• Super User

    Olocausto tibetano, boicottare le olimpiadi

    Dopo 40 anni di dominio e oltre un milione di tibetani morti, ancora il governo cinese minaccia e massacra questo popolo ritenuto fra i piu pacifici al mondo.
    La cosa che mi stupisce e veder che in pratica non gliene frega nulla a nessuno!!
    siamo tutti pronti a scendere in piazza per protestare contro le invasioni americane, contro una finanziaria, ma quando e la cina a violare i piu sacrosanti diritti delle persone (e la cina e campione mondiale in questo!) sembra quasi che non freghi a nessuno o che comunque la Cina abbia "il permesso" di fare cio che vuole, non ho visto una sola persona di quelle che si ritengono pacifiste scendere in piazza o promuovere qualcosa per il popolo tibetano, oltre alla vergogna dei nostri politici che il dalai lama premio nobel per la pace, non sia stato minimamente calcolato al suo arrivo in italia, cosa che trovo scandalosamente vergognosa.
    Credo che la soluzione migliore sia boicottare le olimpiadi cinesi, oltre a violare i sacrosanti diritti delle persone e di qualsiasi essere umano, oltre a importare il 90% del falso mondiale, come a esempio magliette fatte con materiali cancerogeni, dovremmo dare loro la possibilita di ingrandirsi con le olimpiadi?
    Se fossi un atleta italiano boicotterei queste olimpiadi, le olimpiadi sono un gran momento, ma come si fa a svolgere olimpiadi quando ci sono milioni di persone a cui vengono calpestate i diritti?
    La Cina ha promesso altre stragi se entro lunedi non si arrendono, e alla fine vincera perche il popolo tibetano non ha nessuno dalla sua parte, gli americani fanno solo gli ipocriti e noi europei, beh ho l'impressione che siamo quasi soggiogati dalla Cina.
    Spero ceh il popolo tibetano possa riconquistare un giorno la liberta meritatissima,e che qualcuno sulla faccia della terra si accorga del genocidio che stanno subendo, non vorrei si ripetesse un altra cambogia con un altro Pol Pot.


  • Super User

    E' gravissimo sia quanto sta succedendo sia l'apatia generale di fronte all'ennesimo genocidio.

    Attenti però a non confondere due aspetti molto diversi; il feroce imperialismo cinese ed i diritti delle Nazioni sottosviluppate di accedere al mercato mondiale.

    I Paesi che stanno ora tentando di far uscire le loro popolazioni da critiche situazioni da terzo e quarto mondo, come l'India, l'Indonesia e la Cina, debbono poter avere pari diritti nell'accesso alle materie prime, all'energia ecc.
    La competizione si fa sul mercato globale, con sistemi liberisti e rispetto delle normative.

    Inutile accusare di insensibilità un Governo italiano che si reggeva su di uno-due voti al Senato ed andava in minoranza un giorno si e l'altro pure.

    Utile è non ignorare i fatti, specialmente quelli purtroppo ben più gravi che accadranno nei prossimi giorni, quando i dittatori cinesi tenteranno di reprimere e soffocare la protesta.

    Interessante questo video con antiche immagini, anche se considerato da alcuni non del tutto obiettivo:


