• User Attivo

    Allora, in fattura si mettono solo le spese effettuate per conto del cliente, come pagamento di tasse per conto loro e vanno messe alla fine della fattura senza tassarle in modo che sono fuori da ogni cosa, cioè le deduzione o altro sono per il cliente, Tu le sottrai solamente dal calcolo finale della fattura perchè in pratica le hai anticipate ma se le pagavano loro era la stessa cosa. Se per esempio hai pagato una tassa al comune per effettuare una pratica per una ristrutturazione edilizia, la evidenzi alla fine dei conti e alleghi la ricevuta.
    Le spese per effettuare il lavoro come benzina o strumenti o altro non va in fattura ma compariranno quando farai la dichiarazione dei redditi e farai tutti i conti e potrai dedurle e non devi allegare nulla alla fattura.
    La benzina si deduce a fine anno dimostrando la spesa sulla carta carburante che va timbrata e firmata dal benzinaio, e allegata alla dichiarazione dei redditi.


  • User Newbie

    Ok molte grazie.
    FM


  • User Newbie

    Anch'io rientro nel regime dei minimi ed emetto fatture con ritenuta d'acconto. Da cosa mi detraggono le spese se facendo ritenuta d'acconto le tasse me le paga il cliente?


  • User Attivo

    Infatti quando andrai a pagare l'imposta sostitutiva se hai quache spesa e hai fatto solo fatture con ritenuta perchè tutti sostituti d'imposta andrai sicuramente in credito.


  • User Newbie

    Ho alcuni dubbi da neo contribuente minimo: ma la ritenuta DEVE o PUO' essere applicata in fattura? E' una libera scelta o un vincolo?

    Così di primo acchito, se potessi, non l'applicherei, in quanto si anticipa - ritenendo il 20% sul compenso - ben più di quanto a fine anno si pagherebbe applicando l'aliquta unica del 20%. Quest'ultima infatti andrebbe calcolata
    [LEFT]sul reddito, calcolato come differenza tra ricavi o compensi e spese sostenute.


    In pratica si andrebbe sempre a credito di imposta. O no?:?[/LEFT]


  • User

    La ritenuta in fattura è un obbligo se si fattura a cliente con partita iva, se invece si fattura a un privato non va messa


  • User Newbie

    Davvero è un obbligo? Sapete indicarmi il riferimento normativo?
    Ho emesso ieri una fattura senza ritenuta a un cliente con partita iva; devo bloccarla?
    Grazie,
    Francesca


  • User

    La ritenuta è obbligatoria per i redditi di lavoro autonomo (avvocati, commercialisti, geometri, consulenti,...). Se sei reddito di impresa (ad esempio impresa edile) la ritenuta d'acconto non c'è (eccezion fatta per le fatture fatte ai condomini)


  • User Attivo

    Se la dovevi mettere, come spiegato al post prima, forse puoi versarla Tu entro un tot di tempo, ma se la blocchi e la rifai forse è meglio. Strano che l'altra parte non te lo abbia detto.


  • User

    Scusate se ritorno su questo post, ma mi sembrava la sezione più opportuna (chiedo scusa ai MOD se così non fosse).

    Ma ho un dubbio, avvicinandosi la fine dell'anno.:?

    sono un giovane avvocato al primo anno di attività e stavo controllando un pochino i vari limiti per rimanere nel regime dei contribuenti minimi.
    Non capisco una cosa e chiedo aiuto a voi: ma le spese anticipate per conto del cliente si computano nel limite dei 30 mila? Secondo me no, ma il mio commercialista mi ha detto che rientrano nel "totale componenti positivi".
    E allora mi stavo un po' agitando ... perché in molte pratiche mi son trovato ad anticipare per conto dei clienti le spese di registrazione di sentenze ed atti, contributi unificati e marche da bollo, anche per importi rilevanti.
    Io ogni volta mi facevo dare dal tabaccaio l'attestazione di versamento che portavo al commercialista ed in fattura, come dite nei post qui sopra, indicavo le spese anticipate alla fine di tutto, dopo aver calcolato CNPA e rit. acconto ove applicabile.

    Se però mi rientra tutto nei compensi (cosa che mi par strana) o meglio nei componenti positivi ... allora la cosa si fa più complessa.

    Grazie per l'aiuto.


  • User

    "- Spese sostenute per poter eseguire la prestazione:
    il riaddebito di tali spese concorre a formare il reddito imponibile del professionista e deve essere assoggettato anche a ritenuta d?acconto. Queste spese sono, per il professionista, "spese per la produzione del reddito" da contabilizzare fra i costi del professionista stesso.

    • Spese analiticamente documentate e anticipate in nome e per conto del cliente:
      i rimborsi di tali spese danno luogo ad una semplice "partita di giro" tra spese e rimborsi, senza alcuna rilevanza a livello di costi e ricavi, e non devono essere assoggettati a ritenuta d?acconto.
      Ad esempio le spese sostenute da notai e avvocati per l?acquisto di marche da bollo e diritti sostenuti specificatamente per la pratica del cliente."

  • User

    Grazie per la chiara risposta.
    Avevo trovato anche io questa distinzione. Mi ero solo allarmato perché il mio commercialista mi ha detto che rientrano comunque nel "totale componenti positivi" e non capisco cosa significhi ciò rispetto al limite dei 30 mila annui.

    Comunque allora me ne sto tranquillo rispetto a tale limite per le anticipazioni? poi chiaramente ho sempre una pezza giustificativa in mano, in quanto in ogni pratica mi fotocopio il cedolino del contributo unificato.

    Grazie e saluti.