sostenuto per la fase di precetto verso l?I.N.P.S. Anche se per quest?ultimo punto mi è stato riferito che le spese della fase esecutiva sono comunque a carico dell?I.N.P.S. Volendo quantificare quanto devo riconoscere ulteriormente al mio legale?

    Grazie anticipatamente
    Guido


  • User Attivo

    Difficile quantificarsi.
    Se non è stato convenuto nulla di scritto, allora valgono le tariffe forensi.
    Però non conoscendo esattamente l'attività svolta non è possibile fare una previsione.


  • User Newbie

    Visto che nel Dispositivo della sentenza il giudice ha liquidato il 75% delle spese e dell'onorario dell'avvocato (rimarebbe fuori la metà delle spese e l'onorario dell'appello), mi chiedo se sia illeggittimo richiedere il 20% della somma riconosciuta a mia madre. In particolare verrebbe violato l'art. 50 del codice deontologico forense. Quindi per tutelarmi devo richiedere la parcella? Devo segnalare il tutto all'Ordine degli Avvocati? Può l'avvocato in oggetto non cosegnare l'assegno dell'INPS di risarcimento? In questo caso verrebbe violato anche l'art. 41 del del codice deontologico forense.
    Grazie
    Guido


  • User Attivo

    Si può chiedere la parcella e poi presentare un esposto all'ordine.
    Sarà poi il Consiglio a fare le valutazioni dovute.


  • User

    Se è stato pattuito il 20%, secondo me lo devi pagare.
    Poi, il fatto che il giudice abbia condannato controparte al pagamento del 75% delle spese processuali (bisogna vedere anche la nota spese depositata dall'avv.) ciò non vuol dire che il resto non è da pagare ma deve essere pagato dalla parte vittoriosa.
    Poi vale il generale principio dell'anticipazione delle spese processuali ed onorari.

    Se dico cavolate spero che mi correggano


  • User Attivo

    Gli accordi per le parcelle professionali hanno valore solo se possono essere provati per iscritto. Altrimenti sono nulli.
    Oltre a ciò, mi sembra che in questo caso in realtà l'accordo non c'era.


  • User

    @Giberavv said:

    Gli accordi per le parcelle professionali hanno valore solo se possono essere provati per iscritto. Altrimenti sono nulli.
    Oltre a ciò, mi sembra che in questo caso in realtà l'accordo non c'era.

    Concordo


  • User

    COme ti hanno già detto se il patto di quota lite non c'era il tuo avvocato non ti può chiedere assoutamente una percentuale su quanto ottenuto. può solo farti una nota con il rapporto dettagliato di tutta la attività eseguita ulteriore rispetto a quella già liquidata dal giudice. se l'importo della parcella non ti soddisfa (perchè ritieni non abbia compiuto alcune delle attività indicate o perchè l'importo è comunque troppo alto) allora puoi rivolgerti all'ordine e, dopo aver parlato con un consigliere, eventualmente agire per la riduzione della nota.