  • Super User

    Sono d'accordissimo con te,
    infatti non mi riferivo al governo in particolare, ma principalmente alle persone alla gente, oltre al fatto che nemmeno l'opposizione si e interessata molto al dalai lama.
    Preferirei vedere tante persone in piazza come giustamente e stato fatto per l'irak per la palestina.
    Invece vedo che molti stanno a guardare, molto probabilmente perche la cina rappresenta politicamente la stessa parte di quelli che si definiscono "pacifisti" ( non tutti ovviamente) e questo non mi va giu proprio per niente, ignorare anzi far finta di ignorare quello che sta succedendo a uno dei popoli piu pacifici al mondo, solo perche a farlo e un paese che in un certo senso rappresenta la tua stessa mentalita è molto deprimente.
    Credo che la pace, la liberta di un popolo, vadano oltre qualsiasi ideologia politica, di qualsiasi colore sia.
    La stessa cosa è successa con la Birmania, quello che non mi piace e questa ipocrisia, che in Italia è molto piu evidente che in altri paesi.
    Credo che l'unica manifestazione pacifica che possa avere qualche effetto sia boicottare le olimpiadi, ogni atleta dovrebbe farlo, è l'unico modo per mettere la cina di fronte al fatto compiuto.
    Ma ripeto il mio discorso non tocca i governi o la politica( che ha sempre lo stesso fine) ma le persone i milioni di persone che scendono in piazza per protestare contro una finanziaria, contro una guerra o contro la mafia.
    Oggi ho letto di manifestazini di protesta in europa(purtroppo anche violente e questo non va bene) ma in Italia sembra ancora che non freghi niente a nessuno, e qeusto mi dispiace molto, probabilmente perche le nostre proteste spesso sono condizionate dalla politica e non dal nostro reale modo di pensare.
    In ogni caso spero realmente che il Nepal riacquisti la sua liberta, anche perche l'altra sera vedevo "7 anni in tibet " la pelicula e sono rimasto veramente affascinato dal Nepal, mi piacerebbe visitarlo un giorno.
    Tu Andrez ci sei mai stato? visto che hai girato molto l'Asia.
    🙂


  • Super User

    Errata corrige,
    naturalmente intendevo Tibet e no Nepal, anche se credo che siano giu di li,insomma intendo i posti visti nel film molto belli.
    🙂


  • Super User

    Sono stato in Nepal, ma non in Tibet 🙂
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    Il fatto che gli italiani appaiano meno sensibili a queste problematiche mi preoccupa un po' meno, in quanto noi stiamo passando un periodo delicatissimo; l'organizzazione del nostro Stato sta implodendo intossicata dalla corruzione politica sistematica spesso gestita dalle varie mafie; dai rifiuti di Napoli al caso Malpensa, dalla Cirio alla corruzione dei Magistrati, dal debito pubblico ai prezzi, dai salari al potere d'acquisto abbiamo un Paese assolutamente incapace di uscire da questa devastante deriva, e le proposte dei nostri politici mi paiono a volte allucinanti.
    L'urgenza prima degli italiani deve essere questa.

    Invece vedo che molti stanno a guardare, molto probabilmente perché la Cina rappresenta politicamente la stessa parte di quelli che si definiscono "pacifisti"Credo tu abbia toccato qui un tasto davvero importante:
    C'è chi difende comunque la Cina in quanto Rossa.
    C'è chi attacca comunque la Cina in quanto Rossa.

    Ma che vuol dire Rossa?

    [Forse vale la pena di aprire un topic dedicato a questo aspetto]

    La Cina è una grande Nazione, un grande Popolo con antiche e nobili culture e tradizioni che chi è stato in Cina ha facilmente compreso; come gli altri quel Popolo ha il diritto di accedere al mercato globale e di uscire dalle sacche di terzo mondo ancora presenti.
    E' anche una dittatura, nel senso che un manipolo di personaggi ne controlla i gangli vitali, economici, militari e politici, impedendo ad altri di esprimere liberamente pensieri ed azioni volte a mettere in discussione tale gestione.

    Potremo mai definire questo socialismo?

    Una cosa simile accade in Birmania, ma per motivi oggi difficilmente specificabili quella dittatura è detta di destra.

    Qualcuno vuole tentare di specificare dettagliatamente le differenze sostanziali tra le due dittature, se mai vi siano?

    Di quella cinese possiamo aggiungere gli aspetti imperialistici, come l'argomento della dominazione del Tibet e dell'odierna repressione dei tentativi di quel Popolo di riprendersi la propria storia e dignità, ma sono dovuti esclusivamente alla potenza della Nazione, non al tipo di regime là dominante; sappiamo anzi come storicamente atteggiamenti imperialistici siano tipici dei regimi totalitari di destra (Germania di Hitler, Italia di Mussolini, Giappone di Hirohito, USA di Bush ) e non di *sinistra, in quanto Marx ed Engels dal Manifesto *al *Capitale *sono per l'internazionalismo proletario, e contro l'imperialismo.
    L'evidente imperialismo bolsevico, dall'invasione della Polonia di Stalin a quella dell'Afghanistan di Brežnev , erano anomale, ed hanno contribuito a mettere in crisi il concetto di socialismo portandolo al crollo del 1989.

