• User Attivo

    Buondì Malatesta,
    fra di noi mancava il poeta epico...manna dal cielo?
    Non male "il cavalier" mi piace lo schema metrico.. io non uso versificazioni particolari, perciò ammiro chi riesce ad ingabbiarsi in tal modo..
    Mi piace il rimando a Orlando (sempre se non erro)..alla sua trista e lagrimosa morte.
    Affida il guanto a Dio in segno di vassallaggio ma è Caronte a condurlo,
    prefigurazione storica dantesca anzitempo? ( per qunto riguarda Caronte)
    I MIEI COMPLIMENTI
    Dafne


  • User

    Il Cavaliere cantato nella poesia è un Cavaliere da me inventato. Nella mia mente nel mentre costruivo la poesia vedevo l'immagine di costui stremato dalla sua vita di guerriero,come io sono stremato dalla vita di tutti i giorni. Tornato dalla pugna il Cavaliere non troa nulla, nulla di nulla,come me quando torno a casa o da un viaggio,dovrei trovare felicità invece non trovo nulla. La poesia è dedicata alla solitudine. Ho fatto cenno ad un Cavaliere medievale poichè il Medioevo è l'epoca dei grandi amori ma anche l'epoca della grande solitudine e tristezza. Dafne mi piacerebbe molto poter dialogare con te su msn se lo hai. ti lascio il mio se vuoi contattami,anche se non mi funziona molto bene.
    Baci e ancora Grazie


  • User Attivo

    Ciao Malatesta,
    c'è molto di autobiografico nelle poesie a prescindere dal genere..
    è interessante il tuo paragonarti ad un combattente mediovale ormai vicino a Ade... ti è così grave la vita?
    Il Medioevo...lo adoro!! Ho seguito corsi di Filologia romanza solo perchè spiegavano i generi di quel tempo..anche se il mio primo amore nasce con la lirica (che non ha propriamente origine nel Medioevo ma nel periodo classico con il grande Catullo)..
    Il medioevo in sè ha molto di sacro e profano, era un'epoca godereccia dove ogni senso poteva aver sfogo..
    Buon pomeriggio
    Dafne


  • User Attivo

    Se per qualche motivo volessi discutere e/o inviarmi nuove poesie..visto che non ho msn! Fallo via mail.. [...]
    Dafne


  • User

    Grazie Dafne,ti ringrazio veramente. Ti contatterò or ora dopo aver risposto a questo forum. Intanto metto un'altra mia poesia terminata di recente,spero piaccia. Comunque per rispondere alla tua domanda se la vita m'è particolarmente greve rispondo con un "SI" mi è molto greve.

    SOLITUDO MEA

    Trista era la notte,cupo ?l mio viso,
    Ogne albero i su? rami a me volgea.
    Tutt?era pianto,non v?era un sorriso,
    Sol il dolor un manto su di me avea.

    Alzai ?l guardo: ?l ciel di nero era liso
    E un corvo su d?una rocca sedea.
    Ecco ch?un soffiar di malign?intriso
    Accanto passava e sì m?invadea:

    Mi chiedea ?l vento: - cos?hai ? ?
    Rispuos? io: - agogno la pace! ?
    Ed egli a me: - un dì sì l?avrai ?
    Il guardai: - sì, se tutt?il mal tace -

    Mi chiedea ?l monte: - dove vai? ? ( 17 ? 28 Aprile 2008 )
    Rispuos?io: - ove non sia fallace ?
    Ed egli a me: - non lo troverai ?
    Il guardai: - lo so, avrò sol brace -

    Mi dicea ?l sole: - i? risplendo
    Pe? l?omo ogne momento ?
    Rispuos?io: - E? sì orrendo,
    Tu risplendi ma io son spento - .

    Mi chiedea ?l foco sul castell?ardendo:

    • Perché ovunque vai sei sgomento ?-
      Rispuos?io: - all?amor la man tendo,
      Ella non l?impugna, i? mi tormento ?

    Or gelido ?l vento s?è fatto
    E mal ancor sente ?l dolce cor:
    Mira degl?amanti ?l tener atto

    Restando sol senza d?altrui amor.
    Solo siede e plora lento e ratto
    Vedendo sol degl?altri lo splendor.

    ( Dedicata alla mia solitudine )


  • User Attivo

    .


  • User Attivo

    Ciao stefano..
    cosa intendevi con i punti a capo??
    Mi sono persa qualcosa??:?


