• User

    ok ti ringrazio. scusami non avevo letto. grazie ancora.


  • User Attivo

    [LEFT]L?art. 2 co. 2 del DM 2.1.2008 ha chiarito che costituiscono ?cessioni all?esportazione?, oltre a quelle di cui all?art. 8 del DPR 633/7212:
    ? le operazioni assimilate alle cessioni all?esportazione (art. 8-*bis *del DPR 633/72);
    ? i servizi internazionali o connessi con gli scambi internazionali (art. 9 del DPR 633/72);
    ? le operazioni con lo Stato della Città del Vaticano e con la Repubblica di San Marino (art. 71 del DPR 633/72);
    ? le cessioni di beni e prestazioni di servizi non imponibili per trattati e accordi internazionali (art. 72 del DPR 633/72).

    Il DM non fa alcun riferimento agli acquisti e che la circolare si esprima genericamente non mi sconvolge più di tanto.[/LEFT]


  • User Attivo

    Vorrei esprimere la mia opinione sulla questione.

    Non riesco ad essere d'accordo (ma con assoluto rispetto per chi la pensi diversamente) con la tesi secondo cui l'espressione **"O*perazioni con la Città del Vaticano e con la Repubblica di S.Marino (art. 71/633)" ***possa riferirsi in qualche modo agli acquisti.
    Sul punto nè la circolare nè il DM. possono mai assimilare gli acquisti alle cessioni.

    Penso che la norma principale di riferimento sia (e resti) la Legge Finanziaria e in essa, fra le cause di esclusione dal regime sono previste le "cessioni all'esportazione" . Pertanto le operazioni si devono intendere operazioni attive, ossia operazioni effettuate dal soggetto come cedente e/o prestatore, non come acquirente.
    Se andiamo a guardare le operazioni indicate dal DM come cessioni e ad esse assimilate osserviamo proprio che si tratta di operazioni attive, citando gli articoli 8, 8-bis e 9 del D.P.R. 633.
    Non riesco a comprendere il perchè fra le operazioni di cui all'art. 71, ai fini che qui ci interessa, dovremmo comprendere anche gli acquisti.
    Tali acquisti li dovremmo considerare come acquisti dall'estero, ma non mi sembra che ciò provochi l'esclusione dal regime.
    Gli acquisti da RSM o CdV sono soggette al reverse charge (doppia registrazione a debito e a credito di iva) come anche gli acquisti intracomunitari, o altre operazioni (anche se interne al territorio).
    In tutti questi casi il soggetto passivo è anche debitore di imposta, a causa dell'indetraibilità dell'iva sugli acquisti, ed è previsto che versi l'Iva entro il 16 del mese successivo.

    Comunque........

    Mi chiedo, infine, se esistono ancora gli ordini professionali contabili.
    E' da un pò che non si fanno ..... sentire... con le loro circolari e/o interpretazioni.

    Forse sono troppo interessanti ad unioni e fusioni...!!!!!

    Possibile che nessuno solleciti delle maggiori, migliori e più coerenti risposte dall'ADE?
    Dobbiamo chinarci supini alla pigione come bene strumentale?
    Dobbiamo restare nel dubbio per la ritenuta d'acconto o per qli acquisti da RSM?
    Quanti aderiranno al regime? 900.000 o 9.000? :ciauz:


  • User Attivo

    Quindi alla fine i miei dubbi iniziali erano corretti?
    Io qui non ci capisco più tanto in effetti come avevo scritto sopra la circolare con operazioni è molto generica e se da un punto di vista letterale devo quotare Rubis (che ha apprezzato il fatto che io ci sia arrivato dassolo :-)) dall'altro come dicevo sopra anche secondo me il fatto di considerare anche gli acquisti non è mai stato menzionato nella legge, da cui io troverei molto più sensato applicare il reverse charge per gli acquisti da S.Marino e non uscire per questo dai minimi.
    Riguardo ai minimi trovo che l'unico vero vantaggio sia dato dalla possibilità di evitare gli studi di settore quasi sempre inostenibili per soggetti con fatturati così contenuti tuttavia è un vero e proprio campo minato..
    Spero di cuore che l'ufficio delle entrate possa dare delucidazioni chiare (questa volta) in merito al tema.

    Saluti a tutti.

    Eddy


  • User

    Grazie per la risposte. vengo proprio dagli UFFICI DELL'AE, è come dice FEDCLAUD o meglio è possibile fare gli acquisti ma pagare entro il 16 del mese successivo della registrazione della fattura. Comunque vi posso garantire che ho messo un pò in crisi i funzionari! Non dico che erano alo scuro della circolare, ma quasi!.


  • User

    Salve, un ultima cosa, almeno spero. Ora, entro il 16 febbraio dovrei pagare l'iva per integrare quella fattura che mi è stata fatta nel mese di gennaio, come devo fare? O meglio che modello devo utilizzare? esiste qualche guida qualcosa in riferimento? Spero di esser stato chiaro nell'esporvi il mio problema.


  • User Attivo

    @stickerland said:

    Salve, un ultima cosa, almeno spero. Ora, entro il 16 febbraio dovrei pagare l'iva per integrare quella fattura che mi è stata fatta nel mese di gennaio, come devo fare? O meglio che modello devo utilizzare? esiste qualche guida qualcosa in riferimento? Spero di esser stato chiaro nell'esporvi il mio problema.

    Il versamento deve esserre fatto telematicamente.
    Non sono sicuro quale codice tributo si utilizzi in questi casi, penso quelli iva mensili, per cui trattandosi di gennaio userei il codice 6031.
    Chiederei all'ADE (visto che ultimamente lo frequenti) se non devi anche presentare qualcosa (comunicazione) riguardante gli acquisti da S.Marino.:ciauz:


  • User Attivo

    @fedclaud said:

    Il versamento deve esserre fatto telematicamente.
    Non sono sicuro quale codice tributo si utilizzi in questi casi, penso quelli iva mensili, per cui trattandosi di gennaio userei il codice 6031.
    Chiederei all'ADE (visto che ultimamente lo frequenti) se non devi anche presentare qualcosa (comunicazione) riguardante gli acquisti da S.Marino.:ciauz:

    Volevo correggere il codice tributo indicato in precedenza.
    Per il mese di gennaio il codice è 6001.


  • User

    ok ti ringrazio. dici che per certezza mi conviene telefonare o andare all'AE o posso tranquillamente pagare entro il 16/02 ? ciao e grazie ancora.


  • User Attivo

    Ragazzi dopo tutta la discussione visto che e' una cosa molto seria dal momento che farebbe uscire dal regime dei minimi, e quindi un informazione molto utile da dare a tutti i frequentanti del forum, un minimo puo tranquillamente acquistare da San Marino e pagare l' iva il 16 del mese successivo o tale operazione fa uscire dal regime? Qualcuno ha qualche documento ufficiale che lo provi che non sia solo una ragionevole deduzione?

    Aspetto una risposta che visto la professionalita' del sito sono certo che arrivera' data l-importanza della discussione.

    Saluti e grazie a tutti.
    Eddy