    Sarei davvero lieto di leggere qui le opinioni degli amici del forum che considerano la Cina da sostenere o da attaccare in base al colore politico che, più o meno gratuitamente, gli attribuiscono e non ai fatti reali.


  • Super User

    Mi dispiace ma io non conosco cosi bene la politica cosi come la conosci tu, comunque ho afferrato il concetto.
    Io personalmente sono apolitico, nel senso che una volta ero di Destra , non credo che oggi esiste piu in Italia ma secondo me il piu grande personaggio di destra hce l'italia abia mai avuto è stato Paolo Borsellino, la destra in cui credevo io era quella, senso dello stato, giustizia legalità etc.
    Poi è arrivato Berlusca e ho chiuso, per quel pochissimo che avevo seguito, la politica.
    personalmente credo che comunismo e fascismo alla fine diventano sempre dittature, e non mi piacciono nemmeno un po, pero ho tanti amici che credono in questo, chi per uno chi per l'altro, e non nutro odio o altro verso loro, è un po come che io odio il milan(sportivamente parlando) ma non è che il mio sentimento lo devo portare anche verso chi tifa milan o la pensa politicamente diverso da me.
    Ho smesso di parlare di politica quando sono arrivato al punto di riuscire a mettere d'accordo qualsiasi ideologia politica,visto hce ogni volta che parlavo di politica tutti mi erano contro, e mi dicevano che non capisco nulla di politica ( sia destra che sinistra).
    Ti racconto questo perchè io credo che una situazione del genere debba essere giudicata senza guardare il colore politico.
    per me tra fidel castro e mussolini, o stalin e hitler o mao o franco o altri non c'è differenza.Vivo a Barcellona il popolo Catalano con Franco non avevano nemmeno il diritto di parlare la loro lingua, figurati, ma vallo a spiegare ai miei amici.
    Credo, anzi mi sforzo di cercare, la parte buona di ogni ideologia politica o religiosa che sia, ad esempio creco di giudicare il comunismo non leggendo solo la storia dei khmer rossi, ma anche e soprattutto quelle di persone come Placido Rizzotto, Peppino Impastato o Pio Latorre.
    Cosi come a destra guardo a Borsellino piuttosto che a Mussolini, anche se non era un politico.
    Pero che ci vuoi fare sono l'unico a pensarla cosi, fra le persone che conosco, e finisce che quando parlo del'irak quelli di destra mi dicono che mi sbaglio e non capisco nulla, non ti dico quando parliamo di berlusconi, che a parte la figliola, non nutro molta simpatia, oppure parliamo della Cina e quelli di sinistra cercano di difendere la dittatura oppure se parliamo di Cuba stessa cosa, io credo che ne i cinesi ne i cubani hanno libertà perche vivono sotto dittatura, come e successo con altre (tante come dici gisutamente tu) dittature di destra, ti ho fato l'esempio dei catalani ma se,fosse vivo,basterebbe farmi raccontare da mio nonno cosa succedeva nel fascismo.
    QUindi per questo mio "strano" modo di pensare ho preferito distaccarmi ogni volta che si parla di politica, ma io sono sicuro di una cosa dentro di me, che se l'irak l'avesse invasa la cina e a cuba ci fosse una dittatura di destra i miei amici si invertirebbero i ruoli.
    🙂
    Preferisco la libertà a qualsiasi dittatura e poi in ogni caso credo che qunado c'è una dittatura non esiste piu la politica, che e lo strumento della democrazia, quindi non si puo piu parlare di di una ideologia politica, infatti alla fine il discorso si rivolge a una sola persona, IL DITTATORE.
    :=)
    Grazie della chiacchierata "politica" era diverso tempo che non ne facevo una cosi.
    🙂
    Mi farebbe piacere anche a me sentire le opinioni degli altri utenti del forum, questi sono argomenti che dovrebbero essere discussi e approfonditi meglio.
    hasta luego!
    P.S: qualche giorno, quando il tempo e il portafogli melo permetteranno emi passera la paura di fare piu di 2 ore di aereo, faro un bel viaggetto
    sono indeciso tra america latina o Asia.