  • User

    un'altra poesia:

    ALLA MONARCHIA

    Oh pulcherrima gloria or andata
    Ch’invitta la nazion facesti,
    Da’ tu’ sudditi giulivi lodata
    Sì ne li belli cor italici ardesti.

    Amor che la patria hai fondata
    E ch’onor da semper ci desti,
    Torna ad esta bella terra ingrata
    Ch’ha pe’ orgoglio le tu’ vesti.

    Or molto da quando sei ita via
    È passato e lacrimando t’aspetto:
    Affacciati alla tu’ piazza natia

    E ‘l Sabaudo s’erga sull’italico tetto .
    Chino ‘l capo a te divina Monarchia,
    Sempr’ avrai ‘l mio vassallo petto!!

    ( Dedicata alla Monarchia italiana )


  • Super User

    Complimenti davvero 🙂


  • User

    grazie davvero,molte grazie. quale t'è piaciuta maggiormente?


  • Super User

    Ho apprezzato e trovato gradevole alla lettura il modo molto particolare e colto, e dal gusto antico, col quale hai scritto tutti i tuoi poemi.

    Fra le tante ho potuto meglio apprezzare ANCOR T’ASPETTO, AL GENERE UMANO, A CHIARA ed altre che raccontano di sentimenti che ho avuto occasione di provare.

    Per lo stesso motivo ho meno apprezzato ALLA MONARCHIA, in quanto ci parla di un ideale che non condivido (ma che tuttavia comprendo e rispetto)
    e fatico quindi a coglierne l'indubbio alto contenuto. :ciauz:


  • User Attivo

    Complimenti.


  • User

    Nella poesia ALLA MONARCHIA io esprimo un mio esiderio,un mio desiderio,un mio sogno . Può essere visto ovviamente come un ideale che,avendo la famiglia molto monarchica ho ereditato.
    Comunque vi ringrazio molto per le belle parole che donate ai miei versi.
    Scrivo in modo antico poiché trovo lo Stil Novo e il modo di scrivere di Leopardi molto più adatto allo stile poetico. Ovviamente ognuno ha il suo stile.
    Dafne ti aspetto


  • User Attivo

    «AL GENERE UMANO» mi ricorda un odio di un mio caro amico verso la natura (che lui dice che ci odia).
    Certo, tutt'altr'argomento tratta la tua poesia.
    Io sono classe 1953 e nell'epoca della contestazione giovanile (1968-1970-1972) andava molto il libro "L'uomo a una domensione" di Marcuse.
    Il motivo di odiare qusto sistema consumistico ed inneggiante al farsi i fatti propri è comune fra il tuo scritto ed il suo.
    Difficile sintetizzare ma puoi trovare molto su internet.
    Auguri


  • User

    io odio il genere umano poiché questa società ha reso tutto ciò che una volta c'era di bello nel mondo e nella Nostra amata Patria in meno di niente,in banali quisquiglie e ciò mi fa inorridire e piangere,come disse Dante"plorar". Io esterno il mio dolore con le poesie poiché come diceva il Pascoli "il dolor è più dolor se tace" e io lo grido ai quattro venti.


  • User Attivo

    Più facile è odiare.
    Disprezzare.
    Essere indifferenti.
    C'è motivo di odiare anzi, ce n'è più d'uno.
    Ma... in nostro potere c'è il non accettare di barattare la nostra creatività, il nostro essere se stessi, il nostro amare la vita e gli altri per una vita programmata.
    Tutti sono egoisti, non per questo io debbo esserlo.
    Tristi e sanguinose delusioni dalle ragazze, non per questo odio "tutte" le ragazze.


  • User

    Un altro grande esempio di poesia secondo me oltre alla poesia classica che si conosce è la poesia dialettale. Ogni regione,ogni piccola città o paese della Nostra amata Nazione ha i suoi dialetti,i suoi poeti e le sue poesie. I più alti esempi sono la poesia fiorentina,romanesca e siciliana.
    Essendo Romano ho scritto anche io numerose poesie in stile romanesco.
    Avviso: il romanesco non è il dialetto odierno di Roma. Il romanesco è il dialetto puro di Roma quindi oggi come oggi non lo capisce quasi nessuno e invito perciò a leggere queste mie poesie muniti prima d'un dizionario italiano-romanesco. Prima di leggerle cercate le parole che non capite.
    Buona lettura.

    ROMA DE TANT?ANNI FA

    Opro l?occhi nella mia dorce città
    Ch?er monno tant?anni fa creò,
    Opro l?occhi su Borgo e vvado a ffa?
    ?n pianto indove la Cenci se ne andò.