  • Super User

    La destra, come la sinistra, non significano per forza dittatura.

    Come abbiamo scritto tante volte, ognuna è portatrice di valori reali e più che rispettabili, come quelli in cui credevi tu: senso dello stato, giustizia e legalità.
    Senz'altro Borsellino era uno dei portatori di questi ideali, e come lui tanti a destra.

    Senonché sono stati fatti fuori, e paradossalmente NON da gente di sinistra.
    Gente che ora tenta di spiegarci che impunità, illegalità, arroganza e scaltra furbizia siano i veri valori. :bho:

    Per tornare in tema; ... sembra siano oramai centinaia le vittime 😞

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  • Super User

    @kaisersose said:

    Credo che la pace, la liberta di un popolo, vadano oltre qualsiasi ideologia politica, di qualsiasi colore sia.
    Credo questo sia il punto nevralgico di tutto il mondo occidentale che guarda. C'è chi perfortuna la pensa come te e qui ne troverai molti.

    Ma c'è anche chi pensa che a seconda del colore politico si possano guistificare certi atti.

    Quello che accade in Cina è l'ennesimo "errore" fatto in passato con altri stermini da cui l'uomo nella sua totalità non sembra aver imparato assolutamente nulla. Forse tra 50 anni ci troveremo una nuova giornata per la memoria per le vittime del genocidio tibetano. Ma mi domando, è davvero sempre così impossibile fare si che la storia dell'uomo non debba essere costellata dalle giornate della memoria? :rollo:

    E mi chiedo come te lo chiedi tu, l'occidente dove sta? Non eravamo quelli garantisti dei diritti di ogni singolo individuo? O i diritti ci interessano solo quando c'è un riscontro economico? 😞

    Tra Birminia e Tibet stanno uccidendo milioni di persone senza che nessuno alzi un dito.


  • Super User

    Qualcosa si muove 🙂

    Il Parlamento italiano (non i singoli partiti o il Governo, ma il Parlamento) dopo che centinaia di persone hanno manifestato in piazza a Roma per "Free Tibet, Free China", si è appellato alla UE al fine di far cessare le violenze in Tibet e nelle province cinesi enclave di tibetani, oltre alla richiesta di portare la questione tibetana in primo piano nell'agenda politica internazionale.

    Le Commissioni esteri di Camera e Senato si sono riunite questa mattina a Montecitorio e hanno adottato un documento che contiene due passaggi fondamentali:
    Il primo "di esplicito sostegno alle aspirazioni del popolo tibetano all'autonomia per la propria terra e alla libertà religiosa".

    Il secondo impegna la comunità internazionale "e in particolare l'Unione europea affinchè le autorità cinesi si aprano al dialogo e rinuncino alla violenza e alla repressione".

    Umberto Ranieri della Commissione di Montecitorio, ritiene questo "un importante atto politico di sostegno alla causa del popolo tibetano ed una forte critica della dura repressione in atto della minoranza tibetana da parte del governo cinese".

    Questo atto politico, come la riunione congiunta, è stato condiviso da tutti i gruppi parlamentari. :smile5:


  • Super User

    Sono molto contenta che sia stato il Parlamento tutto e non i gruppi politizi. Ci vuole un po' ma poi ci smuoviamo! Sopratutto ora bisogna che si muova l'Unione europea e cmq la comunità mondiale tutta.

    Speriamo questo massacro possa finire presto!


  • Super User

    Ciao a tutti. Purtroppo credo che anche venisse portata all'ONU la questione Tibet, non avrebbe alcun effetto. Per vari motivi, uno economico l'altro geopolitico. Il motivo economico e' che se non fosse per la Cina e l'India la recessione americana avrebbe conseguenze piu' drammatiche a livello globale, e Europa e USA hanno con la Cina rapporti commerciali troppo stretti per rischiare di incrinarli. Il motivo geopolitico e' che la Russia ha il medesimo problema, e non si mettera' certo a protestare per il comportamento della Cina con il Tibet quando lei fa e ha fatto di peggio con le sue provincie.

    Interessante e triste notare come la diplomazia sminuisca questa situazione:
    http://www.repubblica.it/2008/03/sezioni/esteri/tibet-scontri-lhasa-2/bush-olimpiadi/bush-olimpiadi.html

    Notate questa frase: Secondo Bush l'eventuale decisione di rinunciare ai Giochi per protestare contro la repressione in Tibet "dovrebbe riguardare più gli atleti che non la politica".

    Si delega agli atleti, allo sport un ruolo politico.

    Comunque se devo essere sincero non credo ai boicottaggi, ne' economici ne' sportivi. Anzi, credo che le olimpiadi potrebbero essere un modo per infrangere almeno per una volta il muro di silenzio che regna in Cina (con qualche eccezione a Hong Kong), con oltre 25 mila giornalisti accreditati, che spero non riusciranno a controllare, del resto l'informazione e' la piu' grande nemica delle dittature, e togliere quest'occasione sarebbe un peccato.

    Per quanto riguarda il Dalai Lama, ormai il suo "potrere" e' forte sulla diaspora della prima generazione, ora siamo alla seconda anzi, alla terza essendo passati 50 anni, e questa nuova generazione e' molto piu' "ribelle", meno pacifista, conosce i suoi diritti e giustamente vuole la liberta', conosce il mondo, ha visto cosa e' la democrazia, si vede invasa da un'etnia (gli han) predominante che a poco a poco li sta' cancellando culturalmente, non vuole rassegnarsi a questo e lotta con tutte le sue deboli forze. In Cina (la maggioranza dei cinesi) non capiscono perche' in Tibet si ribellino, e non capisce perche' il mondo li appoggi (seppur solo a parole) perche' considerano il Tibet cinese a tutti gli effetti (e in effetti in vari periodi storici lo e' stato), considerano l'invasione del Tibet come una liberazione del Tibet, hanno portato la modernita' in Tibet, la tecnologia, ecc.

    Per questo e' necessaria l'informazione prima di ogni altra iniziativa, perche' senno' il popolo cinese vedrebbe ogni iniziativa (compreso il boicottaggio delle olimpiadi) come un'offesa al popolo cinese ingiustificata.

    :ciauz:


  • Super User

    Anche io non credo che boicottare le olimpiadi serva, però in qualche modo saerbbe giusto dare un segnale, non so che tutti gli atleti indossassero uno stemma per la pace e democrazia o per Tibet libero, ma a mero titolo individuale.

    Vush potrebbe delegare ad altri anche altre questioni con altri Paesi, ci farebbe un santo piace da niente. 😞

    Quelo che invece mi domando è perchè si è scelta la Cina per le Olimpiadi ben sapendo che tipo di governo ha e che tipo di approccio ha verso i diritti civili e umanitari.

    Ma come sempre e non mi pare retorica, sono pure questioni economiche sia per gli attacchi ad alcuni Paesi che per la difesa di altri.

    Speriamo che come dice Lkv con i giornalisti presenti anche il popolo cinese possa capire qualcosa in più.


  • Super User

    Nancy Pelosi (presidente della Camera dei Rappresentanti Usa in visita al Dalai Lama nella sua residenza in esilio a Dharamsala, nel nord dell'India) ha lanciato un appello per un'inchiesta internazionale sulle cause delle violenze in Tibet, represse nel sangue dalle forze di sicurezza cinesi. Potrebbe voler dire molto o niente, dipende da come verra' realizzata (se verra' realizzata) :bho:

    :ciauz:


  • Super User

    Beh io forse pensero male ma credo che boicottare le olipmpiadi serva eccome se serve.

    Sarebbe un grve danno per la cina e inoltre sarebe un segnale molto forte dato a un paese che cerca di entrare nel mondo globale ma , a mio giudicio, lo sta facendo in modo molto negativo.

    INoltre sono sicuro di una cosa, se per es un atleta italiano arriva in finale con uno cinese non ho dubbi che vincerebbe il cinese, ricordiamo italia korea di qualche anno fa?Ci sono stati tantissimi esempi di olimpiadi in cui la squadra di casa e favorita, e in un paese coem la cina sarebbe ancora piu facile applicarlo, quindi non sarebbero nemmeno olimpiadi "oneste".