    Cua ce so? lli posti de tant?anni fa ( Luglio 2007 )
    E le rovine der passato che tutti piegò,
    Ma dde Roma mia la modernità
    Sì torze tutto e le cose bbelle rovinò.

    A Roma è bbello annà pe?vicoletti:
    Magnà all?ostarie e ffasse ?n bicchier de vino.
    A Roma è bbello cantà l?antichi sonetti
    Der Capanna e ffasse carezzà dar Ponentino.

    Roma d?Arvaro Amici,Roma de Proietti,
    Der Reuccio e der birbo Rugantino
    Che troppi smorzò delle bbelle lli moccoletti,
    Roma che ssei mamma mia e der popolino.

    Sarvognuno mo? me smorzo tra li capitelli
    Che Portico d?Ottavia areggheno,
    Guardo verzo Palazzo Orzini: vedo er Pinelli

    Che me soride e li cantori che viengheno
    Alla finestra de ?na ciumachella,e bbelli
    Sotto de ?sta luna Romana canteno e soneno.

    ( Dedicata a Roma )

    **ER POVERO GIUVENOTTO **

    Zitto e co? le man?ar petto
    Un giuvenotto se ?ncamina
    Pe?r buio vicoletto.
    Camina a zonzo dalla matina ( 2 Marzo 2007 )
    E pe?r monno è solo ?n difetto.

    Lui da ?sta vita vo? scappà
    E ner vicoletto tant?amato
    Se va sempre a rifuggià,
    **Sentendose ricco e beato, **
    **Senza sordi e senz?er da magnà. **

    Cià ?n cacalippa drent?ar core
    E se sente triste e sperduto,
    Senza de ?na pupa l?amore
    E da ?sta modernità vennuto.
    Ma Roma sua je da er calore

    Ch?a ?gni povero fijo su dà
    Abbracciannoselo stretto.
    E ora ?sto giuvenotto po?restà
    Contento drent?ar vicoletto.
    Roma lo culla e lo sta amà.

    ( Dedicata al calore romano )


    MALINCONIA ROMANA


    Li fiori bbelli s?appassischeno ( Ultimi di Febbraio 2007 )
    ar cambio delle stagioni,
    e le carozzelle sparischeno
    lassanno ricordi e magoni.


    ( Dedicata alla malinconia )


    **UN GRANNE AMORE PE? ROMA **


    Vado pe?vicoli e pe?cchiese
    co?r nome suo ner core.
    Nun ciò pe?lei pretese
    ma je vorebbe donà l?amore.


    Ch?io la penzo è sì palese
    e ciò me fa provà er dolore.
    Pago l?amore a mie spese
    perchè sento ?sto calore. ( 27 Febbraio 2007 )


    Roma è ?na cornice d?incanto
    che me parla da lontano:
    da li bbelli anni ch?io je canto
    in dove ce stava er vero romano.


    Penzo a lei e me ne vanto,
    ora ch?er monno nun è sano.
    Vedo su Ccastello un santo
    che me dice: ?er monno è strano,


    l?odore è arimasto com?era,
    ma la dorce vita è annata via?.
    E mo? viè la bbella primavera,


    un?antra senza e co? Roma mia.
    E io passo giorno e sera
    **pe?aritrovalla,ma lei è ita via. **


    ( Dedicata a Roma )

    Leggetevi queste nel mentre. fatemi sapere


  • Super User

    ... fatemi sapereE' presto detto.

    Quest'Area Poesia sta crescendo in modo fantastico.
    C'è bisogno di organizzarla per settori, e dedicando ad ogni poesia un apposito topic, così da consentire agli utenti ed agli autori di individuarle e commentarle adeguatamente.

    Forza ragazzi, cliccate i tasti in alto nella barra image e image e cominciamo a dare un nuovo assetto a questo fiore all'occhiello del NetWork GT 😉


  • User Attivo

    Ciao malatesta,
    in riguardo a " ancor t'aspetto": la trovo molto intima sembra quasi che le parole siano dettatte dall'animo ansioso.
    L'attesa è un tormento lieto, ci pulsa dentro come ansia e ci fiorisce come sorriso quando si conclude lietamente.
    Ma se il lieto aspettare diventa inconcludente attesa allora il vuoto ci tormenta. E la fantasia vaga come un'anima in pena insoddisfatta della realtà.
    Se posso, ti consiglio di aprire una nuova discussione con nuove poesie..
    Aspetto tue critiche sui miei post..
    Dafne