    A parte questo se non si da un segnala la prossima volta la cina fara lo stesso con taiwan, o con qualsiasi altro paese, accusa il dalai lama di essere un assassino un formentatore di violenza quando invece sono loro a usaer la violenza, oltre al fatto che cio che sta succedendo sta facendo aumentare sempre di piu l'odio verso una nazione, che poi in fin dei conti non e mai stata molto amata.

    Insomma io sono dell'idea che si debba boicottare l'olimpiade e far capire alla cina che se vuole far parte del mondo deve aprirsi e non devono esistere cose come stanno succedendo adesso.

    Ieri in america ovunque c'erano proteste contro la guerra in Irak, il popolo cinese invece ancora non ha la mentalita per capire cosa stia succedendo e perche, e questo lo ritengo molto grave, perche se piu di un miliardo di persone non riesce a riconoscere cosa voglia dire liberta di un popolo, beh penso che non sia pronto per entrare nel mondo globale.

    Se poi pensiamo che il tibet non chiede mica l'indipendenza ma semplicemente autonomia culturale e religiosa, quindi accettando suo malgrado la dittatura cinese,e la cina non vuole dargliela beh, non credo possa ospitare una delle manifestazioni piu belle che il mondo abbia oggi, le olimpiadi dove atleti di tutto il mondo si sfidano nel rispetto delle regole e della fratellanza, in questa situazione e nella cina di oggi queste cose non esistono cosi come non esiste la liberta, quando sparavano sui tibetani hanno chiuso internet, chiuso you tube, ora per i ricercati diffondono le loro facce sui giornali, beh non credo che la cina sia cosi aperta per poter ospitare un evento importante come le olimpiadi.

    Quando capiranno che la liberta non è qualcosa che si regala cosi, ma e un diritto di qualsiasi popolo allora potranno entrare nel mondo globale come dite voi, ma ora sono solamente un paese dove regna una dittatura molto forte alla quale non interessa niente se l'europa e il mondo intero le chiedono di fermare le violenze, in tutta onesta credo che alla Cina no freghi proprio nulla di cio che pensa il resto del mondo e continuera nella sua repressione senza che nessun paese o ente mondiale intervenga, quindi l'unica soluzione vera e possibile che rimane e quella di boicaottare le olimpiadi da parte degli atleti, perche sono sicuro che questa repressione si fermera solo quando i tibetani capiranno cio che i cinesi capirono gia nel 1989 nella piazza di tie an men.


  • Super User

    imagePartita da Olimpia la fiaccola olimpica per Beijing


  • User

    Non ho letto il Topic ad eccezione del titolo, tuttavia ragazzi, memoria storica, un pò di memoria storica.
    Cosa hanno significato le olimpiadi, fin dai tempi "classici"?
    Un momento di aggregazione, un momento di socializzazione e di apertura, ma soprattutto ed in primis una tregua dei vari conflitti.
    Ora Voi potrete dirmi che oggigiorno non è più così, che le motivazioni sono ben altre, che la strage dei tibetani è riprovevole... tutto vero, ma tante popolazioni sono oppresse e soggiogate, e quando ci fà comodo le chiamiamo minoranze represse, quando ci fà meno comodo li chiamiamo... terroristi.
    Ebbene, tornado in-topic, boicottare le olimpiadi perchè ci sono dei conflitti, è ignoranza nei confronti della storia, perchè le olimpiadi hanno da sempre proprio questo scopo, ovvero una tregua dai conflitti.

    Saluti


  • Super User

    Bhe allora speriamo che almeno durante le olimpiadi come davvero si faceva nei tempi passati ci siano uno stop alla repressione cinese verso i tibetani.


  • Super User

    **Per il Tibet la Cina apre uno spiraglio.

    **Saranno state le olimpiadi, le prese di posizione di diversi Governi ed uomini politici o la sensibilizzazione popolare di mezzo mondo, fatto sta che il governo di Pechino ha proposto al Dalai Lama di incontrarsi e colloquiare, già dai prossimi giorni, chiedendo di far cessare l'incitamento alla violenza.

    Positiva la risposta del leader religioso tibetano, che saluta favorevolmente l'offerta delle autorità cinesi. 🙂


  • Super User

    Speriamo risolvano qualcosa!